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Autore: Harryette    04/01/2014    31 recensioni
‘’E non cambierei assolutamente nulla, e voglio che tu lo sappia e lo senta da me. Voglio che tu sappia che non ho rimpianti, e che se potessi tornare indietro farei esattamente tutto quello che ho fatto fino ad ora. Sei la mia malattia. Il tuo amore è la mia malattia e…mi stai uccidendo. Ma la sai una cosa?’’.
‘’Cosa?’’ singhiozzai.
‘’Non voglio guarire. Io non voglio guarire da te’’.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Niente muore.'
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love

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=5i50ZIQSg4w
 
Oh, I believe there are angels among us.
Sent down to us from somewhere up above.
They come to you and me in our darkest hours.
To show us how to live, to teach us how to give.
To guide us with the light of love.
-Demi Lovato: Angels among us
Epilogue

NIALL’S POV

‘’Mi ha detto di dartela quando…quando saresti stato troppo male’’ sussurrò Harry. ‘’E so che, anche se fai finta, stai malissimo. Fidati, lo so’’.

Io mi alzai dal divano e raggiunsi la finestra, iniziando a guardare fuori quasi come se la forza di andare avanti potesse cadere dal cielo sotto forma di polvere di stelle. Quasi come se qualcosa potesse cambiare.

‘’Che cos’è?’’ domandai, voltandomi a guardarlo.

Lui scavò nella tasca dei suoi jeans e tirò fuori un dischetto. Solo un DVD, in una foderina trasparente. Ma lo sentivo. Sentivo che era qualcosa di enormemente grande, rinchiuso in un volume così piccolo e ristretto. Sentivo che c’era Ria, in qualche modo.

‘’Non l’ho visto, se è questo quello a cui stai pensando’’ aggiunse Harry, avvicinandosi di nuovo a me. Si posizionò al mio fianco, e mi imitò: dalla finestra enorme di casa nostra, a Londra, osservammo il cielo. I nuvoloni che presagivano pioggia erano finalmente passati, ora il cielo era di un azzurro brillante e nuovo. Quasi fosse rinato.

Non mi accorsi nemmeno che Harry aveva poggiato una sua mano sulla mia spalla, e la stava stringendo.

‘’Niall’’ sospirò. ‘’Io capisco che adesso non è facile, ma…’’.

‘’Non voglio nessuna morale, Harry. E’ l’ultima cosa di cui ho bisogno’’ rimossi la sua mano.

Lui scosse la testa, e i suoi ricci vennero leggermente scompigliati. ‘’Lo so. Lo so benissimo, credimi. Ma pensa che lei…’’.

‘’Non mi importa cosa avrebbe voluto lei’’ ringhiai, allontanandomi ancora e passandomi due mani nei capelli biondi con fare disperato. ‘’Non c’è. Lei non c’è più. Il resto è niente. Ora rispondi ad una domanda’’.

‘’Dimmi’’ si arrese lui, stringendo ancora il dvd.

‘’Perché? Mi spieghi perché al mondo esistono assassini, criminali, evasori, stronzi e stronze che vogliono suicidarsi- ed alcuni ci riescono pure!- ogni giorno, e lei…lei che voleva vivere, voleva solo vivere, è morta?’’ urlai, fottendomene altamente delle lacrime che avevano iniziato a scorrere sul mio viso.

Harry non aveva mai abbassato le difese. Non era mai crollato, non aveva mai pianto, non si era mai lamentato ad alta voce. Era sempre rimasto lì, impassibile, al suo posto fisso senza dire niente. Senza esprimere nulla, senza ispirare niente di niente. Ma quella volta- per la prima volta- vidi crollare la muraglia che aveva attorno. Vidi quel muro di cemento armato crollare pezzo dopo pezzo, prima lentamente e poi sempre più velocemente. E lo vidi sedersi, quasi disperatamente, sul divano di pelle beige e prendersi la testa fra le mani, coprendo il volto. ‘’Non lo so’’ urlò. ‘’Non lo so neanche io’’.

E pianse.

