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Autore: AkaneT87    24/05/2008    3 recensioni
Ciao a tutti, spero vi piaccia questa mia storia e vi chiedo perdono in anticipo se vedrete qualche nome non originale.. Ma non avendo seguito l'anime originale conosco bene solo i nomi italiani... Ma non fa nulla giusto?? Beh...Ecco la mia storia... Buona lettura... Ryo, Kaori...Due mondi forse diversi... Lui ha promesso di proteggerla e per farlo ha deciso di cancellarla dal suo cuore... Lei lo odia, mai più gli permetterà di prendersi gioco i suoi sentimenti...
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Miki, Ryo Saeba/Hunter, Umibozu/Falco
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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– domandò Kaori iniziando ad innervosirsi.

- A questo proposito Falcon ha chiesto  ad un suo amico di sostituirlo… Ti proteggerà lui mentre Falcon è via… Da solo non ce la faceva e così ha diviso il tuo caso con un altro… - la informò Micky.

- Con un altro?! E con chi? - chiese Kaori cercando di cacciare via l’unica risposta che lei stessa aveva alla propria domanda. Micky esitò a risponderle ma mentre stava per farlo, Ryo entrò nel bar salutando normalmente.

- Buongiorno

- Oh ciao Ryo! – salutò Micky lanciando successivamente un’occhiata a Kaori.

-Oh no… Ti prego non dirmi che…

- Buongiorno Kaori! Allora sei pronta? – le chiese Ryo sorridendole con normalità.

- Pronta per cosa?!

- Ma la tua roba dov’è? Cavolo non dirmi che non sei ancora pronta!! – brontolò Ryo non rispondendo alla domanda.

- Pronta per cosa? Ma di che diavolo stai parlando?!! – urlò Kaori.

- Ma come non sai nulla? Micky non le hai detto niente? Kaori da oggi sarò io la tua guardia del corpo e siccome non mi va di trasferirmi qua prendi la tua roba e vieni a stare da me. – le comunicò Ryo con tranquillità senza lasciare trapelare l’incontrollabile nervosismo che in realtà sentiva.

- Che?!! Ma siete diventati matti?! Non esiste! Mai mi farò proteggere da te fossi anche l’ultima scelta!! – sbottò Kaori urlando il suo rifiuto.

- Io sono, la tua ultima scelta. – affermò Ryo estremamente sicuro di sé.

- No, mai! Io non vengo con te hai capito?! - ribatté Kaori con ostilità.

- Piantala di fare storie! Neanche a me va l’idea di proteggerti e di starti sempre accanto cosa credi! Però è un favore che faccio ad un amico e visto che ho già avuto il mio anticipo non posso tirarmi indietro, quindi finiscila di fare la bambina e porta la tua roba da me! – Non c’era alcun dubbio. Ryo si mostrò davvero severo con lei, non voleva sopportare oltre le sue lamentele anche se… Beh la ragazza non aveva torto, anzi una reazione così se l’aspettava. Poi ritornando con l’umore con il quale era entrato aggiunse: “Dai ti spetto, ma datti una mossa e non preoccuparti per il tuo shopping… Ci andrai lo stesso, cambia solo l’accompagnatore.”

Kaori si vide costretta ad accettare, anche se a malincuore, la novità… Era riuscita a ristabilire una certa tranquillità con sé stessa e le era costato del tempo ed ora tutte le sue fatiche sembravano essere destinate al fallimento. Ci impiegò una ventina di minuti per sistemare tutto e Ryo l’aspettò fuori dal caffè appoggiato al cofano. Quando la vide uscire con una valigia azzurra  che a malapena riusciva a portare decise di andarle incontro per darle una mano. Senza dir nulla prese la usa valigia, ma lei ostinata come sempre gliela tolse dalle mani e ballonzolando un po’ disse: “Ce la faccio benissimo da sola! Il tuo lavoro è quello di proteggermi da dei criminali non di prevenire il colpo della strega chiaro?!”

