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Autore: _crazy_mofos    07/01/2014    2 recensioni
Non mi potranno mai restituire la mia migliore amica.
Non mi potranno mai restituire mio fratello.
Due anni dalla morte di Johanna Jonson.
Un anno dalla morte di Jack Smith.
Adesso sono la cattiva ragazza di Bradford, come mi definiscono...ma sono solo parole, non me ne frega niente.
A meno che non arrivi lui...
Scombussolerà tutto, di nuovo, come aveva fatto due anni fa, troppo tempo per me.
Tempo che ormai bisogna cancellare, dimenticare, ma sarà dannatamente difficile se lui sarà di nuovo qui.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Leggete l'angolo autrice, per favore.*

Capitolo tre.

 Hi Aly...


Riattaccai.
Era l'ennesima chiamata che mi arrivava da parte di Harry, cos'è che non capiva quel ragazzo? Era davvero irritante certe volte.
Non capiva che in certi momenti volevo starmene in disparte, sola soletta, magari a fare un po di jogging o una passeggiata al parco, come ora, e riflettere su tutta questa situazione davvero inconcepibile.
Era arrabbiata, soprattutto con lui, insomma era il mio migliore amico, merda! Aveva il diritto di dirmi certe cose, anche se non mi avrebbe di certo fatto molto piacere, intendiamoci.
Certo, ammetto che avevo un tantino esagerato anche io, l'avevo praticamente sbattuto fuori di casa, ma c'era un motivo ben valido in questione.
Adesso mi ritrovavo su una panchina malridotta che sorseggiavo il mio Milkshake al cioccolato, una delizia per il palato.
L'unica cosa che in quel momento volevo fare, era raggiungere casa di Lizzie e raccontargli tutto per sfogarmi, almeno quel minimo indispensabile.
Così mi rialzai velocemente per raggiungere casa Green, prima che iniziasse una vera e propria bufera.
Misi le cuffie del mio Ipod sulle orecchie ed entrai nel mio mondo preferito, quella della musica, con le note di Drunk di Ed Sheeran che accompagnavano il mio cammino.
Circa tre isolati dopo, arrivai di fronte casa sua, mi sbrigai a suonare il campanello, sperando che quella ritardata fosse in casa.
Mi venne ad aprire accompagnata sempre da quel sorriso unico.
'Ma questa ragazza sorride sempre?' Mi ritrovai a pensare, mi ponevo sempre questa domanda, ogni volta pensavo che la sua mascella potesse rompersi.
"Moon!" Mi abbracciò di slancio, neanche il tempo di poter respirare.
"Calmati Lizzie, sembri una'assatanata, non respiro!" Mi lamentai sbuffando e cercando di  trovare una via di uscita per poter respirare almeno quel tantino, ma alla fine si staccò facendomi entrare nella sua grande dimora.
Mi buttai sul divano di pelle bianca, accendendo il televisore e facendo zapping fra i vari canali.
"No ma...fai come se fossi a casa tua." Disse in tono acido ed io non potei che ridere, vedendo il suo viso contrariato.
"Perché sei venuta?" Incrociò le braccia al petto, venendosi a sedere nel divano, accanto a me.
"Per vederti...?" Risposi con fare ovvio. 'Cervello zero!'
"Andiamo, solo per questo?"
Sospirai e feci una smorfia.
"Oggi ho chiamato Harry..." Iniziai il mio discorso guardandola negli occhi.
"E...?" Mi incitò a parlare.
Gli raccontai tutto, per filo e per segno, ovviamente tralasciando la parte di io ed Harry in rapporti molto intimi. Con Lizzie potevo parlare, mi potevo fidare di lei ciecamente, ma ancora non ero pronta a raccontargli tutti i miei problemi, ero ancora bloccata in un certo senso, è questo mi faceva tremendamente incazzare.
"Cazzo!"Si portò le mani sui capelli, scompigliandoli in maniera isterica, "hai esagerato, Moon." Mi rimproverò ed io non potei che darle ragione.
"Ma anche lui ha sbagliato!" gesticolai, assumendo un tono abbastanza fermo.
"Dovreste scusarti anzi, dovreste parlare e chiarire." Quasi quasi sembrava mia madre, una psicologa impazzita. 'Scusa mamma.'
Annuì e sbuffai di nuovo,"lo farò, ma non oggi!" Puntualizzai, prima di alzarmi e dirigermi alla porta ed aprirla.
"Allora, ci vediamo domani, Lizzie."Sorrisi, prima di salutarla dandole un bacio sulla guancia.
Uscii fuori da casa, rabbrividendo per il freddo che c'era quel giorno, tutto normale.
Marciai a passo svelto verso una meta ben precisa, fermandomi solo quando trovai l'insegna: Cimitero su in alto.
Cercai con gli occhi il nome della mia migliore amica, avvicinandomi sempre di più alla sua lapide.
'Johanna Jonson.
Nata: 1996
Morta: 2010'

