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Autore: Jane_sfairytales    06/01/2014    4 recensioni
Niall è un ragazzo con un enorme problema: riuscirà Ginevra a guarirlo? O dovrà vedere l'uomo che ama allontanarsi e distruggersi a poco a poco?
From Chapter XXIV: « Non mi interessa ragazzo. Il tuo scopo nella vita non è farti ammazzare tentando di salvare persone che spesso si mettono da sole nei guai o che comunque la polizia potrebbe tranquillamente aiutare se tu gli dessi modo di fare il suo lavoro; smettila una buona volta di fare il paladino della giustizia e fai ciò che ogni uomo come si deve dovrebbe fare: amare la donna che il Signore gli ha concesso di avere accanto e rendere felice ogni giorno della sua vita; è un compito più che onorevole ed è tuo dovere farlo bene. Non fartela scappare ragazzo perché senza di lei la tua vita non vale nulla; non te lo dimenticare mai. »
P.S.
Il titolo della Long è dato dalla canzone "Just the way you are" di Billy Joel.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note
Consiglio "Some nights".


 











Chapter XXV – Nightmare!
 
Sentì il rumore dei passi farsi sempre più vicino e si guardò intorno in preda al panico: era buio pesto, ma in lontananza riuscì a scorgere una macchia più scura. Si sentiva il suono rauco e il calore del respiro di un animale enorme; si aprirono due crudeli occhi rossi e le zanne candide baluginarono quando la bestia le scoprì in un ghigno malvagio. Niall prese ad ansimare muovendosi a tentoni nel buio, cercando di celare ciò che la bestia stava cercando, ma vide lo sguardo di lei posarsi esattamente nel punto in cui il corpicino indifeso della ragazza giaceva dormiente ed ignaro del pericolo. In quel momento il panico lo invase completamente mozzandogli il respiro, mentre il cuore gli bucava il torace; si parò davanti a quel muso crudele allargando le palme delle mani verso di lui, intimandogli di fermarsi.
« No, tu non le farai del male! » Esclamò, ma l’animale ringhiò mostrando le fauci acuminate avvicinandosi ancor di più, sfidandolo.
« Vai via… » Scandì bene il ragazzo con uno sguardo omicida, mentre il panico andava pian piano tramutandosi in furia pura. « Tu-non-la-avrai-mai! »  Ringhiò alla fine urlando, mentre il suo corpo cominciava a mutare. Solo allora, mentre perdeva il controllo di sé, si accorse che la bestia di fronte a lui lo guardava con un ghigno malevolo e vittorioso: aveva perso, era caduto nella trappola, il mostro era lui! A quel punto si sentì male sul serio, cadendo preda di un attacco d’asma.
 
Ginevra aprì gli occhi di scatto quando sentì il corpo del ragazzo sobbalzare contro il suo, scosso da movimenti convulsi ed involontari. Si voltò preoccupata, mentre nelle orecchie le risuonavano i rantoli rapidi e strozzati dei respiri di lui e ne osservò il volto straziato: sembrava quasi in preda ad una crisi epilettica. La ragazza si fece coraggio ricordando che lui per fortuna non ne soffriva e lo scosse un po’ chiamandolo per svegliarlo, ma Niall continuò a dimenarsi ed ansimare, senza dar segni di coscienza. Allora Ginny gli salì a cavalcioni, tentando per quanto possibile di bloccargli gli arti con i propri e chiamandolo ad alta voce, ma ancora non ottenne risultati; alla fine, quando ormai i respiri non erano diventati che minuscoli rantoli ed aveva perso anche la forza per dibattersi, gli mollò un ceffone a mano versa con quanta più forza aveva in corpo: il suono fu micidiale.
Niall aprì gli occhi di scatto tirando un profondo respiro, come se fosse appena riemerso da un’apnea troppo lunga, e riprese ad incespicare in cerca di aria, con gli occhi dilatati dalla paura; la ragazza si affrettò a praticargli la respirazione bocca a bocca. Quando finalmente fu tutto finito, si accasciarono entrambi esausti e il ragazzo prese ad accarezzare meccanicamente i capelli della testolina che posava sul suo petto.
Ginevra gli posò un bacio bollente in mezzo al petto ed alzò il capo per osservarlo, ma prima che potesse chiedergli nulla, la porta della camera si spalancò mostrando la faccia dispettosa di Louis che subito si illuminò, come se non si aspettasse di riuscire a vedere davvero qualcosa di “serio”.
« Ah-aah! Non vi è bastata la nottata, eh birbantelli? E nemmeno il letto a quanto pare. » Sorrise sornione guardando i due in quella strana posizione: Niall nudo disteso di schiena e Ginny a cavalcioni sopra di lui, puntellandosi con le mani sul pavimento accanto alla testa del ragazzo.
Il biondino fece per parlare, ma Mare gli posò un dito sulle labbra zittendolo, poi le sfiorò con le proprie e lo aiutò ad alzarsi e coprirsi; solo a quel punto Louis notò i solchi nel muro ed il suo sguardo si rabbuiò. Guardò intensamente Niall e l’amico annuì: bisognava fare qualcosa, ma Ginevra non doveva saperlo. Uscì dalla stanza e si rinchiuse in laboratorio con Zayn per il resto della giornata.
 