- Come vuole lei signora, ma si sbrighi… - con un cenno salutò Micky poi entrò in macchina. Si mise al volante e aggiustò lo specchietto in modo da osservare come Kaori tentasse di mettere nel cofano la sua valigia. Sorrideva divertito nel vederla litigare con il peso del bagaglio e per lui ancora più divertente era vedere quel suo visino così ostinato che ancora brontolava.

Quando Kaori salì in macchina non disse una parola, certamente non aveva alcuna intenzione di chiacchierare con lui come una volta e poi non aveva la più pallida idea di cosa parlare, quando all’improvviso Ryo decise di interrompere il ghiaccio.

- Sai Kaori? Non credo che siamo partiti col piede giusto io e te…

- Per noi non esistono piedi giusti… - rispose Kaori freddamente.

- Allora alla fine sei riuscita ad imparare qualcosa dal nostro mestiere? Visto che ora sei considerata la paladina delle banche! – commentò divertito Ryo ignorando la risposta precedente che per lui era stata terribilmente difficile da ignorare.

- Sei tu che mi hai sempre paragonata al nulla – le risposte di Kaori erano brevi ma letali per il cuore di Ryo.

- Che ne dici di un po’ di tregua? – propose Ryo capendo che Kaori non aveva alcuna intenzione di comportarsi in maniera pacifica con lui.

- Tregua?!

- Sì tregua. Ammetto di non essermi comportato bene con te però ora stai facendo un po’ troppe storie per niente non ti pare? Sono passati tre anni! Io sono la tua guardia del corpo e passeremo molto tempo insieme e sappi che la cosa non entusiasma me quanto non entusiasma te, però non ci possiamo fare niente e ti sarei grato se tra di noi ci fosse almeno un minimo di dialogo… - Ryo tentò di trovare un punto d’incontro ma invano, Kaori sempre più freddamente rispose: “Ma che dialogo vuoi che ci sia tra di noi?! Sarà anche passato del tempo ma niente e nessuno può cancellare quello che hai fatto!”

- Sei ancora legata a me Kaori? – domandò Ryo quasi pretendendo una risposta positiva.

- Ma non scherziamo! Tu non fai più parte della mia vita ormai da tempo! Da quando mi sono trasferita a Kyoto io sto bene, davvero… Lì ho trovato qualcuno che riesce a stare con me senza sminuirmi e che apprezza le mie qualità… - rispose Kaori sicura di quello che diceva.

- Parli di quel tuo amico Ron, vero? Ci sei andata a letto? – Ma che le aveva chiesto? Non avrebbe dovuto farle una domanda tanto intima…

- Ma come ti permetti?! Questi non sono affari tuoi!!! – gli urlò Kaori infuriata per la sua sfacciataggine.

- Perché non ti limiti a rispondere alla domanda? – Accidenti, l’aveva rifatto di nuovo… Era stato più forte di lui… Doveva assolutamente sapere i rapporti che intercorrevano tra lei ed il suo amico. Erano solo colleghi di lavoro? Solo amici o qualcosa di più?

- Tu non hai alcun diritto di farmi queste domande! Tu non saprai nulla di me!!!

- Qualcosa la dovrò sapere visto che dovrei proteggerti… E piantala di essere ancora arrabbiata per quella storia! – disse Ryo mancando nuovamente di tatto.

- Piantala di essere ancora arrabbiata per quella storia?!! Ma piantala tu di essere così cinico! Avevo ragione io… Tu non sei cambiato di una virgola! Sei un bastardo Ryo! Io ti odio!!! – quelle parole gli fecero perdere il lume della ragione e per la rabbia che provava dentro, mise il piede sull’acceleratore portando l’auto ad una velocità sempre più elevata.

- Ryo! Ma che diavolo fai?! Rallenta Ryo!! – le urla di Kaori non lo sfiorarono minimamente e sempre più veloce percorreva le vie della città fino a quando non arrivò a casa sua. Lì fermò la macchina tirando il freno a mano e facendo fare all’auto più volte il testa coda. Quando la macchina si fermò, Kaori si tolse le mani dalla testa, aprì gli occhi e guardò Ryo. Era fermo, in silenzio, sembrava impassibile.

