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Autore: welcometomywonderland    05/01/2014    1 recensioni
-MOMENTANEAMENTE SOSPESA; PERDONATEMI.
Abbiamo lasciato i Cullen ad un destino più che mutevole.
Sopravvissuti allo scontro con i Volturi, sono tante le cose che possono accadere, dopo 40 anni.
Bella ed Edward, perderanno temporaneamente i poteri. Perchè?
Demetri, un volturo, parte per un viaggio alla ricerca di qualcuno. Chi?
Rory, si sveglia nel bel mezzo di una foresta assetata di sangue un giorno si e l'altro no. Cos'è?
There is no more end, si spera, è la risposta a questo e a tant'altro!
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Demetri, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Capitolo piuttosto lungo e pieno zeppo di informazioni gente!
Iniziamo finalmente a scoprire le carte che ci sono in tavola.
Ultima novità, un ulteriore punto di vista, che come Rory,
come primo capitolo sarò descritto in terza persona.
Cosa ne pensate? Credete di riuscire a reggere il passo,
oppure 4 menti in cui impersonificarsi sono troppe?
Ne vedremo delle belle, ve lo prometto!
Nel frattempo, sono curiosissima di sapere se avete già qualche idea, qualche intuizione.
Davvero! Inviatemeli che li leggo con più che piacere c:
Ali.




 

16.Omini baffuti con i sombrero


 

Nonostante fosse estate, a Denali il tempo era tiranno.

Un manto bianco ricopriva la foresta e il verde degli alberi spiccava, come anche la figura scura che sfrecciava fra gli arbusti che con le punte cercavano di toccare il cielo plumbeo.

O forse erano gli alberi a spostarsi davanti ad esso, per quanto andava veloce.

Non lasciava impronte, il suo passo troppo svelto e quindi leggero, non lasciava tracce.

La figura fece un balzo e per un paio di centinaia di metri volteggiò in aria come fosse sospinto dal vento.

Appena ritoccò terra, girò verso destra e in un paio di secondi raggiunse il sentiero che, se non ricordava male, portava al retro della casa del clan di vampiri dagli occhi d'oro.

Accelerò ancora un poco nonostante iniziasse a sentire la stanchezza del lungo viaggio.

Non appena aveva scoperto che lei era ancora viva, non ci aveva visto più.

Era dovuto partire nell'immediato con la finta scusa di una richiesta di supervisionare una coppia di neovampiri in America.

Aveva corso fino in Spagna per poi attraversare a nuoto l'oceano Atlantico.

L'acqua che mano a mano ghiacciava non lo aveva minimamente disturbato e a dirla tutta, niente sarebbe riuscito ad allontanarlo dalla sua reale missione.

Anche se aveva incontrato quella ragazza per pochi minuti, ne era rimasto abbagliato.

Aveva attraversato l'oceano in diagonale e aveva raggiunto il Canada, da lì, aveva corso fino a raggiungere il terreno già gelato dell'Alaska e giungere finalmente dall'altra parte del continente americano, a Denali.

Il tutto in metà giornata, contando che si era dovuto fermare per fare rifornimento.

Ecco la casa, pensò.

Eleazar aveva assicurato che le sue compagne non lo avrebbero attaccato, che le avrebbe spiegato tutto il minimo indispensabile per farle capire quella visita inattesa e soprattutto indesiderata.

Demetri sapeva di far parte del gruppo di vampiri più odiato del mondo da sempre.

Quello più pericoloso, più spaventevole, ingiusto.

E di conseguenza lui non veniva considerato come un vampiro a se, come una persona distinta, con una propria testa.

In effetti difficilmente si può immaginare come lui potesse rimanere se stesso se doveva sottostare alle regole di quella setta.

Doveva ragionare come i suoi superiori, agire come essi, diventare un loro pari, un mostro.

Non era così.

No, Demetri era ormai un membro così stabile del clan, che era diventato quasi libero.

Ora, la fiducia che veniva riposta in lui era tale che aveva di nuovo spazio per coltivare suoi interessi, avere segreti nascosti ad Aro, che non sente più il bisogno di leggere la sua mente a fine giornata, cosa che faceva secoli prima.

Ma sotto sotto, questa prima sottospecie di libertà, a lui non bastava.

È una storia lunga, la sua.

