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Autore: Jollina    09/01/2014    0 recensioni
Kakashi ha portato Sakura, Sasuke e Naruto in una casa in montagna, dove i ragazzi lontani dalle distrazioni potevano concentrarsi di più e magari avrebbero anche potuto migliorare. Nella casa in cui sono andati hanno trovato Ino, Shikamaru e Choji, anche loro si trovavano li per un addestramento speciale. Così Kakashi tutte le mattina li faceva svegliare all’alba per metterli alla prova.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4
 
La strada per arrivare al lago non era lunga, in una quindicina di minuti sarei arrivata senza problemi, e io non avevo fretta.
Attraversai i prati verdi e pieni di fiori colorati, sopra ai quali volavano libere e leggere le farfalle, più in alto, nel cielo stavano piccoli passerotti che cinguettavano felici. Il cielo era limpido, non c’erano nuvole, e l’azzurro era molto intenso.
Si vedevano in lontananza delle piccole lepri che saltellavano libere nei prati, mi sentivo persa in quel bellissimo paesaggio da favola, era tutto bellissimo, tutto perfetto, quasi irreale!
Passato il prato arrivai al confine del piccolo bosco che conduceva alla cascata e al lago, non mancava molto, affrettai il passo e continuai per la mia strada.
Il bosco era riparato dal sole dalle verdi fronde degli alberi, le foglie erano cos fitte che non sempre la luce riusciva a filtrare e ad arrivare al suolo, mi sentivo come la protagonista di una favola. Si sentivano i passi degli scoiattoli sui rami dei grandi alberi, e ogni tanto un fruscio a terra rivelava la presenza di piccoli leprotti.
Il bosco era vasto, e c’erano molti piccoli sentieri, quello che portava al lago era il principale, non mi potevo ceto sbagliare…
Non riuscivo ancora a vedere il lago, ma sentivo la voce di Naruto che urlava “Banzaaaaiiii” affrettai il passo per raggiungere i miei amici, ma quello che vidi non mi fece sorridere.
Come avevo immaginato Naruto si era appena tuffato al centro del  lago, ma a fargli da pubblico non c’era solo Sasuke, vicino a lui, con un mini bikini stava Ino. Non ricordavo che Sasuke e Naruto avessero palato di lei, ma conoscendola si era sicuramente auto invitata, che sgualdrinella, e ora stava li a fare la civetta con il mio Sasuke.
Inizialmente nessuno si accorse della mia presenza, non che io avessi fatto qualcosa per farmi notare dopo tutto, ero semplicemente rimasta li, in piedi ad osservare  la scena che avevo davanti agli occhi, disgustata.
“Sakura…” Naruto si era accorto del mio arrivo e si era subito precipitato a salutarmi, posai la mia borsa e il cestino sul pavimento e cominciai a svestirmi. Non avevo fatto in tempo ad appoggiare tutti i vestiti a terra che Naruto mi aveva già presa in braccio e mi stava lanciando nel lago. Caddi poco lontano da Sasuke e Ino, lui mi venne incontro, probabilmente mi voleva salutare, ma io mi voltai e uscii dall’acqua per andare a raggiungere Naruto.
Ero arrabbiata, molto arrabbiata. No mi era mai piaciuto nascondermi da nessuno e avevo accettato mal volentieri il fatto di stare con Sasuke di nascosto, solo per evitare che Kakashi ci separasse, ma questo era veramente troppo, come poteva Sasuke pretendere che io restassi ferma impassibile mentre Ino gli metteva addosso le sue grinfie???
Andai da Naruto e feci con lei una gara di tuffi, poi una piccola gara di nuoto, e anche una competizione a schizzi, quando Sasuke cercò di avvicinarsi io mi attaccai di più a Naruto, ignorandolo completamente.
Passai tutto il pomeriggio a nuotare con Naruto, fare i tuffi con Naruto, passeggiare con Naruto, mi feci perfino spalmare da lui la crema solare. Ogni tanto mi giravo a guadare Sasuke, era visibilmente geloso, ma in quel momento la cosa non mi turbava affatto, anzi, se possibile mi rendeva molto felice e mi faceva sentire soddisfatta di me stessa.
Devo dire che dopo tutto mi stavo anche divertente, Naruto ha l’innata capacità di fa sorridere tutte le persone che si trovano accanto a lui, anche se immerse nelle situazioni più complicate, lui è fatto così, non si sa come faccia esattamente a fare quello che fa, però lo fa!!!
