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Autore: BeyonBday    03/01/2014    2 recensioni
Jack Frost ha un problema, un suo amico non si ricorda più di lui e delle loro scorribande, la loro amicizia sta' per collassare e tutto per colpa di alcune manciate di sabbia azzurra che vi è andata persa.
Genere: Avventura, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: I Cinque Guardiani, Jack Frost, Nuovo personaggio, Pitch
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Mirror's Wish'
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Alan percorse il lungo salone a grandi falcate, fermandosi a pochi metri dal trono.
-Allora Pitch… la tua risposta?-  chiese tranquillo.
-Sparisci sgorbio!- rispose Jack, assottigliando lo sguardo.
-Taci… sei troppo di parte ultimamente e anche da quella sbagliata dovrei aggiungere.- contro ribatté il rosso puntandogli in dito contro.
Il gelo ammutolì, spalancando gli occhi, mentre il moro alle sue spalle, riprendendosi dallo shock della frase, untò un gomito su un bracciolo portando la mano a sorreggere il mento appuntito, sghignazzando.
-Scusa? Mi hai detto di stare zitto?- chiese confuso, alzandosi lentamente dalle gambe di Black –CHI TI CREDI DI ESSERE A DIRMI DI STARE ZITTO!- sbraitò, sbattendo con irruenza il bastone a terra, creando una patina di ghiaccio spessissima sul pavimento, lanciando schegge del medesimo elemento contro l’avversario.
Alan portò il bracciò destro davanti alla sua figura, come se si stesse difendendo con uno scudo, ed ogni colpo che vi entrava in contatto, esplodeva in scintille rossastre e azzurrine, ma i colpi erano forti e rischiò di scivolare a terra molte volte.
-HO FATTO TUTTA LA MIA VITA A NON ESSERE ASCOLTATO E VISTO! NON RIMARRÒ ZITTO SOLO PERCHÉ  A TE NON VANNO A GENIO LE MIE PAROLE!- Frost era furioso, ed ad ogni parola che scandiva nuovi raggi azzurri si scagliavano contro l’avversario, che si difendeva incapace di contrattaccare… quella furia bianca non l’aveva prevista.
Sandman a quella scena cercò di separare i due, cogliendo l’occasione di guarire sul posto Jack, colpendolo con una delle sue fruste, ma l’arma venne magistralmente parata da Pitch. Che con estrema lentezza e classe si levò dal soglio guardando l’omino e facendogli no col dito:
-Lasciate che i bambini, risolvano le loro faccende da soli.- sorride malefico,  evocando la sua fedele falce per affrontare i quattro guardiani.
-Prima però ho bisogno di sapere una cosa…- Aster si portò in prima linea, tra i due signori dei sogni.
-Che vuoi coniglio?- chiede seccato l’uomo nero, facendo cadere le braccia per l’esasperazione, roteando gli occhi.
-Perché Jack? Di tutti gli spiriti, di ogni genere, tipo e in questo caso anche di orientamento sessuale… perché proprio lui? Cos’hai contro la felicità di quei ragazzi?- il guardiano espresse quella domanda con un’espressione quasi supplicante di una risposta , non riusciva a comprendere tutto quell’accanimento contro i suoi amici, una risposta gli ronzava nella testa…ma un’azione del genere sarebbe stato troppo.
-Cosa te ne importa? Tu non…-
-Non dirmi che è perché anche tu volevi essere felice, perché giuro che dopo questa potrei seriamente pensare di staccarti tutti i denti a furia di pugni.-
Black non si mosse, solo abbassò lo sguardo.
-Sarebbe così strano? È COSÌ SBAGLAITO DESIDERARE LA FELICITÀ?- lo spirito esplose, attaccando apertamente Aster, che venne sbattuto fuori dalla finestra.
-A!- Alan lo aveva visto volare fuori, e nel preoccuparsi si distrasse, beccandosi un dardo nello stomaco.
-Sono io il tuo cavaliere bellezza…non ti distrarre.- Jack sorrise maleficamente trionfante, mentre l’altro si levava l’oggetto aguzzo dalla ferita, cicatrizzandosela con il fuoco.
- Fammi capire bene… mi stai dicendo che fra i due tu saresti l’uomo? Mi dispiace deluderti fiocco di neve…ma con me non starai mai sopra.- rispose, portando una mano al suolo, iniziando a girare su sé stesso, creando un’ anello di fuoco all’estremità delle sue gambe.
-Ora si cambia musica bello… KAPOEIRA!-
Il fuoco prese vita, ed ogni movimento delle gambe di Alan venivano crete falci di luce che andavano a colpire lo spirito del gelo, che però si difese magistralmente.
-Credi veramente che un giochetto pirotecnico del genere possa battermi?- lo derise Jack.
Il rosso si fermò, rimentendo in equilibrio sulla verticale, guardandolo al rovescio.
-Non ti distrarre…il trucco non è finito!-
Una lama di fuoco tronò in dietro come un boomerang, colpendo l’avversario.
-AAHGGG. Maledetto frocio.-
-Guarda che insulti anche te stesso e il produci polvere.-  sorrise mellifluo, tirandosi in piedi mentre altre quattro lame si fondevano creando un’enorme cerchio, che Alan iniziò a far volere, riprendendolo al volo.
-Congela all’inferno!- un raggio di luce azzurra partì aggressiva contro Burn, travolgendolo con violenza e colpendo inavvertitamente Nord, che cercava di colpire Pitch, facendoli volare fuori dalla finestra vicino al coniglio rintontito per il volo.
-AHI… ragazzi siamo messi male.- Alan dovette stringere i denti per non imprecare, ritrovandosi Dentolina e Sandman a fare da scudo ai tre.
-Al… come stai?-  domandò la fatina, preoccupata.
-Bene…ma non posso tenere qui Jack…un altro colpo come quello e potrei rischiare di travolgere te e ucciderti. Finché stanno vicini è un problema.-
-Già…Pitch sa di avere Jack sotto controllo e lui sà che Black lo proteggerebbe in qualunque situazione. Siamo nella cioccolata.- Aster si era rialzato, componendo una sinfonia di scricchiolii con le ossa poco rassicurante.
A quel punto Burn ebbe un’idea, era molto rischiosa per lui…ma non aveva altri assi nella manica.
Pich intanto aveva iniziato a parlare, dando tempo al rosso di riorganizzarsi la mente.
-Perché vi ostinate? Voglio solo il mio compenso da questo mondo ingiusto. La felicità. Non vedo il motivo per essere così astiosi.-
-Sai Pitch… sinceramente io non ho nulla contro di te e la tua felicità. Te la puoi prendere. Sei libero di fare quel che ti pare.- sorrise malinconico, sapendo a ciò che si riferiva -Ma non capisco il motivo per cui tu debba prenderti quella degli altri.-
-Che diavolo intendi dire? Che ti dovrei restituire una cosa che già era mia? LUI MI APPARTENEVA DA SEMPRE! SE TU NON FOSSI ARRIVATO QUEL GIORNO, LUI SAREBBE STATO MIO! Perché dovrei ridarti ciò che a tua volta mi hai rubato...-
 