E stava cadendo nella più totale noia, prima che ci fosse quell'incontro che gli ha svoltato la giornata, o meglio la vita.

Da allora Demetri quasi non ricorda più tutte le cose che sono successe.

Troppe per un paio di settimane.

Il vampiro, la ragazza, sua sorella...

Non riusciva a capire com'era finito così in basso.

Lui, uno dei vampiri più importanti e potenti, del mondo, impietosito davanti una bambina.

Una bambina per di più, che dovrebbe essere morta, come sua sorella d'altronde.

Una bambina che se esce allo scoperto e i Volturi la scoprono, lui e quell'altra idiota sarebbero finiti ad essere una pira gigante di fuoco.

Una bambina che si è fidata dell'assassino e l'ha trasformato, gli ha dato una scusa per dimostrarsi migliore di quanto non sia realmente.

Non era la prima volta che Demetri rimuginava su di Amy.

Quella peste dagli occhi di un brillante verde era riuscita a fargliela.

Aveva corrotto Heidi, che da sempre ha un debole per i bambini e lo sanno tutti.

Infatti, pensò il vampiro, quando organizza le incursioni nel nostro palazzo, sta molto attenta a scegliere coppie senza figli, single e così via dicendo da mandare a morire, raramente si sono visti bambini nel palazzo di Volterra.

E poi, come se non bastasse quell'idiota, la piccolina voleva sua sorella.

'Lei è ancora viva, lo so!' Come smentirla, si disse Demetri.

La ragazza è più che viva; è diventata una creatura immortale.

Un vampiro.

E l'unico rimorso che il bel vampiro può avere, è quello di non potere più osservare quei suoi occhi color giada, così grandi che, a detta sua, non si poteva non osservarli.

Da quanto mi ha detto Serjej, ragionò ancora dentro la sua testa, la ragazza è stata affidata ad un suo amico.

Mentre lui le ha cancellato la memoria di quel giorno, il nostro incontro e la sua trasformazione.

Questo gliel'aveva chiesto lui, almeno glielo avrebbe risparmiato.

Come anche il dolore che i ricordi le avrebbero riportato.

Una settimana fa, Serjej lo aveva informato che la ragazza era sopravvissuta e si era svegliata.

E adesso finalmente aveva trovato una scusa e il coraggio per andare da lei.

Si dispiacque che Serjej le aveva cancellato anche il loro primo incontro.

Ma si rallegrò più che mai, quando pensò che aveva una seconda possibilità.

L'avrebbe trovata, aiutata e l'avrebbe fatta sua per sempre.

Il vampiro non aveva il minimo dubbio che sarebbe stato ricambiato.

E finalmente farò stare un po' zitta quella mocciosetta, pensò rivolto di nuovo ad Amy.

Era stranamente eccitato all'idea di rincontrare la sua anima gemella.

La ragazza che da umana lo aveva lasciato senza parole, come uno stoccafisso.

 

Rory, che con gli occhi aveva rubato i colori al bosco.

 

 

 

 

 

POV Rory

 

Non so da quanto tempo stavo fissando quegli occhi color giada.

Mi incantavano e spaventavano al tempo stesso.

Mia sorella, dov'è?

E i miei genitori, che fine hanno fatto?

Belle domande, Rory, davvero.

Chissà se troverò le risposte. Decido di alzarmi dal pavimento freddo.

Appoggio le foto che avevo tirato fuori non so quanto tempo prima dal portafoglio e l'appoggio sul comodino.

Mi alzo e sollevo anche il libro che avevo fatto cadere, quello sui succhiasangue.

Non so cosa mi prese, ma fatto sta che afferrai un quaderno e una penna dentro il mio zaino, e andai in cucina.

 

'CREATURES OF THE NIGHT vol.2

-VAMPIRES, THE DEMONS OF BLOOD'

 

Recitava il titolo in grassetto sulla copertina.

“Demoni del sangue”, che losca nomenclatura! Chissà da dove l'aveva cacciato fuori...

Apro la prima pagina ingiallita ed un foglietto scivola fuori.

Ecco da dove! È la ricevuta di una biblioteca... a Port Angeles.

Port Angeles? Non so dove sia, e se devo dirla tutta ora che ci penso nemmeno questo sputacchio di terra, Forks.

Prossima mossa, trovare un atlante!

