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Autore: Lady Shadow 87    28/05/2008    2 recensioni
Ed ecco la mia prima Fan-Fiction.
Alexa trova in fondo ad un cassetto una strana lettera, aprirà di fronte a lei un nuovo mondo, che mai nemmeno lontanamente avrebbe sperato di conoscere.
E' l'inizio di tutto.
Vi prego siate clementi. XD
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mai più! Nella mia prossima FF, quando e se la scriverò, non metterò più i titoli nei capitoli, sono una vera frana. E' quasi più difficile decidere il titolo che scrivere il capitolo. Ehm... scusate questo mio piccolo sfogo, ma tutte le volte trovare un titolo è un dramma.

Vabbè, meglio tralasciare, eccovi il nuovo capitolo!

Per un pò premetto che i capitoli saranno in terza persona.

Buona lettura!!

***

21 – Salvataggio

 

<< Deve essere questa la casa. >>

Sussurrò Margareth fermandosi davanti alla casa. Era da un’oretta che giravano tra quelle villette tutte apparentemente uguali, all’interno di una probabilmente si trovava sua nipote. Lei aveva deciso di andare a cercare Alexa a sola, e da sola l’avrebbe riportata da lei, questa volta non si sarebbe arresa Alexa era troppo importante per lei non avrebbe commesso più lo stesso sbaglio come aveva fatto con Luis. Poco dopo essersi allontanata da Grimmauld Place si era accorta di essere seguita, e scoprì con sorpresa che si trattava del trio di amici di Alexa, si erano nascosti sotto un mantello che li aveva resi invisibili.

E ora erano arrivati finalmente davanti alla casa dove aveva vissuto negli ultimi 16 anni suo figlio con sua nipote.

 

<< E’ una pazzia. Non dovremmo essere quì. >>

<< Oh smettila Ron, tre quarti delle cose che abbiamo fatto ad Hogwarts non le avremmo dovute fare. >>

<< Ma Hermione almeno lì giocavamo in casa. Ehi, perchè quella ragazza ci fissa a bocca aperta? >>

Chiese Ron indicando una ragazza nel giardino alla loro sinistra. Li fissava con occhi sgranati e la bocca aperta.

<< Credo che fissi più che altro Margareth. L’abbigliamento è un poco appariscente. >>

Rispose Harry, girandosi a guardarla. Indossava di nuovo uno dei suoi abiti verde acceso lungo fino ai piedi e sopra un altrettanto lungo mantello nero. Non vestiva propriamente babbano, o per lo meno non certo di quel secolo.

<< Ragazza, abita quì la famiglia Bennet? >>

Sentendo la domanda di Margareth la ragazza indietreggiò come spaventata. Margareth e i ragazzi si guardarono non capendo la sua reazione.

<< Voi ... voi siete della setta ... >>

Indietreggiò ancora.

<< Setta ? Cos’è una setta ? >>

Domandò Ron ad Hermione.

<< Non è il momento opportuno Ron.

Poi rivolgendosi alla ragazza.

<< Non aver paura non vogliamo farti niente, stiamo solo cercando Alexa Bennet. La conosci? E di che setta parli? >>

La ragazza sentendo le parole di Hermione cambiò sguardo e incrociò le braccia al petto, non era più impaurita.

<< I suoi genitori ce l’hanno detto, poveri loro, che la Bennet se ne era andata via con una setta. Effettivamente guardandovi siete il gruppo giusto per la “pazza-Bennet”, vestiti strani e comunque se siete suoi amici non dovete essere tanto normali nemmeno voi. >>

Ora li stava quasi deridendo.

<< Come ti permetti ragazzina di insultare mia nipote!? >>

<< Nipote?  Ecco da chi ha preso. E dire che i suoi genitori sono persone così a modo. >>

<< A modo? Non credo proprio. >>

Rispose ironico Harry.

<< Harry non credo sia il momento giusto per discutere, non abbiamo tempo. >>

<< Ha ragione Hermione, già non dovremmo essere quì ... >>

<< Ron ! >>

<< Ok sto zitto. >>

Magareth mentre gli altri discutevano si avvicinò alla porta e prendendo in mano la bacchetta, anche se non avrebbe dovuto farlo in presenza di un babbano, e sussurrò con rabbia “Bombarda”.

