Giorno 8
Quella
mattina come tante altre volte, Hermione
Granger stava chiacchierando con i suoi inseparabili amici, mentre
camminavano
per il corridoio del sesto piano per due interessanti ore di lezione
con la
professoressa McGranitt. All’improvviso Hermione
sentì qualcosa afferrarle il
braccio e attirarla a sé.
“
Tu che ne pensi Hermione?”
“Eh
Hermione?” ma quando Ronald Weasley si girò si
accorse che non avrebbe risposto alla sua domanda, perché
Hermione era
incredibilmente sparita, volatilizzata, dissolta nel nulla.
“Ma
che fine ha fatto?”
“Eppure
era con noi fino a qualche secondo fa”
rispose Harry Potter aggrottando un sopracciglio.
“Dici
che dobbiamo andare a cercarla?”
“Dai
Ron, non ti allarmare, magari ha semplicemente
dimenticato qualcosa su alla torre ed è andata a
riprenderla”
“Poteva
anche avvisare però”
Nel
frattempo in una nicchia nel muro Hermione
poteva guardare in viso il suo rapitore misterioso.
“Tu
sei completamente pazzo”
“Perché?”
domandò la serpe con tono falsamente
innocente.
“Perché?
Perché non siamo stati scoperti da Harry e
Ron per un soffio!” disse la ragazza alzando un tantino la
voce.
“Se
tu gridi allora sì che ci scoprono”
“Perché
mi hai trascinata qui?”
“Volevo
solo darti il buongiorno” disse il ragazzo,
attirando maggiormente il corpo della Grifona
a sé e facendolo aderire completamente al suo,
poi la baciò.
“Buongiorno
anche a te” mormorò Hermione quando
finalmente riuscì a staccarsi dal bacio.
“Allora
pensi ancora che questa sia stata una
cattiva idea?” sogghignò il biondo
“Pessima”
rispose lei pochi
istanti prima che il ragazzo
tornasse a catturarle le labbra.
“Eppure
non mi sembra ti dispiaccia poi tanto”
continuò lui mentre scendeva a baciarle avidamente il collo
e le sbottonava i
primi bottoni della camicetta.
“Potrebbero
scoprirci da un momento all’altro”
sussurrò dopo un po’ Hermione
“Ne
dubito, ormai dovrebbero essere tutti a lezione”
“
Stai scherzando? Io ho lezione con la McGranitt.”
“Lo
so”
“E
pensare che stamattina ero persino in anticipo,
ora per colpa tua sono in ritardo!”
esclamò la ragazza lanciandogli
un’occhiataccia.
“Posso
farmi perdonare?”
Hermione
sollevò un sopracciglio - “E come pensi di
riuscirci?”
“Con
questo” e lui la baciò nuovamente.
“Mmmm…Draco
mi piacerebbe poter restare, ma non
posso fare ancora più tardi”
“Devi
proprio?” disse lui con la faccia da bimbo
capriccioso
“Sì,
e dovresti andare a lezione anche tu” poi si
divincolò e prima che il ragazzo riuscisse a muovere le
braccia per
acchiapparla di nuovo, Hermione stava già correndo a
perdifiato per il
corridoio.
Quella
che apparve sulla soglia dell’aula di
trasfigurazione fu un Hermione Granger alquanto insolita, aveva i
capelli
alquanto scarmigliati, le gote arrossate per la corsa e i primi bottoni
della
camicia sbottonati, ma soprattutto era in ritardo, evento che non si
era mai
verificato nei suoi sette anni ad Hogwarts.
“Signorina
Granger è in ritardo” osservò la
professoressa McGranitt.
“Scusi
professoressa, ieri avevo dimenticato il
libro di trasfigurazione in biblioteca e stamattina sono corsa a
prenderlo, ma
ho dovuto attendere che Madama Prince venisse ad aprire”
disse la ragazza
dicendo la prima bugia che le venne in mente e sperando in cuor suo di
essere
stata abbastanza convincente da non far insospettire
l’insegnante.
La
professoressa sembrò un attimo rifletterci su,
poi evidentemente doveva aver creduto a quanto detto dalla ragazza,
perché
quando parlo disse: “D’accordo signorina Granger si
sieda e spero che non capiti
più.”
Hermione
si sedette al posto lasciatole libero da
Harry.
“Hermione,
ma dove sei stata?”
“L’ho
appena detto, avevo dimenticato il libro di
trasfigurazione e sono corsa a riprenderlo.”
“Ma
tu ieri non sei andata in biblioteca” osservò il
ragazzo dopo un momento.
