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Autore: clif    01/01/2014    2 recensioni
Svegliarmi ogni volta, sapendo che tutto quello non fosse stato un sogno era abbastanza difficile. Insomma chi di noi ragazze viveva in una città infestata da creature soprannaturali? Ah è vero: Solo io, l’unica stupida,ero ancora in quella città, ovunque andavo portavo distruzione, ma non potevo andarmene, non sarei riuscita a vivere senza di loro, senza di Lui!
Genere: Avventura, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, Heather, Trent | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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- Questa storia fa parte della serie 'Strawberry black'
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 Mi svegliai già con il pensiero dei milioni di auguri che mi sarebbero arrivati. Tutti amavano i compleanni, sempre a pensare a questa inutile festa. Per me invece era solo un anno in più, rimaneva sempre un giorno qualunque, da vivere come sempre. Raggiunsi la cucina, mi preparai e scappai verso la smart, per evitare Zak. Misi in moto e partii. Una leggera pioggia bagnava il parabrezza. Il vento, sempre più forte, piegava i rami degli alberi. Quell’anno il freddo era destinato a venire prima. La temperatura oscillava tra i due e i tre gradi più in basso rispetto allo scorso anno. Di 24 Settembre sinceramente io non pensavo proprio a quando fosse arrivata la neve, ma dicevano che per gli inizi di Dicembre probabilmente avremmo avuto già qualche vialetto della città imbiancato. Parcheggiai al solito posto, vicino la Subaru blu di Duncan. Senza farmi vedere da nessuno raggiunsi il cancello, cercando di entrare senza dare troppo nell’occhio. “Gwen, auguri!” Sentii alle mie spalle, non feci in tempo a voltarmi che qualcuno che mi abbracciò, mi volsi, era Bridgette con Zoey e Noah alle sue spalle. – Grazie a tutti ragazzi.- Risposi sforzando un sorriso. Non riuscivo proprio ad esprimere felicità per quel mio diciassettesimo compleanno. I tre voltarono le spalle e si incamminarono verso il parcheggio lasciandomi da sola davanti al portone della scuola. Cercavo con la vista tra una macchina e un’altra la sua folta cresta verde. Sfregavo con forza le mie braccia con le mani, mentre chiudevo la lampo del mio giacchetto. Un soffio di vento sfrecciava tra i miei capelli. Improvvisamente come un tuono a ciel sereno apparve davanti a me Trent. – Ciao Gwen-. – Ciao Trent, mi dispiace se ora non vuoi vedermi più, ma …- Prese le mie mani tra le sue. – Tranquilla, me ne sono fatto una ragione e continuerò a farmene una, ma ti prego …- La sua voce soave rimbombava nei miei timpani. – Almeno, continuiamo ad essere amici, grandi amici.- Mi sorrise, le sue mani gelide mi davano un senso di alquanta tristezza. Abbozzai infine un sorriso. – Trent, certo! Noi saremo amici, grandi amici, ma niente di più.- Mi liberai dalla sua presa e gli voltai le spalle. -  Trent, tra di noi già sai come andrà avanti! Non devo spiegartelo.- Mi incamminai verso gli altri lasciandolo da solo. – Aspetta Gwen!- Mi disse il ragazzo afferrandomi il gomito. – Basta Trent! Non insistere.- Lasciò la presa, per poi abbassare lo sguardo. Io ammiravo i suoi capelli neri in risalto sulla candida pelle. Sospirai e gli poggiai una mano sulla spalla. – Trent, è ora di entrare, la campana è suonata.- Alzò minimamente la testa e mi fissò con i suoi occhi color caramello. – Hai ragione Gwen, meglio se andiamo.- Mi disse con tono di sfida. – Tranquillo, tu vai, ti raggiungerò tra un minuto.- Strabuzzò l’occhio e si recò all’interno del cancello. Passarono dieci o venti minuti, mi rifiutavo di entrare, volevo prima incontrare il suo sguardo da bullo, mentre mi prendeva in giro per un anno in più verso la vecchiaia. “Gwen, auguri!” Sentii in lontananza. Alzai lo sguardo, a pochi metri da me DJ si sbracciava per salutarmi. – Grazie mille- Gli dissi andandogli incontro. Dietro di lui tutto il resto del branco: Mike intento ad imitare uno dei professori, Geoff come sempre con la testa fra le nuvole e infine lui, la mia unica ragione di vita. Abbracciai DJ e poi gli corsi incontro. “Lasciamoli soli!” Disse Mike spingendo gli altri all’interno. – Ciao Duncan- gli dissi, mentre mi sistemavo una ciocca dietro l’orecchio. – Auguri vecchia!- Mi disse dandomi un pugno sul braccio. “Hey!” esclamai io. – Abbiamo la stessa età ora.- continuai. –Allora oggi? Vieni, vero?- Mi chiese lui, sinceramente non riuscivo a capire di cosa stesse parlando. –Cosa? Duncan dove dovrei andare?- Gli chiesi io incuriosita dal suo discorso. – Devon non te l’ha detto? Stasera devi venire a casa nostra per festeggiare.- Affermò con un tono leggermente disgustato. –Ma certo! Verrò! Grazie Duncan.- Gli saltai al collo stampando le mie labbra sulle sue. – Scommetto che l’idea è stata di DJ. – Dissi io con un sorriso. Lui fece un ghigno come per dire: “E di chi altro?”. – Mi raccomando! Niente regali!- Gli ordinai con tono severo. – Non possiamo proibirlo a Devon, devi capirlo; se fosse per me non te ne farei neanche uno.- Rispose allungando il passo. – Ah sì? Vieni qui!- Gridai cominciando a corrergli dietro. Ero già esausta e questo era appena l’inizio.

 

Angolo autore
Ciao a tutti!
Che ne pensate dell’inizio della storia? Vi sono piaciuti i primi due capitoli? Scusate tanto per il ritardo! Spero davvero che la seconda storia sia bella come la prima o anche di più! Ciao a tutti ragazzi e al terzo capitolo!

Mi raccomando da non perdere a breve il sesto capitolo di A tutto reality: efp! Il sesto capitolo: Il dopo show di Dalhia_Gwen

Clif

  
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