 
Da quando ho avuto quell’ultimo scontro coi guardiani, mi sentivo ancora più depresso e stanco, la paura nei bambini andava e veniva, così come le mie forze.
Ero rimasto di nuovo da solo, in compagnia dei destrieri di sabbia che crescevano ogni giorno grazie a me e questo scandiva il tempo, mentre rimanevo rannicchiato nell’angolo più buio del mio covo.
Un giorno però, Lui è venuto da me.
Non mi sorrideva, teneva gli occhi cerulei bassi e tirava le labbra sporadicamente.
Non volevo la sua pietà, quindi nemmeno li parlavo quando…
-Ho imparato un gioco di prestigio con le carte.-
Con quella frase si sedette davanti a me, mescolandole, mi diede in meno il Joker, dicendomi di tenerla ferma con due dita con il retro rivolto verso l’alto, io lo assecondai, poi mi fece vedere l’altro Joker, e scambiò le carte, infine mi rimise la prima carte in mano.
Lo guardai come per dire “ e allora?”
-Girale.- mi disse solamente.
Io lo feci e vidi che le due carte erano divenuti due K uno di picche e uno di quadri *.
La mia faccia dev’essere stato uno spettacolo esilarante, perché l’albino rise come un matto per diversi minuti.
Ogni giorno da quella volta, Lui tornava con nuovi trucchi o giochi, un a volta provammo persino a giocare a scacchi…congelò e distrusse la scacchiera.
Piano piano, col passare delle stagioni, mi accorsi di provare qualcosa per quel piccolo impiastro…rendendomi conto di essermi erroneamente innamorato di lui.
Quando non era lì con me, lo tenevo d’occhio con lo specchio e un giorno li vidi.
Alan Burn sulla sua stramaledettissima tavola da surf e Jack a pochi metri da lui che parlavano.
Mi sentì il cuore come un macigno, il respiro era spezzato, gli occhi bruciavano…
Il fiammifero si era avvicinato a lui troppo. Erano entrambi sulla tavola.
Io pregai che Jack non ci cascasse, che qualcuno o qualcosa li fermasse…
-JACK! JACK! TI PREGO! NO! NO!-
E accadde…
Un bacio… e il mio intero mondo cadde.
Le ginocchia mi cedettero e colpii mollemente la superficie riflettente, dando sfogo, per la prima volta, alle mie lacrime.
 
