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Autore: _A dreamer_    01/01/2014    6 recensioni
“Sai, si dice che gli amori migliori sono quelli che, prima di aggiustarti la vita, te la incasinano...”
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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I need you.



-25/06/2012-
[Angy's pov]


Non so cosa sia esattamente ad impedirmi di dormire: forse la lunga giornata appena trascorsa, forse la creatura meravigliosa distesa al mio fianco che anche durante il sonno mi tiene ben stretta a lui, forse le parole uscite dalla bocca di Harry, forse lui stesso, oppure lo strano presentimento che mi tormenta da quando Niall si è addormentato, lasciandomi da sola con i miei pensieri.
In realtà c'è da dire che tutto questo non mi sembra ancora vero, ho quasi paura di chiudere gli occhi..e se quando li riaprissi realizzassi di aver semplicemente sognato tutto? Improbabile, non posso star sognando persino le scariche di brividi che, ogni qual volta il respiro caldo di Niall mi sfiora il collo, si riversano sulla mia schiena. Nemmeno se ci fossero due gradi sotto zero. Ma se fosse così non mi stupirei affatto, infondo diciamocelo, tutta questa storia sa tanto di fiaba dalla trama impossibile, una di quelle con il classico principe azzurro che salva la principessa dal “cattivo”, che in questo caso è rappresentato dalle sue stesse paure; una di quelle che quando finisce ti lascia solo una lezione da capire, da apprendere, da mettere in atto in futuro. Come le delusioni, meglio conosciute come “i modi migliori per capire com'è che va la vita”. Come quando ti svegli mentre stai facendo un bel sogno e ti rimane quell'amarezza dentro, che però ti fa capire che desideri davvero che ciò che stavi sognando si realizzi.
La mia esistenza è stata sempre un po' così: piena di pratica e scarsa di teoria. Quella l'ho sempre studiata con calma dopo, ma ho sempre fatto gli esami prima. Ed è per questo che non mi sorprenderei se tutto ciò finisse da un momento all'altro.
“Lo sai che non dovresti pensare a queste cose, soprattutto alle due di notte, con un ragazzo al tuo fianco che ha dimostrato in tutti i modi possibili di amarti più di se stesso? Non essere sempre così pessimista, dannazione, anche a te andrà bene almeno una volta, arriverà anche per te quel momento in cui non dovrai imparare assolutamente nulla, ma in cui dovrai esclusivamente vivere, vivere e basta. E chi ti dice che non sia proprio questa la volta buona?”
La mia coscienza ha ragione, detta così sembra quasi che io stia indirettamente accusando Niall di non dimostrarmi a sufficienza ciò che prova per me, ma in realtà la colpa è solo mia, mia e della mia fottuta paura di non essere mai abbastanza. Per nessuno.
“Mhh..” sento mormorare mentre la stretta sul mio fianco si fa leggermente più salda..
A questo suo gesto mi viene spontaneo sorridere nel buio, è come se mi avesse inconsapevolmente detto: “Ehy, io sono qui con te!”
Si, ci sei. E adesso che finalmente sei con me non permetterò mai a nessuno, tantomeno alle mie stupide paure, di allontanarti da me. Io ho bisogno di te, solo tra le tue braccia riesco a sentirmi veramente in pace con me stessa, come adesso. Proprio non ci riesco a sentirmi in colpa se tu, amore mio, mi stringi così.
“E allora perchè non la smetti di farti i complessi e non ti addormenti?”
Sono preoccupata per Harold, dannazione. Ho paura che possa succedergli qualcosa, questa strana sensazione non vuole lasciarmi in pace..
“In fin dei conti che ti importa di lui adesso?”
Stiamo scherzando?
Harry è una delle persone più belle di questo pianeta, e non mi riferisco solo all'aspetto fisico. Ha la capacità di entrarti dentro in un attimo, con uno sguardo, con un sorriso, solo lui sa come ci riesce, so solo che quella simpatia, quella tenerezza, quella gentilezza che lo contraddistinguono fanno di lui una persona alla quale è impossibile non voler bene. Sarà anche testardo, inopportuno e a volte anche coglione, se vogliamo, ma ognuno di questi cinque ragazzi ha qualcosa che, sono sicura, non potrei mai trovare in nessun altro. Hanno quel qualcosa, quel qualcosa che ti manca sempre, qualcosa che solo un'altra persona può darti. Affetto, attenzioni? No. Compatibilità, ecco cosa. Sono quei tipi di persone con cui chiunque si troverebbe a proprio agio, i classici ragazzi che non sono né troppo né poco, ma che se dicono una cosa la mettono sempre in atto. Sinceri, profondi, belli, intelligenti, divertenti, simpatici, responsabili al punto giusto, bravissimi in quello che fanno..insomma, sono eccezionali. Ma ciò che più mi ha colpita di loro in questo breve periodo è che sono molto attenti. 
“In che senso attenti?” vi starete chiedendo..
Di certo non stanno attenti quando parli, devi ripeterti almeno cinque volte.
Altrettanto sicuramente non stanno attenti quando si guarda un film, la maggior parte delle volte si finisce per fare una battaglia di popcorn.
Ma basta loro una semplice occhiata per capire se hai qualcosa che non va, e potete star pur sicuri che fino a quando non sputi il rospo non ti mollano. Perchè loro vogliono aiutarti, ad ogni costo.
Sono ragazzi che fanno caso ad un sorriso tirato, ad uno sguardo spento, ad un sospiro. Sanno "leggere tra le righe"; sanno anche ascoltare, con l'aggiunta di consigli e di battutine per farti ridere e tirarti su. E fidatevi che trovare entrambe le cose nella stessa persona non è cosa da poco, a maggior ragione se si ha a che fare con tutti e cinque.
Non avrei mai potuto ricevere un regalo più grande di loro, il migliore che la vita potesse farmi. E non smetterò mai di ringraziare chiunque ci sia lassù per averli messi sulla mia strada, davvero.
Sono diventati indispensabili per me, voglio loro un mondo di bene, ma, escludendo Niall, è Harry quello a cui mi sono legata di più in questi ultimi giorni. Abbiamo passato molto tempo insieme e se c'è una cosa che ho capito è che, cascasse il mondo, potrò sempre fidarmi di lui. Potrei affidargli la mia stessa anima con la sicurezza che me la ridarebbe sempre indietro.
“E Niall allora?”
Con Niall si tratta di una situazione totalmente diversa, lui mi completa. Si, anche Harry lo fa a modo suo, ma sarebbe come mettere a confronto un migliore amico con un genitore, sono entrambi importanti, ma si sa che se si dovesse scegliere prevarrebbe sempre il genitore. Più metaforicamente sarebbe come fare una distinzione tra mare e cielo, uno finisce, l'altro non si sa, eppure sono entrambi così immensi, così fantastici. Ecco, credo che questo sia l'esempio più azzeccato che potessi trovare: Niall è il mio cielo, come per il mare io ormai dipendo da lui; se il mare gli deve il colore io gli devo la felicità. Harry invece, lui è la classica persona che definirei il mio migliore amico, importante al punto giusto da non farmi chiudere occhio a causa sua, ma non indispensabile come invece lo sono Niall e le sue braccia che in questo momento mi danno la calma necessaria per non alzarmi e urlare fino allo sfinimento.