- Ma ti è andato involta il cervello?!! A momenti ci ammazzavamo! – urlò Kaori spaventata.

- Muoviti. Scendi dalla macchina, siamo arrivati – disse Ryo aprendo lo sportello e uscendo dall’auto. Kaori lo osservò per qualche secondo poi si decise anche lei a scendere e senza l’aiuto di Ryo prese la valigia ed entrò in casa.

- Come vedi qui è tutto come allora. La tua stanza è sempre al solito posto, non c’è bisogno che io ti faccia strada. – proferì Ryo entrando in salotto, poi sedendosi sul divano continuò: “Ti do una mezz’oretta per mettere a posto la tua roba, ti aspetto qui. Appena finisci usciamo per il tuo shopping.”

Kaori non rispose, si limitò ad annuire e senza dir nulla andò in camera sua.

Ryo pensò a come si era comportato qualche minuto prima e sapeva benissimo di aver agito male… Prima di tutto non avrebbe dovuto chiederle quelle cose e poi non avrebbe mai dovuto reagire così nel sentire ciò che Kaori pensava di lui. Oltre che proteggerla aveva anche deciso di continuare a farsi odiare da lei, in modo da non far capire quanto in realtà lui ci tenesse a lei, ma certamente quello non era il modo più indicato. Al ti odio di Kaori avrebbe potuto benissimo riderle in faccia o meglio essere totalmente indifferente, ma proprio non ce la faceva. Stava troppo male sapendo che Kaori non ha dimenticato quello che anni prima lui le aveva fatto.

Abbassando la testa si mise le mani tra i capelli borbottando: “No, no, non deve capire che le voglio bene! Non deve capirlo…E poi… Lei ora mi odia”

Kaori entrò nella sua stanza, tutto come un tempo… Il suo letto, la sua scrivania, il suo armadio… Non era cambiato poi molto. Senza pensarci troppo si abbandonò sul suo vecchio materasso e senza volerlo ricordò la sua discussione con Ryo.

- Come ha potuto pensare che io avessi dimenticato tutto? – pensò lasciando involontariamente spazio ai ricordi di tre anni prima…

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO 6

 

Flash back

 

- Dimmi perché!!! Perché?! Eh?! Dai dimmelo!! – sbraitò Kaori entrando in casa e gettando la sua borsa sul tavolo.

- Te l’ho già spiegato!! – rispose Ryo seguendola anche lui innervosito.

- Invece tu non mi hai detto proprio niente! Questo lavoro era la mia occasione di mostrare quanto valgo!! – continuò Kaori.

- No, se ti avessi lasciato fare, sarebbe stata l’occasione per farti ammazzare! Quei tipi non scherzavano!

- So che pensi che non sono attraente quanto Selena, ops scusa! Che cretina! Io per te sono solo un ragazzo mancato, no? Però l’avrei interpretata bene la parte della seduttrice di quel criminale!!

- Non si tratta del fatto se considero Selena più o meno attraente di te! Qui si tratta del fatto che lei ha più esperienza di te nel campo! – rispose Ryo cercando di farla ragionare.

- All’inizio era deciso, dovevo essere io l’esca! Dovevo essere io a far perdere la testa a quel criminale! Ma guardami! Mi sono persino conciata in questo modo e sai che non uso questi abiti! Mi ero preparata così bene perché questa doveva essere la mia occasione!!! – Accidenti Kaori era davvero furiosa.

Avevano accettato un lavoro da Selena, dovevano smascherare una banda di sfruttamento della prostituzione e per farlo serviva un’esca. Inizialmente si era deciso che sarebbe stata Kaori l’esca, ma all’ultimo minuto, Ryo aveva cambiato idea mandando così Selena in missione. Ovviamente lui le avrebbe coperto le spalle. Questo a Kaori non andò giù, era così contenta di poter finalmente dimostrare quanto valeva… Pensò che il problema come sempre fosse il fatto che Ryo considerava attraenti tutte le ragazza meno che lei e questa cosa la irritava ancora di più.