La porta esplose spargendo pezzi ovunque, una leggera coltre di polvere si sprigiono e per quelche attimo non si vide oltre il buco che si era ora creato.

La ragazza urlò, ma ormai più nessuno se ne curava, ci avrebbero pensato in seguito.

Margareth entrò decisa con la bacchetta ancora puntata dritta davanti a lei, subito seguita dai tre ragazzi che estrassero anche loro le bacchette.

Nessuno di loro sapeva cosa avrebbe potuto trovare.

 

<< Cosa succede? >>

 

Urlò una voce di donna da una stanza attigua. Hermione sperò fortemente che non avessero sbagliato accidentalmente casa, sarebbero stati in guai grossi in quel caso, e non avrebbero di certo ritrovato Alexa.

Seguirono la voce femminile che aveva urlato ed arrivarono velocemente al salotto, si guardarono attorno cercando Alexa e con un sospiro di sollievo finalmente la videro. Anche se quando la videro meglio non si sentirono più così sollevati.

Era a terra proprio al centro del salotto di fianco ad un tavolino di vetro, il suo sguardo era vacuo, i suoi capelli castani le scendevano scomposti lungo il viso e delle gocce rosse le macchiava il labbro.

Non sembrava nemmeno essersi accorta di ciò che era successo

<< Alexa! >>

Urlò Hermione appena la vide, tutti gli altri non proferirono parola e tentarono di capire cosa fosse successo.

Hermione, Harry e Ron alzarono lo sguardo su l’uomo e la donna presenti nella stanza stupiti, non se li erano di certo immaginati così i genitori di Alexa.

<< Luis ... >>

Sussurrò Margareth guardando suo figlio. Erano 16 anni che non lo vedeva, sembrava passata un’eternità. Abbassò lentamente la bacchetta fissandolo. Era la sua copia al maschile di aspetto, capelli rossi e mossi e gli occhi verde acqua solo che quelli di lui  non avevano mai espresso la stessa forza e fierezza dei suoi. Di carattere erano completamente l’opposto. Lui era sempre stato timido e insicuro. E tanto, tanto debole.

<< Mamma ... >>

Lui la fissava. Lei non era cambiata quasi per niente in quegli anni, solo qualche ruga in più. Aveva sempre pensato che non l’avrebbe più rivista.

Sapeva di averla delusa, e ora poteva soltanto sperare che si riprendesse Alexa, almeno lor due sarebbero potute essere felici. La sua debolezza l’avrebbe pagata lui. Lui e solo lui.

 

<< Margareth, quanto tempo. >>

 

Un’altra cosa non era cambiata, quella voce sprezzante.

La voce di Cordelia.

Margareth si girò verso la donna e il suo sguardo cambiò totalmente e rialzò immediatamente la bacchetta.

<< Cordelia, già quanto tempo, anche se speravo di non doverti vedere mai più ... >>

<< A chi lo dici ... >>

Ribattè Cordelia.

Nel frattempo Hermione e gli altri si erano inginocchiati attorno ad Alexa che era ancora a terra, e non sembrava dare segni di risvegliarsi dal suo stato.

<< Alexa, ti prego rispondi! >>

Ripeteva preoccupata Hermione.

Harry nel frattempo fissava la scena. La donna non sembrava avere paura di Margareth, nonostante le stesse puntando contro la bacchetta infuriata. Era una persona ben diversa dai suoi zii, loro si sarebbero già nascosti impauriti. Poi vide ciò che reggeva nella mano destra. Un paio di forbici grandi e argentate, le impugnava con forza e non sembrava decisa a mollarle. Si girò velocemente verso Alexa la fissò, vide il suo taglio al labbro ma non poteva averglielo fatto con le forbici, ma, forse ...

<< Alexa, ti ha ferito con le forbici? >>

Glielo chiese senza nemmeno accorgersene, dandosi mentalmente dello scemo, non poteva essere.

Alexa sentendo quelle parole lentamente alzò il viso fino ad incontrare i suoi occhi. Aprì la bocca ma invece che parlare iniziò con foga ad armeggiare con la sua maglietta, Hermione tentò di fermarla ma invano, e alla fine rimase solo col reggiseno. Si toccò la spalla e propriò lì dove toccò videro una piccola cicatrice bianca.