“«Lunga giornata, eh?» gli chiedo mentre osserva il soffitto con le braccia incrociate dietro alla testa.
«Eh già..»
Sembra pensieroso.
«Cosa c'è?»
Si gira su un lato e mi afferra per la vita avvicinandosi velocemente al mio corpo...mai sentito tanto caldo in vita mia. Quegli occhi..troppo vicini.
«Niente piccola; si è fatto tardi, forse è meglio dormire..»
«Sono d'accordo, ma prima dimmi cos'hai.»
Sospira impercettibilmente abbassando di poco lo sguardo..
«Pensavo solo alle parole che mi ha detto Harry prima di uscire..so che era deluso e terribilmente geloso, ma...»
«Non preoccupartene adesso, fallo sbollire.»
«Il punto è che ora che ti ho qui con me, anche se passerò per egoista, non mi sento affatto in colpa. Ovvio, mi dispiace vederlo così, ma non potrei mai desiderare che le cose fossero andate diversamente tra di noi.»
Se non mi fa arrossire ogni cinque minuti non è contento.
«Nemmeno io.» sussurro sorridendo per poi cercare le sue labbra..
Ed ogni bacio mi riporta sempre alla mente ieri sera, le stesse identiche sensazioni che, seppur provenienti da circostanze diverse, tornano a farsi vive allo stesso modo ogni qualvolta le nostre bocche entrano a contatto.
«Buonanotte principessa.»
Principessa...
Allungo un braccio per spegnere la luce, dopodiché mi accoccolo sul suo petto..sentire il suo respiro mi rilassa, ma stavolta si sente anche qualcos'altro: il battito accelerato.
«Buonanotte Nello.» sorrido nel buio.
«Nello?»
«Il tuo nome italianizzato ahaha!»
«Mh, Nello..mi piace!»
«Ti chiamerò così più spesso allora.»”


Fatto sta che nemmeno cinque minuti dopo anch'io ho cominciato a farmi complessi esistenziali, come ogni sera prima di addormentarmi del resto, ed adesso sto solo aspettando di chiudere occhio per almeno un paio d'ore, altrimenti domattina sarò un cadavere.
Proprio mentre sto per appisolarmi il mio cellulare comincia a vibrare incessantemente sul comodino, non ho idea di chi possa essere, ma una cosa è certa, non ho alcuna voglia di rispondere. Primo perchè sono distrutta dal sonno e secondo perchè sveglierei Niall.
Dopo un po' fortunatamente il fastidioso rumore cessa, ma nemmeno il tempo di rilassarmi e chiudere gli occhi che cominciano ad arrivare messaggi a raffica, talmente tanti da farmi seriamente credere che in realtà si tratti di un'altra telefonata. 
Presa dall'esasperazione allungo delicatamente un braccio per afferrare quell'arnese infernale che di notte lascio acceso solamente per precauzione; tentando di non muovermi bruscamente mi giro sull'altro fianco nascondendolo dietro al cuscino in modo tale che la luce del display non dia fastidio al biondo che sembra non essersi accorto di nulla. Alla vista di ciò che mi si presenta davanti agli occhi però non posso fare a meno di agitarmi, ci sono almeno una decina di messaggi da parte di Harry!

"Mi sdenbto msale"
"Non So desove sono"
"Mi. Manci"
"Fa twnto fredo vieni a abbraccio"
"L univa chr volio sei tu"


Questi sono i più comprensibili, ce ne sono almeno altri cinque, ma è bastato il primo a farmi cadere in allarme.
Sollevo lentamente il braccio di Niall dal mio corpo adagiandolo con altrettanta delicatezza sul lenzuolo, dopodichè scatto in piedi dirigendomi immediatamente all'esterno della stanza dove trovo Louis intento a bersi una tazza di latte e cereali stravaccato sul divano.
«Lou, grazie a Dio! Cercavo proprio te!» esclamo con un tono di voce moderato in modo tale da non svegliare gli altri.
«Angy ma...che ci fai in piedi a quest'ora? Che succede?»
«Guarda qua!» affermo tirandogli praticamente il cellulare addosso.
Alla vista dei messaggi si alza in un attimo, allarmato come non mai; poco dopo il telefono comincia a vibrargli nella mano, è lui!
«Haz, dove diavolo sei!?» sbraita portandoselo all'orecchio in un attimo..
Lo vedo sbarrare gli occhi e poi subito dopo fissarmi...gli ha sicuramente detto qualcosa che mi riguarda.
«Harry, non è il momento. Vuoi dirmi dove sei si o no?»
Si ferma un istante ad ascoltare, ha l'aria di un padre furioso.
«D'accordo, ho capito. Non ti muovere da lì e soprattutto non combinare altre cazzate, sto venendo a prenderti!»
Chiude il telefono in faccia all'amico, dopodichè mi fissa, serio.
«È ubriaco fradicio, vado a prenderlo.» afferma riconsegnandomi il cellulare.
«Vengo con te.»
«No, devi rimanere qui. Non voglio che succedano altri scandali e nel caso si svegliassero i ragazzi dì loro cosa è successo.»
«Ma Louis, ti prego! È solo colpa mia se si è ridotto così, devi lasciarmi venire!»
«Ora che è in quelle condizioni vederti è l'ultima cosa che deve fare; fidati, non lo dico solo per lui, ma anche per te.»
Sospiro, infondo so che ha ragione.
«Ma almeno sai dov'è?»
«Non di preciso, ma si sentiva della musica altissima. A costo di girare tutte le discoteche e i pub della città prometto che lo riporterò qui tutto intero. Ora torna a letto però, hai bisogno di riposare.»
«Stai scherzando!? Non chiuderò occhio fino a quando non lo saprò al sicuro!»
Sono certa che avrebbe voluto replicare in qualche modo, ma si limita solamente a scuotere la testa dirigendosi a passo svelto in camera sua per poi uscirne qualche secondo dopo con le chiavi dell'auto e la sua giacca per mano.
«Fai attenzione. E fammi sapere appena lo trovi, intesi?»
La mia agitazione si percepisce a occhio, infatti, dopo aver annuito più volte, si avvicina a me baciandomi velocemente la fronte..
«Sei una brava ragazza, Angy.» sussurra prima di uscire definitivamente dalla stanza.
Sospiro per poi lasciarmi cadere a peso morto sulla poltrona, mi sento terribilmente inutile adesso ed ho un estremo bisogno di qualcosa di freddo o di dolce da mettere sotto ai denti, il metodo migliore per calmarsi. Beh..i cereali che ha lasciato Louis andranno benissimo, per il momento.


