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Autore: __avatar__    05/01/2014    1 recensioni
Questo è il seguito di "Non sei solo".
Uno nuovo pericolo minaccia la terra e i nostri Vendicatori, ma si alleeranno con una vecchia squadra
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Sorpresa, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Da oggi voglio cambiare pianeta! -  disse Tony buttandosi a sedere sull’erba, con ancora l’armatura addosso – Non è possibile che in poco più di due anni la Terra sia stata attaccata tre volte! >>
Erano ancora tutti in cortile, chi troppo stanco per muoversi di un solo centimetro, chi ancora impegnato ad ammucchiare gli Skrulls morti in un angolo. Sam e Natasha raggiunsero il gruppo, dove un certo dio del caos lanciò uno sguardo alla bruna senza dire niente però.

<< Come stai Sam? >> chiese infatti Steve, non ricevendo subito risposta dalla donna ma da qualcun altro

<< Non sapevo avessi lo stomaco così debole. – parlò Stark stiracchiandosi – Infondo hai solo visto il tuo ragazzo decapitare suo padre, che doveva essere morto, me che invece… >>

<< Si, grazie Tony. abbiamo capito – lo interruppe quella – Comunque sto meglio, devo aver mangiato qualcosa di strano. >> tagliò corto quella, cercando di non guardare il dio moro.

Diciamocelo, tutti si erano meritati una vita intera di far niente. Infatti Xavier invitò tutti a restare li finché non si fossero riposati a dovere, ma solo i Vendicatori e Fantastici 4 accettarono l’invito. Strange, Namor e Freccia Nera dissero che era tempo che tornassero alle loro vite, o “affari importantissimi, e che non potevano ignorare per molto” secondo Strange. Ovviamente quattro uomini furono solo che felici della loro partenza.

Ma anche Richards e combriccola restarono per una sola settimana, che fece da sfondo per altri esilaranti scherzi del quartetto non cresciuto. Scherzi che, ovviamente, finirono con l’essere scoperti troppo presto; e che videro due mori finire a dormire sul balcone o direttamente in giardino dopo un calcio nel deretano ben assestato, seguito da coperte e cuscini (dai Natasha e Sam non sono poi così cattive). Un certo genio aveva ormai accettato come sua stanza lo sgabuzzino, mentre il quarto era il meno fortunato, si perché Susan si era stufata di arrabbiarsi con lui, così cedette le redine a Ben, il quale ne fu solo che felice. Infatti gli bastava un “leggera” pacca sulle spalle da mandare la Torcia dritta dritta stesa sul tappeto priva di sensi per un paio d’ore.

La prima volta capitò quasi per caso, i quattro avevano appena finito di mettere le mani di Thor, Logan e McCoy dentro a delle bacinelle con dell’acqua (ehi non si sarebbero dovuti addormentare sui divani, con quattro bambini annoiati in circolazione). Il gruppetto non fece in tempo a chiudere la porta del salotto, che i loro baby-sitter li scoprirono. Loki e Clint furono fortunati quel giorno, vennero mandati a dormire in salotto solo perché fuori diluviava; Tony, dopo un’occhiataccia di Steve e un flirt non riuscito (si ricordava bene la sera a Central Park) si avviò tutto mogio nel ripostiglio/camera. Mentre Johnny, beh lui rimase per circa tre ore privo di sensi sul tappeto del corridoio, alla mercé di tutti gli studenti che se la spassarono a fargli foto e video mentre lo torturavano.
Quando quella settimana finì, arrivò il momento dei saluti dei Fantastici 4. Quando Johnny e Loki si diedero la mano, la Torcia disse con un sorrisino maligno

<< Questa volta hai vinto te. Ma ci riproverò, stanne certo. >>

<< Come vuoi, la salute è la tua ti ricordo. >> lo salutò il dio maligno, facendo preoccupare un poco il ragazzo.
La settimana che seguì fu lenta, noiosa e priva di qualsivoglia notizia tranne… UNA!!!

Un pomeriggio dopo pranzo, mentre tutti erano fuori a fare una partita a basket con i ragazzi della scuola, Thor li raggiunse tutte felice e con un sorriso che andava da un orecchio al altro. Alcuni si girarono a guardarlo, mentre Loki già poteva immaginare di cosa si poteva trattare.

