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Autore: Sakura Hikari    04/01/2014    2 recensioni
Raccolta di flashfiction, dedicate interamente alla Grelliam.
1)Buon Natale
2)Rabbia
3)Distrazioni
4)Ah, Parigi!
5)Niente è impossibile
6)Appuntamento
7)Al mattino
8)Basta che funzioni
9)Di fogli smarriti e gesti inaspettati
10)Mutande rosse
11)Kiss the girl
12)Sguardi insistenti
13)Prima il dovere, poi il piacere
14)With a little help from my friend
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Grell Sutcliff, William T. Spears
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Rabbia
 

 
“…E con Angelina Durless le vittime sono nove: nove donne il cui nome non era inserito nella Lista della Morte.”
Parole dure, secche, che le fecero correre un brivido lungo la schiena.
“A ciò si aggiungono la tua prolungata assenza dal tuo posto presso la Sezione Raccolta e l’utilizzo di una falce priva del certificato di omologazione.”
Riusciva a percepire una nota di disgusto nella sua voce solitamente atona, benché tentasse di celarla.
William portò una mano a raddrizzarsi gli occhiali, e Grell notò che questa tremava leggermente.
“E questo è un breve resoconto dei tuoi crimini: hai qualcosa da dire a tua discolpa, Grell Sutcliff?”, domandò William, guardandola dritto negli occhi. Quegli occhi, che la fissavano ricolmi di gelida rabbia, le procurarono un acceleramento del battito cardiaco e una buffa sensazione alla bocca dello stomaco.
Cielo, sei così bello, pensò estasiata.
Will, il suo Will, era arrabbiato, come non l’aveva mai visto in quasi cent’anni: e sapere di esserne la causa non la intimoriva, ma al contrario la elettrizzava. No, non era esatto neanche quello: la eccitava.
“Togliti quel sorrisetto insolente e quanto mai inopportuno, Sutcliff.”,  lo riprese William, adocchiando la smorfia sul volto di Grell.
A queste parole il suo sorriso si allargò ancora di più: “Oh William, non posso farci nulla se sei così… desiderabile! Mio uomo glaciale, se riuscirai a porre un freno al tuo potere di sedurmi, allora forse potrei… ouch!” Il resto della frase si perse in un lamento e Grell si portò una mano a massaggiarsi la testa nel punto in cui era stata colpita dalla falce di William.
“Forse non ti sei ancora reso conto della gravità della tua situazione, Sutcliff. Queste non sono semplici mancanze, sono vere e proprie infrazioni al Regolamento.”, disse William. “Tu sai perché noi dei della morte seguiamo la lista consegnataci dai nostri superiori, vero Sutcliff? Sai perché non uccidiamo indistintamente gli esseri umani, ma seguiamo regole precise?”
“E tu sai che non si deve mai colpire una fanciulla alla testa?”, piagnucolò Grell. “Ciò non ti fa onore. Non credi che dovresti trattarmi meglio?”
“Ti tratto come devono essere trattati tutti i trasgressori, Sutcliff”, ribatté William.
“Allora credo proprio di essermi meritata una bella sculacciata, non è vero?”, domandò maliziosamente.
“Sutcliff!”, tuonò William. Fece un paio di respiri profondi per non perdere la calma. “Questo non è un gioco. Domattina dovrò fare rapporto ai nostri superiori e tu non te la caverai con poco. C’è il rischio che ti sospendano, o peggio. Dimmi almeno se sei pentito.”
Seguì una lunga pausa di silenzio. Grell osservò quei magnifici occhi color smeraldo, fin quasi a perdercisi dentro.
“Cosa posso dirti, Will? Io sono fatta così… è la mia natura.”, disse semplicemente.
Will sospirò. “A questo punto, direi che non c’è altro da aggiungere.”
 
 
Grell Sutcliff fu condannato a quattro mesi di arresti domiciliari; la sua falce venne confiscata e conservata nel deposito, e in quell’arco di tempo Grell venne assegnato ai lavori nell’Archivio.
William tentava di non pensarci: si ripeteva che aveva fatto tutto ciò che era in suo potere, non era colpa sua se quel pervertito non aveva voluto ascoltarlo.
Ma era difficile non farlo quando, ogni mattina, si trovava puntualmente la scrivania ricolma di rose rosse, segno dell’amore devoto ed incrollabile del rosso.
 






I pensieri profondi di Sakura Hikari
E sotto con la numero due. 
Solo Grell può restare immune alla rabbia di William, e anzi pensare di farci del sesso sulla scrivania del suo ufficio prima o poi accadrà
Ho i minuti contati, e quindi non posso parlare quanto vorrei.
Un bacio a tutti i miei cinque lettori.
  
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