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Autore: loujsvans    03/01/2014    0 recensioni
L'amore è vecchio,
L'amore è nuovo,
L'amore è freddo,
L'amore e caldo,
L'amore è lui.
***
Può uno sconosciuto diventare tutto per una persona?
Può uno sconosciuto impossessarsi di tutto e stravolgere i sentimenti di una ragazza?
E invece, ci si può innamorare di una ragazza strana, diversa dalle altre?
Si può?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
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Il locale in cui eravamo quella sera era davvero bello. Gli elementi d’arredo erano tutti molto moderni, giovanili. Niall era seduto accanto a me, stavamo chiacchierando, come facevamo sempre. Parlavamo della nostra giornata, mi diceva tutto ciò che faceva al lavoro con i ragazzi, il nostro era diventato uno dei rapporti più belli e sinceri che avessi mai avuto nella mia vita. Era strano come due sconosciuti, riuscissero a stringere un rapporto così bello come il nostro. Ed era strano che due sconosciuti andassero oltre l’amicizia, anche se ormai tanto ‘sconosciuti’ non lo eravamo più. Ci amavamo, come non mai. Stavamo bene quando eravamo insieme e ci divertivamo con poco. Il nostro era uno di quei rapporti incredibili, quelli che ti fanno sorridere.
Lo fissai negli occhi, nei quali riuscii a perdermi, come al solito. Mi sorrise. Lo baciai e carezzai la sua guancia.
‘Stanotte sei mia, ok?’ disse. ‘Voglio abbracciarti sotto le coperte e riscaldarti’ aggiunse.
Sorrisi e annuii. Erano ormai le due di notte, decidemmo di tornare a casa.
 
Aprii la porta e il tepore di casa mia ci invase. Adoravo quella sensazione, mi faceva sentire a casa.
Tolsi le scarpe e le riposi nella cabina armadio, Niall mi raggiunse e mi abbracciò da dietro, baciando il mio collo. Mi girai verso di lui e mi ritrovai incastrata tra il suo corpo e il muro. Alzai lo sguardo verso di lui, mi sorrise. Mi baciò, mentre il suo sorriso continuava a brillare contro le mie labbra.  Il suo era un sorriso di quelli sinceri, quelli che ti riscaldano dentro.  Lo amavo alla follia. Giocherellai con il suo labbro inferiore, lo mordicchiai più volte. Soffocò una risata e allungò le mani verso i miei fianchi, sui quali iniziò a muovere le dita, facendomi ridere e contorcere come non mai. Dopo qualche minuto mi ritrovai a terra, dopo aver provato il tentativo di liberarmi e scappare, che non era andato a buon fine, come si può vedere. Si fermò, poggiò le mani sui suoi fianchi, mi guardò per qualche secondo e scoppiò a ridere. Decisi di vendicarmi: approfittai del suo momento di debolezza per attaccarlo. Cercai di fargli il solletico, salii sulle sue spalle, ma ci ritrovammo sul letto a lottare con i cuscini.
‘Questo è per avermi fatto il solletico’ dissi tirandogli una cuscinata sulla faccia, ‘e questo è per avermi fatto ridere come un’imbecille per un quarto d’ora, fino a lacrimare’ conclusi, dandogliene un’altra dritta dritta sulla fronte.
‘Ti senti realizzata?’ disse, ridendo.
‘Diciamo’
Lasciai andare il cuscino e mi lanciai sulle sue labbra.
‘Sei brava a dare le cuscinate, voglio la rivincita qualche giorno’ disse, ammiccando.
Sorrisi compiaciuta.
Ero sul suo corpo, inginocchiata sul suo ventre, mi lasciai cadere di lato. Mi stesi accanto a Niall, preoccupandomi di portare il suo braccio sotto il mio collo. Appoggiai la testa sulla sua spalla. Adoravo stare in quella posizione. Ma nonostante i termosifoni accesi, il freddo riusciva comunque ad invaderci. Decidemmo di nasconderci sotto le coperte e continuare a giocare. Dalle coperte spuntavano solo gli occhi e il naso. Dopo aver giocato, chiacchierammo per una mezz’oretta, prima di addormentarci.
‘Comunque sono geloso dei tuoi amici che ti vedono anche quando sei a scuola’ disse.
‘Ma tu mi vedi il pomeriggio, la sera e a volte anche la notte..’
‘Lo so, ma sono geloso lo stesso. Lo sai che con te trascorrerei tutto il tempo che ho a diposizione. Sono geloso perché possono vederti dare il meglio di te e perché sei mia’
Lo guardai. Gli sorrisi e lasciai un bacio sulla sua guancia.
‘Ti amo’ sussurrò al mio orecchio.
***