[Louis's pov]

Sapevo che sarebbe andata a finire così, a quanto pare tutte le ramanzine che gli ho fatto sull'alcool non sono servite a niente. Maledizione, spero solo che nessuno si sia accorto di lui, finire sulla prima pagina di tutti i giornali di gossip è l'ultima cosa di cui ha bisogno. E se qualche fan l'avesse riconosciuto? Mio dio, devo muovermi a raggiungerlo.
Allora Tomlinson, ragiona. Quando ci hai parlato si sentiva un forte rumore di musica quindi indubbiamente si trova in un pub o in una discoteca; quelle che solitamente frequenta Harry sono due: quella in centro che escluderei a prescindere perché è troppo frequentata o quella fuori città, in cui di solito si rifugia quando vuole stare solo. Vada per la seconda.
Accelero di scatto arrivando a destinazione in poco più di venti minuti; a quanto pare ho fatto centro, la sua macchina è qui fuori.
Scendo di scatto non preoccupandomi nemmeno di spegnere l'auto, faccio cenno a Scott, il buttafuori che gestisce la fila all'ingresso, ed entro sorpassando di fretta tutti quelli che stavano aspettando; sento anche qualcuno protestare a gran voce, ma è l'ultima cosa di cui ho intenzione di preoccuparmi adesso.
Mi faccio spazio tra la massa accalcata con gran fatica e una volta raggiunto il bancone tiro un respiro di sollievo.
«Rob, per caso hai visto Harry?» chiedo con il fiatone all'uomo che sta preparando alcuni drink.
«Qualche minuto fa era qui, credo che ora sia in bagno.»
«Quanto ha bevuto?» la mia agitazione si può percepire dalla voce.
«Tanto, non sono riuscito a fermarlo. Si può sapere che gli è preso?»
«Lasciamo perdere.» affermo dirigendomi a grandi falcate verso i bagni..
Quando entro lo trovo seduto a terra con la testa china, la schiena appoggiata ad una porta e il cellulare tra le mani.
«Harry...» richiamo la sua attenzione ma lui non sembra far caso a me, così mi avvicino a lui abbassandomi sulle ginocchia e solo ora noto che sta piangendo silenziosamente.
«Haz..» ripeto di nuovo il suo nome e questa volta solleva lo sguardo su di me mostrandomi tutta la sua disperazione. «Dai, vieni qui.» affermo sedendomi a terra anch'io, invitandolo ad abbracciarmi.
Lui si accascia sulla mia spalla singhiozzando sonoramente e nel vederlo in queste condizioni tutta la rabbia defluisce dal mio corpo in un attimo.
«Io ho bisogno di lei Lou.» lo dice quasi in un sussurro, dev'essere una vergogna immensa per lui ammettere di aver bisogno di qualcun'altro per star bene, ma tutto l'alcool che gli circola nelle vene è di grande aiuto..
«Anche lei ha bisogno di te.» affermo deciso, cercando di rassicurarlo.
«Non dire cazzate, sappiamo entrambi che non è vero.»
«Allora a quest'ora non sarebbe sveglia, preoccupata più che mai per te, non mi avrebbe implorato di venire e non starebbe aspettando di vederti nella nostra suite tutto intero prima di andare a dormire.»
«Dici sul serio?» chiede tirandosi su.
«Se torni lì lo vedrai con i tuoi stessi occhi.» gli sorrido, cercando di infondergli forza.
Lui annuisce tentando di rimettersi in piedi, ma visto che perde l'equilibrio gli do una mano io per poi appoggiargli un braccio sulle spalle..
«Forza, andiamo.»


[Angy's pov]

