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Autore: ThiefOfVoid    06/01/2014    1 recensioni
La dittatura a Panem è stata ripristinata (sta a voi immaginare come) e quindi sono stati ripristinati anche gli Hunger Games. Ogni cosa è ritornata come prima,pacificatori,repressione:tutto. E' il giorno della mietitura,e in tutti i distretti la tensione è percettibile facilmente. Che gli 88esimi Hunger Games abbiano inizio,e possa la buona sorte essere sempre a vostro favore.
Questa fanfiction non è stata totalmente una mia idea,ma di questo vi dirò di più nell'angolo dell'autrice.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Altri tributi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Gli ibridi sono tutti morti, ma sento Peetal gridare.
Mi volto di scatto e vedo per terra il ragazzo del 12, in una pozza di sangue, urlante e con un osso fuori dalla gamba destra.
Corro verso di loro e, per farmi spazio, getto Peetal, che piange a dirotto, per terra.

"Lexie vieni." grido.

"Cosa…cos'è successo?!" grida la ragazza del 12.
Stava gridando e piangendo allo stesso tempo.

"Lexie tieni fermo 12." le dico "Gli farò male."

"Cosa?! Tu vuoi ucciderlo! Vuoi sbarazzarti di lui! Bastardo!" dice Peetal e prende l’arco.

Le tremano talmente tanto le mani che non riesce nemmeno a impugnarlo correttamente.
Do un’occhiata a Lexie e lei capisce.
Va da lei lentamente e le mette un braccio sulla spalla.
Lei inizia a piangere e Lexie l’abbraccia.
E tanto velocemente l’impugnatura della sua lama colpisce la testa della ragazza del 12 facendola svenire.
Torna da me.
"Tienilo giù." dico.
Lei annuisce.

"Rimetterò dentro l’osso. Non è molto corretto, ma piuttosto che farlo morire dissanguato…" bisbiglio, poi prendo un laccio "Metteteglielo in bocca. Così non si taglierà la lingua."

La ragazza dell’11 esegue.
Lexie e la ragazza dell’11 tengono il corpo del ragazzo.
Il sangue di 12 mi imbratta le mani ricoperte di pustole dovute alle bruciature facendole bruciare di più.
Io tiro dentro l’osso con un colpo secco e il sangue sgorga meno velocemente.
Il ragazzo inizia a strillare e poi sviene. Il dolore è troppo forte.

"Datemi qualcosa per cucire." dico.

L’unica cosa che riescono a trovare è una spilla da balia.
La apro e la infilo in mezzo alle labbra della ferita per chiuderla.
Non è affatto corretto. La spilla non è stata disinfettata. Ora bisogna solo pregare che non avvenga un’infezione oppure la sua gamba diverrebbe inutilizzabile e in un’arena degli Hunger Games 12 morirebbe in pochi giorni, o ore.
Lexie trascina il corpo della ragazza del 12, mentre io e il tizio dell’11 portiamo il corpo di 12.
La villa presidenziale è molto grande ed è ricoperta di rose da ogni parte.
L’odore di quelle rose inebria i nostri polmoni e quasi ci fa male.
Mettiamo per terra i corpi, anche se 12 viene messo in uno sgabuzzino per metterlo su un letto, e aspettiamo che si risveglino.
La prima è Rose Peetal.
La ragazza è molto indolenzita sia per le radiazioni sia per il bernoccolo che sta crescendo sulla sua fronte.

"Lo avete ucciso?!" dice rivolto a me. È davvero così malfidente nei miei confronti che pensa che abbia infranto l’alleanza.

"Sì." dico irritato.

"Se con ucciso intendi dire salvato." continua Lexie molto più irritata di me.

"Piff li ha fatto molto male." dico e per poco non scoppio a ridere con Lexie per il nomignolo dato all’ibrido.

"Piff?" dice la ragazza del 12.