Dopo un paio d’ore decidemmo di tornare a casa. Il cielo si stava già tingendo di rosso, il tramonto sarebbe durato ancora un paio d’ore, ma non era comunque prudente girare con il buio anche se tutti e quattro siamo degli ottimi ninja.
Il viaggio di ritorno fu molto meno piacevole rispetto a quello di andata, io e Sasuke non ci rivolgevamo la parola, Ino era imbronciata, Naruto invece cercava di fare un po’ di conversazione, ma dopo i primi cinque minuti di tentativi inutili decise di lasciare perdere.
Non riuscii a godermi lo spettacolo degli alberi che si tingono gi rosso, delle foglie che mutano i loro colori, dei passerotti che tornano al loro nido per nutrire i piccoli. Non notai nemmeno gli scoiattoli che camminavano sui rami bassi molto vicini alle nostre teste, o le lepri che ci passavano a lato senza paura. La bellezza e l’innocenza di quel luogo non mi arrivava, tutto quello che sentivo dentro di me era rabbia, verso Sasuke, e odio, verso Ino.
Al nostro rientro in casa Tellin io mi chiusi subito in camera mia, riordinai tutte le mie cose, posai i mie biscotti sul comodino e attesi il mio turno per il bagno.
Quando mi fui preparata scesi in cucina per aiutare la signora Tellin con la cena.
“Sakura, tesoro, come è andato il pomeriggio? A Sasuke sono piaciuti i biscotti?”
Scoppiai a piangere e cominciai a raccontare alla signora Tellin il mio orribile pomeriggio,e di come Sasuke mi avesse fatto sentire stupida e inutile.
La signora Tellin mi asciugò le lacrime con il suo fazzoletto e mi disse di stare tranquilla e che sicuramente Sasuke avrebbe trovato il modo per farsi perdonare, non le dissi che on avevo alcuna intenzione di perdonarlo e che per quanto mi riguardava poteva anche andare al diavolo, ma in realtà era quello che stavo pensando…
I preparativi per la cena riuscirono a farmi calmare un po’ e a farmi pensare a qualcosa di diverso, cucinare mi piaceva veramente, mi rilassava, mi ero quasi calmata del tutto, ed ero decisa a non creare polemiche almeno a cena, ma la disposizione a tavola non giocava a mio favore.
Ero seduta vicino a Sasuke, la cosa non mi piaceva affatto, quando eravamo seduti vicini lui solitamente mi teneva la mano, o mi accarezzava sotto al tavolo senza farsi notare, ma se solo quella sera ci avesse provato, si sarebbe ritrovato con il kunai che gli trapassava la mano da parte a parte.
Presi posto e aspettai in silenzio che la cena venisse servita. Diverse volte Sasuke cercò di prendermi la mano sotto al tavolo, ma io ritiravo sempre la mia. Questa reazione lo faceva stare male, ne ero consapevole, ma non avevo intenzione di perdonarlo troppo presto, ero ancora troppo arrabbiata. E poi, doveva ringraziare che dall’atro lato era seduto Kakashi, perché altrimenti il mio kunai avrebbe fatto conoscenza con l’interno della sua mano… ero furibonda!!!
La cena non durò molto, poi Kakashi ci chiese di andare in salotto con lui perché ci doveva parlare.
Kakashi si sedette sulla grande poltrona, Sasuke si sistemò seduto a un capo del divano e Naruto dall’altro, io mi sistemai sul poggiolo accanto a Naruto, Sasuke mi lanciò uno sguardo che mi fulminò da parte a parte, ma non disse nulla, dopo tutto, nessuno doveva sapere…
“Bene” iniziò Kakashi, e subito l’attenzione di tutti si posò su di lui. “Ho cercato di allenarvi tutti assieme la prima settimana, ma Naruto era visibilmente in difficoltà per alcuni aspetti, ma dopo il suo allenamento solitario è molto avanti a voi per altre cose, quindi ho dovuto separarvi. Speravo di poter allenare contemporaneamente almeno voi due, Sakura e Sasuke, ma anche voi come livello siete nettamente separati. Questo non vuole affatto dire che uno di voi tre sia superiore agli altri, solo che i vostri punti di forza e le vostre debolezze sono totalmente contrapposti, quindi allenarvi assieme per il resto della nostra permanenza a casa Tellin sarà impossibile.
