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Autore: V manumanu    04/01/2014    1 recensioni
Questa storia continua dalla puntata 5x10 (Attenzione spoiler) cioè da quando Damon lascia Elena.
In attesa delle nuove puntate ho deciso di andare avanti e raccontare come si evolverà la trama secondo la mia fiction. Spero che vi piaccia almeno un po'. :)
Dal testo: " Emh..dormito bene? Dove sei stato per tutta la notte?"Sorpreso della mia curiosità si gira verso di me e un po' spaesato risponde "Sono stato al Grill adesso fa orario continuato...comunque non sono affari tuoi piccola Gilbert."
Ed ecco che sento un emozione diversa da quella che ho pruvato per tutta la notte.
é un emozione potente che ti stravolge e risveglia in qualche modo una parte di te stessa che non credevi di avere. Non è più sofferenza o tristezza. E' pura rabbia.
Si, perchè quel nomignolo per quanto innocuo possa essere, mi acceca di rabbia.Mi chiamava così quando tra noi c'era un rapporto frivolo e superficiale e anche allora non lo sopportavo.Ah! Piccola Gilbert! Ma per favore!
"Ahaha!Piccola Gilbert!?Sul serio Damon!?Dopo tutto quello che abbiamo fatto e passato hai il coraggio di fare l'indifferente e di chiamarmi piccola Gilbert!?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV DAMON
Mi sveglio con un piacevole senso di tranquillità. Passa qualche secondo prima che il mio cervello riesca ad elaborare gli ultimi fatti accaduti.
Accanto a me una bellissima ragazza dorme profondamente.
Il suo viso risulta disteso e rilassato, cosa che con Elena non succede molto spesso ,data la sua fastidiosa abitudine di pensare e riflettere troppo.
Anche se a dirla tutta io non sono da meno. Mi faccio continuamente problemi, limitando così il corso della vita e la possibilità di essere finalmente felice, perché il passato continua a tormentarmi. Si,ho compiuto delle azione orribili e alcune sono state profondamente radicali per la mia personalità tanto che negli anni mi hanno involontariamente cambiato.
Ma una sola persona è riuscita a far entrare uno spiraglio di luce nell’esistenza tetra e buia che fino a due anni fa conducevo. Solo quella perfetta creatura può essere la cura e l’antidoto migliore per dimenticare tutta l’oscurità che la mia vita ha dovuto subire. Un sostantivo per descrivere esattamente quello che siamo e proviamo io ed Elena è incoerenza.
Il nostro rapporto è assolutamente folle ed incoerente.
Cerchiamo sempre di fare la cosa giusta, ma la verità è che non esiste niente di giusto e sicuro a questo mondo. La giustizia quindi è relativa. Se chiedi a una persona cosa è giusto la sua  risposta potrà essere differente dalla mia.
Quindi la mia decisione adesso è stata presa. Farò quello che è giusto per me. Quello che è giusto per noi.
Dopo tutto quello che abbiamo passato quella corda immaginaria che ci lega è diventata sempre più spessa e forte fino al punto che forse non si spezzerà mai. Per nessun motivo al mondo ci divideremo.
Dal grosso ed imponente armadio estraggo una maglietta a maniche corte e un paio di jeans rigorosamente neri. Indosso gli indumenti ma prima di abbandonare la stanza lascio un ultimo sguardo a Elena. È troppo bella e adorabile per essere svegliata e ad un tratto dal mondo dei sogni essere catapultata bruscamente nella realtà. Mi reco velocemente nelle cantine per poter prendere una sacca di sangue e nutrirmi con soddisfazione, tutto il movimento di due ore fa mi ha messo fame.
È stata l’esperienza fisica più intensa e stravolgente della mia vita. Sorrido al pensiero di quello che posso provare stando con Elena.
Il rumore di una porta che sbatte mi riporta al presente.
Fisso istintivamente il grande orologio posto sulla parete della cucina che indica il tardo orario. Sono le undici di sera. Certo per un vampiro non è mai tardi.
Una ragazza bionda e agitatissima compare davanti ai miei occhi.
“Oh! Finalmente sono arrivata! Quella dannata auto ha deciso di passare a miglior vita  proprio nel bel mezzo di una strada deserta, ho dovuto correre per chissà quanto tempo per arrivare qui!”
Quei suoi atteggiamenti schizofrenici un tempo mi avrebbero decisamente innervosito, ma ora provo solo divertimento e anche un po’ di affetto verso quella svampita ragazza.
“Caroline, lo sai che non mi interessano le tue strane disavventure da vampira adolescente, quindi ti potresti limitare a dirmi perché sei qui a quest’ora?”
Sbuffa innervosita e rassegnata dal mio comportamento.
“Damon, non cambi mai.. comunque sono qui perché prima ho chiamato Elena e mi ha detto che non si trovava più al college a causa di alcuni disguidi che sono avvenuti, e sappiamo tutti che se Elena usa il termini “disguidi” si riferisce a delle vere e proprie catastrofi!”
“Tranquilla niente di così grave.. comunque Elena adesso sta dormendo, ha passato una giornata difficile e gradirei che tu non la svegliassi, quindi che ne dici se prendi tutta la tua  vivacità, la metti in standby ,scegli una camera e le parli domani?”
“d’accordo… allora a domani”
“Wow non credevo che sarebbe sato così facile, hai ceduto subito!” le lancio un ultima frecciatina
“Oh Damon.. sai! Nahh lascia perdere adesso non ho voglia di discutere vado, ciao “Uomo nero”
Mi saluta fissando i miei vestiti scuri. Sorrido alla sua battutina.
Intanto lei prende la sua borsa e si incammina al piano di sopra chiudendosi in una delle tante camere di quella enorme e antica casa.
Forse dovrei fare lo stesso anch’io.
Salgo le scale diretto alla mia stanza  ma quando arrivo a quella di Stefan mi soffermo un attimo a sbirciare oltre la porta socchiusa, Una kathrine visibilmente malata dorme tra le braccia di Stefan anch’esso nel mondo dei sogni.
Davanti a quella situazione di intimità e spensieratezza rimango confuso. Forse mio fratello sta solo cercando di aiutarla prendendosene così cura, anche se non comprendo quali sono le motivazioni che lo spingono ad essere così gentile con lei, visto che ci ha trattato come due stracci fino a ieri.
Rimanendo con questo mezzo dubbio, mi avvio dalla mia dolce Elena per passare una notte di bellissimi sogni insieme. Domani dovrò assolutamente parlarle.
 