Era il 31 Dicembre, era abbastanza fredda come giornata. L’aria era molto umida e c’era molto vento. Guardavo la pioggerellina cadere da dietro la vetrata di casa mia, con una cioccolata calda in mano. Accanto a me c’era il biondino dagli occhi azzurri, che mi faceva compagnia e che rendeva tutto più lieto.
‘Facciamo il tifo per una gocciolina affinchè arrivi per prima alla fine della finestra?’ chiese.
Era alquanto strana come richiesta, di solito ero io quella che faceva domande assurde. Accettai, infondo l’avevo sempre fatto da piccola e, devo ammettere che, quando sono in macchina e non guido, beh, mi piace farlo ancora e a quanto pare non sono l’unica.
‘La mia è quella’ dissi indicandola.
‘A me piace quella’ rispose Niall, indicando anche lui quella che aveva scelto.
La guardai attentamente per qualche secondo, prima che Niall scoppiasse a ridere. Chissà perché, quel ragazzo era strano.
‘Perché ridi?’ chiesi.
‘La tua espressione era epica’ disse, continuando a ridere come un matto.
‘Vorresti dirmi che hai fatto tutto questo per ridere della mia espressione?’
‘Uhm, in poche parole, si’ disse, tornando serio.
Scoppiai anche io a ridere, seguita da lui.
‘Sei un grande stronzo’
La cioccolata calda che stavamo bevendo era ormai finita, lo guardai per qualche secondo, poi scoppiai a ridere, senza un motivo ben preciso. Ridevo. Ridevo perché stavo bene. Ridevo perché lui mi faceva ridere. Ridevo perché con lui tutto era più bello.
Poggiai la tazza sul pavimento, continuando a guardare la pioggia. Amavo il rumore delle goccioline che si infrangono sulle mattonelle del pavimento, sulle tettoie di plastica e l’odore della terra bagnata.
Niall si avvicinò ancora più a me, ne approfittai per poggiare la testa sulla sua spalla. Potevo sentire il suo profumo, lo abbracciai.
‘Guardiamo un film dopo l’altro sul divano sotto una coperta?’ disse.
‘Okay, scegli i film da guardare, io vado a prendere la coperta’ risposi alzandomi.
Presi la coperta e ci sdraiammo sul divano e guardammo i film scelti dal biondino.
La gamba di Niall era piegata sul mio bacino, le sue braccia erano completamente avvolte intorno al mio petto: una specie di trappola, insomma. Baciò più volte i miei capelli e accarezzò il mio viso. Amavo il modo con cui toccava la mia pelle e mi coccolava, lo faceva così dolcemente. Mi girai per qualche secondo verso di lui, gli sorrisi. Mi lanciò un piccolo bacio. Era più dolce di un panda che rotola giù per una collina di zucchero filato.
 
