Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: StarFighter    06/01/2014    11 recensioni
Tutto sembra procedere per il meglio ad Arendelle: Elsa ed Anna cercano di recuperare il tempo perso, ed intanto la principessa cerca di chiarire il suo rapporto con il suo-più-che-amico, Kristoff. Ma, durante il suo primo viaggio fuori dal regno, Anna è vittima di un incidente. Questo potrebbe mettere in pericolo il fragile equilibrio creatosi dopo il Grande Inverno? R&R!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nda:prima di cominciare a leggere, dovrei avvertirvi che in questo capitolo forse i personaggi sono molto OOC e me ne scuso, ma ho pensato che forse, dopo tutto quello che avevano passato, potevano essere cambiati un po’…vbb fate finta che non abbia detto niente XD Buona lettura!

 

CAPITOLO 4: PROVIAMOCI…

 

Anna lo fissava con sguardo truce, pronta a saltargli addosso da un momento all’altro. Aveva tante di quelle cose da dirgli e da domandargli che non sapeva da dove cominciare; il piede batteva convulsamente a terra, mentre aveva le mani poggiate sui fianchi.

Kristoff la fissava in ansia: non voleva parlare per primo, aveva paura che l’avrebbe fatta infuriare ulteriormente.

-“Ehm…allora, perché mi hai portato qui?”- ma alla fine dovette spezzare il silenzio opprimente di quella stanza: lo sguardo omicida di Anna e gli occhi di tutti quei dipinti puntati su di lui, lo agitavano.

-“Perché, mio caro Kristoff, nel caso mi scappasse di mano la situazione devo avere dei testimoni.”-

-“Ti rendi conto che sono quadri, vero?”- le chiese con fare interrogativo, alzando un sopracciglio e facendo un gesto per indicare tutti i dipinti attorno.

Anna si sentì punta sul vivo: quei quadri, come li chiamava lui, erano stati l’unico conforto che aveva avuto durante gli anni di isolamento nel castello. Quante ore aveva passato a raccontare a Giovanna D’Arco i suoi sogni per il futuro?

-“Stai peggiorando solo la tua già precaria situazione… “- gli puntò un dito contro –“Perché mi stai evitando?”- il suo tono di voce era diminuito di un’ottava, mentre gli angoli della bocca si piegavano all’ingiù.

-“Perché continui a nasconderti da me? È per qualcosa che ho fatto? Oh mio dio…ti ho detto qualcosa di spiacevole vero?”- si coprì la bocca con le mani.

Kristoff la guardò sorpreso: davvero credeva che fosse colpa sua?

-“Assolutamente no.”- le rispose.

Anna si riprese all’improvviso, tornando la furia scatenata di qualche minuto prima: “e allora cos c’è che non va? Mi eviti per giorni e poi vieni qui e non dici niente…ah a proposito, perché sei qui?! Anzi non dirmelo, non mi interessa!”- tremava, scossa da brividi di adrenalina: lo spinse via.

-“Beh, dovrebbe invece.”- la interruppe bruscamente prendendole la mano con cui continuava ad accusarlo e portandosela all’altezza del cuore.

-“Che significa?”- erano troppo vicini, doveva allontanarsi, altrimenti avrebbe perso la lucidità, non sarebbe più riuscita a spiccicare parola.

-“Che sono venuto qui per chiedere una cosa ad Elsa…una cosa che riguarda te!”-

Anna lo fissò per un secondo con fare interrogativo: “Cosa?”

-“Sono venuto per chiederle il permesso di stare con te…Vorrei cominciare con il piede giusto!”-la mano di Anna scivolò via dalla sua presa a quelle parole.

-“Cominciare?!”- disse con tono alterato –“Ma io credevo fossimo pronti per il grande passo, e con grande passo intendo un matrimonio, non certo un fidanzamento.”

Il ragazzo la fissò sconcertato: “Dici sul serio?”

Anna annuì con forza.

-“Ma allora non hai imparato niente! Ti ricorda niente un certo principe Hans delle isole del Sud? Sai, gli piacevano le tartine e forse, molto probabilmente, il suo migliore amico si chiamava John…”- Kristoff non era mai stato tanto ironico in vita sua.

-“Ma tu non sei Hans. Tu sei Kristoff. Kristoff…”- Anna si bloccò: qual era il cognome di Kristoff?

-“Vedi? Non sai nemmeno il mio cognome…siamo dei perfetti sconosciuti; come puoi dire che siamo pronti per sposarci, quando non ci conosciamo affatto? Per quanto ne puoi sapere potrei anche essere uno spietato assassino o un ladro!”- aveva alzato la voce senza volerlo.

La principessa sbuffò: “Non essere sciocco…e poi io so tante cose di te.”

-“Tipo?”- ecco la prova del nove. Il ragazzo era sicuro che dopo quello Anna avrebbe capito cosa intendeva.

-“Ti piacciono le renne”- tentò di ribattere sicura-“ il tuo migliore amico è Sven e sei stato cresciuto dai troll. Ah e non sei niente male a suonare.”- contava sulle dita tutte quelle informazioni sul conto di Kristoff.

Il ragazzo scosse il capo demoralizzato: Anna non voleva proprio capire!

-“Tutto qui?”-le chiese.

Anna cercò di dire qualcosa, ma non le venne in mente nient’altro. Prima di addormentarsi, la sera prima aveva preparato un discorso a prova di scemo, ed ora non riusciva a dire niente di più che sciocchezze.

