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Autore: AiresBane92    08/01/2014    3 recensioni
La storia parte dalla fine del quinto volume di Shadowhunters.
Il mondo dei cacciatori è minacciato da Jonathan, il figlio malefico di Valentine, e Jocelyn si ritroverà a fare una scelta molto importante.
Presto Clary verrà a conoscenza dell'esistenza di altri membri della sua famiglia, e Magnus, dopo la dolorosa rottura con Alec, incontrerà qualcuno del suo passato che risveglierà in lui sentimenti contrastanti...
Tutto questo e ancora di più si svolgerà tra la chiassosa New York e il misterioso Galles.
N.B. [In precedenza la storia si intitolava 'aku cinta kamu']
Ps: Possibili Spoiler se non avete letto tutti e 5 i volumi, e i tre di Shadowhunters Le Origini.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4 – A caccia di informazioni.

 


 

Robert Lightwood passeggiò nel corridoio diretto alla sala da pranzo. Alle sue spalle avvertì alcuni passi e si voltò.
Isabelle lo stava fissando. « Tesoro che ci fai qui? 
».
La ragazza pensò alla sera precedente e ai piani di Jace. 
Avevano deciso di comune accordo di partire senza farlo sapere a nessuno.
Dovevano ottenere più informazioni possibili sulle zie di Clary e portare il resoconto la sera della partenza.
Di certo non potevano viaggiare alla cieca. Un indizio, un'informazione in più, potevano essere essenziali.
« Izzy? Ci sei? 
». Robert agitò una mano per richiamare la sua attenzione. « Ti senti bene? ». Isabelle annuì e lo abbracciò forte. « Ehi! Tu che mi abbracci! Questo me lo dovrò segnare...» « Non fare lo sbruffone...». Robert carezzò i capelli sciolti di sua figlia e sorrise. « C'è qualcosa che vuoi chiedermi? Perchè mi seguivi? » « Non ti stavo seguendo...». Si distaccò e lo guardò. « Sono un po' preoccupata per Clary...». Da qualche parte doveva pur cominciare.

Non voleva ingannare suo padre ma che scelta aveva?

« Maryse mi ha raccontato...» « Pensi che Jocelyn deciderà di trovarle? » « Beh...sono passati quasi diciassette anni, tesoro. Sono davvero tanti...» « Ma per la famiglia non conta, giusto? Se tu dovessi separarti da noi per un tempo assurdo senza poterti opporre...il giorno in cui potresti tornare, torneresti giusto? ». Ad Isabelle tremò la voce. « Izzy...se hai paura che io me ne vada di nuovo...» « No, è solo che... Lascia stare. Insomma...questa situazione per Clary è dura. Venire a scoprire delle sue zie, non sapere cosa sceglierà di fare sua madre...». Robert annuì comprensivo.
« Sì, povera ragazza...gliene succedono una dopo l'altra. Eppure penso sia molto coraggiosa. Vuole sempre fare qualcosa per cambiare le cose...
».
Isabelle alzò gli occhi spazientita. Non era di Clary che voleva parlare.

« Mi chiedo...la notizia che Valentine è morto avrà fatto il giro del mondo da un pezzo...come mai non sono venute a cercare Jocelyn? 
». Robert si grattò il capo. « Molti Nascosti si tengono fuori dalle faccende dei Cacciatori, tesoro... e poi a quanto ho sentito di Liv non si hanno molte notizie, mentre Desdemona è una vampira che vive in solitaria insieme al suo piccolo clan, magari su un monte o qualcosa del genere...potrebbe non interessarsi a nulla di quanto accade nel nostro mondo...» « Nemmeno di quanto accade a sua sorella? » « Non lo so. Non ho risposte per queste domande...» « Tu le conoscevi? » « Le sorelle di Jocelyn? » « Chi altri sennò? » « Beh...non avevamo un gran rapporto ma sì, si può dire che le conoscessi...» « Com'erano? » « Delle promettenti Cacciatrici, questo è sicuro » « Peccato che le cose siano andate in modo diverso...” « Già ».
Robert sfiorò la guancia di sua figlia e sospirò.
« Sta vicina a Clary, okay? Siete buone amiche, no? 
» « Lei ha già Jace, Simon, Luke...» « E te. Un'amica è pur sempre un'amica. Tra donne dovreste comprendervi di più...» « Hai ragione. Grazie. Adesso andrò da lei...» « Brava bambina! ». Robert le schioccò un bacio sulla fronte e proseguì nel corridoio.
Isabelle sorrise debolmente e si avviò al piano di sopra.