Ormai era sera e la madre di Niall, Maura, mi aveva invitata per il cenone di Capodanno a casa sua. Erano più o meno le 18:00, stavo scegliendo cosa indossare quella sera quando bussò Niall alla porta. Lui era pronto, io ero ancora in alto mare. Lo portai in camera mia e gli chiesi un consiglio. Dopo avergli mostrato i due abiti, indicò quello che tenevo nella mia mano destra. Lo indossai velocemente e andai a prendere le scarpe. Quando tornai Niall era steso sul mio letto con il mio cellulare in mano. Mi truccai leggermente ed ero pronta. Uscimmo di casa e ci recammo a casa Horan. Maura ci aprì e ci salutò affettuosamente, come se non ci vedesse da dieci anni: adoravo la sua dolcezza. La casa era adorabile, adoravo l’arredamento. La donna mi mostrò la casa, quando arrivammo alla vecchia cameretta di Niall, mi mostrò un incisione sulla scrivania. ‘Voglio essere un cantante. Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si’. Mi raccontò che lei si arrabbiò molto quando scoprì che il figlio aveva inciso quella scritta, ma che attualmente, era contentissima per lui perché era riuscito a coronare il suo sogno. Dopo aver terminato il giro della casa, tornammo in cucina per finire gli ultimi preparativi per il cenone. Sentivo Niall chiacchierare con il padre.
‘La amo, papà’ disse Niall.
‘Lo vedo, sei così felice con lei’ si fermò. ‘E poi mi piace’ continuò.
Ero curiosissima di vedere la reazione di Niall, anche se una mezza idea ce l’avevo: un sorrisone a 32 denti con la testa bassa. Intanto continuavo a parlare del più e del meno con Maura. Dopo un’oretta eravamo a tavola. La cena era deliziosa. Dopo la fine della cena, Niall mi propose di andare ad aspettare la mezzanotte in centro, accettai. Aiutai Maura a lavare le stoviglie e dopo avere salutato i genitori di Niall e avere loro augurato un buon anno, io e il biondino salimmo in macchina, per raggiungere il centro. Mentre eravamo in macchina, Niall mi raccontò della chiacchierata con il padre.
‘Mio padre ha detto che gli piaci e che è contento per noi’ disse Niall.
‘Sono contenta’ risposi sorridendo.
Era mezzanotte meno dieci, eravamo completamente imbottigliati nel traffico. Niall fece inversione e decidemmo di tornare a casa e aspettare il nuovo anno in giardino, stesi a terra su una coperta a guardare i fuochi d’artificio.
‘Da me o da te?’ chiese.
‘Dove vuoi’
‘Da me’ disse.
Entrammo e velocemente prese due coperte e le portò fuori. Ne stese una a terra e l’altra la usò per coprirci. Mi avvicinai a lui, mentre cercava di guardare l’orologio per individuare l’orario. Presi il suo cellulare dalla tasca e vi guardai l’orario. Mancava un minuto. Trascorse velocemente e allo scattare della mezzanotte, lo baciai. Era il classico bacio di mezzanotte, del nuovo anno.
‘Auguri’ sussurrai contro le sue labbra.
‘Auguri anche a te’
Lo baciai ancora, ancora e ancora. I fuochi d’artificio iniziarono a scoppiare e noi li guardavamo da sotto quella coperta.
‘Facciamo l’amore?’ chiese verso mezzanotte e mezza.
Lo baciai mentre salivo sul suo corpo.
‘Entriamo dentro però’ disse contro le mie labbra.
Ci alzammo velocemente, prendemmo le coperte ed entrammo dentro, entrando per la grande vetrata trasparente. Dopo essere entrati, mi baciò con foga, mentre avanzava in avanti per raggiungere la camera da letto. Mi teneva dietro la schiena per evitare che io cadessi nel camminare all’indietro. Mi lasciò sdraiare sul letto, e si stese su di me. Continuava a baciarmi, era così dolce quando faceva così. Baciarlo era così bello. Lo avrei baciato fino a consumare le mie labbra. Carezzò la mia guancia destra con delicatezza, poi la sinistra e, infine, nuovamente la destra. Baciò il mio collo.
Trovo che la sua richiesta, di fare l’amore, fosse stata la cosa più dolce al mondo. Non so perché, ma lo disse con un tono che nascondeva ‘ho voglia di coccolarti, di baciarti e di sentirti vicina nel modo migliore possibile’, e poi il fatto che me lo abbia chiesto, invece di agire direttamente, era assolutamente incredibile. Lui non era come tutti gli altri.
***

HEY (: NE E' PASSATO DI TEMPO, EH? E' UN PO' DI TEMPO CHE NON AGGIORNO, MA NON HO PROPRIO AVUTO IL TEMPO DI SCRIVERE O CONNETTERMI. 
COMUNQUE, COSA NE PENSATE DEL CAPITOLO? MEREDITH E NIALL, VI PIACCIONO INSIEME? COSA VI ASPETTATE DAL PROSSIMO CAPITOLO? SPERO VI CONTINUI A PIACERE LA MIA STORIA E IL RAPPORTO CHE NIALL E MEREDITH HANNO INSTAURATO. IO LI AMO, AWAW. 
ORA VADO, DEVO SCAPPARE. SE VOLETE SEGUIRMI SU TWITTER, SONO @xhoranshoney  E SU TUMBLR SONO needtobemyself (:.
P.S.: ve se ama, aw. Grazie per le recensioni (:

 
  
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