Continuarono a discutere a lungo fino a quando Kaori quasi senza rendersene conto, non si sbottonò l’impermeabile che ancora aveva addosso e lanciandolo per terra domandò: “Possibile?! Possibile che anche conciata così tu continui a considerarmi poco femminile, un maschiaccio!! Possibile che anche così io per te sia del tutto indifferente?!!”

Ryo la guardò dalla testa ai piedi... Indossava degli stivali rossi alla pretty woman. Una minigonna nera estremamente corta e un top che la copriva come un reggiseno. Cavolo quanto era bella! Ma come poteva pensare che la considerava poco femminile o peggio un ragazzo mancato? Sì, lui in passato le aveva dato modo di pensare questo, ma se solo lei avesse saputo quanto lui la desiderasse… Altro che uomo! Per timidezza o per paura di perderla non le aveva mai detto nulla, ma forse era arrivato il momento di porre fine a questo silenzio.

Kaori improvvisamente si accorse  di quello che aveva appena detto. Ma che le era saltato in mente? Gli aveva praticamente fatto capire che non vedeva l’ora di saltargli addosso! Così cercando di ricomporsi, prese l’impermeabile e arrossendo balbettò: “Io non volevo dire quello che ho detto… Cioè… Accidenti sono proprio stanca… Meglio che vada a dormire… Buona notte”

Mentre Kaori saliva le scale, consapevole che Ryo la stesse guardando, non riusciva a capire come diavolo le venuto in mente di dire quella frase, quando di colpo Ryo dichiarò: “Io non bacio i ragazzi Kaori”

Kaori si bloccò all’istante. Si voltò verso di lui e balbettando chiese: “Di che parli?”

- Credi davvero che dopo averti salvata dall’attacco dell’armata nera non ricordi niente? Io ricordo tutto e molto bene invece. – Ryo aveva iniziato a salire le scale per raggiungerla, mentre Kaori cercava di reggersi forte alla ringhiera per non permettere alle sue gambe di cedere.

- Io ricordo di averti detto ti amo e poi di averti baciata… - Ryo era di fronte a lei, le parlava con una voce talmente dolce che le stava facendo perdere la testa.

- Hai detto che io ti considero un ragazzo mancato, ma se fosse davvero così non ti avrei mai baciata… Non ti avrei mai detto che ti amo… Se ti dico che non sei sexy lo faccio per prenderti in giro e per nascondere la voglia che ho di averti mia ogni volta che voglio… Ricordi quando perdesti la memoria? Prima di svenire mi chiedesti cosa in realtà provavo per te. Io ti risposi ma tu svenisti e al tuo risveglio hai creduto che fosse solo un sogno… Beh non lo era… L’unico motivo per il quale non ti ho fatto infiltrare stasera era che ero terribilmente preoccupato dal pensiero che potesse capitarti qualcosa perché io ti amo Kaori! – dichiarò Ryo avvicinandosi sempre di più a lei.

- Oh Dio sto sognando… Sì, sì… Non può essere altrimenti… Oh signore mi sento svenire! – balbettava Kaori nella mente. Poi arrossendo abbassò il capo e confusamente disse: “Ti prego Ryo non prendermi in giro…Queste cose non si dicono così senza pensare…” Quando Kaori arrivò al piano di sopra Ryo la fermò bloccandola contro il muro ed intensificando il suo sguardo continuò: “Credi davvero che ti stia prendendo in giro? Guarda i miei occhi Kaori, non sono mai stati così sinceri come lo sono ora… Io ti amo Kaori, ti amo e tu devi credermi…” Ryo era finalmente riuscito ad esternare i suoi sentimenti. Non sapeva neanche lui perché aveva aspettato oltre ma ora era felice di aver aperto il suo cuore a Kaori, ma lei? Perché non parlava?

- Ti prego Ryo dimmi che non stai scherzando, che non è uno dei tuoi stupidi giochi, che non è l’alcool che prima hai bevuto a farti dire queste cose, non lo sopporterei… - Kaori aveva le lacrime agl’occhi, stava pregando il signore che tutto fosse vero.

