Nda:prima di
cominciare a leggere, dovrei avvertirvi che in questo capitolo forse i
personaggi sono molto OOC e me ne scuso, ma ho pensato che forse, dopo
tutto
quello che avevano passato, potevano essere cambiati un
po’…vbb fate finta che
non abbia detto niente XD Buona lettura!
CAPITOLO 4:
PROVIAMOCI…
Anna
lo fissava con sguardo truce, pronta a saltargli
addosso da un momento all’altro. Aveva tante di quelle cose
da dirgli e da
domandargli che non sapeva da dove cominciare; il piede batteva
convulsamente a
terra, mentre aveva le mani poggiate sui fianchi.
Kristoff
la fissava in ansia: non voleva parlare per primo,
aveva paura che l’avrebbe fatta infuriare ulteriormente.
-“Ehm…allora,
perché mi hai portato qui?”- ma alla fine
dovette spezzare il silenzio opprimente di quella stanza: lo sguardo
omicida di
Anna e gli occhi di tutti quei dipinti puntati su di lui, lo agitavano.
-“Perché,
mio caro Kristoff, nel caso mi scappasse di mano
la situazione devo avere dei testimoni.”-
-“Ti
rendi conto che sono quadri, vero?”- le chiese con fare
interrogativo, alzando un sopracciglio e facendo un gesto per indicare
tutti i
dipinti attorno.
Anna
si sentì punta sul vivo: quei quadri, come li chiamava
lui, erano stati l’unico conforto che aveva avuto durante gli
anni di
isolamento nel castello. Quante ore aveva passato a raccontare a
Giovanna D’Arco
i suoi sogni per il futuro?
-“Stai
peggiorando solo la tua già precaria situazione…
“-
gli puntò un dito contro
–“Perché mi stai evitando?”-
il suo tono di voce era
diminuito di un’ottava, mentre gli angoli della bocca si
piegavano all’ingiù.
-“Perché
continui a nasconderti da me? È per qualcosa che ho
fatto? Oh mio dio…ti ho detto qualcosa di spiacevole
vero?”- si coprì la bocca
con le mani.
Kristoff
la guardò sorpreso: davvero credeva che fosse colpa
sua?
-“Assolutamente
no.”- le rispose.
Anna
si riprese all’improvviso, tornando la furia scatenata
di qualche minuto prima: “e allora cos
c’è che non va? Mi eviti per giorni e
poi vieni qui e non dici niente…ah a proposito,
perché sei qui?! Anzi non
dirmelo, non mi interessa!”- tremava, scossa da brividi di
adrenalina: lo
spinse via.
-“Beh,
dovrebbe invece.”- la interruppe bruscamente
prendendole la mano con cui continuava ad accusarlo e portandosela
all’altezza
del cuore.
-“Che
significa?”- erano troppo vicini, doveva allontanarsi,
altrimenti avrebbe perso la lucidità, non sarebbe
più riuscita a spiccicare
parola.
-“Che
sono venuto qui per chiedere una cosa ad Elsa…una cosa
che riguarda te!”-
Anna
lo fissò per un secondo con fare interrogativo:
“Cosa?”
-“Sono
venuto per chiederle il permesso di stare con
te…Vorrei cominciare con il piede giusto!”-la mano
di Anna scivolò via dalla
sua presa a quelle parole.
-“Cominciare?!”-
disse con tono alterato –“Ma io credevo
fossimo pronti per il grande passo, e con grande passo intendo un
matrimonio,
non certo un fidanzamento.”
Il
ragazzo la fissò sconcertato: “Dici sul
serio?”
Anna
annuì con forza.
-“Ma
allora non hai imparato niente! Ti ricorda niente un
certo principe Hans delle isole del Sud? Sai, gli piacevano le tartine
e forse,
molto probabilmente, il suo migliore amico si chiamava
John…”- Kristoff non era
mai stato tanto ironico in vita sua.
-“Ma
tu non sei Hans. Tu sei Kristoff. Kristoff…”- Anna
si
bloccò: qual era il cognome di Kristoff?
-“Vedi?
Non sai nemmeno il mio cognome…siamo dei perfetti
sconosciuti; come puoi dire che siamo pronti per sposarci, quando non
ci
conosciamo affatto? Per quanto ne puoi sapere potrei anche essere uno
spietato
assassino o un ladro!”- aveva alzato la voce senza volerlo.
La
principessa sbuffò: “Non essere
sciocco…e poi io so tante
cose di te.”
-“Tipo?”-
ecco la prova del nove. Il ragazzo era sicuro che
dopo quello Anna avrebbe capito cosa intendeva.
-“Ti
piacciono le renne”- tentò di ribattere
sicura-“ il tuo
migliore amico è Sven e sei stato cresciuto dai troll. Ah e
non sei niente male
a suonare.”- contava sulle dita tutte quelle informazioni sul
conto di
Kristoff.
Il
ragazzo scosse il capo demoralizzato: Anna non voleva
proprio capire!
-“Tutto
qui?”-le chiese.
Anna
cercò di dire qualcosa, ma non le venne in mente
nient’altro. Prima di addormentarsi, la sera prima aveva
preparato un discorso
a prova di scemo, ed ora non riusciva a dire niente di più
che sciocchezze.
-“Qual
è il tuo cognome, allora?”-
-“Bjorgman…ma
non serve saperlo ora!”- come doveva farglielo
capire?
-“Oh
ma invece sì! Ora so qualcosa in più su di te.-
disse
soddisfatta incrociando le braccia al petto e sfoderando uno dei suoi
migliori
sorrisi.