"L’ibrido." dico sedendomi su un gradino di un’alta scalinata.

"Tu stai male se ti metti a dare nomi agli ibridi." dice lei irritata "Dov’è adesso?"
Vedo dagli occhi di Lexie che darebbe a Pettal molto volentieri un’alta botta in testa.

"Nei nostri Distretti quando una cosa ci spaventa, le diamo un nomignolo per aiutarci ad affrontarla." dico acido "Comunque è nello sgabuzzino."

"Che tipi simpatici." dice lei "E comunque quanto costava lasciarlo qui?! Qualcuno potrebbe benissimo entrare senza farsi scoprire e farlo fuori! E poi come diavolo fate a monitorarlo se siete qui?!"
Ora il desiderio di Lexie di picchiare la ragazza del 12 è alle stelle.

"Sai un grazie non sarebbe sgradito." sibila Lexie.

"Sta dormendo." dico con lo stesso tono di Lexie.

"Lo abbiamo appena controllato." continua la ragazza del 7.

"Malfidente." diciamo all’unisono io e Lexie.

"Come potevo saperlo se mi hai dato una botta in testa, miss simpatia?" dice Peetal.
Ora anche io vorrei darle un’altra botta in testa.

"Tu disconcetravi. E se non lo avessi fatto avresti sentito un colpo di cannone." urla Lexie "E ripeto: un grazie non sarebbe sgradito."
La ragazza del 12 è talmente altezzosa che per cambiar argomento guarda le sue mani corrose dall’acido.
Devo prendere per un braccio Lexie per evitare che lei la pesti.

"Avete qualcosa con cui possa riemettermi un po’ in sesto?" dice e ci mostra le mani bianche di pus.

"Sì, Enobaria ci ha una crema." dico molto riluttante a dargliela.

"Bene a sapersi. Odio questa nausea." dice toccandosi lo stomaco.

"Intendi le radiazioni?" dico e lei mi guarda storto.

"Beh, se vuoi che ti passi dobbiamo prendere accordi." dice Lexie sedendosi accanto a me.

"Finalmente predi le mie orme. Non si dà mai nulla senza prendere qualcosa in cambio." le bisbiglio e ridiamo.

"Dipende che accordi, altrimenti me la vado a prendere da sola." dice Rose vantandosi di essere in grado di farlo.
Lexie stringe i pugni.

"Prolungamento dell’alleanza." dico "Ah e che tu ci dica grazie."

"Che posso fare ormai? Meglio avervi qui dove posso controllarvi piuttosto che non sapere dove siete." dice lei.

"Ah e il grazie?" dico io.

"Grazie." dice a bassa voce.

"Bene." dico e le passo una siringa "Vai pure dal tuo amichetto, ma mi raccomando non fare niente che lo possa sforzare. Penso tu abbia capito."
Lexie ride.

"Sei un idiota." dice e io mi chiedo se sappia non insultarmi "E poi so come funzionano queste cose, ho qualche nozione in mate…"

"Sì sì come vuoi. Vattene." dico troncando a metà sia la sua frase sia il discorso.
Peetal se ne va.

"Se fosse rimasta qui ancora l’avrei picchiata." dice Lexie con una risatina isterica.

Mi metto il gel sulle mani e lo passo a tutti i miei alleati.
Il pomeriggio passa veloce e alla sera mi accorgo di una cosa.
Un cosa molto, molto strana.
Il sangue di 12 ha imbrattato la scala.
Quando non lo abbiamo mai portato sulla scala.
Inoltre il sangue sale i gradini imbrattando il tappeto che ricopre la scala.
Prendo un coltello e seguo il sangue.
Il sangue sale a gocce su tutte le scale, poi percorre un corridoio fino a una porta metallica.
Il liquido rosso entra nella porta da sotto, ma quando cerco di aprirla questa si rivela chiusa.
Con il coltello scassino la serratura e apro la porta.
E quello che trovo dentro è molto…molto terrificante.
È l’ufficio presidenziale.
Ma su un trono è seduto…Corialanus Snow.
Il sangue va verso di lui.
Ma il presidente Snow non è umano.
La sua pelle è raggrinzita e grigia e le vene sono talmente ingrossate da renderle simili alla pietra.
I capelli sono radi e sporchi…sporchi di sangue.
Indossa un vestito nero e bianco con una rosa bianca sul petto.
Il capo è piegato come se stesse dormendo.

