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Autore: harrehs    01/01/2014    20 recensioni
Sospirai soddisfatto e mi diressi accanto a lei, che guardava sorridente il materasso, indice della nostra nuova vita.
-Allora, dove preferisci?- le chiesi lasciandole la scelta.
Arricciò le labbra indecisa.
-Preferirei sinistra, se non ti spiace.- rispose convinta. Storsi la bocca, contrariato.
-Io intendevo se preferivi stare sopra o sotto, ma la destra mi andrà più che bene.- commentai malizioso, scoppiando poi a ridere.

Seguito della storia 'I Love You Baby'
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'I Love You Baby'
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Chapter 14th.
#Now and forever


 
 
Harry’s Point Of View
Appena girai l’angolo fui travolto.
Qualcuno mi teneva attaccato al muro, con l’avambraccio davanti al collo, cercando di non farmi muovere.
Non avevo mai visto Louis Tomlinson così arrabbiato.
-Chi cazzo era quella, eh, Styles?-
 
Cercai prima di realizzare la mia condizione e poi, senza troppi scrupoli, spinsi in avanti il mio aggressore liberandomi dalla sua presa. Furioso.
-Ma che cazzo fai?- sbottai dopo essermi divincolato.
-Ti ho chiesto chi era quella.- ribadì, non volendosi calmare.
Respirai a fondo e mi guardai intorno: forse alla ricerca di una risposta, o di una via di fuga.
Poi capii che aggirare Louis Tomlinson era un’impresa più impossibile che ardua.
-Un’amica.- dissi. Ed era la verità, eppure non lo convinse.
Sbottò a ridere malignamente.
Incrociò le braccia al petto e mi guardò con rimprovero, con odio.
Io cercai di reggere il suo sguardo al meglio.
-Ti ho difeso.- disse pacatamente dopo una lunga manciata di secondi. –Con Elizabeth. Io ti ho difeso. Le ho detto che tu la ami da impazzire. Che vivevi per lei e di lei. Tu…-
-Io la amo da impazzire.-
lo interruppi urlando. Scoppiai improvvisamente.
Qualcosa mi fece scattare.
Chinai il busto in avanti e lo spinsi ferocemente.
Mi guardò stupito e allibito, ma non ci mise molto a riprendersi.
-Non mi sembra.- sibilò malignosamente.
Alzai le braccia al cielo stufo.
-A nessuno interessa ciò che sembra a te, Tomlinson.-
-Lei lo sa?-
-Chi?-
-Elizabeth. Lo sa?-
-Cosa dovrebbe sapere?-
-Devi dirglielo.-
mi intimò. –O glielo dici tu, o glielo dico io, di stasera.- continuò serio.
Scossi la testa meccanicamente, senza indugiare.
-Sei il suo migliore amico, Lou. Dirgli questo peggiorerebbe le cose. La farebbe sentire male. Vuoi davvero questo?- incalzai.
Louis deglutì amareggiato. Dopotutto, non avevo tutti i torti.
Mi fissò per qualche secondo, in cui mi sentii un verme. Gli occhi si arrossarono velocemente e il mio mento cominciò a tremare. Non avevo vere risposte, non sapevo più a cosa appigliarmi.
-Ascoltami bene, Harry- riprese, furente, sibilando. Ogni parola era come una lama che si mi lacerava sempre più in fondo. –Tengo a quella ragazza più della mia stessa vita. Tu l’hai messa incinta. Tu l’hai messa nei casini. Se tu non fossi tornato forse le cose ora sarebbero diverse. Tu hai detto di amarla. Allora ascoltami ragazzo: fa sì che questi siano i mesi più belli della sua vita. Fa sì che non si penta mai più delle sue decisioni. E dimostrale che la ami, almeno un decimo di quanto lei lo dimostra a te ogni singolo giorno.-


In un batter d’occhio Louis sparì. O meglio, non feci caso alla sua uscita. Continuavo a ripetermi quelle parole.
A cercare di accettarle come vere.
Restai lì impalato per non so dire quanto tempo; Louis mi aveva rinfrescato la memoria. Cercavo di respirare, di restare lucido e di non scoppiare. La risposta era una sola.
Avevo bisogno di lei.
E ne avevo bisogno per tutta la vita.
Tastai la mia giacca, soffermandomi sulla tasca. Una scatoletta quadrata catturò la mia attenzione.
Ero pronto, ed era il momento di tirarla fuori.
 
 
Elizabeth’s Point Of View
Sentii una porta aprirsi e tirai un sospiro di sollievo: Harry era tornato. Non riuscivo ad addormentarmi fino a quando non tornava a casa. Fino a quando non era accanto a me, ed io fra le sue braccia.
Lo amavo, ne ero sicura.
-Sei sveglia?- mi sorrise entrando.
Annuii e chiusi il libro che stavo leggendo, togliendomi gli occhiali per rivolgergli completamente il mio viso.
-Ciao.- lo salutai raggiante, mentre lui veniva a lasciarmi un dolce bacio sulle labbra. Poi si sdraiò stanco sul letto senza neanche cambiarsi e si sporse su di me, cominciando ad accarezzarmi la pancia.
-Che leggi?- domandò.
-Non ti cambi stasera?- chiesi io, quasi simultaneamente. Ridemmo entrambi.
-Come vuole, signorina.- si alzò lentamente e sparì in bagno.