Per la prima volta in quattro anni, e dopo la morte di sua madre, vidi Harry Styles accasciarsi e piangere.
Silenziosamente e poco, ma erano pur sempre lacrime. E avrei voluto avvicinarmi e confortarlo, perché io avevo perso Ria ma lui aveva perso anche sua madre. Perché io, la sera, potevo contare su una chiamata di mamma- anche se non serviva ad un cazzo- che era preoccupata per me, e mi chiedeva di prendere una pausa e tornare in Irlanda. Ma non potevo fermarmi, come aveva fatto invece Harry anni prima. Non potevo farlo semplicemente perché, se mi fossi fermato, sarei annegato nei miei stessi pensieri. Se avevo qualcosa da fare, qualunque cosa, non pensavo. Per un po’, non pensavo a niente. Avrei voluto aiutarlo, come lui stava cercando di aiutare me, ma non potevo. Non potevo perché non potevo tendergli una mano, se era come se mi mancasse un braccio.

Non potevo asciugare le sue lacrime, se non riuscivo ad asciugare le mie.

‘’La sai una cosa, Niall?’’ disse, asciugandosi alla meglio il viso. Non avevo mai visto gli occhi di Harry arrossati. ‘’Due anni fa, esattamente due anni fa, mia madre è morta. Quando se ne è andata, ho visto il castello della mia vita cadere rovinosamente a terra. E non ho fatto niente per impedirlo, perché non ne avevo la forza. Per un lunghissimo anno sono stato immobile, come un inetto, perché non volevo fare assolutamente niente per rimettere insieme i cocci della mia esistenza. E quando è arrivata Ria, così dannatamente uguale ad Anne, io… io ho pensato che- forse- era un segno, o qualcosa del genere. Forse era mamma che…che voleva che andassi avanti. Grazie a Ria ho ripreso in mano la mia vita, lo sai? Lo sapevo che sarebbe morta. L’ho sempre saputo, come l’aveva sempre saputo anche lei. Eppure- anche se mi ripetevo di starle lontano- non ci riuscivo. Non ci riuscivo mai. Adesso che ho perso anche lei, aspetto''.

‘’Aspetti cosa? ’’ chiesi, con la voce rotta e stanca. Era da tempo che non dormivo.

‘’Aspetto che, stavolta, sia lei a mandarmi qualcuno. Qualcuno che mi faccia capire che c’è ancora qualcosa per cui vivere. Che non esistono solo la leucemia e la morte al mondo, anche se- fin’ora- ho visto solo quella parte. Qualcuno che mi mostri come fare a voltare pagina, ancora una volta ’’.

‘’E pensi che lo troverai? Il motivo per andare avanti, intendo’’ sussurrai.

‘’L’ho già trovato’’ si alzò, scuotendo i capelli come era suo solito. E poi sorrise. Con le guance rosse e gli occhi gonfi, sorrise. E quel suo sorriso mi ricordava tanto quel leggero raggio di sole, che spunta dopo una tremenda tempesta. ‘’Lydia è partita stamattina’’ sussurrò, tornando serio. ‘’Non ho fatto nulla per convincerla a restare. Ha detto che le avrebbe fatto troppo male e che lì…bhè, lì c’era qualcuno che la stava aspettando. Ha detto che non ce la faceva a sentire i pianti di sua madre ogni notte, e a vedere gli occhi bui e rossi di suo padre. Ha detto che non ce la faceva a vivere in una casa sommersa dalle foto della sorella morta. Ha detto anche che quel Federico la ama’’.

E lessi un nuovo dolore negli occhi di Harry. Ma perché? Perché sono sempre i migliori ad andarsene, e i buoni a soffrire come cani?

‘’Ma?’’ lo incitai, atono.

‘’Ma non la ama quanto la amo io’’.

‘’E perché non glielo hai detto?’’.

‘’Perché non so come fare’’.

‘’L’hai appena fatto’’.

‘’Ma è troppo tardi, Horan. E’ troppo tardi’’.

Lo vidi mettere il cappotto marrone che aveva lasciato sulla poltrona, e scuotere la testa- come a voler rimuovere cattivi pensieri. Lo vidi prendere il suo galaxy s4 e metterlo in tasta. Con il capo indicò il dvd che aveva lasciato sul tavolino poco prima. ‘’Guardalo quando sai che stai per crollare’’.