Hermione
si maledisse mentalmente per non aver
pensato a una scusa migliore, per fortuna il suo ingegnoso cervello le
venne
incontro e l’aiuto a trovare una nuova scusa per uscire da
quella situazione.
“Emmm Harry, in realtà l’avevo lasciato
su alla torre di Grifondoro, ma dire di
averlo dimenticato in biblioteca mi sembrava la scusa
migliore.”
“Ah,
ok.” Disse l’amico che sembrava essersi
convinto, ma poco dopo tornò alla carica con un nuovo
quesito – “Herm, che fine
ha fatto l’elastico che avevi stamattina? Sembra che tu non
ti sia pettinata i
capelli, eppure stamattina non erano così.”
Merda
fu il profondo pensiero di Hermione Granger, poi inventò
l’ennesima scusa della
mattinata “Non
lo so, forse mi è caduto
mentre correvo per venire a lezione, davvero non me ne ero accorta.
Harry però
ora se non la smetti con le tue domande mi fai perdere la
lezione.”
Per
sua fortuna il resto della mattinata scorse via
abbastanza velocemente, senza più alcuna domanda da parte di
Harry e per
fortuna la ragazza non dovette subire lo stesso interrogatorio da parte
di Ron
che evidentemente non aveva sviluppato lo stesso spirito di
osservazione del
Bambino sopravissuto. Poco prima di pranzo la ragazza scomparve
nuovamente, era
stata ancora una volta rapita dal Principe delle Serpi. Quando fece il
suo
ingresso in sala grande gli altri studenti avevano iniziato a mangiare
da un
pezzo, comunque i suoi fidati amici le avevano tenuto il suo solito
posto al
fianco di Ron e di fronte a
Ginny.
“Scusate
il ritardo”
“Che
fine hai fatto?” domandò questa volta Ron
“Oggi
sparisci in continuazione!”
“Dovevo
assolutamente prendere un libro in
biblioteca”
“E
dovevi andarci per forza ora?”
“E
quando dovevo andarci se no?Mi serviva ora e ci
sono andata ora!”
“Di
che cosa stavate parlando?”
“Quidditch”
risposerò all’unisono Harry e Ron “sai
questa settimana giochiamo la partita con Serpeverde
e….” ma Hermione già non
gli ascoltava più, aveva iniziato a guardare il tavolo delle
Serpi, anche Draco
la stava fissando, ma con uno strano sorrisetto sul volto. Poco dopo
comprese
perché…
“Herm?”
“Scusa
Ginny stavi dicendo?”
“Volevo
sapere che libro hai preso in biblioteca” ma
mentre diceva questo la ragazza faceva strani segni con la mano,
indicava prima
Hermione e poi si portava una mano al collo.
“Ginny
non capisco” ma poco dopo qualcosa si
illuminò “O forse sì..Oh no,
è quello che penso?”
“Credo
proprio di sì Herm”
“Che
cosa è successo?” s’intromise a un certo
punto
Harry.
“Niente,
niente, tranquillo amore mio. Io e Herm
torniamo subito.” e dopo avergli scoccato un bacio, si
alzò prese Hermione e la
trascinò in bagno. Una volta giunte in bagno ed essersi
assicurate che non ci
fosse nessuno, la riccia parlò: “Ho un succhiotto,
vero?”
Ginny
rise – “e anche piuttosto grosso direi!”
“Dannato
Draco giuro che non appena lo rivedo lo
uccido con le mie mani! Dici che lo avrà notato qualcun
altro?”
“Penso
di no, per fortuna c’erano i capelli che
coprivano, io me ne sono accorta solo perché ero seduta
proprio di fronte e poi
avevo capito che non eri andata in biblioteca!”
“Come
lo hai capito?”
“Harry
mi ha detto di come sei misteriosamente
sparita stamattina, poi dici di essere andata in biblioteca, ma torni
senza
alcun libro e poi io sapevo di Malfoy, quindi non mi è stato
difficile fare due
più due.”
“Spero
non sia tanto facile anche per loro”
“Già
mi vedo la loro faccia quando dirai che stai
con Malfoy!” disse Ginny profondamente divertita.
“Eh
si tu ridi, tanto mica è con te che non vorranno
più parlare!”
“Oh
Hermione sono i tuoi migliori amici, non è
possibile che non ti vorranno più parlare. Al massimo
uccidono Malfoy” e le due
scoppiarono a ridere.
“Dai
vieni qui ora che cerchiamo di coprire il
misfatto!”
“Hermione
esci?” domandò Ron mentre combatteva una
dura battaglia a scacchi magici con Harry.
“Ron
lo sai che ho la ronda stasera!”
