Il giorno dopo Giada non stava più in sé dalla gioia. Il suo unico pensiero sembrava essere cosa si sarebbe messa l’indomani all’incontro. Non poteva andarci troppo elegante ma nemmeno troppo casuale. Così aprì l’armadio ed esaminò tutti i vestiti, uno ad uno. Dopo un’ora di ricerche aveva deciso. Si sarebbe messa un leggins a fantasia e duna maglietta abbastanza lunga da coprirle ciò che voleva nascondere. Passò il pomeriggio a guardare dei film d’amore con la madre che per la prima volta si prese un giorno di ferie per stare con la figlia. -Mamma, tu ci credi nell’amore? -Ma certo tesoro, altrimenti perché starei con tuo padre? -Com’è stato con lui? Come vi siete conosciuti? -Con lui è stato amore a prima vista, ed è successo tutto in fretta. Dopo che ci siamo frequentati per un anno, la notizia del tuo arrivo si diffuse per tutta la famiglia e così decidemmo di sposarci prima che mi sarebbe cresciuta la pancia. -Che cosa bella.- Rispose Giada e continuò a guardare il film. La madre intanto ripensò alla sua vera storia. Al suo primo amore che durò tutte le superiori ma che l’abbandonò con una promessa di matrimonio in bocca, l’abbandonò pur sapendo che lei aveva bisogno di lui. Lui che l’aveva cacciata nei guai ed era sparito, lei ancora giovane a risolvere da sola tutti i problemi e poi l’arrivo del futuro marito, la salvezza, no? Con lui era diversa, il suo carattere si era calmato e lei si sentiva finalmente protetta, finalmente a casa. Perché è questo che tutti cercano, sentirsi a casa tra le braccia di qualcuno, è così che ci si sente quando si è innamorati, ci si sente protetti e si protegge a nostra volta. Ma questo lei non lo disse a Giada, voleva farle credere nell’amore, voleva farle capire che il bene è l’unica forza che esiste, che il male non c’è, è solo un mito la cattiveria. Voleva solo proteggerla, l’ha fatto male, ma l’ha fatto, ci ha provato.