La stanza di Clary aveva la porta spalancata e Isabelle sapeva che la ragazza aveva deciso di non pranzare.
Bussò entrando a piccoli passi e guardò il letto. Clary era seduta sul bordo con qualcosa tra le mani.

« Clary? Sicura di non voler mangiare? 
». La cascata di capelli rossi si mosse.
« Stai bene? 
». Isabelle si avvicinò e riconobbe il blocco da disegno tra le mani piccole della ragazza.
« Stavi disegnando? 
» domandò curiosa. « Credo di averlo fatto mentre dormivo...». Clary alzò lo sguardo su Isabelle e le porse il blocco. « Guarda...».
Izzy diede un'occhiata e sobbalzò.
« Somiglia a tua madre! 
» « Ma non è mia madre...». Isabelle osservò il ritratto e ne seguì i lineamenti.
La donna raffigurata aveva capelli di media lunghezza e di uno strano castano ramato.
Gli occhi avevano un'aria famelica e allo stesso tempo rassicurante. Due smeraldi sfumati d'oro.

« Credo sia mia zia...
» « Quale delle due? » « Forse Desdemona...non lo so. Le foto che mi ha mostrato mia madre sono piccole e in bianco e nero. Non saprei...» « Ma tu non le hai mai viste! E' incredibile...» « Sogni premonitori, ricordi? Non è certo la prima volta che mi succede...» « Ma disegnarlo è diverso! » « E' una novità anche per me ».
Isabelle sedette al fianco di Clary e le prese una mano.
« Sappi che sono qui per te 
». Clary parve sorpresa. « Lo so, Izzy. So che posso contare sull'aiuto di voi shadowhunters...» « No, sto dicendo che puoi contare su di me come...amica...» « Oh ».
Clary le rivolse uno sguardo carico di gratitudine.
« Grazie...sono felice tu sia qui 
».
Sorrisero in silenzio.

***************

Jace preparò le sue armi preferite sul fondo dell'armadio e lo richiuse in perfetto silenzio. Alec a braccia consorte lo stava osservando sulla soglia della porta.
« Alec smettila di fissarmi col broncio! E' un tantino irritante...
» « Il piano fa acqua da tutte le parti, lo sai vero? » « Beh...quale dei nostri piani è mai andato a buon fine? Magari avendone uno che fa pena ne verrà fuori qualcosa di buono! » « Non puoi davvero pensarla così...è da pazzi! » « E io sono pazzo. Non è una novità...» « So che vuoi riscattarti per quello che è successo con Sebastian...ma non puoi prendere decisioni avventate e buttarti nella mischia come sempre! Dovresti andare nella Città di Ossa e scoprire qualcosa di questo fuoco...» « L'ho già fatto. I Fratelli Silenti non hanno risposte! » « Ma le stanno cercando...» « E potrebbero volerci mesi, anni, magari secoli! Loro sono immortali, io non ho tutto questo tempo...».
Alec abbassò il capo incapace di replicare. Jace osservò il suo parabatai e gli appoggiò la fronte sulla sua.

« Prometto che saremo cauti, fratello 
». Alec si lasciò scappare un sorriso. « Non lo siamo mai. E' una promessa stupida, Jace ».
Il ragazzo biondo si distaccò.
« Devi sempre rovinarmi le frasi ad effetto, eh? 
» « Sempre! Altrimenti chi metterà un freno al tuo egocentrismo? ». Si diedero pacche confortanti.
« Adesso ci serve Luke. Lui vuole di sicuro che Jocelyn ritrovi le sorelle...altrimenti avrebbe tenuto questa storia per sé...
». Alec era d'accordo. « E' in sala da pranzo. Andiamo! ».
Jace chiuse la porta della sua stanza e raggiunse Alec giù per le scale.