« Siamo pronti se tu vuoi. » Disse glaciale la voce di Zayn dalla porta.
« Non è perfetta, è quella che stavamo analizzando fin ora con qualche piccola modifica: non siamo riusciti a fare altro ma credo che, date le circostanze, siamo costretti ad accontentarci. »
Il biondo annuì serio, poi uscì dalla sua camera e li precedette fino al sotterraneo, attese pazientemente che lo incatenassero e poi si preparò al dolore, perché sapeva che sarebbe stato immane, come sempre del resto.
« Ginevra… chi va a prenderla stasera? »
« Liam, e le dirà che hai accompagnato Hazza in campagna. Lo sai che non ci riesce proprio a mentire, è quasi peggio di te: subito si fa scoprire… »
« Va bene… »
« Mi dispiace Niall… » Disse Louis con la voce che gli tremava, ma il biondino annuì a stento, lo sguardo perso nel vuoto, concentrato sul suo unico obiettivo: doveva guarire.
Zayn infilò l’ago nella carne della spalla e iniettò il medicinale, poi scappò fuori con l’amico chiudendo la porta della gabbia con un enorme catenaccio. Niall lanciò un urlo disumano sentendo le vene bruciare e gonfiarsi come a voler esplodere, la carne tirarsi tanto da esser sul punto di strapparsi, ed un ringhio profondissimo gli emerse dal petto; poi fu tutto buio.
 
