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Autore: _Kazuha_Takumi_    03/01/2014    4 recensioni
Salve a tutti, popolo di EFP! Questa è la mia prima SoulxMaka, perciò vi chiedo di essere clementi con i giudizi! >.< Leggete, recensite ma, soprattutto... FATEVELA PIACERE! xD Beh, a parte le mie battutine (sempre se possono essere definite così...) squallide, ecco a voi un'anticipazione del 1° capitolo! :3
"...Dopo aver guardato intensamente Maka negli occhi, Soul si avvicinò pericolosamente alla biondina e le stampò un veloce bacio sulla guancia. Dopo, senza poter vedere il chiaro rossore che si era tinto sul volto di lei, corse verso dov’era venuto e, com’era apparso, sparì tra la folta boscaglia..."
Grazie a tutti coloro che leggeranno! ^^
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Black Star, Maka Albarn, Soul Eater Evans, Tsubaki | Coppie: Soul/Maka
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAN YOU KEEP A SECRET?



Buuu! Kazu-chan è tornataaa! <3
Con un mese di ritardo, ma l'importante è che è tornata! U.U
Purtroppo ho avuto dei problemi (non serissimi! xD) e non ho potuto aggiornare... E, tra l'altro, il capitolo non voleva finire mai! >.<
Così l'ho diviso a metà! ^^ Questa è la prima parte! La seconda... E' ancora in corso! U.U" 
Quindi, per ora, ma solo per ora, godetevi questa! ^^
Ah! Forse all'inizio sembrerà quasi che manchi un pezzo, ma con calma si risolverà tutto!
Infatti, se andate avanti con la lettura, ci sarà un luuuungo flashback, che ripartirà dall'incontro con il misterioso Walter!
Quindi... Spero che vi piaccia! ^^
Ci vediamo a fondo capitolo! :*
PS: In una parte, spiegherò una cosuccia che ho inventato io di sana pianta sulle anime, e non so se sia abbastanza chiara! Perciò leggete attentamente!


 
Maka prese la mano di Soul e la strinse forte.
-Questa volta ce la faremo.- disse con tono di sfida e con una luce fiammeggiante negli occhi.
-Certo. Siamo o non siamo la meister e la buki più cool del mondo?- continuò l’albino, volgendo lo sguardo alla ragazza di fianco a lei.
-Già.
-Beh, io non ti vedo poi così convinta.
-Infatti. Io sono PIU’ che convinta.
-Mah, se lo dici te… Dimostralo.
-Ok, ma questo l’hai voluto tu!..
-Allora, se è così, pronti…
-VIA!!!
E, con un urlo di dimensioni stratosferiche, la mano calda di Soul si trasformò velocemente in un freddo e gelido bastone di ferro ma, solo dopo pochi secondi, si mutò nuovamente nella solita mano umana, senza però aver prima lasciato loro una scarica di potenza non trascurabile. L’impatto fu così forte che scaraventò la piccola meister a terra.
-Accidenti, non ci siamo riusciti nemmeno questa volta…- disse Soul, aiutando Maka ad alzarsi.
-Lo so… Ma si può sapere dove sbagliamo ogni volta?!- rispose la biondina che, arrabbiata, si dirigeva a grandi passi verso una panchina non molto lontana, facendo così saltellare i suoi codini qua e là. Soul la seguiva a ruota fissando incessantemente le due ciocche di capelli muoversi e accompagnando il loro tragitto con gli occhi, ma si staccò improvvisamente da quell’incessante circolo vizioso quando sentì un urlo, seguito da dei singhiozzi, echeggiare non poco vicino da lì. Anche Maka, che non poteva non sentire il grido, si girò di scatto con sguardo preoccupato e, senza nemmeno rivolgere la parola all’albino, lo prese rapidamente per un braccio e partì immediatamente verso la fonte delle grida. Ma, prima di proseguire, facciamo un passo indietro…
 
*POCHE ORE PRIMA…*
(Un uomo di mezza età di nome Walter aveva avvicinato Maka a sé, iniziando a parlarle di una cosa a lei sconosciuta, e, dopo vari fraintendimenti, era arrivato pure Soul per difendere la ragazza. L’uomo, vedendo i due così legati, non poté che pensare che fossero perfetti insieme.)