Kristoff
fece un verso disperato, continuando a guardarla
sorridere, convinta di ogni parola che era uscita dalla sua bocca.
Poi
gli venne in mente un’idea. Riprese coraggio, pronto per
un ultimo tentativo.
-“D’accordo,
fissa la data, qualunque giorno tu voglia.
Anche oggi stesso.”- la fissava sicuro di sé.
-“Davvero?”-
Anna si era illuminata.
-“Davvero.”-
cominciava ad essere poco convinto di quello
che stava facendo. E se Anna non avesse capitolato e avesse preso
quella cosa
sul serio? E se davvero si fossero sposati entro qualche ora? No, non
era
pronto. Forse non lo sarebbe mai stato.
-“Oh
mio dio…corro a dirlo ad Elsa!”- si
lanciò verso la
porta, su di giri.
Kristoff
la fermò, afferrandole una mano: “e se scoprissi
di
non sopportarmi? Se ti rendessi conto che in fin dei conti non mi ami
davvero,
ma che è stata solo l’euforia del
momento?”
-“Ma
cosa…?”- Anna non poteva credere alle proprie
orecchie.
-“Ascolta.
Sei rimasta chiusa in un castello per anni,
circondata dal silenzio e dalla solitudine, ed è normale che
tu voglia
riversare i tuoi sentimenti repressi su qualcuno…ma guarda
com’è andata a
finire con Hans, se n’è approfittato. Insomma, con
lui hai preso un abbaglio
colossale…e se ti sbagliassi anche su di me? Se non fossi io
il tuo ‘per sempre
felici e contenti’?”- sapeva che le stava facendo
male, ma voleva che si
rendesse conto della verità di quelle parole.
-“Ma…ma
io SO che tu sei il mio vero amore! Ne sono
assolutamente convinta… perché mi dici tutto
questo?”- una piccola lacrima le
scivolò lungo la guancia.
Kristoff
le si avvicinò prendendole le mani e asciugandole
la piccola goccia, brillante come una gemma.
-“So
che potrà sembrarti assurdo tutto quello che sto
dicendo, soprattutto alla luce di quello che ho chiesto ad Elsa, ma
credimi lo
faccio solo per te. Hai appena recuperato la tua libertà,
vuoi davvero legarti
a me per sempre, con il rischio che un giorno potresti
pentirtene?”-
-“Ma
io-ti-amo!”- sillabò Anna al colmo dello
sconforto-“
Come puoi dire che…”
Kristoff
non poteva vederla in quelle condizioni, era una
cosa contro natura. Si arrischiò a baciarla dolcemente a
fior di labbra, per
calmarla.
-“Anch’io
ti amo…e proprio per questo devi promettermi che
ci proveremo, intendo a conoscerci meglio.”- le sorrise
rassicurante.
Anna
si asciugò i residui delle lacrime con il dorso della
mano e lo fissò sconfitta, ma allo stesso tempo felice:
Kristoff le aveva appena
dimostrato che teneva così tanto a lei, da posporre la
propria felicità alla
sua.
-“D’accordo,
ci proveremo. Ma sono certa che sarà solo tempo
sprecato!”- in un secondo tornò ad essere la Anna
di sempre.
Kristoff
le sorrise felice. Aveva avuto quello che voleva,
era stato più forte della cocciutaggine di Anna, ed aveva
vinto. Sapeva in cuor
suo che sarebbe andato tutto per il meglio, e chissà, forse
un giorno, non
troppo presto sperò, si sarebbero sposati.
La
principessa lo ridestò dai suoi pensieri:
“Ascolta, fra
una settimana partirò per partecipare alle nozze di una mia
cugina, nel regno
di Corona…ti andrebbe di accompagnarmi? Sai, Elsa non
può venire, è impegnata
con tutte le sue cose da regina e mi annoia andare da sola. Se non
puoi, non fa
nulla, chiederò ad Olaf o a Grace di
accompagnarmi...allora?”- Anna aveva
recuperato la parlantina in due secondi.
-“Sei
sicura?”- chiese titubante.
-“Ma
certo, mi sembra un ottimo modo per cominciare; non
credi?”- gli fece l’occhiolino, porgendogli la mano.
-“Assolutamente.”
AngoloAutrice:
salve ragazze! Come va? Vi ho fatto attendere
un po’ per questo capitolo e spero vi piaccia,
perché a me non convince
molto…so che è una cosa che non dovrei dire,
perché se non piace a me come può
piacere a voi? Anyway, grazie a tutte voi per i complimenti, sono stati
la
carica per invogliarmi a scrivere ancora.
Anzi devo ringraziarvi
una ad una. Quindi grazie a:
- bioshock1988
- chiarotti2000
- gwinny
- Kerolo
che
hanno inserito la storia tra le preferite…troppo buone!
;)
Poi grazie anche a:
- AngelVidel14
- bioshock1988
- ChrisAndreini
- IreTomlinson
- leti_pitch_perfect
- luuuuchi_
- marta_uzumaki86
- mintheart
- misshorseslife
- Niksss
- Silver
Loreley
- _Lethe
-_Spark_
Per
averla inserita tra le seguite: credetemi, non avevo mai
avuto tante persone che seguissero una mia fic. V^.^v
E last but
not the least, grazie a Kaninchen per aver
recensito.
Ok, allora dopo tutti
questi ringraziamenti mi congedo, sperando di non aver rovinato il
pomeriggio a
nessuno con qst chap! XD
Al prossimo
aggiornamento…*baci*