L'orologio del lettore DVD segna le tre in punto quando la porta della suite si spalanca, rivelando un Louis distrutto con affianco Harry che a malapena si regge in piedi. Abbandono il cucchiaio zuppo di Nutella e mi fiondo dinanzi a loro, aiutando il maggiore a far rimanere il riccio in piedi.
«Harry, mio dio, stai bene?» chiedo mentre un forte odore di gin mischiato alla vodka mi arriva alle narici..
Quando realizza chi ha davanti mi sorride, un sorriso terrificante, dopodichè mi abbraccia, allacciando le braccia al mio collo come farebbe un koala con il suo ramo.
«Ora che ti vedo si.»
Sussulto cercando di staccarmi dalla sua presa, il solo odore di tutto quell'alcool mi da alla testa in una maniera incredibile.
Louis mi aiuta a scrollarmelo di dosso e subito dopo lui cambia espressione, sbarra gli occhi e comincia a correre verso il bagno. Sia io che il suo migliore amico ci affrettiamo ad inseguirlo, ma quest'ultimo si ferma e mi blocca di colpo.
«Lascia stare, ora dovrà espellere tutto quello che ha ingerito e non sarà un bello spettacolo. Inoltre hai due occhiaie che fra un po' ti arrivano ai piedi, torna a dormire, a lui ci penso io.»
Anche se piena di sconforto annuisco, so bene che non servirebbe a niente essere in due ed inoltre non sono esattamente una forte di stomaco, finirei per sentirmi male anch'io.
«D'accordo. Grazie Lou..e buonanotte.»
Mi fa un sorriso tirato, immagino che per lui questa notte non sarà affatto buona, ma io ho bisogno davvero di chiudere gli occhi per qualche ora, sto per svenire.
Mentre lui si dirige a passo svelto verso il bagno io mi avvio lentamente verso la camera di Niall, devo cercare di far piano, non posso rovinare il sonno anche a lui. Apro delicatamente la porta ed in punta di piedi raggiungo il letto; mi siedo cercando di non fare troppa pressione sul materasso e poi mi stendo affianco a lui. Mi viene quasi un infarto quando si gira verso di me, ma tiro un respiro di sollievo constatando che sta ancora dormendo beatamente.
Sentendo nuovamente il suo braccio appoggiarsi sul mio fianco e la sua gamba attorcigliarsi alle mie chiudo finalmente gli occhi, tranquilla perchè oramai Harry è rientrato e divertita perchè credo di aver trovato un altro koala, uno dal sonno molto pesante.


[Niall's pov]

Sento alcune voci provenire dal salotto, ovattate, ma mi sembra di distinguere chiaramente quella di Harry che dice che tornerà oggi pomeriggio.
Intenzionato a non lasciare il mio letto per un altro bel po' di tempo tengo gli occhi chiusi, rendendomi conto solo dopo di star stringendo qualcosa di caldo che fa pressione sul mio petto e sul mio fianco.
Cazzo, Angy.
Spalanco immediatamente gli occhi per godermi lo spettacolo ed è inutile che vi descriva il mio sorriso quando la vedo avvinghiata al mio torace che dorme con la bocca leggermente aperta e con quell'espressione da bambina indifesa stampata in faccia. Mi stringo ancora di più a lei, lentamente, avvolgendola come meglio posso, poi mi metto ad osservarla con attenzione ringraziandomi mentalmente per essermi svegliato prima di lei.
La faccia rilassata, priva di qualsiasi cosmetico, i capelli arruffati, le ciglia lunghe, il naso leggermente a patata, le guance rosee, il mento liscio, quasi sporgente, le labbra secche che appena si sveglierà provvederò ad ammorbidire...tutte queste cose la rendono bellissima ed estremamente dolce allo stesso tempo, sono tentato di farle una foto, di stare qui e ammirarla in questo stato per l'eternità, anche a costo di mandare il mio braccio e la mia gamba in cancrena.
Mi viene quasi spontaneo lasciarle un bacio sulla fronte, ma subito dopo lei serra le labbra, aggrotta leggermente le sopracciglia e mugugna qualcosa di incomprensibile; presto attenzione ad ogni suo singolo movimento e non posso fare a meno di sorridere quando poco dopo la vedo aprire gli occhi e arrossire rendendosi conto della situazione.
«Mi stavi fissando?» chiede inarcando un sopracciglio, divertita, con la voce ancora impastata dal sonno..
«Beccato!» esclamo ridendo..
Sorride, dopodichè mi lascia un veloce bacio a stampo e si stringe il più possibile al mio petto provocandomi un leggero formicolio alla bocca dello stomaco...no, non credo che sia la fame, sono quelle maledette farfalle che mi avvisano del loro risveglio.
«Buongiorno.» mi dice con la voce modificata dalla vicinanza con il mio corpo..
Rido di nuovo. «Buongiorno anche a te piccola.»
«Questa mattina ti ho preceduto.»
Si riferisce ai messaggi?
«Peccato, volevo essere primo anche oggi.»
La sento sorridere sulla mia maglia. «Come potrebbe non essere un buon giorno se comincia con te che ridi al mio fianco?»
Lo stesso che mi stavo chiedendo anch'io.
«Scusa se ti ho svegliata..»
«No, tranquillo, non sei stato tu. È stato il mio stomaco, sto morendo di fame. Però non ho voglia di alzarmi, si sta così bene qui. Mica capita tutti i giorni di avere un termosifone portatile affianco.»
«Ah è così?» chiedo ridendo «Si da il caso che anch'io sto morendo di fame, per cui uno dei due deve alzarsi per forza.»
«Di certo non io.»
«Che pigrona!»
«Beh, senti chi parla.»
Mi stacco da lei intenzionato ad alzarmi, ma mentre controllo l'ora sul cellulare sento una sua mano afferrarmi la maglietta.
«Eddai, torna qui.»
«Guarda che sono quasi le undici e mezza, ho altri programmi per oggi, non possiamo poltrire tutto il giorno.» A dire il vero sarei quasi tentato, se mi tira ancora un po' cederò immediatamente, lo so già.
«Che ore sono?! Mio Dio, ma quanto abbiamo dormito?» chiede scattando in piedi in un attimo, «Cazzo, ho lasciato il telefono di la!» 
Corre fuori dalla stanza rientrando poco dopo con il cellulare in mano, eppure ieri sera mi sembrava che l'avesse messo sul comodino..
«Due chiamate perse da papà, immaginavo.» Subito dopo sbarra gli occhi. «Spero solo che non sia andato a bussare alla mia suite, cazzo cazzo cazzo cazzo, potrei essere nei guai fino al collo, è meglio se lo richiamo!»
Si porta immediatamente l'iPhone all'orecchio aspettando impazientemente che il padre risponda, giuro che mi sto trattenendo dal ridere con tutte le mie forze, soprattutto ora che ha risposto e mi ha fatto cenno di star zitto.
«Buongiorno papà, si, scusa, stavo dormendo, mi sono svegliata adesso. Colazione in camera? No no, non ti preoccupare, scendo io. Si, si, a tra poco.» riattacca e sbuffa sonoramente. «E tu smettila di ridere, non è divertente.»
«Oh si che lo è piccola bugiarda.» le dico continuando a ridacchiare tra me.
«Si, sta di fatto che dobbiamo scendere. Che palle, non c'è mai pace.» 
«Tranquilla, oggi pomeriggio avremo tutto il tempo per stare in pace.»
«Chi ti dice che io sia disponibile?» chiede sorridendomi maliziosamente..
«Lo dico io. Visto che da domani riprenderò a lavorare quasi tutti i giorni tu oggi sei mia.»
«D'accordo, agli ordini capitano. Però dovrai aspettare un po', oggi viene a pranzo Anne qui in hotel. La devi conoscere per forza.» afferma entusiasta.
«Non ho alcuna intenzione di perdermi la migliore amica pazza della mia ragazza.»
Arrossisce visibilmente a quest'ultima affermazione, è così tenera.
«Che c'è?» chiedo con tono divertito nonostante conosca già la risposta..
«Niente, muoviamoci!» esclama afferrando i suoi vestiti per poi dirigersi verso il bagno.
Ah...poteva esserci risveglio migliore?