Entro in una stanza piuttosto piccola e trovo una libreria enorme in fondo ad essa vicino ad una piccola finestrella.

La raggiungo e, ringraziando il poliziotto che aveva attaccato dei piccoli cartellini con il genere dei libri, trovai subito ciò che cercavo nella sezione “geografia”.

Tornai in cucina, appoggiai sullo stretto tavolo attaccato al muro, affianco al resto del “materiale”, ovvero il quaderno e il libro sui vampiri, l'atlante e salii su uno sgabello.

Dunque... apro il quaderno e noto con grande disappunto che è vuoto.

Si, sotto sotto avevo sperato che avessi scritto una qualsiasi cosa in passato, anche semplicemente un'introduzione iniziale, com'è che si fa di solito?

Nome: Rory (sempre se non è un'abbreviazione di altro!)

Cognome: Evans (Se non ho capito male e quella tessera, dunque, è di mio padre...)

Età: vorrei saperla.

Magari, numero di cellulare! E perché no, un indirizzo!

Ma ovviamente, alla povera e piccola Rory non può andare niente liscio!

Brava, praticamente non ti conosci e già ti compatisci?! Si vede che sei un'adolescente.

Blocco questi miei graaandi discorsi mentali che mi fanno sentire leggermente una svitata e apro l'atlante.

Dunque, siamo in America, poco ma sicuro.

Stati Uniti, e dall'accento proporrei il versante orientale.

Entra molto nei particolari, mi presenta anche molti parchi naturali importanti, e ci sono dei simboli che mostrano caratteristiche delle città.

Come, per fare un esempio stupido, Parigi è contrassegnata dalla Tour Eiffel.

In fondo alla pagina ci sono le bandiere delle nazioni di cui è composto ogni Stato.

Ah-ah!

Finalmente trovo lo sputacchio di terra dove mi trovo.

Forks. Mmh... di vicino abbiamo... Seattle? Portland? Che schifezza!

Sono sicura che io invece abito, o meglio abitavo da qualche parte come New York, Los Angeles!

Sono fatta per stare in mezzo alle persone, mi ricordo che dalle mie parti avevo una vita sociale!

Mmh... ok, spero che dalle mie parti abbia avuto una vita sociale.

Sbuffo rumorosamente, appoggiando la testa divenuta improvvisamente pesante alla mano, impuntando il gomito sulla tavolata.

Cosa ho fatto di male per meritar-

Stavo giusto rincominciando a compatirmi quando una macchia indistinta colorata di verde, bianco e rosso, mi fa strizzare l'occhio.

Allontano il braccio per poter mettere a fuoco l'oggetto di cui mi ero completamente scordata.

Il braccialetto con i tre fili che si rincorrono.

Carino, ma non il mio genere, chissà perché l'ho preso...

Una bandiera sull'atlante attira la mia attenzione; verde, bianco, rosso...

Ora, vorrei proprio sapere cosa c'entra il Messico.

Perchè devo avere una testa così... osservatrice!

Diamine, teniamo fuori gli omini baffuti con i sombreri e cerchiamo qualche vero indizio su dove provengo!

Bene, avete presente quei flash che rappresentano momenti che avevate completamente rimosso dalla vostra testa? Di quelli che magari, vi sembravano banali, inutili e che invece possono tornarvi utili?

Credo di averne avuto uno.

Cos... mi rivedo un paio di giorni prima.

Appena scoperti i portafogli nella foresta: il primo conteneva dei soldi, mentre il secondo, delle foto...

 

L'ultima foto, quella più recente, mi lascia sconvolta.

La bambina, quella di dieci anni, dato che l'altra avrà almeno sei, sette anni di più ha lo stesso volto di quella che mi era tornata alla mente prima.

La stessa!

Stessi capelli biondi, stessi occhi... osservo la ragazza accanto, sta preparando la valigia -quella della bambina è già chiusa affianco- indossa una maglietta che porta gli stessi colori del mio braccialetto!

Ed una scritta: 'ITALY WE'RE COMING!'

Okok, Rory connetti le sinapsi, so che ce la puoi fare...

Ma veramente Rory, sarà che sei, sono ripetitiva, ma connetti quel carciofo che ti ritrovi in testa!

Ora sai che quelle due siete tu e tua sorella.

