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Autore: amy holmes_JW    02/01/2014    1 recensioni
SPOILER terza stagione !!
Mrs. Hudson, una sera come le altre è a casa ma ad un certo punto la sua serata viene interrotta da un certo Consulting detective che credeva morto.
ecco la sua reazione, o almeno quella che avrebbe dovuto avere.
ispirazione? semplice dal primo episodio della terza stagione.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sherlock Holmes, Sig.ra Hudson
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ieri, dopo avere visto l'episodio più trollone mai scritto da quel troll che è Moffat ho voluto dare una mia interpretazione, allungata, della scena che ritrae la cara mrs. Hudson alla presa con il ritorno di Sherlock.

Era ormai sera e, come ormai da tempo, al 221b regnava un silenzio sordo interrotto solamente dai piatti che cozzavano, fra loro, quando la cara Mrs. Hudson immergeva le mani nell’acqua spumosa per lavarli. Ancora, la cara signora, si trovava scossa dal ripresentarsi di John dopo un considerevole lasso di tempo. Il tè di quel pomeriggio era stato silenzioso, il dottore aveva rotto quella lastra di ghiaccio tra loro annunciando il suo probabile matrimonio che, con molto stupore della vecchia padrona di casa, sarebbe stato con una donna di nome Mary.
Il pensiero delle nozza le riempiva la testa; perché mai una donna? Aveva avuto delle ragazze quando ancora viveva in quella casa, ma erano tutte surclassate dal giovane Holmes. Quei due erano sempre in giro per la città a rincorrere ogni criminale , per spezzare la rutine fittizia che a volte bussava alla loro porta, perché mai una donna?
Erano tante le domande che si stava ponendo la povera signora aveva la mente così offuscata che, quando sentì un rumore sospetto, la sua testa scattò e, senza pensarci su molto, prende il primo attrezzo casalingo: una padella.
Sulla porta, leggermente aperta, si scagliava un’ombra scura e alta, l’ombra di un uomo. La donna, con la padella saldamente in mano; come se fosse una mazza, si diresse verso la figura e, poi, verso l’uomo stesso.
La scena che si presentava ai suoi occhi era la più improbabile, ancora più assurda di quelle che aveva visto quando il detective era vivo. Un forte urlo fuoriuscì dalla sua bocca. L’uomo apre le braccia e con il sorriso sghembo, così caratteristico, le se avvicina; ancora spaventata Mrs.Hudson  diede un colpo ben assestata sulla fronte del giovane. Un altro urlo proruppe appena notò il famoso cappotto svolazzare per terra e il corpo del consulting detective cadere con un tonfo sordo.
- Sherlock, caro – si accovacciò con la velocità che il suo corpo, e la sua anca, le permettevano e iniziò a cercare di rinsavirlo.
Dopo vari schiaffetti sulla faccia, per farlo risvegliare, Sherlock aprì gli occhi sorridendo calorosamente.
- Signora Hudson, spero che nessuno abbia ancora affittato il mio appartamento. -  disse alzandosi agilmente e poi aiutando la signora.
- Oh mi Dio, no è ancora il tuo – squittì la donna abbracciandolo. Sherlock non era mai stato un uomo molto espansivo, ma la signora Hudson era la sua unica eccezione, non era la prima volta che le schioccava un bacio sulla guancia, come non era la prima volta che non l’abbracciava. Dal suo canto la signora era,ancora, convinta che le attenzioni che le concedeva aveva imparate a concederle anche a John; chissà se lui lo sapeva.
La padrona di casa lo allontanò da lei per guardargli la faccia, sulla fronte iniziava a comparire un rossore, che presto sarebbe diventato viola.
- Oh caro, vieni ti metto un po’ di ghiaccio, non sai quanto mi dispiace per quello – disse prendendolo per un braccio e portandolo a sedere su una sedia, mentre lei prendeva una confezione di ghiaccio e gliela appoggiava sul rossore.
- Caro, lo sappiamo entrambi che questo è strano; siamo tutti venuti al tuo funerale, Certi scherzi non sono da fare ad una vecchietta come me. Mi chiedo come tu sia riuscito a farlo, ma soprattutto perché. John caro c’è stato male per tanto – lo redarguì continuando a premere il ghiaccio sulla parte offesa. Al nome di John lo sguardo del consulente si abbuiò ancora di più, come avrebbe reagito al suo ritorno?
- Mrs.Hudson, ogni cosa a tempo debito; ora se non le dispiace, vorrei andare nel mio appartamento. Ah, potrebbe arrivare mi fratello. - la avvertì stringendole le spalle.
- Certo, caro, va pure ma tieni il ghiaccio sulla fronte se vuoi evitare un’evidente macchia viola – fece alzare Sherlock, che si diresse verso l’uscita – Ah,caro, sarà tutto come prima? – chiese con una punta speranzosa nella voce.
- Ovviamente, Mrs. Hudson, tutto come prima  - le sorrise, ma un “forse” alleggiava nella sua testa.

Ciò che avvenne dopo è storia.

                                                               oO0Oo

spero vi piaccia, grazie a chiunque si fermerà a leggere :D

che la fortuna possa essere sempre a vostro favore(HG)
...e cercate di aspettare il prossimo episodio senza uccidervi per l'astinenza :)
 

amy holmes_JW

 
  
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