Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: AboutGre    04/01/2014    4 recensioni
[Raccolta di Flashfic/OneShot]
Entrare nell'arena ti trasforma, ti rende una persona diversa: o muori o perde te stesso. Ma per i bambini di Panem, l'innocenza è una cosa che si perde molto prima.
Brevi One Shot sui bambini che poi sarebbero diventati tributi.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annie Cresta, Tributi edizioni passate
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
               Cato, Distretto 2.

-Nato per vincere-

La ragazzina con i capelli biondi scattò proprio davanti al maestro, come un fulmine a ciel sereno riuscì a sgattaiolare davanti a tutti e a prendere la bandiera.
Cato, che era già praticamente con le mani sul pezzo di stoffa, gridò di frustrazione. Battè i piedi a terra, non era giusto.Quella stupida...aveva sicuramente barato, nessuno poteva e doveva batterlo. Per di più, da una ragazzina!
"Molto brava Grethel"  si complimentò il maestro, mentre quella fastidiosa bambina sventolava davanti a tutte le  amiche il suo trofeo.
Cato ringhiò verso i suoi compagni di squadra. Erano dei rammoliti! Gli aveva chiesto di tenerla ferma, di ostruirgli il passaggio ma quegli stupidi non ne erano stati capaci. Il ragazzino si appoggiò alla rete e sospirò, non poteva crederci. C'era quasi...mancava così poco, pochi istanti e l'avrebbe presa lui la bandiera.
E ora, quella Gretel aveva recuperato dei punti preziosi.Certo, al campus dove tutti i ragazzini del Distretto 2 venivano addestrati agli Hunger Games queste cose era impotantissime e lui lo sapeva.Suo padre glielo aveva spiegato bene.
Più si dimostrava addestrato e più sponsor quando un giornò si sarebbe offerto volontario.E questo vuol dire vincere.
Cato alzò gli occhi, pochi metri più in la notò Clove che lo stava guardando. Lei sì,che era una vera dura.Stringeva tra il pollice e l'indice un coltello e aveva un ghigno malefico sulle labbra.
Ora Cato si sentiva il sangue ribollire nelle vene.Aveva fatto la figura del cretino davanti a lei e se c'era una cosa che sapeva...era che a Clove non piacevano i deboli.Ma lui non era un debole, lui era un vincente! E doveva dimostrarlo anche a lei.
Fu così che si avvicino ad Charlie e a Scott, che ancora discutevano su chissà cosa. Prese il primo per il collo e bloccò l'altro che cercò di scappare. Cato aveva soltanto dodici anni, ma non era certo mingherlino. Avrebbe potuto picchiare chiunque, se avesse voluto. E adesso voleva, perché Clove lo stava guardando.
"Sentite rammoliti, quando vi dico di guardarmi le spalle...dovete farlo!" sbraitò il ragazzo 
I due poveri malcapitati si scusarono, ma non potevano nulla sotto la morsa potente delle mani di Cato. Si limitarono a annuire, perciò. Erano fin troppo impauriti,già era un miracolo che non se la fossero fatta nelle mutande.
"Avete capito, stupidi?" gracchiò ancora Cato stringendo la presa su Charlie, che tossì.
"Si Cato,non succederà più"  balbettò Charlie, inerme.
Il ragazzo li lasciò, in fondo non voleva veramente picchiarli. In cuor suo, sapeva che l'unico motivo per cui l'aveva fatto era Clove. Perché ,alla fine, anche il punteggio da secondo classificato gli andava bene . Aveva solo dodici anni , poi, l'arrivo dei suoi Hunger Games era ancora piuttosto lontano. Sapeva bene che solo un pazzo avrebbe partecipato ai giochi con meno di sedici anni.
Sogghignò fiero, per salvare ogni apparenza. Si era accorto che un gruppetto di curiosi si era fatto avanti, anche più grandi, e avere amici pià grandi fa sempre comodo.Non che già non gli avesse, s'intende.
"Ehi  tu, vigliacco" 
Quella voce lo fece voltare. I capelli biondi corti a spazzola,gli occhi color azzurro cielo e la corporatura muscolosa...non poteva  non essere lei. Gretel Horkel ,la ragazzina più brava del suo corso in ogni discipina. Quella che l'aveva battuto al gioco della bandiera.Come l'aveva chiamato? Vigliacco?
" Cosa vuoi ragazzina?"  gli rivolse la parola parola sprezzante, ma in fondo nascondeva un pizzico di paura.
Gretel si toccò il viso contratto "Te la prendi con gli altri, solo perché non vinceresti neanche se fossi l'unico dodicenne del Distretto 1"
Questo era troppo, era decisamente troppo. Cato sentì il viso letteralmente in fiamme, mentre tutte le dita della mano gli formicolavano. Avrebbe voluto sferrargli un bel colpo, ma quella stupida lo avrebbe ammazzato di botte.