Sfiorai con la mano la sua foto sorridente, mi ricordai, ancora, quando suo padre l'aveva trovata e decise di mettere questa...ed era bellissima.
Quel sorriso mi mancava come l'aria, quei sorrisi così innocenti, così allegri, spensierati, era una ragazza unica, tutti l'adoravano, non sapeva mai farsi odiare dalla gente, non era cosa da lei.
Mi chinai lentamente, sedendomi e portando le mie gambe all'altezza del mio petto, stringendole a me."Ehi, Jo!" sorrisi amaramente,"come stai? Sai, mi manchi, mi manchi terribilmente..." presi un profondo respiro,"sono successe un casino di cosa dall'ultima volta, Zayn è tornato, mia cara Jò."sbuffai,"ho litigato anche con Harry, certe volte mi fa perdere le staffe" risi amaramente.
Presi dalla mia tasca posteriore il mio pacchetto di Malboro e pi estrassi una sigaretta portandola in bocca.
"Se ti stai chiedendo se ancora fumo, si, lo faccio ancora.Mi dispiace non riesco a smettere, lo sai che mi tranquillizza." Ma in quel momento mi sentivo così imbecille, stavo parlando da sola, come se lei potesse rispondermi, che cazzata! Mi sentivo così sola in quel momento.
Guardai l'orario dal mio cellulare, strabuzzando gli occhi. Cazzo,era davvero tardi.
Mi rialzai come un fulmine, pulendomi i miei Jeans dal terriccio.
Salutai per l'ultima volta la sua foto, guardando i suoi occhi grigio acceso, i suoi capelli color miele ed il suo sorriso unico. Mi mancava da morire, dopo che Zayn se n'era andato, lei mi aveva aiutato a dimenticarlo, ma poi la notizia di un incidente ed una parte di me morì insieme a lei.
Quel giorno la mia vita andò a rotoli, tutto mi cadde a pezzi ed il mio cuore sgretolò, poi la morte di mio fratello, il colpo di grazia.
"E' stato bello rivederti, Jo."
Me ne andai dal cimitero con passo lento a pensare e ripensare a quello che era successo in tutta quella giornata. Sentì un leggero canticchiare vicino alle mie tasche del pantalone, finché non mi accorsi che mi stavano chiamando. Era mia madre.
"Pronto?"
"Amore, dove sei?" Chiese con tono preoccupato.
"Mà, ero da Lizzie, non preoccuparti sto arrivando." La rassicurai.
Da quando era morto mio fratello, mia madre era diventata più protettiva nei miei confronti, ma come non biasimarla, aveva perso uno dei suoi figli!
"Okay, stai attenta!" e chiuse la chiamata.
Continuai a camminare con le mani nelle tasche della mia grande felpa, presa dall'armadio di mio fratello. Quando i ricordi si impossessarono di me.
FLASHBACK.
"Ti amo Moon, ti amo più della mia stessa vita." Disse con gli occhi lucidi, accarezzandomi lo zigomo arrossato, a causa delle sue parole che risultavano così vere.
"Anche io ti amo, Zayn."
FINE FLASHBACK

Mi bloccai in mezzo al marciapiede, come potevo dimenticarmi di lui se ora i ricordi stavano venendo a galla?
FLASHBACK
"Dove stiamo andando, Zayn!?" Dissi ancora ridendo per la corsa che stavamo affrontando.
"Zitta Moon, è un segreto."Disse continuando a correre, trascinandomi per la mano.
D'un tratto ci fermammo vicino una casa, che all'apparenza era abbastanza curata.
Mi prese per mano facendomi entrare in quella casa. Era stupenda, ma abbandonata.
"Sicuro che possiamo?" Chiesi, perlustrando ogni centimetro di quella casa.
"Ti fidi di me?" Mi guardò negli occhi ed io non potei che annuire e sorridere.
Si avvicinò a me, poggiando la sua fronte sulla mia, avvicinando sempre di più le sue morbide labbra sulle mie.
"Moon...?" Disse sussurrando il mio nome, che con la sua voce era così perfetto.
"mmm?" 
"Voglio fare l'amore con te."Lo disse come se avesse paura della mia risposta, oppure della mia reazione, ma anche come se fosse la cosa più normale al mondo, e lo era, era la cosa più normale al mondo. Ed io volevo, volevo fare l'amore con lui ardentemente, mi fidavo così ciecamente, sapevo che non me ne sarei mai pentita.
"Anch'io" sussurrai.

FINE FLASHBACK.
Scossi la testa frettolosamente, ma cacciare quel pensiero dalla mia testa era impossibile.
Respirai profondamente,mentre il mio cuore era accelerato di molti battiti.
Chiusi gli occhi, finché non sentì dietro di me una voce, un nome, e mi paralizzai.
"Ciao Aly..."
E sbiancai.

 

- Spazio Autrice 

I'm back people!!!!
Questo, come potete vedere, è il terzo capitolo di questa storiella :)
Allora: vorrei ringraziare tutti quelli che anno recensito i capitoli passati, le persone che seguono la mia FF  e quelle che leggono soltanto. LOL
GRAZIE DAVVERO DI CUORE ♥♥♥♥
Poi vorrei anche scusarmi per i precedenti capitoli, dove potete ben vedere che all'inizio imponevo di lasciare una recensione, altrimenti non continuavo ad aggiornare.
Bene, vorrei chiedervi davvero scusa!
Non volevo imporvi una cosa del genere, non era di mia intenzione.
Torniamo a noi: adesso stanno succedendo davvero tante cose...
Adesso sapete, più o meno, come sia morta Johanna.
Ci sono stati un paio di Flashback, in cui lei, ricordava dei momenti passati con Zayn.
La storia ,a poco a poco, si fa più intrigante :D
M a la vera domanda è: chi è Aly?
Bhe, lo scoprirete nel prossimo capitolo. u.u
Lasciate qualche recensioncina, se volete, grazie :)
Bye bye
_crazy_mofos.
p.S. Scusate per eventuali errori.
   
 
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