 
Scrivo un semplice e breve bigliettino ad Elena, che sta ancora dormendo.
Appena raggiunto il salone vedo L’allegra banda adagiata comodamente sui divani, e con una bottiglia del mio prezioso Bourbon posta sul tavolino.
“Che cosa si festeggia?”
“L’imminente e felice morte di Kathrine, ovviamente” risponde con allegria Jeremy, disteso sulla streghetta Bonnie.
“ah ok, ci sto” così afferro un bicchiere e verso una generosa quantità di quel liquido speciale che ogni volta è pronto ad ascoltare e a risolvere tutti i miei problemi.
Sulla soglia delle scale compare Elena, che sorpresa di vedere tutti raggruppati mostra una faccia confusa.
“Stiamo festeggiando la futura morte di Kathrine.” La riassicuro.
“Davvero? Ma così non sembreremo degli insensibili?” Mentre pronuncia la frase si avvicina a noi e anche lei prende un bicchiere.
“noi degli insensibili? Ma sei lei è stata una stronza manipolatrice con tutti noi!” risponde con enfasi Caroline, che appena si accorge del nuovo cambiamento di Elena corre ad abbracciarla.
“Caroline..ahah..così mi stritoli!”
“O mio Dio! Ti sei fatta lo shatush! Ma guardati! Sei fantastica!...ma aspetta, cosa è successo!? Perché non sei al college!?”
Credo che nessuno riesca a passare da un argomento all’altro in un secondo come fa la biondina.
“Caroline se ti calmi magari riesco a spiegarti” sento la risatina dolce di Elena che risuona nel salone alla fine della frase.
“ok, mi calmo, ma dimmi tutto.”
 