[Zayn's pov]

Persino a me sembra assurdo che io ora sia qui, a fare colazione con una fan che ho conosciuto perché mi ha fatto cadere un caffè addosso; eppure questa ragazza ha un non so che che mi intriga.
"Forse il fatto che è una figona da paura?"
No, non credo che sia solo quello.
«Ah, quasi dimenticavo, come promesso ecco a te gli autografi di Harry e Niall...devi scusarli, ma in questo periodo sono entrambi molto..impegnati.»
«Grazie mille Zay, sei un amore.» mi sorride in segno di gratitudine mentre afferra il foglio, poi riprende a parlare. «Impegnati, come mai? Non avevate tre settimane di riposo?»
Tutto quì? Credevo che avrebbe avuto una reazione più esagerata, quella tipica da fan!
«Si, ma sono già scadute, ora dobbiamo prepararci per il mini tour in America e poi per quello in Europa del prossimo anno.»
«Mini tour? In che senso?» sembra sorpresa, ed io scoppio a ridere.
«Beh, per accontentare un po' tutti quest'anno abbiamo deciso di fare un piccolo tour di solo un mese in America e quello normale da dieci in Europa.»
«E questo mini tour quando inizierà?» chiede con gli occhi che le brillano..
«Molto probabilmente durerà tutto il mese di Agosto.»
«Ah, quindi quest'estate!»
«Si, però per favore non dire niente, doveva essere una sorpresa!» esclamo rendendomi conto solo adesso di aver detto tutto questo ad una Directioner.
«Nono, tranquillo, sarò muta come un pesce; però non puoi immaginare che grande soddisfazione sia venire a scoprire queste cose direttamente da voi e non attraverso un computer, accertarsi se le notizie sono vere o no a volte si rivela un impresa molto ardua.»
«Posso immaginare...girano un sacco di storielle false sul nostro conto.»
«È vero che avete in mente di incidere un nuovo album?» chiede esaltata..
«Oh mio dio, abbiamo appena finito di registrare take me home, non abbiamo ancora iniziato il tour e già ne volete un altro? Siete esigenti, a quanto vedo.» affermo divertito.
«Era solo una curiosità, su Facebook girano tante di quelle voci..»
«Ad ogni modo un terzo album non ci dispiacerebbe affatto, anzi, sicuramente ci impegneremo al massimo pur di ottenerlo, solo non adesso. Cosa credi che ce l'abbiano date a fare tre settimane di riposo? Eravamo stremati.»
«Capisco.» Finisce di bere il suo tea, dopodichè si alza velocemente in piedi lasciandomi interdetto. «Grazie infinite della compagnia Zayn, ma adesso devo proprio andare.»
«È stato un piacere Alice, alla prossima.»
Mi congeda velocemente con un sorriso, in seguito si allontana immediatamente dalla sala..
Questa ragazza ha un qualcosa di molto strano, ma devo ancora riuscire a capire che cosa.


[Angy's pov]