Cato si voltò leggermente e notò con la coda dell'occhio che Clove lo guardava. Sembrava sorpesa, mentre rigirava fra le mani uno dei suoi coltellini. 
" Ti vanti solo perché hai vinto una stupida partita? Sei solo una cretina" tagliò corto Cato cercando di ferirla a parole.
Ma Gretel non demorse, probabilmente sapeva cosa doveva fare per mettere in difficoltà Cato. Perché lo sapevano tutti,Cato compreso, che fondalmente era un fifone.
"Sei un codardo" lo schernì prima di mettersi a ridere di gusto
Cato non disse nulla, perché non ne ebbe il tempo.Tutti intorno a lui incominciarono a ridere, Clove compresa. Tutti, tutti ridevano di lui...per colpa di una ragazza.
Cato non si sentì mai così imbarazzato, così fuori posto, così sbagliato. Giurò che gliel'avrebbe fatta pagare cara a quella Gretel. E  così fece.
Quella stessa notte, Cato incontrò Brutus e Ken due ragazzi di sedici anni grossi e muscolosi. Certo, si fecero pagare un bel po' per convincersi a picchiare una femmina, ma alla fine accettarono.
 Quella notte Cato si rigirò tra le coperte almeno un milione di volte. Non riusciva a pensare che molto probabilmente ora quella Grethel era tra le mani di Brutus e Ken. Lei era stata perfida... ma probabilmente lui aveva esagerato. Fu più volte sul punto di andare dai due sedicenni a rimangiarsi le parole, ma ogni volta ripensava all'umiliazione e a Clove. E ricordando il viso della ragazza che tanto gli piace, si convinceva che aveva fatto bene e che Grethel si meritava tutto quello che stava subendo.
La mattina seguente, tutto il campus vide la faccia di Grethel gonfia e il suo labbro inferiore spaccato.
 Naturalmente Cato si sentì in colpa, ma si guardò bene dal mostrarlo in giro. Infatti, raccontò a tutti che era stato lui a suonargliele per bene a quella scema. Non era vero, ma tutti ci credettero. Anche Clove, che quando gli passò accanto sembrò sorridergli.
E così, per tutta la giornata Cato si sentì felice. Riuscì anche a dimenticarsi del senso di colpa, perché la fama e il potere lo facevano sentire bene. Ora tutti avevano paura di lui e lo rispettavano ...e questo gli piaceva.
Ma il vero guaio arrivò quando prima di andare a dormire, passeggiò per il campus. Vicino alla casa del custode, accucciata a terra con le gambe strette al petto, c'era Grethel. Piangeva.
Cato aveva sentito che per tutto il giorno l'avevano presa in giro.
"Sei venuto a darmele di nuovo?" lo provocò sarcasticamente la ragazzina
Lui scrollò le spalle, non voleva certo rispondere alle provocazioni di una stupida. Si girò e fece per andarsene, in fondo stare lì con lei lo faceva stare solo male.
" Quello che hai fatto conferma la mia teoria" continuò Grethel, la sua voce non era più tanto orgogliosa perché adesso era rotta dal pianto "Sei un vigliacco"
Cato cercò di ribattere, ma si sentì la gola secca. Una parte di se continuava a ripetergli che quello che aveva fatto era sbagliato. Una cosa era certo ,però, non l'avrebbe mai ammesso a voce alta.
"E tu sei una stupida. Non avresti dovuto sfidarmi, quello che ti hanno fatto te lo sei meritato" ribatté cercando di non far tremare la voce.
Ma cosa gli stava accadendo? Se c'era una cosa che aveva imparato in dodici anni della sua vita era che mai avrebbe dovuto sentirsi in colpa. Perché con il senso non si vince gli Hunger Games, il senso di colpa apparteneva ai perdenti, suo padre glielo diceva sempre.
Incrociò nuovamente le braccia, lui era un vincente perciò avrebbe dovuto smetterla di comportarsi da perdente.
" Fai davvero tutto questo solo perché ti ho battuto? Allora lo stupido sei tu" lo aggredì Grethel sprezzante
"Stai attenta a come parli, perché ti faccio ridurre anche peggio di così" ringhio Cato, sapeva che non l'avrebbe mai fatto, ma voleva metterla a tacere una volta per tutte.
E ci riuscì, perché Grethel singhiozzò per l'ultima volta e appoggiò il mento sulle ginocchia sbucciate. Il ragazzo sapeva benissimo che lei non aveva più  parlato perché non aveva più niente da dire e non di certo perché aveva paura.
Cato si sentì ferito nell'orgoglio, qualsiasi cosa facesse non riusciva mai a mettere completamente  ko quella ragazzina.
" Ricordati che io sono nato per vincere...io vinco sempre" sibilò prima di girare i tacchi, non lasciandole neanche il tempo di rispondere.

