Capitolo 1
Predictions
Eravamo all’uscita dello scientifico, aspettavamo che Monica e Serena uscissero per andare a pranzare. Giordana stava ammirando gli autografi che aveva sulle braccia, quando la campanella suonò. Ci scostammo dall’uscita un attimo prima che una mandria di studenti ne uscisse impaziente di tornare a casa. Serena ci raggiunse subito e ci salutò, pochi minuti dopo arrivò anche Monica, contenta di aver preso un buon voto in storia.Predictions
- Non potete immaginare chi abbiamo incontrato – cominciai.
- Laura e le sue amiche? Vi perseguitano anche quando c’è sciopero? Certo che sono proprio delle scocciature – disse Serena.
Laura prendeva in giro me e Giordana chiamandoci secchione sfigate perché prendevamo dei buoni voti ma la verità era che era invidiosa perché noi avevamo i vestiti firmati come lei, che prima del nostro arrivo era l’unica a indossarne, ed era invidiosa anche del fatto che noi avevamo tanti amici, mentre lei aveva solo Karen e Medea.
- No, molto meglio che quelle stupide! – strillò Giordana riscuotendomi dalle mie fantasie.
- Malcolm e Lucas? Per caso c’era anche Nicolas con loro? – chiese Monica.
- No Mony, abbiamo incontrato i One Direction! – trillai felice di poter dare la notizia a una delle loro più grandi ammiratrici.
- State scherzando! – ci ammonì.
- Per niente - risposi estasiata.
- E non potevate fare una telefonata!? – strillò arrabbiata puntandoci il dito contro.
- Ma eravate a scuola! – esclamammo all’unisono io e Giordana. Avevo predetto che Monica si fosse arrabbiata perché non glielo avevamo detto prima.
- E che importa! Quando si tratta di loro –
- Mony, hanno un po’ ragione, ti avrebbero sequestrato il cellulare – la riprese Serena.
- Vi hanno fatto degli autografi? Vi siete fatte delle foto? – si arrese Monica.
Giordana allungò silenziosamente le braccia per mostrargli gli autografi dei cinque ragazzi. Poi Serena mi strappò il cellulare dalle mani alla ricerca di una foto.
- Io non ho fatto né foto né autografi, Sere – sentenziai.
- Come no? –
- Ha dato due di picche a Harry Styles – raccontò Giordana.
- No! Non puoi averlo fatto! Che ti ha chiesto? – strillò Monica stupefatta.
- Solo se volevo un autografo e io gli ho detto che non ne avevo bisogno – risposi tranquillamente.
- Scommetto che gli stavi morendo dietro – tentò di indovinare Serena.
- Senz’altro, ma non volevo che pensassero fossi una di quelle fan sfegatate che corrono dietro ai One Direction per un loro autografo, voglio essere ricordata – risposi.
- Forse si sono già dimenticati – disse Monica.
- Non subito, non dopo che ho sporcato Harry con il ketchup –
- L’hai fatto a posta? –
- Certo! –
- Sei terribile! Terribile! – mi rimproverò Serena.
- Ma dove li avete incontrati? – chiese Monica.
- Alla panineria vicino l’IperSimply – rispose Giordana.
- Ci andiamo? –
- No! Se sono uscita senza un autografo ci sarà un motivo – trillai.
- Ma non è giusto che voi li avete visti e noi non possiamo andarci –
- Andateci, io non vengo –
Giordana era indecisa se andarci o no ma alla fine mi tenne compagnia perché le sembrava brutto tornare da loro dopo esserci stata poco tempo prima, avrebbero capito fino a che punto era fissata con loro. Mi invitò a pranzo da lei, visto che poi i panini non li avevamo mangiati. Sua madre ci preparò la pasta alla carbonara, una delle speciali delizie che cucinava anche mia mamma. Dopo pranzo ci rintanammo in camera di Giordana ad ascoltare musica e chiacchierare, dopo pochi minuti mi squillò il cellulare. Risposi al volo, sapevo che erano Monica e Serena.
- Chiara siamo appena uscite dalla panineria – strillò infatti la voce di Serena al telefono.
- Avete le braccia piene di autografi? – domandai.
- E abbiamo fatto qualche foto, Harry era piuttosto in collera –
- E perché? –
- Perché i ricci gli erano rimasti tutti impastati di ketchup anche se li aveva lavati al bagno della panineria parecchie volte. Si è infatti rifiutato di farsi la foto perché “non erano i suoi capelli quelli e non voleva essere immortalato in una foto in quello stato” ha detto testuali parole –
- Lo ha fatto diventare un dramma –
- Ci ha detto che una ragazza è inciampata nella sua sedia e gli ha sporcato tutta la faccia con il suo “infernale panino al ketchup”! E poi non ha voluto neanche un autografo! –
Risi alla cornetta – Avete fatto buona conversazione oltre a questo? –
- Oh si! Ci hanno invitate a pranzare con loro dopo che li abbiamo praticamente investiti con le nostre richieste, ci hanno prese in simpatia e ci hanno chiesto dove andassimo a scuola –
- Che cattivi ragazzi, avrebbero potuto chiedere anche a noi di far loro compagnia a pranzo – scherzai.
- Un po’ l’uno Chiara, questo era il nostro turno! –
- Okay, non ti scaldare, stavo scherzando –
- Anch’io –
- Va bene, ora chiudo che Giordana vuole sicuramente sapere qualcosa, un bacio – dissi vedendo la diretta interessata annuire.
Le raccontai tutto quello che mi aveva detto Serena poi la salutai e mi avviai a casa a piedi. Mentre percorrevo la via di ritorno mi bloccai spalancando la bocca: Harry Styles stava attraversando la strada e si dirigeva a casa mia!
Ehilà! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ringrazio tutti quelli che sono arrivati alla fine di questa storia e quelli che recensiranno ( se ce ne saranno ) e anche quelli che hanno visitato questa pagina! Volevo informarvi di una mia altra fan fiction: sunset ( su Twilight) e che dire: un bacio a tutti, alla prossima! E buona befana!