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Autore: lacoppiadifuoco    06/01/2014    1 recensioni
''Abbiamo passato due anni d'inferno, Kat. Ci siamo ingannati, traditi, fatti male. E ti ho odiato..tanto, troppo, ma solo perché troppo era l'amore che provavo nei tuoi confronti. Haymitch si sbagliava su di noi; potresti non meritarmi neanche tra quattro vite,ma io ti amerò sempre''
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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  • POV KATNISS

    Dopo questi pochi giorni chiusa in casa con Peeta mi ero quasi abituata all'idea di starmene tutto il tempo fra queste quattro mura, solo io e lui. Uscire di casa significa dover interagire con la gente, e far parte della vita quotidiana di ognuna delle persone per la quali conti ancora qualcosa. Io non sono mai stata brava a fare amicizia, le uniche volte che parlavo con qualcuno, che non fosse Prim o Gale, prima degli Hunger Games era per fare affari al Forno, ma solo per questione di stretta sopravvivenza.
    Non sopporto dover fare moine per piacere alle persone, infatti a quello ci ha sempre pensato Peeta quando ne abbiamo avuto il bisogno. Uscire di casa significa dover fare i conti per la realtà, rendendomi conto che il mondo gira anche se io rimango chiusa nella mia abitazione, anche senza di me.

    Ma se il mondo va avanti anche senza la mia insulsa presenza, perché il mio mondo non va avanti nemmeno per poco, nemmeno per niente, senza dovermi ricordare di tutte le persone che sono morte a causa mia? Prim, la mia piccola e dolce Prim, così indifesa e così pura; lei non aveva colpa. Finnick, al mio fianco fin proprio alla fine, forse è stato un amico migliore di Gale. Gale, oh si. Gale è morto dentro, è cambiato..ma almeno so che per quanto riguarda lui io non ho nessuna colpa,ognuno sceglie di fare ciò che crede più giusto per se stesso. E infine Peeta , lui me l'hanno portato via. Ne sta nascendo uno nuovo, non completamente diverso, ma insieme possiamo affrontare ogni cosa. Persino io, morta più di tutti, dentro, solo insieme a lui sto ritrovando la vita.

    Almeno di giorno dovrei fare in modo di distrarmi, ma sembra essere più forte di me. Proprio non ci riesco. Peeta mi aspetta sotto, lui si è lavato e vestito prima di me. Chiudo l'acqua ed esco dalla doccia. Guardo al mio specchio il mio corpo nudo e mi concentro su ogni singola cicatrice, ogni pezzo di pelle rifatto che non sembra essere nemmeno il mio. Mi avvolgo con un asciugamano il corpo e con un altro più piccolo i capelli. Dopo aver indossato i vecchi pantaloni che mettevo per andare a caccia sono pronta, scendo le grandi scale di casa e vedo Peeta seduto sul divano, intento a giocare con un mazzo di chiavi.

    "Pronta" - distoglie lo sguardo dalle chiavi e si gira verso di me, mi sorride e io faccio lo stesso. Mi piace tanto il suo sorriso. Quel sorriso che ora, dopo il depistaggio, è diverso,racchiude tutto il dolore,la sofferenza che ha subito;il suo sorriso sa di speranza.

    Mi prende per mano e usciamo di casa per dirigerci alla vecchia,puzzolente e sporca casa di Haymitch. Non diciamo una parola per quei venti metri che separano casa mia con quella del nostro mentore, sappiamo già cosa dobbiamo dirgli. Dobbiamo soltanto comunicargli che stiamo insieme, no? E allora perché ho la sensazione che sia successo qualcosa? Mi sento preoccupata, nervosa. Peeta sembra accorgersene e mi stringe più forte la mano.

    La casa di Haymitch non è tanto diversa da quelle abitate da me e Peeta, forse è solo più vissuta. Stesse mura, stesso giardino, stesse luci. Niente di che, insomma. Arriviamo alla porta e busso forte, sicura di dover entrare con la forza dopo qualche minuto. Invece la porta si apre subito e chi viene ad accoglierci non è Haymitch. È Effie. Ci guarda e per un attimo i suoi occhi si fanno vuoti, poi ricomincia a piangere..ma per cosa? Vedere Effie piangere,vedere lei che anche nei momenti più duri sembrava chiudersi nel suo mondo,in un mondo superficiale,ma che la proteggeva dal dolore,mi fece capire che si sarebbero aggiunte altre cicatrici, forse peggiori di quelle che mi porto ancora addosso. Non so cosa dire. Peeta lascia la mia mano e si fionda a consolare Effie, io invece vado alla ricerca di Haymitch. Lo trovo nel salone, in preda ad una crisi isterica, che fa avanti e indietro parlando a se stesso.

    "Haymitch cosa sta succedendo? Cosa ci fa qua Effie?" - non risponde.