« Ciao Liam! » Esclamò la ragazza abbracciandolo e baciandogli la guancia dopo esser entrata in macchina. « E’ successo qualcosa? »
BAM! Perspicace la ragazza…
« Esattamente… » Disse lui con voce roca ed espressione provocante « Sono venuto a rapirti perché tu sei mia babe, e stanotte sarò io il tuo uomo.  » Dopo un istante di stupore, Ginny gli scoppiò a ridere in faccia.
« Hey, vuoi vedere che lo faccio davvero?! Direzione: Galway! I miei hanno una casa lì, così potremo costruire il nostro nido d’amore senza che nessuno possa disturbarci. » Continuò imperterrito avvicinando il viso a quello di lei.
« Ok… accetto… » Rispose Mare con voce suadente, stando al gioco « solo che hai dimenticato un piccolissimo particolare. »
« Quale? »
« Un certo bestione biondo dagli occhi azzurri, sai, dovresti conoscerlo si chiama Niall James Horan e ti spappolerà tutta le ossa: non resterà che cenere di te. »
« Oh, beh, magari cominciamo con una semplice e casta passeggiata? »  
« Ok, però dopo mi porti da lui? A casa sua intendo. »
Liam si buttò nel primo posto libero che trovò e fece finta di essere impegnato nella manovra di parcheggio per permettersi di pensare ad un modo per uscirne senza farsi sgamare.
« Perché? Devi vedere Zayn o Lou? »
« Dai Liam non essere stupido lo sai che voglio stare con Niall: per non essere venuto e non avermi avvisato significa che è successo qualcosa e non me lo vuole far sapere. Su, non sono così stupida non puoi trattarmi come una bambina. »
E ora?! Beh, meglio ammettere…
Sbuffò e le aprì la portiera per poi condurla nel bar.
« Ok, è successo un casino: Harry ha conosciuto una ragazza in discoteca l’altra sera, una svedese, e come suo solito si è affrettato a tentare di concludere. Sono andati nella camera di hotel di lei ed hanno cominciato a strusciarsi, solo che questa è cominciata a diventare un po’ troppo focosa: lo mordeva, gli strappava letteralmente i vestiti di dosso, come anche i capelli e strizzava dove non doveva; così il riccio ha usato la scusa di non avere il preservativo, e dopo molto travaglio, è riuscito a filarsela. Per paura di rincontrarla, s’è barricato nella casa di campagna dei genitori chiamando Niall in cerca di aiuto: ha subito un trauma psicologico non indifferente! » Osservò la faccia della ragazza per vedere se c’era cascata e notò che aveva un’espressione a metà tra il divertito e l’impietosito.
« Tutto ciò mi sembra un po’ assurdo però… beh, povero Hazza, comunque Niall poteva avvertirmi. Dopo lo chiamo. »
« No! » Esclamò Liam un po’ troppo rapidamente.
Cazzo… mi sono tradito da solo!
« L’ultima volta che Louis c’ha provato, Harry ha cominciato ad urlare come un pazzo cadendo preda di un attacco di panico perché credeva fosse la svedese a telefonarlo. Abbiamo deciso di non sentirci a meno che non sia Niall ad inviare un messaggio in caso di difficoltà; hanno staccato tutto. » Il cipiglio sospettoso di Mare non lo rassicurò, ma la ragazza lasciò correre e presero a bere le loro cioccolate calde e parlar d’altro.
 
Ginevra spalancò gli occhi avvertendo il vuoto al suo fianco per l’ennesima volta da quando era tornata in Italia, solo che adesso era in Irlanda, ma Niall lo stesso non era lì. Si preparò in fretta e prese la strada che portava a casa del suo ragazzo: la sera prima aveva lasciato correre perché era tardi e magari gli altri due coinquilini erano in dolce compagnia, ma adesso non avrebbe desistito. Giunse davanti al cancello e vide che era tutto chiuso, come se non ci fosse nessuno: bussò invano, non ottenendo risposta. Allora fece il giro della casa e si arrampicò su un abete che sporgeva dal muro di cinta: non era mai stata brava in queste cose, ma per fortuna andò tutto liscio; con un tonfo sordo atterrò sulla neve, poi si infilò nella microfinestrella all’altezza del terreno che era stata lasciata aperta per arieggiare lo scantinato. Aveva appena toccato il pavimento che un ringhio possente squarciò l’aria.


Spazio d'autrice.
Ciao ragazze! Buona Epifania!!!
Vi state abboffando??? :D Io no, non posso mangiare nulla xD
Scusate per il ritardo, ma solo oggi ho finito i 4 libri che dovevo fare e da domani comincio a ripetere: ho avuto tempo di scrivere solo un capitolo. :(
Chiedo scusa anche alle ragazze di cui leggevo le storie, perché non ho avuto proprio tempo: sono rimasta indietro!!! :/
Comunque in questo capitolo succedono delle cose interessanti: che ve ne pare?
Secondo voi cosa accadrà a Niall, guarirà?
Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto, ci terrei tanto. :)
Grazie a tutte coloro che leggono e che hanno aggiunto la mia storia nelle preferite, seguite ecc e soprattutto alle ragazze che mi fanno sempre sapere come la pensano: mi aiutate a proseguire. <3
Un bacio enorme.
Jane.
  
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