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Autore: Ethasia    05/01/2014    1 recensioni
Da piccola ho sempre detestato il personaggio di Peter Pan. Adesso che sono più grande, il suo mondo, il suo modo di vivere mi hanno affascinata, al punto di desiderare di volare sull'Isola che non c'è. E mi sono domandata... cosa succederebbe se, dopo essersi lasciati a Londra, Wendy e Peter si ritrovassero, cresciuti e cambiati entrambi? Se l'Isola non fosse più il posto che i Darling avevano conosciuto da bambini? Così è nata la mia fanfiction.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bimbi Sperduti, Capitan Uncino, Peter Pan, Wendy Moira Angela Darling
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Peter's.

Wendy Darling. Ossia, la persona più testarda che abbia mai conosciuto. Insomma, ho ammesso di aver esagerato. Ho tentato di farmi perdonare con fiori, qualche moina e dei baci - se poi di questi non ha voluto saperne, la colpa non è certamente mia. Ma le ho persino chiesto scusa più e più volte - io! -, e ancora non c'è stato verso di farla cedere. No, neanche per idea, la signorina preferisce fare l'infantile e rimanere arrabbiata, ignorarmi e lanciarmi frecciatine quando non è troppo impegnata a guardarmi come se mi augurasse di rompermi tutt'e due le gambe insieme. E meno male che dei due quella matura dovrebbe essere lei. 
Ma io ho un piano, e se fallisce questo, significa che il numero delle mie speranze è pari quasi a zero. Ad ogni modo, dovrebbe funzionare. Forse non la conoscerò bene come vorrei, ma se c'è una cosa a cui Wendy non sa resistere, è un caffè di buona qualità.


Wendy's. 

Mi sveglio, dopo quello che è stato un magnifico sonno ristoratore. Infatti, mi sento stranamente in pace col mondo, il che è dovuto in parte al fatto che ieri sera, per chissà quale motivo, Pan non si trovava al Rifugio. Il perché non m'importa molto, dato che ora sto così bene: la luce è tenue, il silenzio meraviglioso, e in casa non c'è ness..
Un momento. Perché non c'è nessuno?
Dal sacco a pelo in cui ho dormito mi guardo intorno, stranita e ancora mezza assonnata. Davvero, pare che mi abbiano lasciata da sola. Carini, gli amici: almeno potevano avvertire. Inizio pigramente ad alzarmi, intenzionata a non fare niente per tutto il giorno, quando una voce alle mie spalle mi fa ricadere distesa.
- Buongiorno Wendy -. Mi volto, e appoggiato all'angolo cucina vedo Pan, con in mano una tazza fumante e sulle labbra un sorriso abbagliante.
- Non vorrei sembrare ripetitiva - borbotto, tentando di rimettermi seduta dalla posizione ingarbugliata in cui mi ritrovo, - ma tu sei proprio un cretino.
- Magari è per questo che mi ami - ribatte lui, ammiccando.
Ignoro quest'ultimo commento; mi allungo per prendere una felpa lasciata incustodita, come quasi tutto qui dentro, e mi ci stringo dentro, guardando Pan di sbieco. Dev'esserci sotto qualcosa.
- Dove sono tutti quanti? - domando sospettosa.
- In giro - risponde vago, - ma per quanto ne so io rimarranno fuori per un bel po'.
E ti pareva. Doveva pur esserci un motivo per il quale è così contento.
- Allora - borbotto - penso che tra poco me ne andrò anche io.
- Aspetta - mi ferma. - Non vuoi sapere cosa c'è in questa tazza?
Sbuffo. Vediamo dove vuole arrivare. - Cosa c'è in quella tazza, Pan? - domando esasperata.
- Del delizioso - comincia, come se fosse un carismatico venditore di pentole, - appetitoso, e fragrante.. caffè aromatizzato!
Spostandosi di mezzo metro rivela sei o sette scatole di diversi colori di cialde da caffè, ma soprattutto.. una nuova macchinetta. Pur non volendo, i miei occhi cominciano a brillare.
- E' questo che hai fatto ieri sera? - chiedo impressionata. - Sei andato a Londra a rubare una macchina per il caffè?
- Chi ti dice che l'ho rubata? - domanda indignato. Inarco un sopracciglio, scettica. - Be', d'accordo, questa l'ho rubata, ma io di solito le cose le pago, davvero. In ogni caso, sì, sono andato a Londra, e ho anche dovuto fare diversi viaggi per trasportare tutto senza farmi affossare dal peso in eccesso.
Rimango a bocca aperta. E soprattutto mi domando per quale diavolo di ragione abbia fatto una cosa del genere.
- Già che c'ero - aggiunge, tirando fuori qualcosa dalle profonde tasche dei pantaloni, - ti ho anche preso qualche confezione del tuo tabacco preferito. So che quello indiano non ti fa esattamente impazzire, così..
L'espressione stupita mi svanisce all'istante dalla faccia. Eccolo, il trucco. - Dunque hai fatto tutte queste cose solo per cercare di rabbonirmi - deduco.
- Sì - risponde a colpo sicuro. - Perché Wendy, io non so più come fare per chiederti scusa. D'accordo, mi sono comportato male e sono stato meschino, ma penso che adesso tu la stia tirando un po' troppo per le lunghe. Ti ho già detto e ribadito che mi dispiace, perciò.. ora puoi perdonarmi?
Ci rifletto qualche secondo. Da una parte c'è la rabbia per le puerili parole di Peter; dall'altra, una mega fornitura di caffè e tabacco praticamente solo per me.
- E dài - mi sorride, - questo è anche al cioccolato.
Caffè e cioccolato. Dio, potrei morire.
- E va bene - mi arrendo, alzandomi per prendergli la tazza dalle mani. Bevendone un sorso, mi sembra di trovarmi davanti le porte del paradiso. . Ma solo perché hai saputo come fare a convincere una caffeinomane.