"Benvenuti Tributi, benvenuti nel palazzo presidenziale." la voce dello Stratega mi fa saltare in aria.
"Siccome venticinque anni fa il nostro amato presidente, Corialanus Snow, è stato brutalmente assassinato, abbiamo deciso di metterlo nei suoi giochi. Grazie presidente Snow. E a voi Tributi, possa la buona sorte sempre essere a vostra favore." continua lo Stratega "E vi assicuro. Questa volta la buona sorte deve esserlo davvero."

La registrazione finisce e noto che il sangue sta salendo la gamba della mummia di Snow.
Il sangue cola sulla sua camicia bianca sporcandola e si posa sulla rosa.
I petali limpidi diventano cremisi in poco tempo e le dita della mummia si muovono.
Ora capisco.
L’intera villa è un baccello.
Gli ibridi servivano per ferire e il sangue per risvegliare la mummia.
Per quanto tutto questo sia folle devo ammettere che sia geniale.
La mummia in poco tempo apre le palpebre.
Due globi azzurri si accendo e dalla bocca fossilizzata istantaneamente esce una fontana di sangue che non termina.
Si alza e mi punta.
Tiro un coltello, ma quello, che centra il cuore della mummia, fa solo uscire una fontana di sangue, sena nemmeno bloccare l’essere.
Corro fuori.
Apro tutte le porte delle stanze per bloccarlo e butto a terra tutti i mobili, ma questi, a causa degli Strateghi, si spostano liberando il passaggio.

"Scappate!" grido mentre scendo le scale.

Tutti, non appena vedono la mummia scappano.
La ragazza dell’11 va a prendere Peetal e la trascina di peso fuori.
Io prendo i coltelli e colpisco la gamba della mummia, che cade dalle scale.
Un crac si sente dal suo collo, ma la mummia torna in piedi.
Quella visione mi fa vomitare, letteralmente.
La mummia ora ha la testa piegata a novanta gradi verso destra, ma continua a vomitare sangue.
Dopo che l’ultimo pezzo di cibo mi esce dallo stomaco prendo un altro coltello e colpisco prima la fronte e poi lo stomaco della mummia, senza successo.
Sento in lontananza la voce di Peetal gridare Greg.
Greg?
Il ragazzo del 12?
Subito mi butto contro la mummia e di peso la butto dentro uno sgabuzzino e blocco la porta con un mobile.
Sento già il legno spezzarsi.
Corro nello sgabuzzino dove c’è 12, o meglio “Greg”.
Nome stupido, penso, meglio Gregory.
È ancora sul letto svenuto.
La mummia deve aver rotto la porta perché sento il suo respiro affannoso nell’ingresso.
Un pensiero mi balena in mente.
Perché non lasciarlo qui?
Dopotutto non sarebbe colpa mia, o meglio nessuno avrebbe potuto darmi la colpa.
Poi ci rallenterebbe, ho già tutti i Favoriti contro.
La mummia lo ucciderebbe subito e non proverebbe granché.
Poi mi ricordo della Peetal. Lei di sicuro mi darebbe la colpa.
E poi sarei colui che gli ha salvato l’amore. La sua fiducia in me aumenterebbe.
Mentre la mummia sfonda la porta, io faccio la mia decisione.
Estraggo un coltello e lo lancio a caso contro la mummia.
Il coltello lacera il fiore che esplode in una pioggia di sangue acido.
Le gocce mi volano in faccia e sulle mani e io cado a terra.
Ma la mummia improvvisamente si spegne e cade anche lei.
Morta.
Ce l’ho fatta.
Ho ucciso Snow, il paradosso è molto buffo.
Prendo sulle spalle 12 e esco da quel baccello infernale.
Peetal appena mi vede con 12 smette di piangere e mi aiuta a scaricarlo dalle mie spalle.
Lexie mi corre addosso e mi abbraccia.
La mia Gemella Siamese mi prende subito il gel e io mi curo le bruciature.