Penso che sia chiaro anche a voi che se vi allenassi tutti assieme finirei solo per limitare le vostre singole potenzialità. E questo non sarebbe utile ne a voi ne a me, ne tanto meno al villaggio della foglia!
Quindi Naruto, tu continuerai al mattino con i tuoi esercizi di concentrazione, e nel primo pomeriggio ti allenerai con me.
Sasuke, tu ti allenerai con me sui tuoi attacchi alla mattina, e al tardo pomeriggio farai degli esercizi in palestra.
Sakura, tu ti allenerai con me nel tardo pomeriggio dopo esserti impegnata per migliorare la tua forza fisica in palestra nelle prime ore pomeridiane, tutto chiaro ragazzi?”
Kakashi ci guardava, aspettava una risposta che non sarebbe potuta essere altro che affermativa, ci aveva preparato un piano di allenamenti personalizzato, per aiutarci a migliorare certo, ma così facendo ci stava anche separando, e io non ero l’unica a essermene resa conto.
“Ma Kakashi-sensei…” cominciò Naruto, “così io Sakura e Sasuke non avremo neanche un po’ di tempo per stare assieme!” Kakashi si girò di scatto a guardarlo “Naruto, non siamo mica venuti fino a qui per farci una scampagnata!!! Pensavo che fosse chiaro che siamo qui per allenarci!!! Voi siete dei ninja e il vostro compito è migliorarvi per proteggere il villaggio della foglia! Possibile che tu sia così infantile ed egoista da non capire una cosa così semplice???” Naruto si alzò di scatto e corse fuori dalla stanza, non era mai successo che Kakashi ci parlasse così, doveva essere al corrente di qualcosa che noi non sapevamo, era l’unica spiegazione. Mi alzai in piedi, e mi diressi verso la porta. Due voci assieme mi raggiunsero… “Dove vai?”. Mi girai verso Sasuke e Kakashi, li guardai per qualche secondo, e poi risposi “Mi sembra chiaro. Vado da Naruto!”
Percorsi rapidamente il lungo corridoio e le scale, salii rapida e arrivai di fronte alla pota della camera di Naruto, allungai la mano per bussare, ma non lo feci. Rimasi ferma, con la mano sospesa a mezz’aria, tutto il coraggio era scomparso, attraverso la porta, sentivo Naruto piangere.
Allungai la mano, abbassai la maniglia ed entrai nella stanza avvolta nella semi oscurità. Naruto era steso a letto, la faccia affondata nel cuscino, le mani serrate a pugno sulle coperte, non sapevo cosa fare.
Mi avvicinai lentamente e mi sedetti sul letto accanto a lui, allungai una mano e gli feci una carezza sulla testa, lui si girò di scatto, quando si accorse che ero io mi abbracciò forte e pianse più forte.
“Naruto, cerca di calmati, sono sicura che Kakashi non ce l’ha con te. In questi ultimi due giorni è diventato molto nevoso, probabilmente è successo qualcosa che noi non sappiamo, e per quello ha reagito così, non devi sentirti male per questo! E poi hai fatto bene a dire quello che hai detto, e ti assicuro che se non lo avessi detto tu, lo avrei detto io, perché anche io ho voglia di stare un po’ di tempo con te e Sasuke…” Naruto aveva smesso di piangere, ma continuava a tenersi stretto a me, io gli accarezzavo la testa, “Sakura, tu credi che Kakashi sia preoccupato perché la nostra preparazione è scarsa e non riusciremo a proteggere il villaggio della foglia?” “No Naruto, secondo me Kakashi è preoccupato perché se la nostra preparazione ninja non sarà adeguata moriremo tutti, e lui questo non lo vuole, penso che sia solo preoccupato per noi, per la nostra incolumità. Ma comunque a sbagliato a dirti quelle cose, tu non sei un bambino, sei un grande ninja, e soprattutto tu non sei egoista, tu sei l’esatto opposto dell’egoismo Naruto, tu sei la persona più altruista che io conosca e proprio per questo che ti voglio tanto bene!!!” Naruto mi lasciò andare, mi sorrise, poi mi abbracciò di nuovo e mi disse  “Anche io ti voglio bene Sakura-chan!!!”
