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Autore: Sakura Hikari    02/01/2014    4 recensioni
Raccolta di flashfiction, dedicate interamente alla Grelliam.
1)Buon Natale
2)Rabbia
3)Distrazioni
4)Ah, Parigi!
5)Niente è impossibile
6)Appuntamento
7)Al mattino
8)Basta che funzioni
9)Di fogli smarriti e gesti inaspettati
10)Mutande rosse
11)Kiss the girl
12)Sguardi insistenti
13)Prima il dovere, poi il piacere
14)With a little help from my friend
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Grell Sutcliff, William T. Spears
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Buon Natale
 
 
PROMPT: William era abituato a passare il Natale da solo, come un qualsiasi altro giorno.
Quell'anno Grell decise -senza premurarsi di informarlo di ciò- che le cose sarebbero andate diversamente,  di Amaerise.

 
 
“Sei pronto, Will?”, chiese Grell, mentre fermo sulla superficie del fiume ghiacciato osservava il suo compagno intento ad infilarsi un paio di pattini ed allacciarli.
William grugnì in risposta, e si domandò per l’ennesima volta cosa diamine ci faceva lì, in una pista di ghiaccio normalmente frequentata da umani, il giorno di Natale.
Solo una volta all’anno, per quell’occasione, il Dipartimento concedeva ai suoi dipendenti una giornata di riposo, cosa che lui trovava altamente discutibile: onestamente, non vedeva il motivo di dare tanta importanza ad una festività umana che nulla aveva a che vedere con loro shinigami.
Ma festività o meno, fatto sta che era abituato a passare il Natale da solo, preferibilmente al caldo della sua dimora, a leggere.
Ma quest’anno le cose erano andate diversamente: quel mattino Grell, senza neanche prendersi la briga di avvisarlo, si era introdotto a casa sua ed aveva decorato ogni singolo angolo con luci, addobbi rossi e verdi e addirittura  un gigantesco abete di tre metri.
Quando si era svegliato per poco non gli era venuto un accidente, vedendola così ridotta. E al suo invito ad andarsene immediatamente, se non voleva finire a fare straordinari per le settimane a venire, Grell era stato irremovibile. “Non puoi restartene tutto solo oggi, Will! È Natale! Bisogna festeggiare!”, aveva risposto, sculettando nel suo nuovo costume da Babbo Natale.
Avevano finito per pranzare insieme e nel tardo pomeriggio, senza sapere esattamente come, Grell era riuscito a convincerlo ad andare a pattinare sul Tamigi ghiacciato.
William era teso: era la prima volta nella sua lunga esistenza che provava a pattinare e non aveva la minima idea di come avrebbe fatto a mantenere l’equilibrio su quegli arnesi infernali, ma non voleva che l’altro si accorgesse del suo disagio.
Lentamente si alzò e accennò dei passi sulla lastra ghiacciata verso Grell, ma all’ultimo sentì di essere sul punto di cadere: fortunatamente le braccia dell’altro lo afferrarono prontamente, e un po’sorreggendolo e un po’ pattinando, si mescolarono ai gruppi di bambini e coppiette.
“Oh, Will, non è favoloso? Senti che arietta...”, disse Grell con gli occhi che gli brillavano, assaporando quella magnifica sensazione. William, dal canto suo, era troppo concentrato a restare in equilibrio per rendersi conto di quello che gli accadeva intorno. Ad un’occhiata del suo compagno, però, si affrettò ad annuire. “È interessante”. disse.
Grell gli fece un sorriso. “Non avevo ragione? L’altro giorno sono venuta qui con le nuove reclute per una lezione sul campo e ho pensato che era un luogo perfetto per un appuntamento, solo noi due…”
“Tu hai portato qui le reclute durante l’orario lavorativo?”, esclamò arrabbiato. Contemporaneamente un ragazzino lo superò a tutta velocità. Per lo spostamento d’aria, William istintivamente si mosse all’indietro e un attimo dopo si ritrovò seduto sul ghiaccio, col fondoschiena dolorante e Grell che rideva senza preoccuparsi di dissimulare.
“Sutcliff, piantala di ridere e aiutami.”, disse William, arrossendo violentemente.
“Subito.”, disse Grell. “Perdonami, ma sei troppo buffo.”
Una volta rimessolo in piedi, gli si avvicinò e premette le loro labbra insieme. “Questo è per chiederti scusa.”, sussurrò contro le loro labbra vicine.
William era ancora arrabbiato, imbarazzato e dolorante, ma quel piccolo e caldo contatto gli fece dimenticare ogni cosa. Così, cinse la sua vita con entrambe le braccia e ricambiò il bacio.
 
 







I pensieri profondi di Sakura Hikari
Buon Natale, buon Santo Stefano, buona Epifania, auguri di non-compleanno, buon giorno di San Patrizio e benvenuti nel 2014.
Spero che abbiate fatto tanti bei propositi per quest'anno nuovo e non ve ne stiate già pentendo. Il mio proposito è di scrivere shottine su due amori belli e di aggiornare puntualmente questa Raccolta. Ce la posso fare.
Già il titolo del primo capitolo manca di originalità.
E fu così che William finì col culo sul ghiaccio pattinò per la prima volta. Non vuole ammetterlo, ma in realtà si è divertito. L'alternativa era restare a casa schiavizzato gratuitamente da Grell che aveva già in mente altre cosine. Il prompt è di Amaerise, assegnato nella Nottebianca Grelliam indetta da BealovesOscarinobello.
Ai miei cinque lettori,
Kisses!
 
  
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