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Autore: Moiki_Gerood    06/01/2014    2 recensioni
"L’ospedale delle anime segna la loro fine,
Rimane in silenzio e li osserva morire."
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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L'Ospedale delle anime. || I am powerless.


Apro gli occhi, un gesto normalissimo se non fosse che la mia fottuta testa sta esplodendo. Mh, il bianco mi acceca e ho la bocca secca ma non ci faccio molto caso quando mi accorgo delle fasce che ho sui polsi che stanno praticamente soffocando le mie vene.  Ok, è normale, ricordo poco a parte l’urlo di mia madre ieri sera, e…Questo non è un ospedale.  Mi alzo dal letto in fretta e sono un idiota perché mi gira la testa, ma non importa perché sono troppo impegnato a capire dove mi trovo. Il letto alla mia sinistra, l’armadio davanti a me,  la porta in plexiglas. Sono una persona precisa e tendo ad analizzare un po tutto, lo so. Ma il particolare più imponente di questa stanza è che è totalmente bianca. Faccio un passo barcollante verso la porta in plexiglas e ci porto la mano sopra.

“Via le mani dal vetro!”

Ma che cazzo-

“Via le mani, ho detto!”

Mi giro di scatto in cerca del proprietario della voce,  ed è molto strano che io non abbia notato quell’esserino minuscolo tutto tatuato e rannicchiato su se stesso.
Lo osservo attentamente e mi rendo conto di alcuni particolari. Posso vedere molti tatuaggi sulle sue mani, e anche se è coperto da questa specie di tuta bianca che indossiamo entrambi, scommetto che ne è pieno.
Passo ad osservare il viso e noto un accenno di confusione nei suoi occhioni nocciola, è molto preoccupato.  Credo che abbia avuto dei piercing prima di entrare qui dentro, ha due fori. Uno al labbro e uno al naso, ha dei piccoli fori molto evidenti, però. Allungo una mano per salutarlo ma noto che sta respirando pesantemente e la allontano subito senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi profondi.

“Tutto… bene?” Azzardo a chiedere.
“Tutto bene? Ti sembra tutto bene!? Sono rinchiuso in un fottuto edificio del quale non so nemmeno la posizione geog-“  Lo fermo con un cenno della mano e lo guardo.
“Se non ti dispiace, anche io sono nella tua stessa situazione. Quindi ora donami dieci minuti di silenzio e
fammi pensare.”

Si alza in piedi quasi a volermi fulminare con gli occhi e noto la sua statura. E’ molto basso.

“Tu. Io ti dono questo silenzio, ma giuro su un Dio, se esiste, che se non trovi una risposta valida ti strangolo.”

Cosa?

“Cosa?! Non sono mica Superman!”  ribadisco ad alta voce.
“Non me ne fotte un cazzo! Io...Io...Mio padre mi ucciderà!”

Lo guardo confuso.

***

Il ragazzo dai capelli corvini e dalla pelle pallida mi guarda confuso mentre porto le mie mani tra i capelli. Se mio padre non mi trova a casa mi troverà e mi prenderà a mazzate.  Ribadisco, a mazzate.
Forse non dovrei prendermela con questo ragazzo, sembra molto confuso anche lui.
Mi alzo e gli porgo la mia mano, stando attento a non mostrare i lividi che ho sui polsi.

“Io- Mi dispiace.  Frank Iero.”  Stringe delicatamente la mia mano senza distogliere lo sguardo dai miei occhi, noto la sua pelle fredda e lattea, e abbasso lo sguardo. Le sue nocche sono rovinate e irritate, rosse. Le accarezzo con il pollice e non appena noto il suo movimento brusco del braccio ritiro la mano e accenno un sorriso triste.
“Way…Gerard.”  La sua voce acuta, nasale mi arriva alle orecchie come una lama, leggermente fastidiosa sì, ma allo stesso tempo quasi…angelica.
“P-Piacere mio, Gerard. Ti chiedo ancora scusa per il mio attacco…D’isteria.” Abbasso lo sguardo accennando una risata palesemente finta, in questo momento mi sembra tutto molto in confusione.
“Oh, non preoccuparti. “ Accenna un sorriso e non posso fare a meno di ricambiarlo. “Hai la minima idea di dove siamo, piuttosto?”

- Siamo in una stanza bianca. -

- Oh geniale, davvero, Ray. Ora puoi gentilmente smettere di parlare nella mia mente senza farmi sembrare uno psicopatico davanti a questo ragazzo? -  Pronuncio queste parole mentalmente con un accenno di un tono rabbioso.
- Oh, s-scusami. – Odio quando Ray usa la voce da cucciolo. Mi piego molto facilmente ai suoi voleri, così.

Anche se Ray non esiste.

 
Moiki.
Beh, che dire! Io vi amo tutti! owo
Ho letto le recensioni dei capitoli precedenti e ho deciso di volervi ringraziare direttamente in questo ^w^
Mi sento davvero molto onorata a sapere che avete sprecato il vostro tempo prezioso leggendo questa...cosa.
Vi amo tutti, ancora!

Peace, Love & Empathy!
  
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