-Mi chiedi il perché? Mi sembra ovvio. Perché lui ha scelto me.- Alan  respirò dal naso stringendo le mani  – perché se ora avesse la possibilità, sceglierebbe ancora me. LUI HA LA LIBERTÀ SULLE PROPRIE DECISIONI! E se un giorno decidesse di mollarmi per stare con te o con Dentolina o chessò anche con  Aster…io lo lascerei andare. Perché lo amo… e non voglio vederlo soffrire. Perciò restituiscimela.-
Pitch non capii l’ultima parola.
-“restituiscimela”? Che intendi dire?-
-Ridammi la mia fredda felicità.-
E con un movimento secco, il ragazzo sprigionò fiamme vive, che colpirono i due sfidanti, dividendoli momentaneamente.
I quattro guardiani saltarono addosso all’ Uomo nero, mentre Frost volò, scappando delle fiamme.
Trovò riparo sotto la Tour Eiffel creando una spessa patina di ghiaccio, tra i quattro pilatri per ripararsi dall’attacco.
-Ho sempre odiato questa città.- la voce di Burn lo fece sussultare.
-Ti ci avevo portato la prima volta perché mi sembrava carino farti fare un giro nella città romantica… in quel momento questo luogo ha preso un significato del tutto differente, si è riempito di luci nuove e profumi diversi. Tutto d’un tratto, il fatto che la gente non mi vedesse non mi interessava…l’unico da cui volevo essere visto mi stava tendendo la mano e mi bombardava di domande su tutto.- sorrise, tenendo le braccia lungo il corpo, sorridendo e guardandolo in maniera così nostalgica e triste.
- Immagino che queste per te siano solo parole al vento.-
-Hai capito bene.-
Lo spirito sorrise.
- È  un buon posto dove concludere una storia…- disse, levandosi la camicia e sciogliendosi i muscoli del collo.
- Tutte le storie dovrebbero fine…nel posto dove sono iniziate.-  concluse il guardiano, mentre il suo bastone diveniva di ghiaccio nero all’estremità dell’uncino, creando una specie di ascia da boia.
-Ti amo.-
-io no.-
 
 
P.s. Moon:
Che faticaccia.
Maremma saremo anche in vacanza, ma non ho nemmeno avuto il tempo di capire da che parte ero girata, vabbè.
AUGURI A TUTTI (anche se in ritardo) BUON ANNO! Spero che questo 2014 vi porti tanto bene a tutti.
Vi saluto che son stanca.
Saluti a tutti dalla vostra BB
 
*K di picche e quadri: i due simboli non sono stati scelti a caso, quello di picche indica Pitch, mentre quello di quadri indica Jack, in America i quadri delle carte vengono chiamati diamanti… 
  
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