Incontrarono Maryse sul pianerottolo. « Ciao mamma! » « Ciao Maryse! » « Avete una gran fame, eh?! ». I ragazzi sorrisero e si dileguarono nella grande sala.
Un tavolo di legno largo e lungo capeggiava nel centro. La tovaglia verde acido lasciava risaltare i piatti caldi e fumanti.
Jace diede una gomitata ad Alec e indicò Luke in fondo.
« Vado a parlarci io, tu mangia. Sembri un fantasma! 
». Alec arrossì imbarazzato. « Dovresti avere più cura di te stesso ». Sapeva che Jace aveva ragione. « Va bene. Ci proverò ». Si scambiarono uno sguardo d'intesa, e Alec andò a sedersi accanto a Jordan e Simon.
Jace s'infilò nella sedia accanto al licantropo e finse di essere interessato al cibo.
Trangugiò pagnotte di pane come fossero caramelle e assaggiò una minestra di verdure bollente. Si scottò la lingua e imprecò.

« Vacci piano, ragazzo! Bevi un po' d'acqua...
». Aveva ottenuto l'attenzione di Luke. Bene.
Bevve un gran sorso e posò il bicchiere sul tavolo.
« Grazie Luke! 
» « Di nulla...».
Jace lo guardò per un istante. I suoi occhi sembravano stanchi e spenti. Oltretutto non era seduto accanto a Jocelyn, che invece sedeva dall'altra parte del tavolo insieme a Maia.
Il ragazzo aggrottò la fronte.
« Luke? 
». Il licantropo si voltò. « Si? » « Avete litigato? ».
Luke capì al volo e abbassò lo sguardo.
« Siamo solo in disaccordo. Niente di che...
» « Riguardo le sue sorelle, vero? ». Luke annuì. « Non vuole incontrarle? » « Si. Solo che ha molta paura. E un po' posso capirla...è successo anche a me con mia sorella Amatis » « Ma loro si sono separate essendo consapevoli delle conseguenze...» « Ti sbagli, Jace. Si sarebbero dovute incontrare di nuovo come shadowhunters...».
Il giovane fu assalito dai dubbi.

« Aspetta... Non vorrai dirmi che non vuole cercarle solo perchè non sono più...
» « No, no! ». Luke accostò la sedia e abbassò il tono di voce. « Ha il terrore di non ritrovare più le sue sorelle. Che i cambiamenti siano stati troppo eccessivi...» « Simon è rimasto lo stesso idiota di sempre, solo che ora ha i super poteri » lo indicò. « Quindi perchè dovrebbe essere diverso per loro? ». Luke si grattò leggermente la barba. « Liv ha scoperto di essere loro sorella per metà, è una Strega. La verità della sua esistenza potrebbe averla cambiata. Forse Dess non è cambiata...però non tutti i vampiri ricordano esattamente la loro vita umana, sai? » « Dess? » « Sì, è il nomignolo di Desdemona. La chiamavamo così...».
Jace sussurrò appena.
« So che molti vampiri si trasformano in bestie assetate di sangue...e i loro ricordi vengono stravolti...
» « Questo non è successo a Dess » « Come fai ad esserne così sicuro? ». Luke assunse l'espressione tipica di qualcuno colto con le mani nel sacco. Jace decise di metterlo alle strette. « Tu sai qualcosa che non hai detto, vero Luke? Parla! ». Il licantropo s'irrigidì. « Altrimenti? » « Altrimenti mi metterò a saltare sul tavolo e urlerò che sai qualcosa che non vuoi dire e...».
Luke gli tappò la bocca e lo trascinò fuori dalla sala cercando di non dare nell'occhio.
Jace riprese fiato e guardò Luke.
« Quello che ti dirò deve restare tra di noi, hai capito?! 
». Il giovane shadowhunter sorrise beffardo. « Certo Luke. Dì pure ».
Il licantropo camminò avanti e indietro.
« Jocelyn non ha voluto sapere nessun dettaglio da Tessa per quanto riguarda Desdemona...ha solo preso l'indirizzo e se n'è andata. Io invece ho pensato di chiedere qualche altra informazione...
» « Cos'hai scoperto? ». Luke tentennò per diversi secondi. « Tessa mi ha detto che ha incontrato Dess un paio di volte. Vive molto lontano da qui... E' a capo di un clan di vampiri che vuole vivere pacificamente » « Vampiri pacifici. Questa si che è buona! » « Desdemona è sempre stata una persona molto responsabile...penso sia rimasta la stessa » « Era una cacciatrice una volta. Noi cacciatori non siamo propriamente pacifisti, Luke » « Ha sempre combattuto nel giusto. Non ha mai voluto far parte del Circolo...» « Dev'essere stata una donna forte per aver resistito all'influenza di Valentine » « Una donna intelligente ».
Jace si appoggiò alla parete del corridoio.
« Dov'è che si trova di preciso? 
» « Perchè vuoi saperlo? » « Curiosità. Sai che ne sono affetto dalla nascita! ». Luke sorrise. « Non se ne parla. E' meglio che questo rimanga segreto. Se Jocelyn sceglierà di...» « Ma se scegliesse di non cercarle? Se ti sei informato è perchè conti di convincerla. O mi sbaglio? ». Il licantropo incrociò le braccia. « Non ti sbagli. E' mia intenzione convincerla, è vero. Lo faccio per il suo bene, Jace. La paura non ha mai aiutato nessuno...e Jocy si sta facendo controllare da essa. Dopo aver rischiato tutto, non riesce più a...». Jace capiva. Comprendeva quanto costasse dover mettere di nuovo tutto in gioco. Sé stessi, le persone amate...

