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Autore: Melody Potter    06/01/2014    3 recensioni
A Mystic’s Falls arriva una nuova ragazza. Questa ragazza ha sempre vissuto a S. Francisco con le sue tre zie. Tre potenti streghe: il Trio. Melinda ha diciassette anni, il suo nome completo è: Melinda Prudence Salvatore Halliwell. Non ha mai conosciuto la madre, o meglio non ha alcun ricordo di essa ciò che sa di Prue le è stato raccontato dalla sue zie Piper e Phoebe. Non ha mai conosciuto il padre. Di lui conosce solo il suo cognome: Salvatore. Melinda entrerà inaspettatamente nelle vite dei fratelli Salvatore. Chi è Melinda? Come reagiranno i due vampiri quando capiranno i loro legame con la ragazza? Soprattutto che è il padre di Melinda? Damon o Stefan?
Spero che vi piaccia,
Melody Potter!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore | Coppie: Elena/Stefan
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 8
Damon Salvatore
 
Pov. Damon
Questa mattina lo sceriffo Forbes mi ha chiamato con  emergenza. Mi ha  informato che alla banca del sangue dell’ospedale: sono state rubate delle scorte. Secondo lo sceriffo, i registri dell’inventario sono stati manomessi, e secondo le indagini che ha svolto a quanto sembra: il medico che era di turno non ha saputo dare una valida spiegazione.


“ Vuol dire che il medico è stato soggiogato.”

Mi ha fatto notare John Gilbert con un aria di superiorità, e odio nei miei confronti.
In realtà so cosa pensa: pensa che dietro a quei furti ci sono io, o mio fratello. Idiota  che non è altro, secondo lui sarei  grado di fare una cosa del genere qui a Mistyc Falls, derubare le scorte di sangue? In particolar modo, crede che farei una cosa simile in una città: dove lo sceriffo e altri sono a conoscenza dell’esistenza di noi
vampiri?

 Bè, si sbaglia!

E anche di grosso.

Avrei tanto voluto dirgli che  più tosto  che sospettare me e di mio fratello di indagare su Isobel: tanto so già, che quella pazza  e John si conoscono. Comunque John Gilbert ha chiesto con finto entusiasmo di poter indagare insieme a proposito di questa storia.
Ho dovuto dire di si.
Ma in realtà avrei tanto voluto ucciderlo di “nuovo”.  Si è salvato solo  per la presenza dello sceriffo.

Adesso sono al pensionato sono rientrato da poco, e inutile dire che sono furioso.

 Sono in soggiorno con un bicchiere in mano è tutto tranquillo, finché non suonano alla porta.

“e adesso chi diamine è?” sussurro irritato.

Così, di pessimo umore e di malavoglia  vado ad aprire. Non appena apro la porta mi ritrovo faccia, faccia, con quell’idiota di John Gilbert.
Ne ha di coraggio, venire a bussare alla porta di un vampiro che ha appena accusato di furto.
Le cose sono due: o John Gilbert ha coraggio, o ha voglia di morire! Molto più probabile la seconda.
Se è così: non vedo l’ora di accontentarlo, deve solo darmi un valido motivo ..
Mentre penso a tutto ciò, è John Gilbert che mi riporta alla realtà con il suo :

