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Autore: furbacchina     03/01/2014    0 recensioni
Allison McProof.
Il mio corpo spropositato. Il mio bel viso deturpato dai chili di troppo.
Come ci sono diventata così?
Ci sono io, in questi jeans sdrucidi dal taglio maschile. In questa felpa degli ACDC.
In fondo a questa ciccia ci sono io.
Cinque anni come su di un’ altalena impazzita.
Tra orge di cibo, lacrime e assoli di chitarra.
Tra psichiatri, mura poco accoglienti e gabinetti.
Non so se ce la farò.
- Tesoro, domani sarai ad Hogwarts. So che è tutto così difficile, ma ce la farai –
Mia madre è dietro di me, vede la sua mano posarsi sulla mia spalla. Sospiro.
- Le tue cose sono nel baule -
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pansy Parkinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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6                             
 
Beccarsi una punizione in compagnia di tre Grifondoro, da un lato  salvò Allison dalla spedizione a Diagon Alley, dall’ altro lato le costò la tremenda seccatura di trascorrere il pomeriggio lontano dalla sua amata biblioteca.
Tuttavia non le dispiaceva passare del tempo con qualcuno che non fosse della sua casa.
Anche se le era andata male gia più volte coi Grifondoro.
Allison, considerava gia una fortuna non dover trascorrere il pomeriggio con le sorelle Patil.
In quel caso, si sarebbero uccise dopo mezz’ ora.
Eppure era proprio a causa loro che Allison s’era ritrovata in punizione.
Padma e Calì volevano riscattarsi dalla figuraccia fatta a colazione e avevano preso ad insultarla. A difesa di Allison era corsi tutti i suoi  amici Serpeverde presenti in aula. Una baraonda. Tra urla e incantesimi. E fu così che Allison, Draco, Pansy, Theodore, Blaise e Daphne si erano beccati una punizione.
Ognuno avrebbe dovuto trascorrere il pomeriggio con un compagno Grifondoro.
A Draco era toccata Hermione, che aveva l’ unica colpa di aver tentato di scoraggiare Ron nell’ intervenire a suon di cazzotti alla discussione.
A Pansy era toccato Potter (neanche la professoressa aveva avuto il coraggio di metterlo in coppia con Draco).
A Nott e Daphne erano toccate le sorelle Patil. E a Blaise era toccato Neville.
Allison s’ era trovata in coppia con Ronald Weasley, un amico di Harry Potter.
 
Un tipo che le era parso immediatamente simpatico.
Allison vide la faccia di Draco dinanzi alla notizia.
Era a dir poco furibondo.
Allison sapeva che Draco odiava quella ragazza e che aveva passato gli ultimi sei anni lì dentro rendendole la vita un inferno.
Allison sapeva che Draco credeva alla purezza del sangue e cose di questo tipi, ma i suoi amici più stretti sapeva che l’ odio per la Granger andava oltre queste convinzioni.
 
Ad Allison non dispiaceva molto quella punizione. Quel Weasley non sembrava tanto male. E poi avrebbe potuto passare un pomeriggio lontano da quei rompiscatole dei suoi compagni.
E, forse, sarebbe riuscita a scamparsi alle occhiatacce di Pansy, che dal momento della colazione era diventate sempre più insistenti.
 
Allison non voleva litigare con nessuno. Ma sapeva che non se la sarebbe cavata con le sue spiegazione.
Nonostante lei non c’entrasse proprio nulla con quella storia, sapeva che tutte quelle vicende non giocavano di certo a suo favore.
Sospirò.
Prima o poi avrebbe dovuto parlare con Pansy.
Però in quel momento non voleva pensarci affatto.
 
Quel pomeriggio Allison aveva incontrato Ron in Sala Grande, per scontare la punizione.
Tra risate, chiacchiere e storielle Allison aveva scoperto tanto cose su quella scuola e su chi l’ abitava.
Ron era davvero un tipo divertente.
Dopo aver trascorso le ultime ore insieme, Ron le aveva posto quella fatidica domanda. Arrossendo.
-Sembri una tipa a posto, Allison. Mi chiedo come faccia ad intendertela con Malfoy –
-Io non me la intendo con Malfoy – le aveva risposto. Le orecchie del ragazzo erano diventate rosse quanto i suoi capelli – quel ragazzo mi sta mettendo in un mucchio di guai –
-In giro si dice che andrete insieme alla festa! –
-È una fandonia che ha messo in giro Draco, chissà per quale balordo motivo. Io non parteciperò a quella festa. Odio le feste –
-Cosa? Scherzi, forse? Nessun mago non va alla festa dell’ Equinozio. È S- A – C- R- I- L-E-G-I- O! –
-Siete tutti un po’ matti qui ad Hogwarts! –
-Nient’ affatto! È tradizione da queste parti! Una tradizione molto radicata –
-Si vede che non sono di queste parti –
-Ripensaci! –
-Forse lo farò – rispose la ragazza per accontentarlo. In realtà la sua decisione era gia bella che presa.
 