Niall:«Ma è mai possibile che in questo albergo ci sono sempre gli stessi camerieri?» sbraita stizzito appena varchiamo la soglia della sala ristorante, seguiti da Liam e Zayn.
Guardo davanti a me e scoppio a ridere capendo a chi si riferisce, ma Liam non sembra essere del mio stesso avviso.
Liam:«Di chi parli amico?»
Niall:«Oh, lo capirei presto di chi sto parlando, tranquillo.»
Nemmeno il tempo di replicare che Jamie si avvicina per salutarmi, come questa mattina.
Jamie:«Ciao Angy!» esclama sorridente dandomi un bacio sulla guancia.
Sento lo sguardo di fuoco di Niall ardermi sulla faccia, per cui mi limito semplicemente a replicare con solo un "ciao" pronunciato di fretta.
Jamie:«Il vostro tavolo è quello laggiù, seguitemi.»
Niall:«Possiamo andarci anche da soli.» sussurra provocando le risate di Zayn, facendomi quasi sprofondare dalla vergogna. Infatti, non so se James lo abbia sentito, ma di colpo ha fatto uno strano sorrisetto che non so a cosa sia dovuto.
Jamie:«Prego, ecco a voi. Ci vediamo dopo Angy!» afferma prima di allontanarsi dal tavolo per cinque, facendomi un occhiolino.
Non so descrivere l'espressione di Niall, ma una cosa è certa, è maledettamente appagante sapere che è così geloso di me nonostante non ce ne sia alcun motivo.
Liam:«Ti riferivi a lui?» chiede divertito, dopo aver preso posto.
Niall:«Tu che dici?!» sbotta con un tono di voce di un'ottava più elevato del normale.
Io:«Non c'è bisogno di fare tante storie, è solo un amico.»
Lui si volta verso di me, inarcando un sopracciglio. «E da quando i tuoi amici ci provano con te?»
Io:«Ma non è vero che ci prova con me!»
Zayn:«Beh..oddio, veramente...» ma si interrompe quando gli arriva una mia occhiataccia.
Niall:«Già, giustamente di prima mattina interessa a tutti sapere dove hai dormito, con chi e perchè.»
Si riferisce alla breve conversazione che abbiamo avuto questa mattina, dove mi ha chiesto perchè fossi rimasta a dormire qui.
Io:«Ma dai! Il fatto che mi abbia chiesto una simile sciocchezza non significa che ci stia provando con me!» Lui sospira, con l'aria di uno che la sa lunga. «Ad ogni modo a me non importa nulla di lui, per cui dov'è il problema?» 
Liam:«Wow, Horan geloso mi mancava.» afferma ridendo.
Il biondo si immobilizza, arrossendo di colpo. Sorrido divertita, è stato colto in fragrante, ma non ci mette molto a ricomporsi e a replicare.
Niall:«Beh, ora che è la mia ragazza direi che è un mio diritto esserlo.»
Zayn:«Come se prima non lo fossi stato.»
Arrossisce di nuovo, facendoci ridere tutti.
Niall:«Insomma, quando arriva questa Anne? Io sto morendo di fame!» 
Io:«Dovrebbe essere qui a momenti.» affermo facendo finta di controllare il cellulare per nascondere il sorrisetto causato dal suo improvviso cambiamento di discorso.
Liam:«È quella li?» chiede facendo un cenno verso l'ingresso, con occhi sognanti..
Mi giro verso la direzione da lui indicata e sorrido nel vedere la mia migliore amica entrare disinvolta nella sala.
Io:«Torno subito..» mi alzo in piedi andandole in contro e quando mi vede un enorme sorriso si fa spazio sul suo volto.
Anne:«Stronzaaaaaa!» urla prima di raggiungermi e di stringermi forte a lei.
Scoppio a ridere, deve sempre farsi riconoscere. «Mi sei mancata anche tu bionda.» affermo mentre ci dondoliamo a destra e a sinistra non avendo intenzione di staccarci.
Anne:«Perchè ci fissano tutti?» chiede una volta tornata difronte a me..
Io:«Non lo so, magari perchè hai urlato, o più semplicemente perchè ci siamo abbracciate al centro di una stanza affollata.»
Anne:«Affollata?! Ci sono più ricconi qui dentro che nella casa bianca!»
Io:«Dai, andiamo!» non riesco a smettere di ridere, comincio a sentirmi in imbarazzo.
Anne:«Si dai, fammi conoscere l'amore della tua vita!» esclama incamminandosi verso il tavolo dei ragazzi, ma io mi stoppo, fermando anche lei.
Io:«Ti avviso, una parola di troppo e sei morta.»
Anne:«Ma tranquillaaa!» dice riprendendo ad avanzare verso i ragazzi..
"Preparati psicologicamente ad una moltitudine di sbianchi, Angy."
Dio...
Anne:«Buon...aspettate.» Controlla l'orologio. «Dicevo, buon pomeriggio a tutti ragazzi!» afferma quando li raggiungiamo, provocando le risate generali.
Liam:«Piacere, Liam.» si presenta porgendole la mano che lei stringe, stranamente esitante.
Zayn:«Io sono Zayn.» dice il moro facendo lo stesso.
Anne:«Ed immagino che tu sia Niall, piacere di conoscerti, io sono Anne.»
Niall:«Il piacere è tutto mio Anne, Angy mi ha parlato molto di te.»
Anne:«Anche lei mi ha parlato molto di te.»
Niall:«Ah si?» mi lancia un'occhiata fugace, mentre io arrossisco come un peperone. «Beh, mi fa piacere.»
Anne:«Vorrei vedere! Per strapparle una parola di solito ci vuole lo stura lavandini, ma quando si tratta di te va a ruota libera!»
Io:«VA BENE. Che ne dici di sederci e ordinare?»
Anne:«Sicuro! Sto morendo di fame!» prende posto affianco a Liam mentre io cerco in tutti i modi di evitare lo sguardo divertito di Niall. «Ma non eravate cinque?» chiede all'improvviso..
Liam:«Si, Louis è uscito con Eleanor...»
Io:«E Harry?»
Fino ad ora non ho avuto il coraggio di chiedere dove fosse, per quel che ne so potrebbe essere ancora nella suite, ma non volevo saperlo. Se dovessi incontrarlo non ho assolutamente idea di cosa devo dirgli o di come devo comportarmi.
Niall:«Stamattina l'ho sentito dire a qualcuno che sarebbe tornato oggi pomeriggio, ma non so dove sia andato.»
Io:«Capisco..» affermo pensierosa.
Niall:«Che c'è?» chiede cercando i miei occhi..
Io:«Beh..ieri notte era ubriaco marcio, Louis è dovuto andare a prenderlo.»
Liam sbarra gli occhi. «E tu come lo sai? Solo io non mi sono accorto di niente?» chiede.
Sospiro, per poi aprire la casella messaggi del mio iPhone e mostrarglielo. Se possibile spalanca le orbite ancora di più, mentre Niall gli ruba il cellulare dalle mani, avendo più o meno la sua stessa reazione.
Niall:«Le due?! Ma tu non stavi dormendo?» chiede mentre Zayn si sporge per leggere.
Io:«Non ci riuscivo, ero troppo preoccupata.»
Anne:«Preoccupata per cosa?»
Giusto, lei è ancora all'oscuro di tutto, non ho avuto il tempo di raccontargli niente di niente.
Sospiro, pronta a tirar fuori l'accaduto in maniera breve e concisa. «Ieri sera ho deciso di mettere fine a quella sottospecie di competizione, così ho parlato sia con Niall che con Harry e quest'ultimo non l'ha presa molto bene quando gli ho detto che ho scelto lui.» concludo indicando il biondo affianco a me.
Sembra stupita. «Quindi...aspetta, fammi capire...voi due state insieme?» ci guarda incredula.
Niall mi afferra la mano sul tavolino, gli sorrido e poi entrambi annuiamo verso di lei.
Anne:«Cazzo! Ma non volevi dirmelo prima?! Finalmente! Congratulazioni ragazzi!» Entrambi le sorridiamo imbarazzati, le nostre facce sono ridicole. «No! Non ci credooo, era ora! Che carini, arrossite pure insieme! Teneriiii!» 
Mi sfotterà tutto il tempo, lo so già.
Anne:«Quindi Harry è fuggito e poi è tornato qui completamente ubriaco? Ho capito bene?» Annuisco, mentre lei riprende parola, eccitata. «E che ti ha detto? Si sa che gli ubriachi dicono sempre la verità!» 
Io:«Non mi ha detto nulla, è andato immediatamente in bagno a vomitare ed io sono tornata subito da Niall.»
Mi guarda maliziosamente, alludendo a chissà quale sconceria che spero si risparmierà per quando saremo sole.
Zayn:«Tutta questa storia sa tanto di soap opera.»
Già, una soap opera dagli esiti drammatici.