<< Padre ha deciso! >> parlò il biondo, riferito a nessuno in particolare. Il dio vedendo che però nessuno aveva capito continuò

<< Mi incoronerà Re di Asgard. >>

<< Ah… wow! >> commentò il genio, noncurante, dato che la notizia non riguardava lui.
Tutti gli altri si congratularono con il biondo, il quale decise che, una volta Re, avrebbe voluto Loki come unico consigliere reale.

<< I consiglieri reali devono tenersi in comunicazione con i Nove Regni. Così voi potrete vedervi quando volete. >> spiegò raggiante

<< Sembra strano che abbia concepito tutto da solo. >> commentò Loki con un sorrisino al orecchio di Sam, anche lei sorridendo.
Tutti i vendicatori e gli X-Men vennero invitati ad Asgard per il grande evento, che sarebbe avvenuto di li a due settimane, tre mesi per gli Asgardiani.
 

IL FATIDICO GIORNO

<< Tony, muoviti manchi solo te. Siamo in ritardo. >> gli urlò Natasha, che finì si sistemarsi una piega del lungo vestito blu notte che portava.

<< Arrivo mamma. >> commentò quello uscendo dalla stanza e chiudendosi la giacca.
Appena si fermò in mezzo al salotto, sei paia di occhi erano fissi su di lui, e i proprietari con la bocca spalancata e senza parole. Il primo a riprendersi fu Clint, che con un filo di voce chiese

<< Come diamine ti sei vestito? >>

<< Perch? Loro hanno vestiti strambi- alludendo ad Asgard – Perché io non posso? >> chiese sulla difensiva

<< Perché non sei un clown, Tony. >> si riprese Sam, fasciata da un vestito rosso fuoco, che avrebbe sostituito quello di lava

L’uomo si guardò i vestiti. Lui di certo non trovava niente di strano. Beh non era la parte inferiore dei vestiti quella strana. Era molto classica, pantaloni neri eleganti e delle scarpe nere lucide. Era la parte superiore il problema. Portava una camicia gialla canarino, con il colletto come gli anni 70, al collo una cravatta rossa con pois verdi e a completare il tutto una giacca in pelle color cammello.

<< Dimmi che ti sei buttato ad occhi chiusi nell’armadio, e quello è il risultato. >> commentò Loki, che aveva la sua solita veste verde e nera e l’elmo in mano

<< Ha parlato quello con le corna da mucca in mano. >> si lagnò il genio

<< Sam, Natasha vi prego. Aiutate il bambino a rivestirsi. >> commentò Bruce dentro al suo completo grigio scuro
Le due donne presero a braccetto Stark e lo riportarono in camera. Un decina di minuti dopo uscirono, e questa volta il moro era presentabile nel suo completo nero, probabilmente costato qualche centinaia di dollari.

<< Si così, mi sento io. E accompagnato da queste due fanciulle mi sento l’uomo più importante del mondo. >> commentò sistemandosi il farfallino
Gli altri si guardarono, poi con delle espressioni da “si è tornato il solito Tony” presero ad uscire sulla terrazza e raggiungere il tetto. Qui, una volta messi in cerchio, Loki chiamò Heimdall e la classica luce arcobaleno li avvolse.
 

ASGARD

Comparvero a fianco di Heimdall, che al loro arrivo estrasse la spada e il Bifrost iniziò a fermarsi. Ad attenderli c’erano due guardie, che scortarono il nuovo gruppo verso palazzo.
Quando arrivarono nella piazza esterna, notarono che quasi tutta Asgard era riversa la, chi cercava di vedere all’interno della sala del trono allungando il collo, chi guardava i nuovi arrivati, specialmente il dio moro. Alcuni si scansarono al suo passaggio, altri semplicemente lo guardavano male.

<< Spero che questa volta vada tutto bene. >> commentò il moro, poi vedendo l’espressione di Sam, rispose alla domanda silenziosa della ragazza

<< Ecco la prima volta ho rovinato l’incoronazione di Thor facendo entrare dei Giganti di Ghiaccio, così la cerimonia è saltata e io per fargli fare una cosa da pazzi, e togliermelo dai piedi, gli ho fatto venire voglia di andare su Jotunheim – Loki alzò lo sguardo verso la ragazza, che stranamente non era sorpresa – E al nostro ritorno Odino lo ha esiliato. Quindi vorrei che non succedesse niente questa volta. Pochi mi crederanno. >>