-Voi… Siete fatti proprio l’uno per l’altra.
-Tu… Porco pervertito di un uomo di mezza età… COSA CAVOLO VOLEVI FARE A MAKA?!
-Accidenti… Non le volevo fare niente!
-Allora perché mi hai palpato il seno?!- urlò Maka, coprendosi il petto come se l’uomo potesse vedere attraverso i suoi vestiti.
-Io… NON TI HO PALPATO IL SENO!- gridò ancora più forte della ragazzina l’uomo, che stava diventando stufo della situazione. –Stavo solo guardando la tua anima! Se ti sforzi, forse potrai vederle pure tu!!! 
-Non penserai che Maka possa crede a una cosa del gener…
-La vedo.- sussurrò la bionda, spaventata.
-Cosa?
-Io… Vedo la tua anima, Soul… Io, VEDO LA TUA ANIMA!
-Ma, ma… Non è che quest’uomo ti ha dato qualche stupefacente?! 
-Ma che..?! MAKA-CHOOOOP!
Un piccolo “Crack” si levò nell’aria.
-AHIA! Sbaglio o quel rumore era la mia scatola cranica?!
-Forse.- disse Maka con noncuranza. -Così impari a pensare che io possa fare cose del tipo drogarmi.
-Ma io scherzavo….- sostenette l’albino massaggiandosi la testa.
-Lasciate che vi aiuti.- continuò l’uomo misterioso, intromettendosi nella conversazione.
-TU SPARISCI!..- 
-Ma lasciatemi spiegare..!
-No! Vattene! Dobbiamo compiere una missione, noi!..
-Lo so! So già tutto sulla missione! Infatti è stato Shinigami in persona a dirmi di aiutarvi a tirar fuori il vostro vero potere! 
-…
Un silenzio imbarazzante calò tra i tre.
-E NON POTEVI DIRCELO SIN DALL’INIZIO?!- esclamarono in coro i due più piccoli. 
-Beh, non volevo dare troppo nell’occhio, così volevo richiamare solo uno di voi, e la ragazzina mi è sembrata la più disposta, ma non pensavo che sarebbe finita così…
-Aspetta.- lo interruppe Soul. –Come possiamo fidarci di lei? Voglio prove concrete.
-Beh, le prove ce l’ho, e posso dimostrarvele. Prima alla tua amica ho parlato di meister e buki, e anche di anime. Questo perché Shinigami ha visto in voi un certo potenziale e mi ha chiesto di aiutarvi a farlo venire fuori. E l’ha chiesto a me perché io sono un esperto in materia. Ma prima di tutto, dovete sapere i concetti fondamentali. Cosa sono meister e buki? E che collegamento hanno con le anime? Niente di più semplice. Nel mondo, esistono due tipi di persone: quelle comuni, e quelle speciali. La differenza tra di loro è stabilita in base al loro tipo di anima, che risiede nel cuore di una persona, e solo alcune delle persone “speciali” possono vederle e riconoscerle. Quelle dei comuni mortali non hanno caratteristiche particolari, assomigliano solo a delle palline da ping pong che emanano una fiamma blu, ma, quelle delle persone fuori dal comune, hanno lineamenti singolari e simili al proprio padrone che le fanno divergere da tutte le altre. Ma che hanno di così speciale queste anime “speciali”? Ancora una volta, niente di più semplice. La loro più unica che rara abilità è quella di dividersi in meister e buki. E cosa sono? Beh, le buki sono quelle persone che riescono a trasformarsi in armi, e i meister sono coloro che riescono a impugnarle. 
-Aspetta, aspetta! E questo che c’entra con le “prove concrete”?- chiese spazientito Soul.
-Beh, se vi posso dimostrare che quello che vi ho detto è vero, non potrete far altro che credermi, giusto? E quindi, sta a guardare. Ma prima…- disse Walter avvicinandosi a Maka. –Tu sta pronta ad afferrarmi.
-O… Ok.- si limitò a dire la giovane ragazza. 
-Maka! Ma tu credi veramente a questa storia?!
-Sono riuscita a vedere la tua anima, quindi ci deve essere per forza qualcosa di vero. Io mi fido!