Matthew's.

- E' andato fino a Londra solo per comprare a lei del caffè?
Noah annuisce. Lancio un'occhiata di sottecchi a Peter e Wendy, seduti a discutere più tranquillamente di quanto li abbia visti fare da quando lei è tornata qui. Wendy ha una coperta leggera sulle spalle e tra le mani l'ennesima tazza colma di caffè.
Io non so spiegarmelo. Dev'esserci una spiegazione logica. Peter non va a Londra per prendere qualcosa per noi neanche se lo supplichiamo in ginocchio sui ceci; lui, il mio migliore amico, non farebbe mai una cosa del genere solo per una ragazza.
- Be', deve volerla proprio tanto per fare una cazzata simile - borbotto scontroso.
Noah mi lancia uno sguardo di traverso. - Credo che ormai anche tu abbia capito che forse adesso non è più soltanto una semplice sfida, Matt.
- Infatti - salto su, come se mi fossi accidentalmente seduto su un porcospino, - perché è una sfida complicata. E' per questo che è arrivato fino a Londra per lei. La conquisterà e poi la scaricherà, come ha fatto con tutte le altre. Non cercare di mettermi in testa strane idee, Noah.
Lui si stringe nelle spalle, come se comunque sapesse che in fin dei conti ha ragione lui. Mi volto dall'altra parte, irritato. E' impossibile che Peter Pan si stia innamorando. E' un concetto che non ha proprio la minima possibilità di esistenza. Che idea ridicola. 





innanzitutto, anche se con cinque giorni di ritardo, buon 2014 a tutti c: be', non c'è molto da dire, in realtà: mi andava solo di mettere qualcosa di un po' più divertente per spezzare con il litigio abbastanza serio tra Wendy e Peter. (che tanto poi lo so che la cosa del caffè non farà sorridere nemmeno lontanamente nessuno, però ci ho provato :D) e niente, se interessa a qualcuno la mia situazione compiti è piuttosto disperata, quindi spero di poter aggiornare presto, ma non ci giurerei. intanto, buona finedellevacanze/ritornoascuola/lavoro/qualsiasicosa a tutti quanti :3


 
  
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