<< Ah che vita tranquilla la tua! >> rispose quella ridendo.
Una volta nella sala del trono videro che tutti erano in fermento. Odino sedeva sul trono, con al sua veste d’oro, alla sua sinistra sui gradini c’erano i tre guerrieri,  Fandral fece l’cchiolino a Sam e Natasha, le quali si affrettarono a raggiungere gli X-Men Logan, Tempesta, Angelo, Colosso e Shadowcat; alla destra Sif e Frigga, quest’ultima raggiunse il gruppo, che prima si inchinò, e abbracciò il figlio adottivo

<< Oh Loki, come sono felice di rivederti. Mi hai fatto stare in pena. – disse quella sciogliendo l’abbraccio – Thor ha qualche problema. È chiuso in camera sua, e non lascia entrare nessuno. Magari te riesci a schiodarlo da li. >> disse quella. Loki sorrise divertito, poi si allontanò, verso le loro stanze.

Percorse il lungo corridoio che portava dalla sala del trono alla varie stanze, come biblioteca, i giardini privati di Frigga e vari studi, prese un secondo corridoio che conduceva alle stanze private dei due principi. Appena raggiunse quella del maggiore non si stupì di trovarla chiusa a chiave. Così si appoggiò allo stipite della porta e prese a parlare.

<< Che eri un’idiota lo sapevo. Ma non un fifone. Ti prometto che questa volta non cercherò di fare niente. >> ma dalla stanza non arrivò alcun suono, ma il moro ne era abituato.

Così prese a tastare il muro alla destra della porta, sicuro di trovarci il vecchio passaggio per la camera dl biondo, che veniva usato quando i due venivano messi in castigo e non potavano uscire dalle camere. O almeno senza usare le porte principali.
Trovò la porticina dietro una grossa tenda rossa, non se la ricordava così piccola. Ma dopotutto, era passato un bel po’ di tempo dall’ultima volta che l’aveva usata per rintanarsi in camera del fratello. L’aprì e percorse il piccolo corridoio, arrivato all’altra porticina sperò che il fratello non ebbe messo niente davanti da bloccare il passaggio; sforzò la maniglia e per fortuna la porta si aprì senza trovare ostacoli.

Quando entrò in camera ci mise un attimo a mettere a fuoco. Era immersa nell’oscurità, e non era mai stata così in disordine, di solito era lui il casinista. Ma li c’erano armi, vestiti e persino, che gli venisse un colpo, dei libri!
Accese le varie lampade ma li il fratellastro non c’era. Provò in bagno, ma niente, l’ultima opzione era il balcone, sperando che quello non avesse fatto qualcosa di insolitamente stupido.

<< Thor? Sei qui fuori? >> uscendo vide il fratello appoggiato alla balaustra di marmo bianco. Il biondo si girò, non sorpreso di vederlo li.

<< Ciao, sapevo che ti saresti ricordato il passaggio. >> gli disse, per poi girarsi di nuovo verso il panorama

<< Beh, come mai sei qui, e non la fuori tutto felice e tronfio?? >> chiese il moro sedenso sul parapetto con le gambe a penzoloni.
Il biondi ci mise un po’ a rispondere, prese del tempo di rimuginare su cosa dire, poi si girò verso il moro e disse, quasi malinconico.

<< Secondo te sono pronto? >>

<< Thor, hai voglia di scherzare? Fino a due settimane fa, o tre mesi, eri tutto felice. E adesso ti fai certe domande? >>

<< Rispondimi. So che tu hai sempre voluto il trono, mi hai fatto esiliare per averlo. >>

<< Si, è stato divertente – disse quello sorridendo, però vedendo che l’altro ancora non accennava a smuoversi continuò – Sei l’unico adatto a quel trono. Hai aiutato a salvare le terra due volte su tre, ristabilito l’ordine sui Nove Regni e sistemato i miei casini. Se non vai bene te, chi lo è? >> e qui riuscì a strappargli un sorrisino

<< E poi ricordati che mi vuoi come Consigliere Reale. Ti aiuterò io a non fare casini. >>
I due si allontanarono dalla balaustra e rientrarono in camera, prima che Loki poté avvicinarsi alla porta il maggiore gli tagliò la strada e lo stritolò in un abbraccio.

<< Sei il solito sentimentale. >> gli disse il moro quando, con una gomitata si allontanò dall’altro.
 