“ciao, socio!” l’ho detto io che vuole morire, già il fatto che pensa per qualche strano motivo  a me ignoto che siamo soci, è una specie di invito.
“che ci fai tu qui?” chiedo con finto interesse e con tono freddo, quello intanto mi soppassa senza aspettare un mio invito e mi fa notare:
“non hai risposto alle mie chiamate!” ma và? chi sa mai il perché? Penso fra me!
“pensavo che il messaggio fosse chiaro!” annuncio mentre chiudo la porta.
“Perché non iniziamo a cercare quei vampiri?” mi chiede lui con finto interesse.
“perché questa commedia sul voler uccidere i vampiri. So che a te non interessa tutto questo, quindi dimmi cosa vuoi e perché sei venuto qui e facciamo la finita?”chiedo di rimando in tono alterato.
“In realtà mi interessa molto trovare quei vampiri!”si certo come no! penso e poi chiedo:
“cosa ne pensa la tua Isobel, che hai intenzione di uccidere dei suoi simili?”chiedo sarcastico. Non appena pronuncio quel nome lui sussulta preso alla sprovvista dalla mia domanda.
“isobel e io…” inizia mentre fissa il suo sguardo su di me e continua con un finto sorriso amichevole:
“abbiamo un interesse in comune!”
 visto? Lo sapevo io, che non è venuto fin qui per i vampiri.
“Ma davvero?” chiedo io e continuo sarcastico:
“quale sarebbe questo interesse comune?”
“il primo Jonathan Gilbert: possedeva un invenzione che le venne rubata da una persona che poi saltò fuori che in realtà era una vampiro! Solo che poi venne rinchiuso nella cripta quindi si credeva che l’invenzione era andata persa. Ma a quanto ne so, grazie a te: tutti i vampiri che erano stati imprigionati laggiù adesso sono a piede libero!”inarco un sopracciglio per vivere dall’altra parte del mondo è ben informato su gli ultimi avvenimenti. Lo sceriffo ignora che quei vampiri adesso sono liberi. Infine chiedo:
“e di che si tratta?” lui mi da le spalle e annuncia con tono non curante:
“questo non ha importanza. La cosa importante è che la rivoglio.”fa una piccola pausa e poi riprende:
“e tu, mi aiuterai se vorrai che io mantenga il tuo segreto!”  L’ho detto io che oggi John Gilbert ha voglia di morire. Ma prima gli chiedo con un finto sorriso tanto quanto il suo:
“perché coinvolgi me, John? Non ho idea di che cosa sia, e di chi c’è l’abbia”
“oh, andiamo Damon tu c’eri. Conosci i loro volti. Era amico di un vampiro che si chiamava Pearl, questo nome ti dice qualcosa?” Si certo, è la pazza che ha tentato di cavarmi gli occhi quando è uscita dalla cripta, ed è stata una cara amica di quella stronza di Katherine ma credo che quest’ultima parte lui non ne è al corrente. Quindi prima è stato lui nel minacciarmi, adesso è il mio turno così annuncio serio:
“basta con questo gioco! Vattene…” e mi dirigo verso la porta mentre con la mano gli indico di seguirmi. Quando sono alla porta: la apro e lo invito ad uscire lui rimane dov’è e mi chiede serio:
“come hai detto prego?” a quel punto ne ho abbastanza così parlo chiaro:
“Sai, ho assecondato questo tuo folle tentativo di ricatto: perché speravo che tu e la madre di tua figlia, sareste stati in grado di rivelarmi dove si trova Kathrine…” faccio una piccola pausa chiudo di nuovo la porta, e a velocità vampiresca lo raggiungo quando sono a faccia, faccia, con lui dico in tono minaccioso:
“ma adesso, so per certo, che tu e lei non avete idea di dove si trovi. Perché se lo sapreste: sapresti che Katherine e Pearl erano grandi amiche, vedi non sai tutto vero John?” lui incrocia le braccia sembra quasi convinto di continuare il suo patetico tentativo di minaccia e annuncia:
“Dirò a tutti i membri del consiglio: che cosa siete tu e tuo fratello!”
sorrido a questo debole tentativo di minaccia, e poi annuncio con un alzata di spalle:
“fa pure! Gli ucciderò tutti. Dal primo, all’ultimo. Poi verrò da te. Ti staccherò la mano e sfilerò   quel bel anello che porti al dito, e ucciderò anche te! Hai scelto di minacciare il vampiro sbagliato. Ringrazia il fatto che Elena è tua figlia: altrimenti ti ucciderei ora e subito. Se non lo faccio è solo per tua figlia.”
“e tutto chiaro, ora?” non sembra tanto convinto ma annuisce e va via deluso dal fatto che non ha ottenuto ciò che vuole o forse perché ha capito che non bleffavo sul fatto di uccidere tutti i membri del consiglio più lui.
