Aprii gli occhi e un’ondata di luce mi fece lacrimare, guardai fuori e vidi un piccolo paesino tutto verde, con case fatte di pietra, bambini che correvano per le vie, ragazzi che fumavano e signore che bevevano il tè in un bar molto piccolo ma molto accogliente. Vidi una signora chiacchierare con un’altra signora e poco dopo se ne aggregarono altre tre. In questo piccolo paese ogni persona si conosceva anche perché c’erano poco più di 100 abitanti. ‘E’ qui che passerò il resto della mia vita’ pensai e fui presa subito da uno stato d’ansia. E se non avrei conosciuto nessuno? E se sarei risultata antipatica a tutti? E se sarei rimasta per sempre sola in una casina isolata senza nessuno?
“Evangeline a che pensi?” chiese mia madre con una faccia interrogatoria “Non ti piace qua? Guarda, guarda laggiù c’è un lago grandissimo, potremo andare a farci i pic-nic qualche volta.”
Mia madre era davvero felice, era quello che contava davvero e vederla così sorridente mi fece passare tutte le mie ansie.
“Ma certo” le risposi dopo un po’ con un sorriso un po’ forzato. Mia madre fece finta di nulla
“Aiutami a caricare le valigie, forza e coraggio! So già dove si trova la casa, credimi ti piacerà un sacco. Andiamo!”