E se ne andò.

°°°

ONE WEEK LATER

La casa era completamente vuota, quel giorno.

Louis era andato a conoscere i genitori di Mia, dato che- a quanto pareva- stavano facendo sul serio. Zayn era uscito a fare compere assieme a Liam, che pareva interessato ancora ad un’altra ragazza. Con Sophia la cosa era durata relativamente poco, ed ora- da quanto avevo capito- stava frequentando un’altra tipa. Harry era ritornato dietro la muraglia che aveva eretto attorno a se stesso. Inizialmente mi aveva un po’ parlato di Lydia, per quanto avessi voglia di ascoltarlo. Poi aveva smesso, così- da un giorno all’altro. Ora non la nominava neanche più, e si chiudeva a riccio con tutti. Nonostante questo, continuava ad andare a decine di feste, a farsela con decine di ragazze- anche insieme-,e a fingere di essere felice. A fingere di essere soddisfatto.

L’album- midnight memories- era uscito da poco, ed era stato un vero successo- come ci avevano già preannunciato. I concerti e il tour sarebbero ricominciati a breve. Le interviste sarebbero cominciate a breve. La mia vita sarebbe ritornata ad essere identica a quella che avevo prima di incontrare Miriam. E ne ero felice, perché almeno sarei stato troppo impegnato a pensare alla mia incolumità quando camminavo per strada e le fans mi riconoscevano. Perché almeno sarei stato così occupato con tutto il resto- anche se, per me, contava ogni giorno di meno- per pensare a lei.

Non avevo ancora visto quel video. Forse non l’avrei visto mai, e ne ero consapevole. Stavo facendo di tutto- di tutto nel senso letterale del termine- per dimenticarla. O perlomeno per provare a superarla. Per provare ad essere di nuovo la persona che ero prima di incontrarla, o – a mali estremi- assomigliargli almeno un quarto. Ma era così difficile che, quando ci pensavo, mi facevano male addirittura anche i denti. E la stavo odiando. Il mio amore per lei era così schifosamente grande, che si stava trasformando in odio.

La vedevo dappertutto: in giro per casa, davanti all’isola della cucina, sul divano a guardare la tv, affacciata al balcone ad osservare la neve, nel mio letto- quando andavo a dormire. Nei miei sogni. Era sempre- sempre, cazzo!- nei miei sogni. E mi irritavo a morte. Perché mi tormenti, Ria? pensavo. Perché cazzo non te ne vai, e mi lasci in pace?

Di solito non ne parlavo con nessuno, a parte che con Harry sporadicamente. Ma, nell’ultima settimana, avevo perso tutta la voglia di parlare. Parlare anche del tempo, o della carriera. Avevo perso la voglia di vivere e mi detestavo, perché Ria avrebbe voluto vivere e non aveva potuto farlo. Io dovevo vivere per lei, essere la sua vita, la sua voce, la sua ragione per essere. Ed invece mi stavo arrendendo. Stavo cadendo sempre più giù, e la cosa peggiore era che non mi importava. Anzi, che lo volevo addirittura.

Ogni sera, quando mi guardavo allo specchio del bagno, cercavo di farmi forza. Di smettere di piangermi addosso, di riprendere in mano le redini della mia esistenza. Ma non ce la facevo, non ci riuscivo. Lei era dappertutto ed io non ero da nessuna parte. E ci avevo pensato, a farla finita, ma mi ero vergognato subito dopo. Lei è morta, e tu vuoi ucciderti?

E allora non mi restava altro da fare che pregare. ‘’Ti prego’’ dicevo davanti alla superficie dello specchio, osservando i miei occhi. Mi pareva addirittura di vedere Ria all’interno delle mie iridi azzurre. La vedevo ridere, la vedevo scuotere la testa, la vedevo sospirare. ‘’Ti prego, Miriam. Vienimi a prendere’’.