Quella orrida maglia che indossi e che per fortuna tua sorella... Amy non ha, non è simile a quella che ti avevano comprato l'anno prima i tuoi genitori, quella con su scritto 'ENGLAND WE'RE COMING!', quando ti hanno annunciato la vacanza in Inghilterra?

Ok gente, ora, avete presente quella sensazione di tranquillità, quando finalmente le palpebre si distendono, gli occhi luccicano e la bocca si apre in un ghigno che sta a significare che avete capito?

Prima di fare qualche figura del cavolo con il mio cervello, controllo che la mia ipotesi sia corretta.

Giro le grosse pagine dell'atlante, raggiungo l'Europa e scivolo con il dito su tutte le bandiere che ci sono.

Giallo. Qui c'è una croce blu... Questa è verde, bianca e rossa...

OH SIIIII!

Torno indietro sulla bandiera che porta i colori del mio braccialetto e leggo: Italy.

Com'è che finalmente i pezzi sembrano incastrarsi alla perfezione?

Sfoglio ancora un poco l'atlante e raggiungo le due pagine dedicate allo Stato Italiano.

È pieno di disegnini!
Mmmh Roma ha il colosseo, P-Pàlerm e... Chempbass -credo, non ho la più pallida idea di come si pronuncino!- hanno molti ombrelloni da mare, poi su una città, Balogn... Bologna? I tortellini, che ridere gente, simbolo di una città la pasta! Milano presenta il Duomo con la Madonnina.

Non ho neanche il tempo di abbattermi dato che non capivo più cosa ero venuta a fare sulla cartina di questo stivaletto che qualcosa attira la mia attenzione.

È una torre pressochè identica a quella che c'è sulla carta che corro a prendere.

Una volta recuperata raggiungo il tavolo di corsa e l'appoggio affianco a quel disegnino...

La torre è storta, e anche dallo stesso lato!

Rileggo i dati sulla schedina:

'STANZA 473 FAMIGLIA EVANS'

poi, in basso sulla destra:

'L'ALBERGO PENDENTE'

Questi geroglifici potrebbero essere... italiano?

Un tuono scuote i vetri della finestra di fronte al mio viso.

Per la miseria che spavento! I peli delle braccia si sono accapponati dal terrore.

Per quanto ero presa non mi ero minimamente accorta del tempo che cambiava.

Lanciai uno sguardo all'orario, e decisi di dover staccare qualche minuto... avevo scoperto molto, ma comunque non abbastanza.

Mi serviva un dizionario di italiano/inglese, o ancora meglio internet!

Manca poco a mezzogiorno e mezza, decido così di andare a farmi una tanto agognato bagno caldo.

Non vedo l'ora di combattere con i miei capelli.

Sinceramente ho paura di quello che potrei ritrovarci in mezzo, ma vabbè, è un rischio che prima o poi dovrò correre.

Prima di alzarmi però, scribacchio qualcosa sul quadernino.

 

'Braccialetto verde, bianco e rosso = Italia

Italia+Torre pendente= Pisa

Ero lì con i miei prima di risvegliarmi a Forks?

 

Mamma Annabelle

Sorella Amy

Papà … Evans'

 

E poi un'ultima riflessione:

 

'A volte non mi batte il cuore, percepisco cose che non dovrei percepire e sento l'odore del sangue;

cosa sono?'

 

Chiusi il quaderno accorgendomi solo in quel momento quanto mi sia stancata.

Ripongo tutto nel mio zainetto, anche il volume sui vampiri che alla fine non ho usato, e raggiungo velocemente il bagno.

Penso che se mi sbrigo, potrei far trovare il pranzo pronto al poliziotto...

 


 

*COFF COFF*, siete ancora vivi?

Io no, per cui vi capirei... che dirvi, sono emozionatissima *^* finalmente iniziamo a scoprire qualcosa,
a collegare i pezzettini che magari non avevato nemmeno preso in considerazione!
Chi è Serjej? E l'altro vampiro?
Che fine farà Amy?
Avete capito tutto o avete dubbi?
Per i secondi ci sono io eh, non vergognatevi e chiedetemi tutto ciò che volete.

PS. Notato il particolare della biblioteca?! È la stessa dove era andata Bella... ok, mi sa che me lo ricordo solo io ahah
Ci sentiamo al prossimo capitolo, o attraverso recensioni e messaggi privati animeee!

  
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