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Autore: hipster    05/01/2014    1 recensioni
Kurt Hummel è un ragazzo come tanti: fuma, è il bullo della scuola, tutti lo temono e lo rispettano insieme al suo migliore amico Sebastian. Ma quando una notte sua madre gli farà visita, capirà che la sua vita ha bisogno di una svolta. Per riuscire a salvare la sua vita futura e la sua anima, dovrà servirsi dell’aiuto di un ragazzo, Blaine Anderson.
“Per redimerti completamente dovrai ottenere il perdono da qualcuno puro di cuore che hai ferito e per te ho scelto Blaine Anderson. Avrai il compito di renderlo felice e di esaudire tre dei suoi desideri più profondi. Ma la cosa più importante è che tu ti penta delle tue azioni passate, Kurt. Sii felice, piccolo mio.”
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note.
Hey...
Chi non muore si rivede, eh? *si nasconde dietro il letto*
Perdonatemi. Sono una donna impossibile, un'autrice pessima e una lettrice ancora peggiore. Mi sono presa una gran bella pausa da EFP, ma proprio ieri mi sono detta (e se seguite la mia pagina su facebook lo sapete) che credo sia arrivato il momento di continuare a scrivere. In primis perché non ce la faccio più, ho bisogno di distrazioni dalla scuola e dall'ansia (chi ha inventato la maturità? Eh?!) e poi perché mi mancavate troppo.
So che questo non è il capitolo che vi aspettavate, in realtà è solo di passaggio, ma ho dovuto dividerlo perché stava diventando mostruosamente gigante e non mi andava di traumatizzarvi subito con un capitolo di millemila parole. Ma non temete, la seconda parte arriverà tra domani e dopodomani. Croce sul cuore. 
Perdonatemi per averci messo così tanto, giuro che non era mia intenzione. 
A presto.
Baci,
Allie c:


p.s. Se non avete deciso di uccidermi, perché non lasciare una piccola recensione?
p.p.s. Nel caso dal "titolo" non fosse chiaro, questa prima parte del capitolo è narrata dal punto di vista di Kurt, la seconda parte sarà narrata dal punto di vista di Blaine. <3
p.p.p.s. Quasi dimenticavo! Ho modificato un po' i capitoli precedenti giacché rileggendoli mi erano sembrati pieni di errori e orribili. Non c'è stato nessun cambiamento della trama, ovviamente, per non confondere le idee, ma se vi va potreste pensare di rileggerli e magari farmi sapere cosa ne pensate. A presto c:


«Oddio, sto per morire.» esclamò Kurt con gli occhi sbarrati per la paura e lo stomaco in gola, guardando la sala gremita di persone. Non credeva ci sarebbe stata tanta gente: tutti loro lo avrebbero visto e lo avrebbero sentito cantare. Era una sensazione spaventosa ed esaltante insieme. Da una parte era ciò che aveva sempre voluto, ma dall’altra era comunque la prima volta che faceva una cosa del genere; quando si era esibito con le New Directions non aveva mai avuto un assolo o almeno non per una competizione così importante. Mentre adesso doveva uscire lì fuori e cantare davanti a tutti.

«Esagerato! Non ti sei sempre lamentato del fatto che gli Usignoli non ti davano abbastanza possibilità di emergere? Eccoti qui, adesso!» esclamò Blaine sorridendo divertito, ma il ragazzo si rese conto molto presto che nemmeno una battuta poteva risollevare Kurt, che diventava sempre più pallido a mano a mano che i secondi passavano. Sospirò e gli poggiò le mani sulle spalle, facendo per scrollarlo piano. «Calmati!» esclamò ancora, strappandogli un sorriso timido.

«Non sono un cocktail da shakerare, Blaine!» esclamò, ridendo e scuotendo la testa. Anche Blaine sorrise e lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, lieto di essere riuscito nel suo scopo. «Sei bravissimo e sul palco sei assolutamente perfetto. Li stenderemo tutti.» disse con la sua solita sincerità disarmante e Kurt si sentì arrossire: non sapeva esattamente come fosse possibile, ma Blaine riusciva sempre a dire la cosa giusta. Fece per ringraziarlo, quando l’arrivo di Sebastian li interruppe: «Pronti a vincere, checche isteriche?!» esclamò il ragazzo ad alta voce, proprio nel suo orecchio, stringendo il braccio attorno alle spalle di Kurt per avvicinarlo a sé. Kurt lo guardò male per poi dargli una gomitata che fu scansata prontamente da Sebastian che gli fece l’occhiolino. Blaine rise: i modi di fare disinibiti di Sebastian lo divertivano e i due si stavano avviando ad essere sempre più amici, cosa di cui Kurt era segretamente felice.

