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Autore: clif    30/10/2013    3 recensioni
Svegliarmi ogni volta, sapendo che tutto quello non fosse stato un sogno era abbastanza difficile. Insomma chi di noi ragazze viveva in una città infestata da creature soprannaturali? Ah è vero: Solo io, l’unica stupida,ero ancora in quella città, ovunque andavo portavo distruzione, ma non potevo andarmene, non sarei riuscita a vivere senza di loro, senza di Lui!
Genere: Avventura, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, Heather, Trent | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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- Questa storia fa parte della serie 'Strawberry black'
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Mi svegliai per l’ennesima volta, l’ennesima volta con il pensiero di dover prima o poi dirgli addio, la mia vita non era eterna, ma la sua sì. Indossavo una semplice maglietta, presa a caso dall’armadio, assieme ad un paio di jeans. Scesi le scale e raggiunsi la mia postazione in cucina, intenta a scaldare una tazza di latte. Mi sistemavo una ciocca dietro l’orecchio, la mia nuova acconciatura, con i capelli cinque o sei centimetri più lunghi. Mio fratello scese le scale di corsa salutandomi in un modo strano, come si fa tra ragazzini di tredici anni. – Zak, io vado, sono anche in ritardo.- Non mi andava di fare brutta figura sin dal primo giorno. La sua scuola era senza ombra di dubbio molto più vicina rispetto alla mia, poteva prendersela comoda quanto voleva. Uscii in cortile, il venticello di fine estate faceva agitare le foglie del castagno davanti casa.  Il sentiero che costeggiava la strada per il centro era già coperto qua e là di foglioline, che davano un tocco di allegria al tutto. Salii in macchina, nel tepore della mia Smart rosso fiammeggiante. Misi in moto, mentre controllavo che andava tutto a posto: Erano due o tre settimane che non la usavo, da quando non andavo più a scuola la usavo di rado. Partii verso la scuola, non vedevo l’ora di rivedere Duncan e gli altri, lui non era molto che non lo vedevo, ma Trent, Courtney, Bridgette, Dawn, DJ, Zoey, e tutti gli altri, loro si che avevano fatto passare un mesetto pieno anche più prima di rivedermi. Eccomi qui, a cercare parcheggio, tra i motorini di quelli del primo e del secondo anno. Uno di questi mi sfrecciò di fianco, era blu con alcune parti di un viola chiaro. – Ciao!- Sentii proprio da quel motorino, la ragazza si levò il casco e mi accorsi che era proprio Courtney. Parcheggiò alla buona e mi venne ad aprire la portiera. Mi abbracciò con forza, mi stava stritolando. – Su, parcheggia e raggiungimi davanti al cancello. Le feci cenno di sì con la testa, poi richiusi. Courtney da dove avesse preso tutto questo affetto nei miei confronti era un mistero, lei apparentemente aveva una cotta per Duncan, ma credevo che ora fosse Trent il suo bersaglio, andavano molto d’accordo negli ultimi tempi. Scesi dalla macchina, lasciando chiudere la portiera alle mie spalle. Rieccoci qui scuola! Di nuovo la solita routine, ogni santa mattina, per trecentosessantacinque giorni l’anno. Mi avviai verso il cancello, riecco tutti quanti: DJ, Bridgette, Zoey, Dawn, Trent, ma soprattutto lui: Duncan! – Ciao Gwen!- Dissero tutti quanti in coro. Salutai uno ad uno, fino ad arrivare a lui, il mio lupo preferito. – Ciao Duncan!- Gli dissi guardandolo negli occhi. Trent, si staccò dal gruppo, allontanandosi di qualche passo. – Tranquilla! Nostro fratello è così, gli passerà presto.- Mi disse Bridgette sorridendo. – Ciao Gwen. – Mi disse lui. Il venticello mi faceva volare i capelli davanti agli occhi. – Vi lasciamo da soli!- Esclamò Noah prima di  portare via tutti. – Come stai?- Gli chiesi prendendogli la mano. – Non c’è male, tu?- Mi chiese guardandomi ancora fisso negli occhi, con il suo ghigno da vero e proprio lupo. – Adesso bene.- Gli feci un sorriso, a quel punto lui mi strinse forte e appoggiò le sue labbra sulle mie. – Ci voleva proprio!- Mi disse con tono scherzoso. Dovevo proprio ammettere che aveva ragione, un bacio così il primo giorno di prima mattina avrebbe preannunciato un buon anno. Suonò la fastidiosa campana, proprio nel momento sbagliato. – Ciao Duncan.- Gli disse prima di voltarmi ed entrare. Raggiunsi la mia classe, cominciavo con Inglese quel giorno, vicino a me di nuovo Tyler. – Ciao Gwen, come hai passato le vacanze?- Mi chiese, mentre era intento a ricopiare i compiti che non aveva sicuramente svolto durante l’estate. – Benino! Tu?- Gli chiesi, mentre lo osservavo nei minimi dettagli. – Alla grande! Tutto spasso!- Si lasciò andare in un grido. – Perfetto!- Gli dissi ironica, prima di fare una semi-smorfia di disapprovazione. – Stasera hai da fare?- Mi chiese. – Sì, qualcosa da fare ce l’avrò pure.- Provai ad evitare i suoi tentativi d’avance. Entrò il professore, giusto in tempo. La giornata trascorse veloce, tornai a casa. Ed una giornata passò, ma sfortunatamente  era la prima di una lunga sfilza.
 

Angolo autore
Eccoci qui con il secondo capitolo di questa serie! Che ve ne pare per ora? fatemi sapere!


Clif
  
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