"Dobbiamo andarcene." dico e aiuto il tizio dell’11 a portare 12, ancora svenuto.

Mi sto preoccupando per quello stato comatoso, ma per ora è meglio non esporre i miei dubbi.
Camminiamo per un’ora e troviamo una casa.
È semi integra e in più, sulla porta, è scritto in rosa Effie Trinket.
Peetal ride e noi entriamo.
L’inno parte e Lexie corre alla finestra.
Sono morti la ragazza dell’1 e il ragazzo del 7.

"George." dice Lexie triste.

"Chi?" chiedo anche se il muovere la bocca mi produce un dolore lancinante.

"George O’Malley." continua lei piangendo "Il figlio di Johanna Mason e Stuart O’Malley. Lo conoscevo, faceva con me il corso di medicina."
Le sue lacrime sono bloccate da un improvviso urlo di gioia di Peetal.
12 si è svegliato.
E come potevo immaginare, la sua fidanzatina lo sta già abbracciando e baciando.

"Ehi!" grido "Niente sforzi! Ricordi!?"
Lexie ride.

"Eh, 12. Devi dirmi grazie fino alla fine dei giochi." dico.
12 non capisce. Che ottuso.
Poi tutti veniamo spaventati da un indesiderato inno di Panem.

"Attenzione Tributi, attenzione" dice uno Stratega.
Non riesco a capire se sia un maschio o una femmina.

"Siccome in questa edizione è stata ricordata la Guerra contro la Ghiandaia Imitatrice, il nostro amato presidente…" ad amato io e Lexie ci guardiamo storti "Ha deciso di farvi un dono: qualsiasi Tributo che sopravvivrà quattro settimane nell’arena diverrà un vincitore. Però c’è un’eccezione. Non ci potranno essere Tributi dello stesso Distretto. Grazie della vostra attenzione. Felici Hunger Games e possa la buona sorte sempre essere a vostro favore!"

La voce si spegne.
Io abbraccio di scatto Lexie.
Potremo tornare a casa.

"O mio Dio Charles! Siamo salvi." dice Lexie ridendo.

Però non per tutti è una bella notizia.
Sento già le lacrime di Peetal sgorgare.

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Non parlo molto,dico solo che attendere questo apitolo mi ha messo ansia,e che sto scrivendo il mio di capitolo,e forse lo finisco oggi (?). So solo che odierò per sempre quella legge D: Ma dico solo una cosa:non date niente per scontato. Come al solito apprezzo molto la simpatia di Charles e Lexie .-. e la mummia di Snow mi ha fatto raggelare il sangue D: e con questo commento stranamente scarno,mi dileguo e torno a scrivere ù_ù

Ciao a tutti. Ecco qui il mio capitolo. Snow ha sparso paura? Sinceramente spero di sì. Consiglio di ascoltare Body Electric di Lana Del Rey mentre si legge,è stata la mia fonte di ispirazione :) tutto il capitolo è stato partorito dalla mia mente, tranne per il dialogo fra Peetal e Charles. Spero che le sorprese trovate qui vi abbiano messo più desiderio di leggere i capitoli della storia. Buona lettura e a presto per il mio prossimo capitolo, nel quale saranno presenti molti ibridi peggiori di quelli trovati per ora. (nota Ale:nessun ibrido supererà mai Piff D: )

 
  
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