-Ma come! Una razionale come te crede a queste cose?!
-Non ho le allucinazioni, non ho sniffato droga e, nonostante tutto, ho visto la tua anima. Quindi non me lo fare ripetere: ho detto che mi fido.
-Uff… E va bene, allora vediamo queste prove.
-Perfetto.- disse l’uomo con una nuova luce che brillava negli occhi nocciola. - Allora, state pronti a vedere la vera forza di una buki!!!
E, detto questo, un bagliore di luce intensa proveniente dal cuore dell’uomo si estese per tutto il suo corpo, coprendone ogni sua singola parte, e i contorni della figura iniziarono a cambiare, fino a sembrare quelli di uno strano fucile. Finita la trasformazione, la luce che ricopriva quello che una volta era un uomo si staccò dalla superficie liscia dell’arma, rilevando il suo contenuto, e si dissolse nell’aria sparendo completamente. Quello che ne era rimasto dell’uomo, come immaginato, era proprio un fucile bellissimo. 
-Afferrami, Maka!..- esclamò la voce che proveniva dalla canna dell’arma.
-Sì!..- disse di tutta risposta la bionda che, quasi istintivamente, fece un agile salto tra i bidoni della spazzatura e strinse la sua mano attorno al fucile. Al minimo contatto con esso, qualcosa che stava dentro al suo cuore sembrò esplodere, e un istante dopo aveva già abbattuto cinque lattine con un solo proiettile. 
-Complimenti. Un colpo degno di una tiratrice professionista. La tua anima meister si è finalmente risvegliata, a quanto pare.- disse sottovoce Walter, tornando al suo stato originale e lasciando Soul e Maka pietrificati e scioccati, increduli di quello che era appena successo.
-A… Aspetta… Ma sono stata veramente io a buttare giù quelle lattine?! Insomma… La mia arma è una falce, e non ho mai dovuto avere una grande precisione per maneggiarla! Infatti, per quanto riguarda la mira… Io valgo meno di zero! Basti pensare solo che quando lancio una cartaccia dal banco non centro il secchio! Figuriamoci fare una cosa del genere!.. 
-Invece sei stata proprio tu. Questo è potuto succedere perché la tua è l’anima di una meister e, quando è venuta a contatto con l’anima di una buki, ovvero la mia, il tuo spirito si è risvegliato e ha fatto tutto al tuo posto! Però le nostre anime non sono in sintonia, anche se potrebbe sembrare il contrario, e siamo riusciti a trovare la giusta frequenza solo perché tutto ciò serviva unicamente a risvegliare la tua anima assopita, e tutti sanno che, nello stesso momento in cui un anima attiva il suo spirito per la prima volta, la meister o il meister riescono a sincronizzarsi con chiunque, grazie alla necessità di risvegliare il loro potere. Ah… Forse sono stato poco chiaro… Fammi spiegare meglio. Allora… Il tuo spirito dorme, e per risvegliarsi ha bisogno dell’anima di una buki già attiva e trasformata a cui legarsi, ma, solitamente, le anime si legano solo quando sono in sintonia. Invece, durante la prima sincronizzazione, l’anima si può legare a qualsiasi tipo di buki perché, affinché si svegli, per lei è NECESSARIO legarsi ad un’altra anima, chiunque essa sia, e sprigionare così il suo potere assopito. Infatti, se ora proviamo di nuovo a sincronizzarci, non ci riusciremmo, perché ormai tu hai già avuto la tua prima volta e la tua anima si è già risvegliata. Invece, se  il mio occhio esperto non mi tradisce, ho notato che tra te e quel ragazzo dai capelli bianchi c’è un ottima sintonia, quindi quasi sicuramente sarete capaci di sincronizzarvi quando volete, a differenza che con me. 
-Chiaro.- disse Maka, che aveva ascoltato tutto come se fosse stata una lezione del professor Stein.
-Per me è meno chiaro…- concluse Soul che, nonostante avesse prestato attenzione a quello che aveva detto il misterioso signore, non ci aveva capito un tubo. 