[Niall's pov]

Oggi il mio unico intento è quello di farla divertire, di farla ridere e di non farla smettere mai più, di tenerla lontana dai problemi, dalle preoccupazioni e dalla gente che le complica la vita. Perchè è quando la vedi piangere che capisci di volerle rimanere affianco per sempre pur di non permetterlo mai più.
Io:«Piccola, andiamo?» le sussurro all'orecchio..
È da circa mezz'ora che abbiamo finito di pranzare ed adesso si stava intavolando una sottospecie di discussione sui nani da giardino...per favore, non fatemi ripetere come ci siamo arrivati.
Lei annuisce alzandosi immediatamente in piedi. «Ragazzi, io e Niall andiamo a farci un giro, qualcuno di voi due può riaccompagnare Anne a casa?»
Zayn:«Io non posso, mi dispiace, ho un impegno.»
Liam:«Perfetto, allora ci penso io.»
Anne:«Non ti preoccupare Lee, prendo l'autobus.»
Liam:«Insisto.»
Anne:«E va bene, se proprio vuoi..»
Liam:«Non ho nulla da fare.» si giustifica facendo spallucce.
Angy:«Bene, allora noi andiamo, ciao a tutti.» fa un occhiolino alla bionda, dopodichè si allontana con me al seguito e dopo alcuni metri si mette a ridere.
«Che c'è?» chiedo facendomi contagiare..
«Posso prendere il posto di cupido, farei un successone.»
«Noo! Non dirmi che hai detto tu a Liam di riaccompagnarla a casa!» esclamo divertito.
«Proprio così! Ma lui non si è fatto molti problemi, ha accettato immediatamente!»
Continuiamo a ridacchiare fino a quando raggiungiamo gli ascensori, poi mi stoppo e riprendo la parola. «Devo andare a cambiarmi, sali anche tu o mi aspetti di sotto?»
Ti prego, dì che sali con me.
«No dai, vengo con te.»
Sorrido, riuscito nel mio intento, e premo il pulsante per far scendere l'ascensore. Quando arriva e le porte si aprono quasi esulto nel constatare che è vuoto.
«Cos'hai?» chiede divertita, notando la mia espressione.
Aspetto che le porte si richiudano dietro di noi e poi la spingo delicatamente verso la parete metallica. «Ecco cos'ho.» affermo prima di premere le mie labbra sulle sue.
È straziante non poterla baciare davanti a tutti, trattenermi quando ne ho voglia per paura che qualcuno possa vederci; onestamente non aspettavo altro che rimanessimo da soli, sognavo queste labbra da quando siamo usciti dalla mia camera stamattina.
Lei sorride sulle mie labbra intrecciando le sue braccia alla mia nuca, mentre io le avvolgo i fianchi con le mie, godendomi il momento. Giuro che le emozioni che mi provocano i suoi baci non me le hanno mai provocate nessun altro, sono droga, come i quadratini di cioccolata: uno tira l'altro.
Per niente al mondo avrei voluto staccarmi da lei, ma una volta raggiunto il nostro piano sono costretto a lasciarla andare. Lei accenna un sorriso, con quella bocca ancora rossa e umida grazie a me, poi mi mette un braccio dietro alla schiena afferrandomi per un fianco e ci dirigiamo verso la mia suite che mi affretto immediatamente ad aprire.
Lei si impossessa del divano, io invece entro nella mia camera e prendo la maglia che avevo intenzione di mettermi. Mentre me la infilo sento un motivetto famigliare suonato alla chitarra, perciò mi viene seriamente da pensare che abbia acceso la tv o qualcosa di simile in cui stanno passando little things, ma rimango alquanto sorpreso quando, una volta tornato di là, scopro che in realtà è lei che sta suonando la base.
«Non sapevo che sapessi suonare la chitarra.» la interrompo solo quando si accorge che la sto osservando.
«A dire il vero per essere il mio ragazzo ci sono ancora molte cose che non sai di me, Niall.»
«Stai forse insinuando che abbiamo corso troppo?» chiedo leggermente perplesso..
«No, affatto. Se c'è una cosa di cui sono fermamente convinta è che sono stra cotta di te ormai. Non vedo che cos'altro potremmo essere se non...questo.» afferma con un sorriso che mi scalda il cuore, per poi rimettere lo strumento dov'era.
«Ma io voglio sapere tutto di te.» replico con voce da bambino, andandomi a sedere affianco a lei.
È vero, passerei ore a sentirla parlare di sé, è così enigmatica a volte, anche se devo ammettere di non aver mai avuto eccessivi problemi a capirla fino in fondo, mi viene quasi naturale.
«Non è un problema. Ti sei perso solo qualche pezzo del mio passato, cose superflue che però se vorrai riporterò a galla, perchè io mi fido di te e di conseguenza non rappresenta un problema aprirmi.» 
Questa conversazione sta prendendo una piega decisamente più seria e profonda di quella che mi aspettavo.
«È sempre stato questo il mio problema: la paura. Paura di espormi, paura delle delusioni, dell'amore, di dare la mia fiducia agli altri...mi sono sempre rinchiusa nella mia bolla di solitudine allo scopo di proteggermi, passando anche per asociale, acida, o chissà cos'altro la maggior parte delle volte, ma con te Niall no, tu ci sei entrato senza che io me ne accorgessi, mi hai aiutato ad affrontare e a vincere tutto quello che non andava in me. Credo che sia questo uno dei motivi principali per cui mi hai fatta innamorare di te.»
In pratica è come se mi stesse dicendo che mi appartiene, ma infondo questa è solo l'ennesima prova schiacciante del suo amore verso di me, perchè è quasi ovvio che quando ami qualcuno riponi tutta la tua fiducia in quella persona.
«Si, se te lo stai chiedendo ormai il mio cuore è di tua proprietà. L'hai curato, ora vedi di non ferirlo nuovamente, perchè si, solo tu saresti in grado di farlo.»
Non può minimamente immaginare la gioia, la tranquillità che mi danno queste parole.
Se è vero che non esiste una definizione precisa per la felicità credo di aver appena trovato la mia.
«Guarda che anche tu hai fatto molto per me. Tu mi hai insegnato che cos'è l'amore vero, mi hai fatto capire quali sono le sensazioni di cui da tempo ero alla disperata ricerca, me le hai fatte vivere, mi hai riempito. Tu sei la mia libertà, rappresenti tutto ciò che mi viene negato ogni giorno; ogni volta che stiamo insieme non mi sento più Niall Horan degli One Direction, bensì semplicemente Niall, un ragazzo felice. Tu sei diventata il mio ossigeno, la mia droga; ho bisogno di te più di ogni altra cosa e sarebbe inutile negarti che anche il mio cuore appartiene a te, me l'hai proprio rubato. Non mi ero mai aperto così tanto in vita mia con persone che non fossero i ragazzi o membri della mia famiglia.»
Infondo ci siamo detti un po' la stessa cosa, è questo che mi fa sorridere tanto; stiamo parlando entrambi di libertà. Lei mi ha liberato dalla pressione del mondo che mi circonda, io invece, o perlomeno da come dice lei, l'ho liberata da un altro mondo, quello che aveva dentro di lei, in cui era imprigionata.
«E dopo tutto questo avresti ancora il coraggio di chiedermi se abbiamo corso troppo? Dai Horan, come si fa a non amarti?»
Lei è il mio tutto, la vita non poteva farmi regalo più bello.
Annullo le distanze tra di noi e le do un bacio sentito dal cuore, dolce, leggero ma allo stesso tempo intenso, un bacio in cui cerco di esprimerle tutta la mia sincerità, tutto il mio amore per lei.
Dopodichè sorride, uno di quei sorrisi che dicono solo: “Si, ora che ho te ho finalmente ottenuto tutto ciò di cui avevo bisogno.”.
«Ti amo.» affermo fissandola dritta negli occhi, sentendo ora più che mai il bisogno di ripeterglielo.
«Ne sei proprio sicuro? Dopo averlo detto non si torna indietro, lo sai, vero?»
«Si che lo so, ma chi ti dice che io voglia tornarci?»
Già, dopo averlo detto non si torna indietro, ma se viene detto quando lo si sente davvero il problema non sussiste. Perchè mai uno che ama sul serio vorrebbe tornare indietro? Anche dopo una delusione, se hai veramente amato una persona e passato gran parte dei tuoi momenti migliori con lei non potresti mai desiderare di voler rimangiarti tutto; i rimpianti in amore sono la cosa peggiore, peggio di ogni litigio, cuore infranto o qualsiasi altra cosa possa succedere in una relazione.
Lei sorride di nuovo, lasciando che le sue guance si chiazzino di rosso come sempre. Quel rosso in netto contrasto con la sua carnagione chiara, leggermente più rosea della mia; quel rosso dovuto la maggior parte delle volte a me, dai complimenti che le faccio, dalle risate che le provoco; quel rosso che tanto amo..
«Ti amo anch'io Niall.»
Anche lei ha intenzione di non tornare indietro?