-“Qual è il tuo cognome, allora?”-

-“Bjorgman…ma non serve saperlo ora!”- come doveva farglielo capire?

-“Oh ma invece sì! Ora so qualcosa in più su di te.- disse soddisfatta incrociando le braccia al petto e sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi.

Kristoff fece un verso disperato, continuando a guardarla sorridere, convinta di ogni parola che era uscita dalla sua bocca.

Poi gli venne in mente un’idea. Riprese coraggio, pronto per un ultimo tentativo.

-“D’accordo, fissa la data, qualunque giorno tu voglia. Anche oggi stesso.”- la fissava sicuro di sé.

-“Davvero?”- Anna si era illuminata.

-“Davvero.”- cominciava ad essere poco convinto di quello che stava facendo. E se Anna non avesse capitolato e avesse preso quella cosa sul serio? E se davvero si fossero sposati entro qualche ora? No, non era pronto. Forse non lo sarebbe mai stato.

-“Oh mio dio…corro a dirlo ad Elsa!”- si lanciò verso la porta, su di giri.

Kristoff la fermò, afferrandole una mano: “e se scoprissi di non sopportarmi? Se ti rendessi conto che in fin dei conti non mi ami davvero, ma che è stata solo l’euforia del momento?”

-“Ma cosa…?”- Anna non poteva credere alle proprie orecchie.

-“Ascolta. Sei rimasta chiusa in un castello per anni, circondata dal silenzio e dalla solitudine, ed è normale che tu voglia riversare i tuoi sentimenti repressi su qualcuno…ma guarda com’è andata a finire con Hans, se n’è approfittato. Insomma, con lui hai preso un abbaglio colossale…e se ti sbagliassi anche su di me? Se non fossi io il tuo ‘per sempre felici e contenti’?”- sapeva che le stava facendo male, ma voleva che si rendesse conto della verità di quelle parole.

-“Ma…ma io SO che tu sei il mio vero amore! Ne sono assolutamente convinta… perché mi dici tutto questo?”- una piccola lacrima le scivolò lungo la guancia.

Kristoff le si avvicinò prendendole le mani e asciugandole la piccola goccia, brillante come una gemma.

-“So che potrà sembrarti assurdo tutto quello che sto dicendo, soprattutto alla luce di quello che ho chiesto ad Elsa, ma credimi lo faccio solo per te. Hai appena recuperato la tua libertà, vuoi davvero legarti a me per sempre, con il rischio che un giorno potresti pentirtene?”-

-“Ma io-ti-amo!”- sillabò Anna al colmo dello sconforto-“ Come puoi dire che…”

Kristoff non poteva vederla in quelle condizioni, era una cosa contro natura. Si arrischiò a baciarla dolcemente a fior di labbra, per calmarla.

-“Anch’io ti amo…e proprio per questo devi promettermi che ci proveremo, intendo a conoscerci meglio.”- le sorrise rassicurante.

Anna si asciugò i residui delle lacrime con il dorso della mano e lo fissò sconfitta, ma allo stesso tempo felice: Kristoff le aveva appena dimostrato che teneva così tanto a lei, da posporre la propria felicità alla sua.

-“D’accordo, ci proveremo. Ma sono certa che sarà solo tempo sprecato!”- in un secondo tornò ad essere la Anna di sempre.

Kristoff le sorrise felice. Aveva avuto quello che voleva, era stato più forte della cocciutaggine di Anna, ed aveva vinto. Sapeva in cuor suo che sarebbe andato tutto per il meglio, e chissà, forse un giorno, non troppo presto sperò, si sarebbero sposati.

La principessa lo ridestò dai suoi pensieri: “Ascolta, fra una settimana partirò per partecipare alle nozze di una mia cugina, nel regno di Corona…ti andrebbe di accompagnarmi? Sai, Elsa non può venire, è impegnata con tutte le sue cose da regina e mi annoia andare da sola. Se non puoi, non fa nulla, chiederò ad Olaf o a Grace di accompagnarmi...allora?”- Anna aveva recuperato la parlantina in due secondi.

-“Sei sicura?”- chiese titubante.

-“Ma certo, mi sembra un ottimo modo per cominciare; non credi?”- gli fece l’occhiolino, porgendogli la mano.

-“Assolutamente.”

 

 

 

AngoloAutrice: salve ragazze! Come va? Vi ho fatto attendere un po’ per questo capitolo e spero vi piaccia, perché a me non convince molto…so che è una cosa che non dovrei dire, perché se non piace a me come può piacere a voi? Anyway, grazie a tutte voi per i complimenti, sono stati la carica per invogliarmi a scrivere ancora.

Anzi devo ringraziarvi una ad una. Quindi grazie a:

bioshock1988 
chiarotti2000 
gwinny
Kerolo

che hanno inserito la storia tra le preferite…troppo buone! ;)

Poi grazie anche a:

- AngelVidel14
- 
bioshock1988 
- ChrisAndreini 
- IreTomlinson 
- leti_pitch_perfect 
- luuuuchi_ 
- 
marta_uzumaki86 
- mintheart 
- misshorseslife 
- Niksss 
- 
Silver Loreley 
- 
_Lethe
-
_Spark_

Per averla inserita tra le seguite: credetemi, non avevo mai avuto tante persone che seguissero una mia fic. V^.^v

E last but not the least, grazie a Kaninchen per aver recensito.

 Ok, allora dopo tutti questi ringraziamenti mi congedo, sperando di non aver rovinato il pomeriggio a nessuno con qst chap! XD

Al prossimo aggiornamento…*baci*

   
 
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