Passarono una decina di minuti, e Harry non tornava.
-Harry? Va tutto bene lì dentro?- domandai preoccupata.
Pochi secondi dopo uscì, in canottiera e mutande, con una mano fra i capelli e l’altra dietro la schiena.
-D’accordo- cominciò, camminando meccanicamente avanti e indietro per la stanza. –Non pensavo di doverlo fare così. Volevo che fosse speciale e io non dovevo essere vestito in questo modo, e non doveva essere così tardi e noi dovevamo essere…-
-Harry, che succede?-
lo bloccai, alzandomi e posandogli una mano sulla spalla.
Me la prese e la baciò. Il gesto che fece dopo mi fece trasalire incredula.
Si chinò di fronte a me, in ginocchio.
Respirò a fondo.
-Harry che stai facendo?- domandai tremando.
Lentamente ed esitante mi mostrò la mano che prima era dietro la schiena. Una scatoletta blu stava chiusa nel suo pugno.
Dischiuse la mano e la aprì, sbattendomi in faccia un costoso e meraviglioso anello di fidanzamento.
Era semplice e perfetto, senza troppi fronzoli. Un anello in oro bianco, con un diamante verde speranza che spiccava.
Semplice e perfetto.
Verde, come gli occhi di Harry.

I suoi occhi, che mi guardavano speranzosi.
-Elizabeth Payne- cominciò. –Sai che non sono bravo in queste cose. E che non so mai che dire, quando si tratta di essere romantici. Quindi non mi divulgherò troppo e cercherò di non dire assurdità, anche se già lo sto facendo.- rise e risi anche io, cercando di trattenere le lacrime e di sorridere. –Lizzie, sei la donna della mia vita. Non lo dico così per dire, ne sono sicuro. Voglio vivere il resto della mia vita con te, voglio dar vita a una famiglia con te. Voglio cucinarti il pollo a Natale, voglio tenerti la mano quando partorirai, voglio sentirti dire che mi ami fino alla fine dei miei giorni, voglio fare l’amore con te fino a quando potrò farlo, voglio averti accanto quando cominceranno a cadermi i capelli, voglio andare con te ai colloqui con i professori, voglio vederti sull’altare accanto a me, voglio leggere il mio nome scritto su di te, per sempre. Ti amo e non so altro. Voglio che tu sia mia e di nessun altro. Sei tutto ciò di cui ho bisogno, ciò di cui non riesco a fare a meno. Sei il sesso migliore della mia vita. Tu sei tu, e senza di te io non sarei io. Quindi, Elizabeth Payne, vuoi sposarmi?-
Terminò.
E io restai in silenzio.
Senza alcuna risposta.
Cercavo di rendermene conto.
Io, Elizabeth Payne, ero incinta.
Io, Elizabeth Payne, avevo un uomo che mi amava.
Io, Elizabeth Payne, amavo.

In quel momento, senza neanche pensarci, non diedi una risposta, ma mi mossi.
Mi inginocchiai, così com’era lui. Eravamo l’uno davanti all’altra, e lui mi guardava sbigottito, ancora in attesa di una risposta.
Eravamo alla pari.
Ci amavamo allo stesso modo. E così sarebbe dovuto essere.
-Harry Styles- cominciai. –Sai che non sono brava in queste cose. Non so mai che dire, quando si tratta di essere romantici. Ma ti amo. Come non ho mai amato. E so che voglio averti accanto fino a quando sarà possibile. Voglio che tu sia lì a cucinarmi il pollo a Natale, perché io non so farlo. Voglio essere costretta a sentirti cantare sotto la doccia e a sbuffare infastidita. Voglio essere disturbata da te ogni volta che leggo un libro. Voglio sentirti dire che mi ami ogni giorno. Voglio essere donna, con un uomo accanto. Con te accanto. Voglio che tu sia mio, e di nessun altro. Sei il sesso migliore della mia vita. Voglio te. Voglio amarti. Voglio…-
Fui interrotta dalle sue labbra. Dalla sua frenesia. Dal suo amore.
-Sì o no?- ribadì sussurrandomi sulle labbra, tenendomi avvinghiata a lui.
-Mille volte sì.- affermai convinta.



***
Okay,
ritardo stratosferico.

Come avete visto sto cercando di rimediare,
e ho aggiornato anche le altre storie.
Ma il tempo è poco purtroppo.
Inoltre,
questo capitolo è anche cortissimo.
Penso sia un capitolo di passaggio,
anche se comunque accade una cosa molto importante
ovvero la richiesta di matrimonio di Harry.
Volevo farla particolare,
diversa dalle altre,
ma non sono convinta di esserci riuscita.

Comunque,
le scuse sono d'obbligo,
e spero di riuscire ad aggiornare prima.
Manca poco alla fine della storia,
insomma,
mancano pochi mesi al parto.

Bene, ora mi dileguo
se vi va passate anche dalle altre storie

Su twitter sono
@taysmuffjn

Un bacio
harrehs

  
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