- Non ti sto prendendo in giro e l’alcool non c’entra proprio niente – dichiarò Ryo avvicinando le sue labbra a quelle della ragazza. Poi le allontanò per avvicinarle all’ orecchio sussurrandole: “Ma lo sai che stasera sei più sexy del solito?”

Ryo l’attirò a sé baciandole nuovamente la bocca prima con dolcezza poi con passione, fino a quando i suoi baci non iniziarono ad esigere qualcosa di più. Kaori si lasciò catturare facilmente dai baci di Ryo che da sempre desiderava. Avvolse le sue braccia intorno al suo collo senza staccare le sue labbra da quelle di lui. Erano vicini alla sua stanza e Ryo prendendola in braccio aprì la porta della camera appoggiando Kaori sul suo letto. Anche lui senza interrompere i suoi baci, si tolse la giacca lanciandola per aria. Poi sbottonò il top di Kaori facendogli fare la stessa fine della giacca.

Di colpo però, Kaori allontanò di qualche millimetro Ryo da sé dicendogli: “Non è ce domani mattina finisce tutto e tu torni a fare il cascamorto con le altre?”

- Quali altre? Io non ho bisogno di altre… - Ryo la convinse baciandole il collo per spostarsi poi dietro l’orecchio. Kaori sentiva fremere dentro sé una passione che per tanto tempo aveva celato, ma che ora sentiva dovesse esplodere da un momento all’altro. Tolse la maglia di Ryo che ostacolava il contatto dei suoi baci con il suo petto, poi lui le sfilò via la gonna e successivamente anche il reggiseno per baciarle i seni caldi di desiderio. Lei gli sbottonò i pantaloni che in un niente caddero per terra, però poi quasi temendo qualcosa balbettò: “Ryo aspetta… Tu lo sai…Insomma…Questa per me è…Cioè… Io non”

- Ehi ehi ehi tranquilla, ok? Se non te la senti non è un problema… - le sussurrò baciandole il naso.

- No io voglio, però…

- E allora non ti preoccupare… Lascia fare a me amore mio, ti fidi?

- Certo che mi fido – rispose Kaori che involontariamente lasciò scivolare una lacrima, poi guardando Ryo negl’occhi disse: “Ryo… Anche io ti amo! Ti amo tanto!” Lui le sorrise poi ricominciò a baciarla e come prima i suoi baci ritornavano ad essere esigenti, ma questa volta lei sembrava volerlo accontentare. Si tolsero gli unici indumenti rimasti che bloccavano l’unione dei loro corpi e dopo diedero libero sfogo alla passione che da tempo avevano segregato. Lei non temeva più nulla tra le braccia di Ryo, si sentì protetta e amata e mai aveva potuto immaginare che sarebbe arrivato anche per lei un momento tanto intenso. Non ci credeva, Ryo la stava baciando, stava facendo l’amore con lei, le aveva detto ti amo… Forse era valsa la pena aspettare tanto tempo.

Dopo un po’ di tempo, allo stremo delle forze entrambi caddero in un sonno profondo. Si addormentarono l’una tra le braccia dell’altro.

Il mattino seguente quando Kaori aprì gli occhi, cercò con il braccio il corpo del suo uomo, ma quando si svegliò accanto a sé non c’era nessuno. Arrossì ricordando la notte appena trascorsa, e si ributtò sul letto sorridendo e non vedendo l’ora di rivedere il suo uomo.

Dopo qualche minuto Ryo aprì la porta ed entrò in camera. Quando Kaori lo vide senza pensarci troppo gli si buttò tra le braccia senza dar conto al lenzuolo che le scivolò.

- Oh eccoti finalmente! Ma che fine avevi fatto? Non è da te uscire al mattino presto soprattutto di domenica! – commentò Kaori sorridendo. Ryo però l’allontanò da sé, la guardò… Aveva ancora il corpo nudo, si capiva dalla sua espressione che doveva essersi svegliata da poco.