Era una sera di febbraio, poco dopo il compleanno di Harry, quando decisi di vedere quel dvd. Non capii perché, all’inizio. Insomma, dovevo andare avanti. Come avrei fatto, se l’avessi visto? Ci sarei mai più riuscito? Ma, infondo all’anima, conoscevo il motivo per cui mi stavo accingendo ad inserirlo nel lettore multimediale. Sapevo perché. Erano passati quasi quattro mesi dalla morte di Ria. Mi ero promesso che non avrei permesso al tempo di rovinare la sua immagine, anche se non riuscivo a vedere una sua fotografia. Ma non riuscivo più a ricordare il colore preciso dei suoi capelli, perché sfumava sempre di più nei miei ricordi. Non riuscivo a ricordare il colore esatto dei suoi occhi, che sembravano semplicissimi occhi marroni ma sapevo che non era proprio così. E, cosa di gran lunga peggiore, non riuscivo più a ricordare il suono della sua voce. Mi sforzavo, quasi tutte le notti mi spremevo le meningi, ma non riuscivo a ricordarlo. Nel mio cranio rimbombava solo un eco lontano che, forse, era leggermente analogo a quello del suo timbro vocale. Ma non era quello che volevo. Io avevo bisogno di ricordarla, e se per farlo dovevo soffrire e guardare quel maledetto video, l’avrei fatto.

Inserii il dvd nel lettore, e premetti play. Poi mi allontanai dallo schermo dello schermo a plasma in camera mia, e mi sedetti sul bordo del letto. Non troppo vicino alla tv, né troppo lontano. Mi bruciava il cuore.

Non avevo mai pianto di giorno, da quando Ria era morta. Ma quando apparve la sua immagine sullo schermo, mentre aggiustava l’angolazione della telecamera, scoppiai in lacrime. Non emettevo nessun suono, però. Non contraevo i muscoli facciali. Ero solamente…immobile. Dio mio, non me la ricordavo così bella. Era sicuramente molto più adorabile di quanto la ricordassi, e molto più sana, in salute e in carne rispetto all’ultima immagine che avevo di lei.

‘’Ciao Niall’’.

Misericordia, la sua voce. Non era per niente uguale a quella che avevo in mente io, e- mentre continuavo a piangere- capii di aver fatto la cosa giusta, a guardare quel video.