-Andiamo Soul! Non è così difficile! In poche parole, ora, se riprendo in mano Walter-versione-fucile, non riuscirei più a fare una cosa come quella di prima e devo trovare qualcuno che vada d’accordo con me per riavere poteri simili, e, sempre Walter, ha detto che noi ci potremmo riuscire perché siamo in sintonia… 
-Ok, ma non capisco due cose… Uno: io che anima avrei? E due: NOI NON ANDIAMO D’ACCORDO AFFATTO!!! COME POTREMMO MAI ESSERE IN SINTONIA!!!
-A questo rispondo io.- si intromise l’uomo. –Allora… Riguardo la tua prima domanda, credo che la risposta sia ovvia… Sei una buki. Mentre, per la seconda, con la parola “d’accordo” non intendo che voi non dobbiate litigare mai e vivere una vita rose e fiori, ma semplicemente che tenete l’uno all’altro, ecco qua. Niente di più semplice. 
A quelle parole, Soul e Maka arrossarono lievemente senza accorgersene e, messi a disagio dalla situazione, voltarono lo sguardo, uno al cielo e l’altra al terreno. Nessuno dei due pensava che il loro rapporto fosse così forte, perciò erano rimasti un po’ disorientati alle parole “… tenete l’uno all’altro”, ma non in modo negativo. Anzi. Sui loro volti si era dipinto un piccolo sorriso sincero e puro, che dimostrava la semplicità e l’ingenuità di entrambi, e quella sensazione non sembrava affatto dispiacergli, a nessuno dei due. Ma i momenti felici durano poco, e chi può essere secondo voi a rompere quel magico momento? Un esemplare di Black*Star volante che saltò addosso al pover’uomo considerato un’altra volta ancora un maniaco pervertito con intenzioni poco caste.
 
***
-Quindi io sarei un meister??? MUAHAHAH! Degno di un Dio come me!!!- sghignazzò Black*Star, salendo sopra il tavolo del bar dove erano andati a discutere. 
-Anch’io sono un meister, ma di certo non mi esalto come te.- continuò Kid con il suo solito tono neutro.
-Invece io e la sorellona siamo entrambe buki! E siamo gemelle!!! Questo vuol dire che siamo uguali anche come armi, vero???
-Sì Patty.- disse Walter alla gemella più giovane che, nel frattempo, stava gridando come un matta, attirando l’attenzione di tutti. 
-Patty, per favore, non urlare così forte, siamo in un luogo pubblico...- disse la Camelia, cercando di tranquillizzare la bionda, inutilmente. 
-Rinunciaci, è impossibile calmare Patty… A proposito, Tsubaki, tu che anima avresti?-chiese Kid alla mora, fin troppo gentilmente. 
-Io?.. Beh… Sono una Buki…
-PERCHE’ GLIELO HAI CHIESTO KID?! Non è che vuoi impossessarti della MIA buki?!- iniziò a gridare un gelosissimo Black*Star che, per l’ira, aveva spaccato con un pugno il tavolino sotto di lui e subito dopo aveva afferrato Kid per il colletto.
-Ma sei matto?! Io ho già Liz e Patty, e non mi interessa minimamente una terza arma! Diventerei asimmetrico!!! E lasciami, che mi sta stropicciando tutta la camicia!!!
-Per favore ragazzi, non litigate pure qui…- disse Maka, nascondendo il viso tra le mani per non farsi riconoscere dagli altri clienti del bar, mentre, nel frattempo, il figlio di Shinigami e il ragazzo della povera Tsubaki facevano a botte sopra il tavolino rotto. 
-E tu Maka? Non sei felice di avere una buki così bella?
-Ma sta zitto, Soul… 
-E perché mai? 
-Ultimamente sei strano, e penso che la causa di tutto sia una qualche tipo di malattia, e io non voglio prendere alcun malanno.
-E dimmi: quando mai mi sarei comportato in modo strano?
-Niente di più semplice.- disse Maka, imitando malamente l’uomo che aveva incontrato da poco. –Per esempio, prima di arrivare in aeroporto, nel pullman mi hai detto che volevi conquistare Patty, poi, sull’aereo,- e qui la ragazzina arrossì lievemente. –hai iniziato a dire cose del tipo “a me piacciono le piatte” e hai iniziato a baciarmi il collo, e, infine, hai finito per girarti e, il giorno seguente, ti sei comportato come se niente fosse. Poi, come se non bastasse, quando mi hai vista sola con Walter, hai iniziato a correre verso di me ed a accusarlo di essere un maniaco…
-L’hai accusato pure tu di essere un porco, se vogliamo essere precisi.