- Fatti gli affari tuoi! Tu piuttosto! Che diavolo ci fai ancora in camera mia!? – sbottò Ryo allontanando Kaori da sé e spingendola sul letto.

- Ma amore… - tentò di dire Kaori. La ragazza aveva chiaramente capito che qualcosa non andava. Ryo non aveva più la stessa espressione della notte precedente. C’era qualcosa di diverso in lui, ma cosa?

- Amore?! Ah… Forse tu hai creduto a tutto quello che ti ho detto questa notte? – domandò Ryo quasi divertito.

- Ryo… Ma che stai dicendo? – balbettò Kaori tentando di trattenere le lacrime.

- Adesso te lo spiego… Questa notte io non dicevo sul serio… Avevo voglia di stare con te e basta, se non ti avessi detto tutte quelle cavolate non saresti mai venuta al letto con me… - si giustificò Ryo impassibile allo sguardo sconvolto di Kaori.

- Ma come puoi dire una cosa del genere? Tu mi hai detto ti amo! Mi hai detto che non era uno scherzo! – cercò di dire Kaori mentre le lacrime sgorgavano dagl’occhi senza che lei potesse fermarle.

.- Ti ho già spiegato che…

- Io l’ho fatto con te per la prima volta e ti ho dato tutta me stessa! – continuò lei sul punto si esplodere.

- Lo so ed è stato bello credimi… Ma era solo per stanotte, davvero credevi che il sogno sarebbe continuato? Tu per me sei stata solo il capriccio di una notte. – affermò Ryo con una freddezza assoluta. A quelle parole Kaori sgranò gli occhi e pregando che fosse solo un incubo, invece era al realtà… Tutto quello che Ryo le aveva detto era vero… Lei, il capriccio di una notte. Ma come aveva potuto essere tanto mostruoso. Comportarsi così con lei! Aveva promesso di prendersi cura di Kaori e non di usarla per poi gettarla via…

- E adesso muoviti! Vestiti che abbiamo un cliente, anzi no! Una cliente… E che cliente ragazzi! Una sventola da panico! – continuò Ryo senza preoccuparsi della sensibilità di Kaori che solo in quel momento capì quanto avesse sbagliato ad amare Ryo e ad aver creduto a quel suo ti amo così falso e ipocrita. Inorridita dal comportamento di Ryo prese un lenzuolo per coprirsi andò verso di lui e gli mollò un ceffone con tutta la rabbia che aveva dentro e dicendogli: “Sei uno stronzo!” si precipitò nella sua camera piangendo.

Pianse disperatamente per più di due ore chiedendosi il motivo per il quale Ryo fosse stato così crudele con lei… Che bisogno c’era di prenderla in giro? Aveva compreso che non poteva più restare con lui un minuto di più…L’amore che lei provava si era tramutato in odio, in un odio che nessuno avrebbe mai potuto distruggere. Gettò lo sguardo sul comodino dove vide una sua foto con Ryo e lanciandola dalla finestra disse: “Ti odio!! Ti odio!!!”

Nel giro di qualche secondo raccolse le sue cose e uscì fuori dalla sua camera con due valigie. Involontariamente però si scontrò con Ryo che vedendola con i bagagli domandò divertito: “Ehi Kaori dove vai?”

- Ho deciso di andare via di qui… I miei sentimenti erano sinceri e tu lo sapevi, ma li hai calpestai comunque… Io non posso più stare con te a Shinjuko…

- Finalmente ti sei decisa! E dimmi, dovevo portarti a letto per riuscire a mandarti via? A saperlo l’avrei fatto prima… - rispose Ryo sempre più freddo e cattivo. Kaori lo guardò negl’occhi sconvolta, non ebbe neanche il coraggio di rispondergli e senza dir nulla corse via piangendo. Si precipito in aeroporto dove prese il primo volo per Kyoto mentre le lacrime continuavano a non lasciarla in pace. Una volta arrivata a Kyoto affittò la camera di un albergo e da lì chiamò Micky per raccontarle tutto.

 

Fine Flash back

 

CAPITOLO 7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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