 
POV ELENA
Mentre Jeremy e Damon sono di là nel salone a festeggiare, Caroline e Bonnie ascoltano attentamente le mie spiegazioni sulla vicenda di Wes.
Appena finisco, le due sembrano disorientate e scioccate.
La prima a parlare è come sempre Caroline.
“ mi dispiace tanto Elena! Oddio ma come ho fatto a non pensare che quel lurido bastar..”
“Caroline!” la ammoniamo in coro io e Bonnie per il linguaggio violento che stava utilizzando.
“scusate, comunque, anche tu Bonnie non hai intuito quello che stava succedendo alla tua Migliore amica!”
Bonnie sembra dispiaciuta e a disagio.
“Lo so, scusatemi ,ma sono talmente presa dalla storia con Jeremy che ormai vivo in un mondo tutto mio!”
A interrompere Bonnie arriva puntuale Caroline. “ A proposito..perchè questo cambiamento radicale?” chiede indicandomi.
“Mah..niente , avevo solo voglia di ..rivoluzionare un po’ il mio stile” rispondo sperando che non approfondisca l’argomento, non voglio parlare di me e di Damon.
“ E per quale motivo?” evidentemente la mia amica non la pensa come me.
“Così..devo avere per forza dei motivi per cambiare un po’?” dico agitata.
“Per qualsiasi altra persona no, ma tu sei Elena, non fai mai niente senza un motivo! Quindi sputa fuori il rospo perché se non lo fai ti torturerò fino allo sfinimento, e ragazza, non sto scherzando!” Mi minaccia ondeggiando il dito e la testa contemporaneamente. Io e Bonnie scoppiamo a ridere dalla serietà delle parole appena pronunciate da Caroline. È davvero unica nel suo genere, riesce ad essere arrabbiata e contenta, serissima e ironica nello stesso momento.
Ok, ho capito, sono costretta a tirare fuori il rospo. Spiego quello che è successo tra me e Damon ,aggiornandole anche della notte passata insieme e della più totale confusione che è presente nella mia mente.
“Ma quindi ora state insieme, si o no?” Chiede la voce di Bonnie.
“è proprio questo il problema: non lo so! Ma mi ha detto che dobbiamo parlare.”
Stranamente Caroline non ha detto una parola, così la fissiamo preoccupate.
“Non guardatemi in quel modo! Sapete cosa ne penso di tutta questa storia e di Damon! Solo che oggi non ho voglia di litigare con te Elena! E dato che non ho niente di carino da dirti è molto meglio per tutti noi se mi cucio letteralmente la bocca.” Conclude Caroline cercando di restare più calma possibile. Apprezzo il suo sforzo così le sorrido e decido di non mandare avanti il discorso.
“ehi che ne dite se andiamo di la con i ragazzi?” Chiede Bonnie impaziente.
“sei stata per troppo tempo lontana dal tuo piccolo amore ,Bonnie!?” dico scherzosamente. Lei mi fa una linguaccia e insieme ci dirigiamo nel grande Salone.
 
Non so come, ma ci siamo ritrovati ad elencare tutte le gesta orribili che Kathrine ci ha fatto.
“Ha cercato di uccidermi, almeno due volte!” dico
“Lei mi ha uccisa!” dice Caroline.
“Ha rovinato la vita a me e a Stefan trasformandoci in vampiri!” si sfoga Damon.
“Ha ucciso mio fratello, facendomi così spegnere l’ umanità” Ribatto.
“Mi ha ucciso, facendo così spegnere l’umanità a mia sorella!” ribadisce Jeremy un po’ divertito dalla situazione che si è creata.
Alla porta compare una donna dai capelli scuri e ondulati, alta e magra, che interrompe la nostra piccola festicciola.
“E tu chi saresti?” chiede innervosito Damon.
“Lei è Nadia, la figlia di Kathrine” risponde Caroline a posto della donna.
Rimaniamo tutti un po’ sconvolti da quella rivelazione, ma ci riprendiamo subito.
“E cosa vorresti esattamente?” Richiede Il mio diavoletto.
“Vorrei salutare mia madre per l’ultima volta” risponde con voce calma e controllata Nadia.
POV NADIA
Dopo quasi cinquecento anni ho ritrovato mia madre, e ora la sto perdendo di nuovo a causa della sua umanità.
Sta per morire ,e se non mi sbrigo a fare presto qualcosa, tutta la fatica fatta per cercarla sarà stata inutile.
La sera prima mi aveva chiamata dicendomi che il piano del pugnale poteva andare bene ma non abbiamo potuto finire il discorso perché ha avuto un infarto.
Così ho deciso io per lei. Trasferirò la sua anima nel corpo della sua doppelganger. Come si chiama? Ah ..non importa perché tanto tra poche ore non esisterà più, e al posto suo Kathrine continuerà a vivere.
 
 

 

  
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