Raggiungo in fretta la Sala Comune dei Serpeverde.
Non c’è anima viva, per fortuna.
Mi rincuora non trovarmi davanti né Pansy, né Daphne, né Draco, né nessun altro.
Raggiungo in fretta il dormitorio. Vuoto.
Ma dove sono finiti tutti?
Sto per buttarmi a capofitto sotto la doccia quando Pansy fa il suo ingresso. È sola.
I nostri sguardi s’ incrociano.
Fa un freddo cenno di saluto poi si sdraia sul suo letto, con ancora la divisa indosso.
So che dovrei dire qualcosa.
Mi tocca.
Ma indugio per un po’.
Silenzio.
 
-Pansy, mi sento un po’ ridicola a dirlo ma non ne posso fare a meno – deglutisco. Ho la sua attenzione: nonostante il suo implacabile orgoglio pende letteralmente dalle mie labbra – non c’è niente tra me e Draco –
-Non mi avevi detto che ti aveva invitato alla festa –
-L’ ha detto per costringermi a venirci. E poi non mi ci ha invitato ufficialmente. Ha solo detto che avrebbe ballato con me –
-Stamattina non mi è parso così –
-Ha solo cercato di zittire quella vipera. In questo periodo mi ha presa di mira –
-Allison cosa ti ha detto Draco ieri, di preciso? – mi chiede perentoria.
-Che avrebbe passato la serata della festa a ballare con me, che voi mi avreste aiutato a “rendermi presentabile”, parole sue, e che non ero esonerata dalla festa solo per la mia condizione – alza un sopracciglio.
-Condizione? Che intendeva? –
-Il fatto che… - le mie gote arrossiscono violentemente – che, sono grassa insomma – mi vergogno a dirlo davanti a lei. Da morire. Ma ormai è fatta.
-Ha ragione, in fondo. Non è una ragione sensata –
-Pansy, io non sarò a quella festa… -
-Allison, ha detto qualcosa riguardo me o … -
-Pansy lui sa che ti piace – lui non è interessato, almeno credo. Lo sento. Eppure non saprei dirlo con certezza, né vorrei dirlo a lei. Quel ragazzo è un enigma – Secondo me dovresti andarci con qualcun’ altro, lui ti crede scontata –
-Credi? Forse con quel vestito ho qualche possibilità… -
-Sarai un schianto di sicuro. Ma finché sa che sei lì a sbavargli dietro non attirerai la sua attenzione –
-Lo so – ammette di malavoglia – ma mi piace davvero tanto e… quando a colazione ho assistito a quella scena e vi ho visto arrivare tardi a lezione ho pensato… -
-Pansy , siamo seri. Seppur volessi non avrei alcuna chances con lui –
 
Mi guarda pensierosa.
-Mi è parso molto preso nel convincerti a partecipare –
-Forse perché non sopporta che  qualcosa non vada come dice lui –
-Può darsi. Draco è un tipo molto imprevedibile –
-Che tu sappia è mai stato attratto da qualche ragazza? Ha mai frequentato qualcuna? –
-Non parla molto di sé. È un tipo riservato – i suoi occhi d’ un tratto s’ illuminano – al Ballo del Ceppo appena m’ ha visto mi ha sorriso, abbiamo ballato insieme tutta la sera e arrivati in Sala Comune mi ha baciata –
-Com’ è stato? –
-Bello, intenso, appassionante… però il giorno dopo l’ incanto era finito. Io credevo avremo iniziato a frequentarci ma lui mi ha lasciato intendere neanche troppo velatamente che avevo preso una cantonata – il suo sguardo si rabbuia, posso ben capire che non c’è passata sopra.
-Pansy, devi trovare qualcuno con cui andare al ballo, qualcuno non del nostro giro… uno di un’ altra casa, per esempio… A proposito com’è andata con Potter, oggi pomeriggio? – le chiedo, facendole l’ occhiolino.
-Mi prendi per il culo? Potter ed io alla festa? Ammettendo che ci verrebbe, alla vista di me e Potter, Draco diventerebbe… -
-… verde di rabbia. E ben gli sta, aggiungerei io – dico, concludendo la frase – non mi sembra una cattiva idea –
-E’ una pessima idea, anzi t’ invito a non mettermi pensieri strani per la testa. Potter non verrebbe con me alla festa per una svariata serie di motivi – inizia ad elencarmeli. Uno per uno.
-1. Ci odiamo. 2. Le nostre casate si odiano. 3. Sono amica di Draco e tra lui e Draco c’è odio allo stato puro. 4. Si dice ci sia qualcosa tra lui e la Granger o la sorella di Weasley, non so bene… 5. Le Patil mi ucciderebbero. 6. Tutti i Serpeverde mi ucciderebbero. 7. … -
-Basta così ho capito – sorrido – pensaci però –
-Sarebbe un suicidio – inizia a ridere – io e Potter –
Rido anch’ io.
Ridiamo per un bel po’.
E un grosso sorriso è stampato sulla mia faccia.
Perché ho chiarito con Pansy.
 
 
 
 
 
 
 

  
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