+++
Adesso che andato via e me lo sono tolto dalle scatole, mi rendo conto che sono più furioso e irritato di prima. E quando io sono in queste condizioni: rischio di uccidere qualcuno per cui per evitare esco di casa. Guardo l’orologio a momenti sono quasi le tre di pomeriggio, decido di andare al liceo a momenti le lezioni terminano così anziché uccidere qualcuno mi sfogo in un altro modo racconto tutto a Stefan e Ric  e poi muoio dalla voglia di vedere Elena. Arrivo a scuola alla tre in punto. raggiungo l’aula di storia nel momento in cui arrivo tutti gli allievi sono già fuori dall’aula, solo tre sono ancora dentro. Non appena varco la soglia dell’aula Ric sorpreso mi chiede:
“che ci fai qui?”
“mi sentivo solo al pensionato, così ho pensato di venire a farvi visita!” annuncio in tono sarcastico e continuo:
“è un crimine adesso?” Stefan inarca un sopracciglio e mi fa notare:
“Tu non vieni mai qui...”
“Damon stai bene sembri un po’…”inizia Elena con un espressione preoccupata
“come?”le chiedo e continuo:
“furioso?”
“no, più pazzo del solito!” interviene  Bonnie.
“si, hai ragione e volete sapere perché?”chiedo e poi continuo senza aspettare una risposta
“Mentre il mio fratello qui presente, gioca al liceale felice…”annuncio mentre indico con un dito Stefan e poi continuo mentre punto il mio sguardo su quello di Elena:
“Il sottoscritto, ha appena subita una minaccia da parte di tuo zio!”
 “zio John? Perché ti ha minacciato?” chiede lei sconvolta
“adesso John dov’è?” mi chiede Ric.
“tranquillo! E ancora vivo, ma avrei tanto voluto ucciderlo. E se sono qui: è solo per evitare di uccidere qualche poveretto che con questa storia non centra niente! E poi al momento non è il caso di uccidere gente, visto ciò che è successo.”
“che vuoi dire?” mi chiede Stefan. Nel frattempo chiudo la porta dell’aula e racconto dei furti dell’ospedale del sangue, della richiesta di John Gilbert di lavorare insieme per trovare i responsabile, e della visita di quest’ultimo a casa e perfino della sue patetiche minacce di smascherare me e Stefan.
“Mi stai dicendo che dopo la sua minaccia è ancora vivo?” mi chiede incredula Bonnie e continua:
“e ti sei limitato solo di minacciarlo?”
“è quello che ho appena detto, strega!” dico in tono freddo e irritato e mi becco un occhiataccia da parte di Elena.
“perché mio zio conosce Isobel?” chiede Elena, vorrei tanto dirle la verità per vendicarmi di quel pazzo. Ma so che rischio di perderla anche come amica, quindi con un alzata di spalle dico solo:
“non ne ho idea!”.
All’improvviso la porta dell’aula si apre con forza. Mi volto per vedere chi è.
Ne resto stupito: sulla soglia dell’aula di storia vi è una ragazzina sui sedici anni. Magra, un po’ più bassa rispetto ad Elena. Indossa un paio di Jeans neri una maglietta bianca e un paio di scarpe da ginnastica. Ha lunghi capelli corvini lisci fin sotto le spalle e due occhi azzurri di una tonalità più scura rispetto ai miei, e quel neo sulla guancia proprio come il suo. Ma è impossibile, questa ragazzina ad occhio e croce ha sedici anni ed è identica a lei…
 Prue.
Cosa più strana ha la sua stessa aurea da strega potente.
Sembra umana, ma no non lo è. In lei sento odore di vampiro e umano ma allo stesso tempo un aura potentissima di strega. una cosa è certa anche se la ragazza in un certo senso è identica  Prue:  non è lei, ne sono certo.
La cosa più strana è che tutti i presenti compresa la nuova arrivata sono tesi.
Così ad un tratto le chiedo:
“e tu? chi sei ragazzina?!”La ragazza, resta delusa da quella domanda. Non so il perché ma qualcosa mi sfugge, lo capisco quando mio fratello la raggiunge, le si para davanti si mette fra me e lei.
A quel punto è chiaro: mio fratello mi nasconde qualcosa. Così ignaro di ciò che sto per scoprire chiedo:
 “stefan… cosa succede?”  Lui  osserva la ragazza, lei ricambia il suo sguardo. Stefan annuisce  solo in sua direzione.
Infine  fissa il suo sguardo su di me è….
 
 
 
 
 
 
Spero che vi piaccia a presto Melody Potter
  
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