Sebastian grazie alla loro influenza aveva abbandonato la figura del “Bello e Dannato”, anche se non del tutto – era sempre il solito arrogante e viziato, solo non così cattivo e arrabbiato con gli altri. Kurt era felice che anche lui potesse cambiare come stava facendo lui. Non avrebbe voluto lasciarlo da solo nel baratro in cui erano caduti insieme, sarebbe stato da egoisti; anche per questo aveva deciso di farlo ammettere nel gruppo degli Usignoli e Blaine era stato d’accordo con lui fin dal principio. Anzi, era stata proprio un’idea di Blaine e ciò non sorprendeva affatto Kurt: Blaine era proprio il tipo di persona che si faceva in quattro per aiutare gli altri; sembrava non desiderare altro che essere gentile con tutti.

«Grazie per il “checche isteriche”, ma qui c’è solo una persona isterica e entrambi sappiamo che non sono io» disse Blaine divertito, ridacchiando e guardando Kurt allusivamente. Il ragazzo si finse offeso mentre anche Sebastian scoppiava a ridere ed esclamava: “Quest’hobbit mi piace sempre di più!”

«Sei il re dei commenti inopportuni, ‘Bas!» esclamò Kurt risentito, cercando di sfuggire alla sua presa – inutilmente, giacché Sebastian ne approfittò per stringerlo ancora più forte a sé. «Kurtie, lo sai che mi ami!» scherzò, cominciando ad ondeggiare. Kurt scoppiò a ridere e Blaine con lui; quest’ultimo fece per dire qualcosa, quando fu chiamato da David, perciò si scusò e si allontanò da loro.

Finalmente Sebastian lasciò Kurt e gli sorrise con fare malizioso. «Dopo la gara io e Hunter andremo a cena fuori. In un ristorante a Columbus. Sotto gli occhi di tutti. Contento?» disse Sebastian, ostentando indifferenza; ma Kurt sapeva che stava morendo dalla voglia di condividere l’informazione con lui. «Sì. Sono molto, molto, molto contento» “Sono davvero felice per te” esclamò, dandogli un pugno sul braccio. «Ottimo lavoro, ragazzo mio. A quando il matrimonio?» lo prese in giro. L’altro gli fece la linguaccia. «Mai!» “Grazie, Kurt. Lo sono anch’io” esclamò, incrociando le braccia al petto.

Sebastian non lo avrebbe mai ammesso – ancora reminiscenze da “il bello e il dannato” – ma era follemente innamorato di Hunter e per una volta sembrava pronto a dimostrarlo. Al contrario di Kurt, che era ancora nell’ombra.

«Quando hai intenzione di dire a Blaine che sei cotto di lui?»

Appunto.

«Mai?»

«Stasera.»

«’Bastian! Non posso dirglielo stasera, come potrei dirglielo stasera?» esclamò Kurt arrossendo violentemente. «Sono già abbastanza stressato per il duetto, non posso mettere in mezzo anche una dichiarazione, ne va della mia salute mentale! E poi anche per Blaine questa è una serata difficile, non abbiamo ancora visto i suoi genitori e tu sai quanto ci teneva e quanto io ci tenessi...»

«Hai paura!» esclamò Sebastian con aria trionfante, interrompendo il suo penoso sproloquio. «Hai paura di un rifiuto ed è normale, ma non preferiresti un rifiuto al dubbio? Almeno se ti dice che non gli piaci e che vuole solo esserti amico, pace, finisce la questione e la smetterai di ascoltare stupide canzoni strappalacrime mentre sei sotto la doccia! Sta diventando noioso vederti così, Kurt.»

Il ragazzo fece per ribattere “Almeno nel dubbio ho il mio migliore amico, poi chissà”, quando proprio il suo migliore amico scansò Sebastian per poterlo abbracciare con tutta la sua forza. «Oh, Kurt, sono qui! Grazie a te, sono qui! Mamma e papà, sono in platea!» esclamò, saltellando. Sembrava davvero non potersi fermare. In preda all’entusiasmo non si accorse delle guance rosse di Kurt e dello sguardo eloquente di Sebastian.

«Hey, calma tigre, era quello che volevamo, ricordi?» esclamò Kurt ridendo, abbracciandolo a sua volta ma per tenerlo fermo. Blaine sospirò e si costrinse a restare immobile per qualche secondo, poi sciolse l’abbraccio: evidentemente non ce la faceva davvero a restare fermo. «Grazie. Davvero, grazie. Non posso credere che siano venuti davvero. Ma cosa gli hai detto esattamente per convincerli?» esclamò, felicissimo.

Kurt sorrise. «Segreto» disse malizioso. Blaine sorrise nervosamente e prese un respiro profondo.
«Li stenderemo, nano.» disse Kurt, accorgendosi del fatto che Blaine si era rabbuiato, forse spaventato all’idea dei suoi genitori che potevano giudicarlo adesso.

Un addetto al palcoscenico fece loro cenno di salire sul palco, giacché era arrivato il loro turno. Blaine strinse inconsciamente i pugni e Kurt sospirò, afferrandolo per il polso e stringendogli poi la mano quando Blaine si rilassò.

«Courage.» mormorò e salirono sul palco, lasciando che le luci illuminassero i loro volti sorridenti e nervosi e che le loro orecchie fossero colmate dagli applausi degli spettatori. 

   
 
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