Cato non parlò mai più con Grethel. Infatti il corso finì due giorni dopo, perciò ognuno tornò a casa propria. Non la incontrò mai più, neanche a scuola o lungo le strade dei Distretti. Cato pensò che lo stesse evitando, forse aveva paura...o forse era solo disgustata da lui.
Comunque al ragazzo non importava, in fondo era solo una stupida. Tutti dopo la storia del campus avevano inizato a trattarlo da leader e lui si godeva questa situazione terribilmente gratificante, anche se l'era meritata.
Cato però, non riuscì mai a scodarsi di Grethel. Era il senso di colpa che gli schiacciava il petto a ricordargli ogni sera, prima di dormire, che era stato un vero codardo. 
Il tempo passò e lui capì che doveva far qualcosa. La cercò a scuola, ma l'intravide solo una volta nel corridoio di sfuggita,tra l'altro.
Non sentì più la sua voce, fino al giorno della Mietitura. Quel giorno, quando dalla boccia di vetro usci il suo nome. Cato sperò con tutto se stesso che Gretel potesse tornare a casa, per chiederle scusa per come si era comportato. Ogni notte pregava per lei, perché potesse un giorno perdonarlo. Sapeva di essere un vigliacco e voleva dire a Grethel che aveva ragione lei.
Ma al penultimo giorno, proprio quando le preghiere di Cato sembravano essersi avverate, una lancia le trafisse il cuore. Grethel morì in un lago di sangue e un ragazzo del Distretto 1 venne dichiarato vincitore.
Cato nella sua vita odiò soltanto due volte gli Hunger Games. L'ultima, fu quando durante la settantaquattresima edizione -la sua- Clove venne uccisa. La prima ,invece, fu quando la punta della lancia spezzo la vita di Grethel costringendolo al senso di colpa.Per sempre.
Forse Cato quel giorno non perse la sua innocenza.
Probabilmente quel giorno a Cato successe la stessa cosa che ,almeno una volta nella vita, succede  a chiunque abiti nei  Distretti favoriti: il dubbio che gli Hunger Games fossero solo una carneficina, soltanto una carneficina.

 
L'angolo di Katgale97:

 

Salve a tutti, miei adorati lettori :)
Sono tornata con un nuovo capitolo della raccolta, effettivamente sono un po' in ritardo, ma spero di riuscire a farmi perdonare con questa capitolo.
Come promesso, ecco il nostro Cato. Parto dal fatto che - ad eccezione di Snow, la Coin e forse Enobria- io amo tutti i personaggi di Hunger Games, compresi i favoriti. Perciò qui non ho voluto assolutamente denigrare Cato ma credo di averlo reso con la personalità di tutte le persone di Capitol City e dei Distretti favoriti. Certo, poi, come tutti appare il suo lato umano, anche se in molti casi esso viene represso o nascosto.
Spero di essere riuscita a far capire tutto della personalità di Cato - amore per Clove compreso, shippatrice Clato modalità ON- e che  questo capitolo vi piaccia, proprio quando a me è piaciuto scriverlo.
Vi posto qui le altre mie storie, se avete un po' di tempo spero di riuscire a sapere la vostra opinione.

Long Everlack : http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2374659&i=1
Long Joshifer : http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2367682&i=1
Naturalmente spero di ricevere una vostra recensione anche qui, i vostri pareri, i vostri consigli e sì, anche i vostri complimenti sono pane quotidiano per me.
Ci vediamo al prossimo capitolo, che sono indecisa se farlo su Haymitch oppure su Katniss. So che dovrei lasciarla in fondo, visto che è la protagonista, ma non resisto... voi che dite? Meglio il mentore oppure la nostra ghiandaia imitatrice? Fatemi sapere cosa preferite :)
A presto
Katgale97

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: AboutGre