-Beh… Non è quello l’argomento principale! Il punto è: perché sei così strano, Soul???
-Forse mi sono ammalato, come dici tu. 
-Andiamo! Io scherzavo prima, ma tu non puoi farlo! Dimmi che ti è preso!
-Beh… Per quanto riguarda quello successo sul pullman, stavo scherzando perché ero solo curioso di vedere la tua reazione e, per quello sull’aereo… Non ricordo nulla, sono mezzo sonnambulo. Una conseguenza dell’essere albini.- mentì spudoratamente Soul, voltandosi e, così facendo, dando le spalle a Maka. Lui non voleva che lei vedesse i suoi occhi bugiardi in quel momento, non voleva che capisse che era tutto una frottola, non voleva creare un altro momento imbarazzante tra di loro e, soprattutto, non voleva perderla. E sempre meglio tenersela come amica che non averla nemmeno.
-Quindi…- continuò l’albino, tornando a guardare la ragazza. –Io ti avrei baciata? Forse mi stavo immaginando qualche modella poco tettona. 
-Soul..!
-Scherzavo, scherzavo! Guarda che alla fine tu non sei così male, sai? Forse stavo proprio immaginando te. Certo, forse.- e, detto questo, il ragazzo si alzò, mise una mano sulla testa della ragazza e le scompigliò dolcemente i capelli, per poi sorriderle e dirigersi fuori. Ma non fece in tempo a varcare la soglia della porta che si sentì afferrare per la manica della felpa e, sorpreso, si voltò per vedere chi fosse. E lì, sotto il suo naso, vide la scena più bella a cui potesse mai assistere. Maka, rossa sul viso paffuto, era stretta al suo braccio, con le sopracciglia aggrottate, e mostrava un piccolo broncio, proprio come una bambina che rivuole indietro il suo giocattolo. Con una vocina dolcissima, sussurrò a Soul “Noi non abbiamo finito di parlare.”, così lo trascinò via in un vicoletto poco trafficato e iniziò a fissarlo con aria colpevole.
-Che cosa ho fatto di male ora?- disse l’albino messo a disagio.
-Ci sono molte cose che non capisco…- iniziò lei, arrossendo e abbassando gli occhi, timida. –Ma per ora voglio credere a quello che mi hai detto.- affermò chiaro e tondo, tornando la ragazza decisa e determinata che a Soul tanto piaceva. –Perciò voglio subito iniziare ad allenarmi, sperando che quello che ha detto Walter sia vero! Quindi… PROVA A TRASFORMARTI IN UN ARMA, ORA!
-C…Cosa???
-Ti ho detto… TRASFORMATI!!!
-Ma io non so come si fa!
-Se c’è riuscito quell’uomo, puoi farcela anche tu!!!
-MA LUI E’ DA ANNI CHE LO FA! IO SO DI QUESTA TRASFORMAZIONE DA MENO DI UN’ORA!
-NON M’IMPORTA, PROVACI!
-MA NON SO NEMMENO DA DOVE SI INIZI!
-TU..!!!
-Ragazzi, vi si sente urlare da dentro il bar.- disse un po’ messo a disagio Walter, che era sbucato da dietro il muro del vicolo. Aveva ancora in mano il librone che aveva convinto Maka a parlargli, e sembrava abbastanza spazientito. 
-Ho appena messo a tacere Kid e Black*Star, e sto spiegando alle armi come riuscire a trasformarsi, perciò, ve lo chiedo per favore, potete rientrare?
-C… Certo…- dissero in coro i due fuggitivi, abbassando la testa mentre passavano di fianco all’omone, lasciandolo solo a braccia incrociate. Quando finalmente i due furono rientrati, l’uomo scoppiò in una grande risata. 
-Niente di più semplice!- disse, per poi riavviarsi verso il suo nuovo gruppo di allievi.