Quando
la ragazza arrivò nell’aula dei caposcuola
trovò la serpe che dava ordini a Padma Patil e Hannah
Abbott, rispettivamente
di Corvonero e Tassorosso.
“Allora
voi due perlustrate i corridoio dal quarto
al sesto piano e io e la mezzosangue quelli dal quarto in
giù, avete nulla in
contrario?” era un chiaro invito a non contraddirlo, poi si
rivolse verso
Hermione “Granger, sei in ritardo!”
“Da
quando così ligio al dovere Malfoy?”
“Mi
offendi mezzosangue, io prendo molto seriamente
i miei doveri di caposcuola”
“Sì,
certo come no”
La
Patil e la Abbott per paura di trovarsi di fronte
a una furiosa litigata tra i due, decisero di liberare in fretta il
campo.
“Emmm…allora
noi andiamo” e dopo aver detto questo
si dileguarono alla velocità della luce.
“Ottima
prova recitativa Draco” disse lei
saltandogli quasi addosso.
“Ne
dubitavi forse? Anche la tua non era male” disse
il ragazzo mentre la prendeva in braccio per farla sedere sul tavolo
vuoto. Le
mani di Hermione scorrevano tra i biondi capelli di Draco, mentre le
mani del
ragazzo erano già sotto la camicetta di lei, poi lui scese
dandole focosi baci
sul collo e lei all’improvviso gli mollò un calcio.
“Ahi!Ma
sei matta?Che cazzo ti è preso?”
“Mi
sono appena ricordata del succhiotto che mi hai
lasciato oggi”
“E
mi picchi per questo?”
“Certo!Per
colpa tua ho quasi rischiato di essere
scoperta da Ron e Harry”
“Ma
non ti hanno scoperto, per cui perché
preoccuparsi? E poi non è colpa mia se la tua pelle
è così buona” disse il
ragazzo ritornando a baciarla con le sue labbra calde e morbide. Per
questa
volta lei decise di non ribattere, rispondere al bacio era molto
meglio. Poco
dopo le mani esperte di lui stavano velocemente sbottonato la camicetta
che
poco dopo finì sul pavimento, lei un po’ insicura
iniziò a fare lo stesso con
la camicia di lui, poi anche questa volò sul pavimento. La
ragazza rimase un
attimo ad ammirare il fisico perfetto della Serpe, poi passò
una mano su quelli
addominali perfetti, sembravano quasi scolpiti. Lui nel frattempo aveva
preso a
slacciarle il gancetto del reggiseno e poco dopo stava facendo
compagnia al
resto dei vestiti. Hermione ritrovandosi mezza nuda sotto gli occhi del
ragazzo
arrossì involontariamente. Lui se ne accorse e le
sussurrò “quando arrossisci
sei ancora più bella” e poi tornò a
disseminare di baci l’intero corpo della
ragazza, che sentiva i brividi lungo la schiena ogni volta che lui le
toccava
la pelle. Lentamente Draco iniziò ad armeggiare con la
cerniera della gonna, ma
la mano di Hermione lo bloccò.
“Che
c’è?” domandò il ragazzo con
la voce roca,
carica di desiderio.
“Draco,
non voglio farlo qui, Padma e Hannah
potrebbero entrare da un momento all’altro”
“Possiamo
andare nella stanza delle necessità se è
solo questo il problema”
“….E
poi non so neanche se ho coordinato le
mutandine con il reggiseno”
Draco
ghignò malizioso – “Questo possiamo
verificarlo subito” poi aggiunse serio, abbracciandola
dolcemente “ma Hermione
se non vuoi fare l’amore con me dillo, non me la prendo
mica.”
“Draco
io voglio fare l’amore con te, ma ho bisogno
di un po’ di tempo, prima di te io ho avuto solo Victor e con
lui non mi sono
mai spinta oltre qualche bacio.”
“L’importante
è che tu me l’abbia detto ora, se
fossimo andati avanti non credo che sarei riuscito a fermarmi. Ma non
ti
preoccupare con me diventerai una vera esperta”
Dopo
aver terminato la “ronda” Draco rientrò
nel
dormitorio Serpeverde, vista la tarda ora in giro era rimasta poca
gente, ma seduto
nella poltrona vicino al fuoco riconobbe immediatamente Blaise che
parlava con
una ragazza bionda, che stava ridendo allegra, con una risata
contagiosa. E’
senz’altro Daphne, pensò Draco,
nessun’altra
serpe ride come ride lei.
Si
avvicinò lentamente ai due che erano così immersi
nella conversazione da non essersi accorti della presenza del ragazzo.