‘’Mi sento un po’ stupida a registrare questo video’’ sorrise, passandosi una mano fra la frangetta. I suoi capelli. ‘’Ma lo faccio ugualmente, perché per me è molto importante. Dunque, non so da dove cominciare. Ho deciso di registrare questo video e di darlo ad Harry, perché ti conosco ed ho…avevo paura che tu facessi qualche sciocchezza. Mi è un po’ difficile parlare al passato, visto che- per ora- sono qui, ma se Harry te l’ha consegnato…insomma, se lo stai guardando io sono morta’’ sorrise amaramente, scuotendo la testa. ‘’Ma non voglio parlare di questo. O meglio, sì, ma non voglio parlare di me. Ho fatto questo video per parlare di te…per parlare con te. Per questo ti chiedo di ascoltarmi, e di smetterla di piangere e pensare di interrompere il video e spaccare in mille pezzi il dvd’’. Ma come fa? Come faceva? A sapere così tante cose di me? ‘’Allora…Niall io voglio vivamente che tu sappia- non mi importa se lo sai già o meno- che io ti amo. Ti ho amato con le unghie e con i denti, anche se non sono stata capace di dimostrarlo. Sai, Niall, voglio raccontarti tutto dall’inizio. Quando mi diagnosticarono la leucemia avevo quattordici anni. A 14 anni si è appena adolescenti. Sin da bambina avevo sempre sognato di laurearmi in psicologia, diventare una grande psicologa e sposarmi. Sposarmi ed avere tanti di quei bambini da far paura’’ sorrise. ‘’Ne ero convinta, e magari sarebbe potuto succedere davvero. A 14 anni ho visto sfumare, davanti ai miei occhi, tutti i progetti. Tutti i sogni. Tutte le aspettative. Ho smesso di andare a scuola pubblica, ho smesso di ballare, ho smesso di saltellare in giro per casa. Non sai quanti incubi, quanti compleanni con le lacrime bloccate sotto le pupille, quanti pianti e quante urla. Poi, a sedici anni, l’ho accettato. Dopo due anni di calvario, di negazioni e di cure di ogni tipo, l’ho accettato. Ho accettato di essere una malata terminale. Ho imparato a guardare negli occhi i miei genitori, le mie amiche e Lydia pensando ‘’forse questa è l’ultima volta che vi vedo’’. E stavo bene. Stavo bene perché avevo perso ogni speranza, ogni sogno, ogni barlume di luce. Stavo bene perché sarei morta, ma me ne importava sempre di meno. E poi sei arrivato tu, con quegli occhi maledettamente azzurri e quel ciuffo biondo ed io…ed io’’ i suoi occhi divennero lucidi, mentre li pizzicava con le dita. ‘’Ed io ho iniziato a pensare che, forse, non dovevo andarmene. Che, porco giuda, potevo avere te e stavo morendo! E non era giusto. Non era giusto perché…perché io ero predestinata e tu avevi stravolto ogni singola cosa. All’inizio ti ho odiato. Ti ho odiato perché rappresentavi tutto quello che volevo, ma che ero costretta a lasciar andare. Ma, nel profondo del mio cuore, sapevo di amarti. Sapevo che ti avrei amato più della mia stessa vita.
Oltre la mia stessa vita.
Non avrei mai pensato che tu avessi potuto ricambiare i miei sentimenti. E ti ho detestato anche per questo. Se fossi stato più maleducato, meno perfetto e meno giusto, forse non mi sarei innamorata di te. Forse, se tu mi avessi trattata con sufficienza, non sarei qui a registrare questo video. Non ti starei facendo piangere e soffrire. Ed è questo il motivo per cui ti sto parlando. Purtroppo so, anche adesso, che non mi resta molto tempo. Che, probabilmente fra una settimana, non sarò più in grado di parlare. Perciò ti parlo adesso. Niall, lo so. Lo so che adesso sei triste, che ti senti solo e lontano da me. Ma non siamo lontani!’’
lì scoppiò a piangere. ‘’Non lo siamo perché io sarò sempre ovunque tu sarai. Ascoltami. So che è inutile dirti adesso queste parole, e so che- per molto tempo, forse- non mi ascolterai nemmeno. Ma io voglio vederti felice, è chiaro? Questo non è un discorso di circostanza, non sono frasi già fatte. Io voglio con tutta me stessa che tu sorrida di nuovo. Voglio che tu vada avanti. Niall, sei la persona migliore che io abbia mai conosciuto in vita mia, la persona di gran lunga più dolce e gentile al mondo. Tu meriti…meriti tutte le cose belle che esistono in quest’universo. Meriti di stare bene. E non è facile per me, lo sai? Non è facile immaginarti felice con un’altra, magari con una famiglia. Non sai quanto avrei voluto invecchiare con te, ma non è stato possibile. Non è facile, ma io voglio che sia così. Voglio vederti mano nella mano con una bella ragazza, mentre camminate sotto la tour Eiffel oppure sotto il London Eye. Voglio vederti in giacca e cravatta mentre aspetti qualcuno sull’altare. Voglio vederti baciare un pancione, decidere assieme a tua moglie il nome di tua figlia.
Voglio che tu viva.
Vivi, Niall. Vivi anche per me. Non ti sto chiedendo di vivere nel mio ricordo. Io ti immagino anziano, su di una sedia a dondolo vicino al camino, con i tuoi nipoti sulle gambe. Ti immagino mentre gli racconti gli aneddoti della tua giovinezza, della grande popstar Niall Horan. E, magari, gli racconterai anche di me. O magari ti ritornerò semplicemente in mente. E voglio che tu sorrida, quando pensi a me. Voglio che tu mi ricordi con un sorriso e non con una lacrima, questa è l’ultima cosa che ti chiedo. E se il mio ricordo sarà troppo soffocante, se ti impedirà di ricostruirti una vita, allora…’’
si asciugò le lacrime e sorrise quasi falsamente. ‘’Allora dimenticami. Ti do il mio consenso. Dimenticami. E sappi, ovunque tu sia adesso e in qualunque anno o mese tu stia guardando questo video, che ci sono. Che sono accanto a te, in questo momento, e che ti sto sorridendo. E, so di non avertelo mai detto, ma…tu mi hai tenuto in vita. Sei stato l’unico. E ti ringrazio, Niall. Grazie per aver reso l’ultimo anno della mia vita il più incredibile di tutti. Grazie per essere stato accanto a me, nonostante tutto. Grazie per avermi fatto capire che l’amore, quello vero, supera e va oltre qualsiasi cosa. E se me ne sono andata senza dirti addio, senza salutarti, allora ti saluto adesso. Lo sai che cosa penso? Penso che la nostra vita sia fatta di sorrisi. Un agglomerato di sorrisi. Lasciamoli andare. Lasciamoli andare sorridendo, senza rimpianti.
Sei stato la mia vita, Niall. Sei stato la parte migliore di me. E non cambierei niente di niente. Buon Natale, se stai vedendo questo video a dicembre. Buona Pasqua se lo stai vedendo ad Aprile. Buon Anno se lo stai vedendo a gennaio. Buon Halloween, buon Carnevale, buon Giorno del Ringraziamento, buon compleanno.
E, sopra ogni cosa, buona vita.
Ti amo’’.