 
***
Maka correva più non posso verso la fonte delle urla con Soul ancora attaccato alla sua mano. Walter aveva assegnato a ognuna coppia un luogo diverso dove allenarsi, e perciò, quasi sicuramente, solo loro avevano sentito il grido di quella persona. Poteva essere semplicemente una donna a cui era sfuggito di mano il figlio e, con i problemi che correvano in quel periodo, si era spaventata per cosa sarebbe potuto succedergli, ma poteva anche essere qualcosa di molto, molto peggiore. Perciò non c’era un minuto da perdere. Svoltata l’ultima stradina a ciottoli, i due finirono finalmente nel luogo indicato dai vari schiamazzi e, separate le loro mani, videro dopo tanto correre la fonte del loro affannarsi. Un ragazzo dall’incerta sessualità era là, solo soletto, che veniva picchiato da una strana cosa nera che gli fuoriusciva dalla schiena e, a ogni colpo, un piccolo lamento usciva fuori dalla piccola bocca rosea. I gridolini che ogni tanto emetteva erano segni di incostante personalità che si alternavano in momenti di tristezza e di pazzia, e il giovane, in questi numerosi ma brevi attimi, o scoppiava in lacrime, o iniziava a sghignazzare come un pazzo. I capelli rosei cadevano sopra la fronte con un’altezza irregolare e il vestito nero che risaltava le sue forme metteva ancora più dubbi sul suo sesso. Infine, due occhi tristi e cadenti mostravano l’azzurro di un oceano incontaminato.
-Tu… Tutto ok?- disse Maka, rimasta basita dalla scena appena vista.
-Distruggere…- disse semplicemente il ragazzo, soltanto dopo che il coso sulla sua schiena smise di picchiarlo.
-Cosa?..
-Io… Devo distruggere…
-Ragazzo, stai bene?..- disse con un soffio di voce Maka, tentando di avvicinarsi a quella malcapitata persona, ma venendo fermata da Soul.
-Non farlo. E’ pericoloso. Quel ragazzo è troppo strano.
-Distruggere… Devo… DISTRUGGERE!
-Sta lontana, Maka!
-Eh? Cos… AAAH!
E così, improvvisamente quanto velocemente, i due pozzi d’acqua cristallina si trasformarono in due occhi pieni di panico e follia, e la strana e viscida creatura nera mutò in una spada affilata e ben maneggevole. Il ragazzo dagli occhi color cielo afferrò l’arma lucente e corse verso i due, puntando contro di loro, e Soul, con un atto di estremo coraggio, si parò davanti alla sua compagna, pronto a subire il colpo. Maka, non volendo che il ragazzo fosse ferito, tentò di proteggerlo a vicenda, ma fu troppo tardi. La spada solcò il petto dell’albino dalla spalla sinistra fino al fianco destro, e il ragazzo cadde a terra, sfinito. L’urlo che provenne dall’esile corpo di Maka raggiunse facilmente le orecchie di due visitatori che passavano di lì.


 
Allora..? Che ne dite?
Non è uno dei miei miglior capitoli, ma è mediamente accettabile! Vero..? xD Ma sì, dai! xD
Comunque, spero che abbiate notato che ho voluto dare a Walter una frase ad effetto, come ce l'ha, per esempio, Sid.
Lo zombie dice sempre: "Ero fatto così", invece Walter dice sempre: "Niente di più semplice!"
A me, onestamente, questo personaggio piace sempre di più! *Q*
Ma, tornando alla storia vera e propria... Soul si è fatto la bua. :(
Io cerco di scherzarci sopra, ma mi mette veramente tristezza..!
Ho voluto far in modo che fosse stato Chrona a fargli la cicatrice, come nell'anime e nel manga, giusto per riprenderne qualcosa!
E poi... Chi saranno i due misteriosi personaggi che camminavano nei dintorni proprio nel momento dell'incidente?
Eh eh! Mistero! <3
Ma, adesso, lascio a voi lo spazio di commentare la storia, quindi alla prossimaaa! ;)) <3
Kazuha Takumi <3
PS: Vi lascio due immagini carucce! :3 Una che rispecchia perfettamente l'incontro tra la coppia Maka e Soul con Chrona, e l'altra... Che fa semplicemente pisciare dal ridere!!! xD



 




  
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