“Che
cosa state dicendo di tanto divertente?”
“Ciao
anche a te Draco” rispose Blaise. Daphne
invece, dopo aver salutato Draco con un bacio sulla guancia, lo
invitò a
sedersi accanto a lei sul divano.
“Allora
si può sapere di che cosa stavate parlando?”
“Potremmo
ditertelo, ma dopo dovremmo ucciderti”
“Davvero
spiritoso, Blaise”
“Ci
stavamo aggiornando sugli ultimi gossip di
Hogwarts” rispose la ragazza “ci sono alcuni scoop
davvero interessanti”
“Del
tipo?”
“Non
indovineresti mai chi si è presentato oggi alla
porta di Millicent con tanto di mazzo di rose rosse in mano, per
invitarla al
ballo di primavera”
“Blaise?Ted?
Asher?”
“Hey
ti pare che io inviterei mai Millicent al
ballo?” intervenne Blaise
“Bè
ha detto qualcuno a cui non penserei mai, quindi
potevi benissimo essere tu”
“No,no”
la ragazza scosse la testa, facendo muovere
i lunghi capelli “si tratta di Goyle!”
“Ahahaha
?Che bella coppia davvero! Pensavo che il
suo unico interesse fosse il cibo!”
“E
dovevi vedere la faccia di Tiger, quando lei ha
accettato e ha capito che quest’anno lui sarebbe stato
l’unico ad andare al
ballo da solo”
“E
tu con chi andrai al ballo Daphne?” domandò
Blaise
“Non
lo so, devo ancora decidere”
“Nessuna
proposta interessante?”
“No,
Draco, aspetto ancora un po’ e decido, ma vi dò
un altro scoop nel frattempo: Ronald Weasley mi ha invitata”
Se
fosse stato possibile si sarebbe sentito il
rumore delle mascelle di Blaise e Draco cascare a terra per lo stupore.
Draco
fu il primo a riprendersi “Ha finalmente capito che la Brown
è una stupida oca!
Ed ecco spiegato perché la vostra pozione faceva schifo,
guardava te al posto
di tenere d’occhio la pozione”
“Draco
guarda che quella pozione l’ho fatta anche io”
rispose Daphne con un tono finto offeso.
“Vabbè
Daphne è risaputo che tu in pozioni fai
schifo” rispose il principe delle buone maniere.
“Grazie
Tanto”
Draco
nel frattempo si rivolse all’amico cambiando
discorso “Visto che è la serata delle rivelazioni,
tu Blaise magari ora mi
vieni a dire che ci vai con Pansy”
“Ahahaah
ti piacerebbe che me la prendessi io, ma mi
dispiace, neanche io ho ancora deciso con chi andare”
“Tu
ci vai con la Granger?” domandò subito Daphne.
“Blaise!
Chi ti ha detto che potevi dire della
Granger?”
“Ma
l’ho detto solo a Daphne”
“Non
me lo volevi dire? Guarda che ora sono
veramente offesa” disse lei mettendo il broncio.
“Daphne
lo sai che te lo avrei detto, non volevo
dire questo”
“E
invece sì, se non fosse stato per Blaise sarei
rimasta all’oscuro di tutto, bell’amico che
sei..”
“Dai
Daphne” intervenne Blaise in favore dell’amico
“sono
sicuro che Draco te lo avrebbe detto, vedrai che Draco saprà
farsi perdonare,
vero Draco?”
“Eh?
Ma io non ho niente da farmi perdon..” ma di
fronte alle occhiatacce dei suoi amici, non terminò la frase
e disse “certo”
“Promesso?”
domandò la ragazza con viso angelico.
“Ufff..sì”
“Mmmm….forse
potrei, ma ad una condizione”
“Sarebbe?”
domandò scettico il biondo
“
Voglio conoscere Hermione!”
“Ma…”
“Draco
hai dato la tua parola!” intervenne Blaise
“Ma
io non sapevo ancora che lei” poi si interruppe “
voi!vi eravate messi d’accordo! Ma che razza di amici
siete!”
“Ormai
hai promesso caro” e dopo avergli stampato un
bacio sulla guancia e averne dato un al altro a Blaise, Daphne
lasciò la
stanza.
Ciaoooo
a tutti, eccomi col nuovo capitolo che ne
pensate? Ne approfitto per ringraziare le dieci persone che hanno
commentato il
capitolo precedente!!Purtroppo non posso rispondere ai commenti
singolarmente perché
devo ancora finire di studiare, scusatemi^^ Ancora grazie e un saluto
anche
alle 77 persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti e a tutti
quelli
che leggono soltanto.