    "Haymitch cazzo, mi vuoi rispondere?!" - fa come se non esistessi, mi ignora. Sto per avvicinarmi un po' di più per insultarlo , quando Effie prende la parola, finalmente un po' più tranquilla; Peeta fa bene a tutti.

    "Katniss, ferma. Ti spiego tutto io.." La guardo, in modo da convincerla a continuare.

    "Ieri ho ricevuto una telefonata, da parte del dottor Aurelius. Sapete, lui cura anche Annie, la moglie di Finnick" - le escono altre lacrime, ma cerca di farsi forza. Cosa c'entra Annie in tutto questo? Non sarà mica successo qualcosa a suo figlio?

    Lei continua.

    "Le rimangono pochi giorni. Vuole affidare suo figlio a te e Peeta, vuole che cresca con voi due".

    Mi sento svenire, cado quasi dietro perdendo l'equilibrio ma un Peeta scattante, che prima era accanto ad Effie, riesce a prendermi giusto in tempo.

    Quando mi riprendo Effie ci chiede cosa ne pensiamo, se saremmo disposti a fare da secondi genitori al piccolo.

    "Ovviamente si, non lo lasceremo in mezzo ad una strada dopo tutto il bene che abbiamo voluto a sua madre e a suo padre" - dice Peeta fin troppo convinto.

    No..non può pretendere questo, mi dispiace ma io non ce la faccio.

    Il mio sguardo va da Haymitch, seduto su una sedia ancora confuso, a Effie, che aspetta anche una mia risposta, a Peeta. Oh mio dolce, buono, gentile, disponibile Peeta.. Non posso privarti di ciò che vuoi davvero solo per le mie stupide paure. Decido di parlare, lo guardo dritto negli occhi.

    "Se potessi essere quella che vorrei essere ti direi che ti amo da morire,che dopo tutto quello che abbiamo passato sono pronta per stare con te ogni giorno della mia vita,che voglio iniziare a costruire qualcosa con te e questo bambino sarebbe il primo passo. Se potessi essere quella che vorrei essere me ne fregherei delle conseguenze, delle mie cicatrici ancora aperte , e ti amerei come se senza il nostro amore potessi morire. Se potessi, ma non posso. E so di non poterti chiedere tanto,di non poterti obbligare a rifiutare questo bambino,ma io non posso...sono ancora troppo spaventata,non sono ancora pronta per amare un bambino,io credo di non esserne capace."

    "Questo cosa significa Katniss?"

    " Peeta,mi dispiace,ma io.. Io non posso."

    Peeta rimane zitto, pietrificato. Haymitch si alza, viene verso di me, mi tira su e mi stringe al muro urlando.

    "Te l'avevo detto, stupida ragazzina! Non meriteresti questo ragazzo neanche tra dieci vite, sei un' immatura del cazzo che pensa solo a se stessa, e gli altri? Io non ti capisco più, Katniss".

    Sento i miei occhi bagnarsi di lacrime e decido di andare via, via da questa casa, via da questo distretto, via dalla realtà. Mi libero dalla stretta soffocante di Haymitch e vado verso Peeta.

    "Perdonami se puoi, perdonami" - gli do un bacio sulla guancia e chiudo gli occhi per assaporare per l'ultima volta il suo profumo. Senza neanche salutare Effie corro fuori, vado a casa mia e prendo qualche vestito, il necessario, la foto di Prim e la perla di Peeta. Vado verso la stazione, la mia destinazione è il Distretto 7.
    Tutto è diventato troppo opprimente qui,i miei doveri sembrano perseguitarmi, non riesco a sopportare altri pesi oltre me stessa, voglio solo scappare,fuggire ancora una volta.

    Johanna mi capirà.

    Arrivo alla stazione, do un ultimo saluto al mio Distretto 12, non so se lo rivedrò più, e mi siedo sulla panchina aspettando il primo treno che possa portarmi lontano da qui.


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    ANGOLO AUTRICI:
    Ciao a tutti! 
    Insomma, non è proprio un capitolo rose e fiori.. speriamo vi piaccia ugualmente! Ci voleva una botta di vita, in fondo loro sono Katniss e Peeta, non possono avere più di un giorno di tranquillità ahaha 
    Vabè, detto questo, ringraziamo di cuore coloro che leggono le nostre storie, che ci seguono, che recensiscono, che ci hanno inserito tra le storie preferite e tra quelle da ricordare e infine ringraziamo chi ci ha scelte e messe tra i propri autori preferiti, ci rendete felicissime!
    Speriamo anche in tante recensioni.. non aspettiamo altro in realtà..

    VI RICORDIAMO LE ONE SHOT : 
    ''L'amore è qui, davanti ai tuoi occhi"
    "One Day"
    "Lettera ad un bambino mai nato" 


    Al prossimo capitolo :) un bacio

    lacoppiadifuoco
     

  
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