 
SPAZIO AUTRICE:
 
I'M SORRY.
MI DISPIACE.
SONO UN MOSTRO.
CHIEDO VENIA.
TIRATEMI I CARCIOFI.
ODIATEMI.
FUCILATEMI.
IMPICCATEMI.
TRUCIDATEMI.
QUELLO CHE VOLETE, 'NSOMMA.

No, davvero, sono in un ritardo MOSTRUOSO, praticamente è da quando si è riaperta la scuola che non aggiorno più, mi odio anch'io, tranquille.
Inutile dirvi che in questi quattro mesi mi è successo di tutto e di più, hanno fatto veramente schifo ed avevo assolutamente bisogno di prendermi una pausa, da tutto.
Ora non sto quì ad elencarvi tutto quello che mi è successo, dai problemi fisici e quelli con la scuola alle litigate epiche con le mie migliori amiche e con mia madre, dai biglietti per il concerto al viaggio a New York, finirei domattina! lol Ma chiunque sia interessato a conoscere le mie tortuose avventure può tranquillamente contattarmi in privato. Non sono semplici scuse, ero distrutta. C'era un periodo in cui ero talmente stressata da aver avuto due attacchi d'ansia, cosa mai successa, ma non credo che vi interessi.
Ad ogni modo ora sto bene e ci terrei a precisare che sono tornata (o perlomeno per quello che la scuola mi permette) e che non ho mai perso l'ispirazione per questa e l'altra mia storia, Resurrection, che mi affretterò ad aggiornare anch'essa al più presto.
Inoltre scusatemi anche per aver pubblicato un capitolo così lungo, ma mi sembrava il minimo per farmi perdonare di ben quattro mesi di assenza.

Che dire, se c'è ancora qualcuno che mi segue lasciatemi una recensione, mi accontento anche di un messaggio pieno d'odio. Giuro che va bene lo stesso.
Mi siete mancate, voi e la vostra dolciosità, porca troia se mi siete mancate.
Per me queste storie erano tutto, un tempo avevo proprio la necessità di scriverle, ma un tempo non sapevo che cosa mi sarebbe successo, un tempo non sapevo che alla fine di tempo ne avrei avuto così poco.

A chiunque sia rimasta: TI AMO. Perchè senza di te questa storia non varrebbe nulla, non smetterò mai di ripeterlo.
Grazie a tutte quelle che si degneranno di aprire questo capitolo, di non sputare sul computer quando vedranno che ho aggiornato e soprattutto a quelle che avranno avuto il coraggio di arrivare fin qui.
Io sono sempre con voi, non ve lo dimenticate mai.
Queste storie sono due dei miei primi pensieri.

Niall Horan is the way,
la vostra Angy xx

AH, QUASI DIMENTICAVO! BUON ANNO A TUTTI! <3
  
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