Thor figlio di Odino
Mio erede, mio primogenito
Da tempo ti è stato affidato il potente martello Mjolnir
Forgiato nel cuore di una stella morente, il suo potere non ha eguali
Come arma per distruggere o come strumento per edificare
Hai aiutato a ristabilire la pace tra i nove Regni, e salvato Midgard da minacce di altri regni*
Io ora ti chiedo, se sei degno di portare il peso di regnare sulle tue spalle
Giuri di sorvegliare i Nove Regni?
Lo giuro
Giuri di preservare la pace?
Lo giuro
Giuri di mettere da parte qualunque ambizione egoista e di prodigarti per il bene dei regni?
Lo giuro
In questo giorno, io Odino Padre degli Dei ti proclamo Re di Asgard.
 
Non appena Odino diede lo scettro a Thor, l’intera sala esplose. Loki, che si trovava alla desta di Odino, insieme a Frigga e Sif, fu il primo a congratularsi con il biondo. Poi tutti tacquero quando Thor prese il posto del padre, battè due volte lo scettro e disse

<< Come mio primo ordine, annuncio a voi di volere Loki, mio fratello, come unico Consigliere Reale. >> per un po’ calò il silenzio. Nessuno se lo aspettava, Loki consigliere, lui che aveva fatto esiliare Thor e quasi conquistato un pianeta.
Poi dal piccolo gruppetto terrestre si sollevarono degli applausi e ovazioni, seguiti poi daa tutta la sala.

Il banchetto che seguì fu una cosa assolutamente divina. Ci furono una dozzina, se non di più di portate, più qualche cinghiale arrosto, e dolci dai mille gusti. Vino, idromele e altri alcolici scorrevano a fiumi. Prima che tutti furono completamente intontiti dai liquori, Odino che ebbe una riunione privata con i due figli e Frigga tornò e propose un brindisi per le imminenti nozze tra Thor e Lady Sif.
Sam, che era in disparte con Natasha vide che Loki si stava avvicinando. Le due si scambiarono uno sguardo di intesa, poi la russa li lasciò.

<< Ehi ti devo dire una cosa molto importante. >> iniziò la bruna, ma vedendo l’espressione afflitta si bloccò

<< Che cosa è successo? Che ti ha detto Odino? >>

<< Riguarda le nozze di Thor e Sif. >>

<< Devi fargli un addio al celibato e non sai che organizzare? >> chiese quasi ridendo

<< No, è più seria come cosa. –e parlando fece sedere la ragazza su una poltrona li vicina – il matrimonio di Thor è da sempre stato scritto, dal giorno che è nato in pratica, o una cosa del genere. E una cosa simile è capitata anche a me. >>

<< Mi stai dicendo che hai un matrimonio già programmato? >> la ragazza era senza parole

<< Sei intelligente per fare certe domande. mi sembri Thor – cercò di sdrammatizzare il moro, ma senza riuscirci – Si ho già un matrimonio, con Sigyn. >> e parlando indicò una ragazza bionda, con i lineamenti dolci e delicati che era intenta a parlare con due ancelle.
I due restarono per un po’ in silenzio, senza guardarsi. Una era troppo scossa per dire qualsiasi cosa, l’altro non trovava le parole giuste per confortarla. Poi successe una cosa inaspettata. Sam lo guardò sorridendo.

<< Sono felice per te. Sembra una brava ragazza. Che futuro avrei mai potuto avere con me? Io devo governare un regno di fuoco, e te non potresti vivere a tali temperature. È meglio così, almeno non continuavamo una cosa impossibile. >> e in fine gli diede un lieve bacio sulla guancia, si alzò e raggiunse Thor per complimentarsi con lui.
Dopotutto quello che gli aveva detto era vero. Era felice per lui. Meritava qualcosa di buono dopo tanto tempo. Ora era il suo piccolo segreto che doveva essere nascosto.


 
Angolo aurice
Bene bene, è stato un aggiornamento lampo
Mi ha stupito il mio cervello questi giorni, non pensavo di esser capace di partorire un capitolo così alla svelta
Capitolo che mi è piaciuto scrivere aggiungerei xD
Siamo ormai alla fine, dopo di questo ci sarà il capitolo sul matrimonio e altre chicche, e poi l’epilogo (forse)
Vi ho tediato fin troppo con questa storia.
Che dire, spero vi piaccia :)
Buona lettura


* quando Odino elogia Thor, da due certi mori parto degli sbuffi, specialmente da Tony, perché secondo lui non è giusto non inserirlo in quella conversazione
  
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