Il suo pensiero volò a Clary.

« Tranquillo Luke. Sono certo che riuscirai a farle cambiare idea...non preoccuparti. Nel frattempo vedi di fare un buon lavoro con il Conclave! Abbiamo bisogno di ordine, collaborazione, e di un uomo che sappia guidarci tutti...un uomo come te ».
Le guance di Luke si colorarono. Guardò il ragazzo e gli scompigliò i capelli.
« Ehi!” « Stai crescendo...
» « Vuoi dire che più cresco più divento bello e affascinante? ».
Jace sfoderò un enorme sorriso e Luke non poté fare a meno di sorridere.
« Sei il solito 
» disse infine.

****************

Jordan diede una gomitata a Simon e il vampiro sobbalzò. « Che fai? Mi picchi? ». Il licantropo sbuffò divertito. « Sei una femminuccia! » « Ma tu mi colpisci all'improvviso! » « Era un'innocente gomitata! » « Si, vabè. Niente nel tuo pelo trasuda innocenza. Ti sei fatto il bagno stamattina? » « Può garantirlo Maia per me...». Jordan gli fece l'occhiolino e la ragazza divenne paonazza.
Simon fece una smorfia di finto disgusto. « Per favore, risparmiami i dettagli...
» « Come se tu non avessi dettagli di qualcun'altra nella tua testa, eh! ».
Simon cercò Izzy con lo sguardo ma non la trovò.

« Diciamo che tra di noi le cose non sono proprio chiare...
». Jordan gli diede uno schiaffo leggero sulla fronte. « Ancora?! Svegliati! » « La vuoi smettere di picchiarmi?! » « Tanto non ti fai male! » « Non è un buon motivo per mettermi le mani addosso! ».
Alec al loro fianco rise.
« Ha ragione, Jordan. Non è una scusa valida. Gli ho già sbattuto la porta sul naso e sapessi i lamenti che ho udito! 
». Il licantropo e il cacciatore cominciarono a ridere fragorosamente.
Simon incrociò le braccia e sbuffò.
« Antipatici! Vi siete alleati contro di me! 
» « Beh adesso possiamo picchiarti perchè non hai più il marchio di Caino! » urlò Jordan.
Il vampiro si spinse all'indietro e balzò giù dalla sedia.
« Non pensateci nemmeno per sogno! Non avrò il marchio ma so scappare molto, molto, molto velocemente! 
».
Jordan e Alec si scambiarono un'occhiata complice.
« Vieni qui, piccolo vampirello tenero e succoso! 
». Il licantropo scattò in avanti e ridacchiò.
Simon arretrò e sbatté contro uno scaffale. Alec si piegò in due dalle risate.

« E menomale che eri veloce! Veloce a sbattere contro i mobili? 
». Simon si raddrizzò e fece l'indifferente.
« Che cosa ridicola! Io non sbatto da nessuna parte! 
». Tutti i presenti cominciarono a ridere.
« Ma certo! Prendiamo in giro il vampiro nerd e imbranato! 
».
La porta della sala si spalancò.
« Chi è che ti sta prendendo in giro?! 
». Isabelle era comparsa sulla soglia insieme a Clary.
« Mah...diciamo un po' tutti! 
» rispose Simon divertito.
Izzy rise.
« Qualcuno vuole assaggiare qualche colpo della mia frusta?! 
». Jordan diede una gomitata a Simon. « Le cose tra di voi mi sembrano piuttosto cristalline! ». Il vampiro sorrise. « Forse »
 

  
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