E compresero al volo ciò che c’era da capire.

Hermione allungò una mano tremante, raccolse la maglietta e con uno scatto la strinse forte a se Alexa. Tremava impaurita contro di lei e non sapeva minimamente come avrebbe potuto rassicurarla, consolarla. Ron abbassò lo sguardo a terra e Harry strinse la bacchetta fino quasi a spezzarla. Nessuno di loro sapeva cosa dire.

<< Tu .... TU .... MALEDETTA!! >>

Fu il grido di Margareth a ridestarli dai loro pensieri. Fece uno scatto verso la donna con una velocità inaspettata e la bloccò contro al muro puntandole la bacchetta alla gola. La donna sorpresa lasciò andare le forbici che caddero pesantemente a terra.

 

<< Mamma! >>

<< Margareth! >>

Urlarono due voci conteporanemente. Il primo era stato Luis e il secondo Harry, si guardarono un secondo scossi e poi tornarono con lo sguardo su Margareth che non sembrava nemmeno averli sentiti.

 

<< Ti ucciderei quì, adesso, con le mie mani per quello che hai fatto! >>

La donna la guardava dritta negli occhi ma ora nel suo sguardo ci si poteva leggere anche della paura, anche se non faceva di tutto per non soccombere ad essa.

<< Ma non lo farai ... >>

Disse infine la donna.

Margareth parve riacquistare un pò del suo controllo, abbassò la bacchetta e tristemente rispose:

<< No, non lo farò.

Margareth indietreggiò di un passo per girarsi e guardare sua nipote ancora stesa a terra tra le braccia di Hermione.

<< Perchè farlo significherebbe lasciarla di nuovo sola ... Non avrei paura di Azkaban, e mi devo trattenere perchè non puoi immaginare che piacere mi potrebbe dare ucciderti. Ma lei è molto più importante. >>

Se l’avesse uccisa non avrebbe mai più potuto stare con Alexa, e nulla ora era più importante.

Margareth si voltò verso suo figlio, Luis, la guardava tristemente, vergognoso. Come poteva essersi ridotto così. Il suo bambino. Era stato tutta la sua vita fin da quando aveva scoperto di essere incinta. Se lui avesse voluto l’avrebbe accolto anche subito fra le sue braccia, avrebbe potuto riunire in quel momento la sua famiglia. Sua nipote e suo figlio.

Allungò la sua mano verso il figlio sperando che la prendesse e la stringesse invece suo figlio abbassò lo sguardo e fece un passo indietro allontanandosi da lei.

Margareth dopo un attimo di esitazione ritirò la mano velocemente e con passo deciso andò verso Alexa, Hermione e gli altri si scostarono, si inginocchiò e dopo essersi tolta il mantello lo arrotolò attorno al corpo tremante di sua nipote. Le accarezzò la fronte scostandole una ciocca di capelli.

<< La dovremo riportare alla base in braccio temo, non possiamo traspostarla con una magia davanti ai babbani. >>

<< Ci sarebbe sempre il mantello dell’invisibilità di Harry. >>

Ricordò Hermione ma Margareth scosse la testa.

<< No, non voglio più perderla di vista. >>

I ragazzi annuirono.

<< La porto io. >>

Disse Harry, le si inginocchiò a fianco e con un pò di fatica la tirò su, era più pesante di quanto sembrasse. Vedendolo Ron si offrì di dargli il cambio appena fosse stato troppo stanco.

Harry semplicemente annuì.

<< Grazie ragazzi. Ora andiamo. >>

Harry si avviò verso la porta seguito da Ron ed Hermione. Margareth chiudeva la fila.

<< Mamma ... >>

Margareth si fermò voltandosi verso suo figlio. Luis per un attimo esitò intimorito.

<< ... Ti prego occupati di Alexa ... e ... alla porta ci penso io... >>

Poi riabbassò nuovamente lo sguardo.

Margareth si voltò nuovamente e uscì da quella casa. Nessuno di loro ci avrebbe mai più voluto mettere piede.

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