°°°

Te lo prometto. Te lo prometto. Ti giuro che te lo prometto. Ed ora, su questo palco mentre canto ‘’half a heart’’ cercando di non piangere, ti penso ancora. Ti prometto che proverò a sorridere di nuovo.
Ti prometto che, da qualche parte ed un giorno, riuscirò a trovare il coraggio di lasciarti andare.


 
''Amore è avere le vertigini
quando non sei tu a sporgerti''.
-Guglielmo Scilla.


dc

SI, LO AMMETTO.

FA MOLTO, MOLTO, MOLTO STRANO VEDERE LA SCRITTA 'EPILOGO'. DOVETE SAPERE- TUTTE- CHE NON AVEVO MAI PENSATO LONTANAMENTE DI ARRIVARE ALLA FINE DI QUESTA FF. ERO CONVINTA CHE AVREI INTERROTTO DOPO POCHISSIMO TEMPO. MA SONO QUI, ADESSO, ED E' SOLO GRAZIE A VOI.
VOI DAVVERO NON VI RENDETE CONTO DI QUANTO MI FATE FELICE.
SCRIVO DA QUANDO AVEVO NOVE ANNI, E MAI- MAI- SONO STATA CONTENTA COME ADESSO. NON MI DILUNGHERO', PERCHE' PENSO CHE BASTI SEMPLICEMENTE UN GRAZIE.
GRAZIE A CHI HA LETTO E RECENSITO.
GRAZIE A CHI HA SOLO LETTO.
GRAZIE A CHI HA LETTO UN SOLO CAPITOLO.
GRAZIE A CHI MI SOSTIENE E MI RIEMPIE DI COMPLIMENTI, CHE NON MERITO.
GRAZIE DI CUORE, A TUTTE QUANTE VOI. SIETE...INEGUAGLIABILI, DICO SERIAMENTE. NON SAREI QUI, ALTRIMENTI. E MI DISPIACE CHE SIA FINITA COSI', NON SOLO PER VOI E PER ME, MA ANCHE PER NIALL ED HARRY. SI, SONO CONVINTA CHE ESISTANO I MIEI PERSONAGGI HAHAHA.
PER QUESTO, E PERCHE' SIETE ECCEZIONALI, IO STAVO PENSANDO AD UNA COSA. UN SEQUEL, IN MODO CHE LA SITUAZIONE SI SISTEMI. OVVIAMENTE, SE VOLETE ALRIMENTI NON SE NE FA NULLA. CAPIREI SE ALCUNE DI VOI NON LO LEGGESTE PERCHE' NON CI SARA' RIA.
COMUNQUE, GRAZIE GRAZIE GRAZIE.
A PRESTO RAGAZZE, FATEMI SAPERE <3
SIETE TUTTO
HARRYETTE
 
  
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