Augurai la buona notte a Naruto e andai nella mia stanza, quando aprii la porta trovai Sasuke seduto sul mio letto. Chiusi la porta alle mie spalle, mi ci appoggiai contro e mi misi ad osservare Sasuke, lui era immobile, mi guardava, ad un tratto mi disse “Io e te dobbiamo parlare Sakura!” non risposi, rimasi ferma immobile, in piedi, contro la porta. Sasuke si alzò e si avvicinò, io estrassi rapida il kunai “Stai lontano da me Sasuke, non ti avvicinare, perché non ti conviene credimi!” vidi lo sguardo stupito di Sasuke, e ne fui compiaciuta, avere questo potere nelle mie mani mi faceva sentire importante e potente, si straordinariamente potente!
“Sakura io non capisco cosa…” non lo lasciai finire di pronunciare quella  frase, perché sono sicura che se fosse riuscito a finirla la mia rabbia sarebbe stata tale che quella, sarebbe stata l’ultima fase pronunciata da Sasuke Uchiha!
“Tu cosa?” cominciai a chiedere in tono calmo, “Tu non capisci, bene, Sasuke, ora vedo di spiegarti, perché tu, povero piccolino, tu non capisci, certo, e cos ci sarebbe mai da capire… Solo un piccolo particolare, si va al lago per un bagno e il mio ragazzo, quello che da più di sei mesi mi dice che mi ama alla follia, quello che si intrufola ogni notte in casa e in camera mia, si struscia senza fasi troppi problemi addosso ad un'altra!!! È tutto qui il problema Sasuke, tu che ti strusci come un gatto in calore addosso a Ino!!! È chiaro adesso o c’è ancora qualcosa che non capisci Sasuke???” Lui rimase fermo, immobile, non disse nulla, e questo mi fece arrabbiare ancora di più. Dopo alcuni minuti finalmente parlò “Sakura io…” disse avvicinandosi, allungai la mano e il kunai si appoggiò al suo petto “Di quello che devi dire ma non ti avvicinare Sasuke, perché non ti conviene!” risposi facendo pressione con il kunai contro il suo petto. Lui si fermò “Sakura mi dispiace, io e Naruto NON abbiamo invitato Ino al lago, noi siamo arrivati e lei era li che faceva il bagno, non la potevamo mica cacciare via, che diritto avemmo avuto… e poi io non mi strusciavo addosso e lei, se mai era lei che cercava di strusciarsi addosso a me…” “Oh povero Sasukino, il piccolo ninja… che non è in grado di allontanare una ragazza??? Ma non fami ridere, sei un ninja, non un bambinetto di 3 anni!!!” “E cosa avrei dovuto fare? Prendere e aggredirla, le ho detto di smetterla e ho cercato di evitarla, e poi sei arrivata tu, che non mi hai degnato nemmeno di uno sguardo!!!”. Questa accusa era decisamente troppo “IO COSA??? Ma cosa cavolo pensavi che avrei fatto? Che ti avrei buttato le braccia al collo e avrei cominciato a urlare Sasuke sposami ti prego??? Sei stato tu a voler mantenere segreta la nostra storia, ma anche se nessuno lo sa io sono pur sempre la tua…”
Sasuke si mosse rapido, mi tolse dalle mani il Kunai, lo ripose lontano da me e mi immobilizzò con un abbraccio “Lasciami andare!” Sasuke mi strinse con più forza “Solo se prometti che farai la brava…” “Lasciami ho detto!!!”. Sasuke mi teneva stretta e se, e più cercavo di divincolarmi più la sua presa era salda e più i nostri corpi si avvicinavano. Ad un tratto mi sentii sollevare da terra, Sasuke mi prese in braccio, attraversammo così la stanza e mi posò delicatamente sul letto.
Appena libera mi voltai per urlargli qualcosa contro, ma non feci in tempo perché lui mi strinse di nuovo a se, con un bacio. Non volevo baciarlo, non dovevo baciarlo, non era la cosa giusta da fare… ma quel bacio così tenero, così dolce, era a dir poco irresistibile, così mi lasciai andare e risposi al bacio delicato che il mio amore mi stava regalando, il bacio che aspettavo da tutto il giorno, il bacio che mai avrei potuto rifiutare…
Da tenero il nostro bacio divenne intenso, passionale. Dopo una giornata di separazione, dopo quella litigata non ancora risolta, quel gesto, quel essere uniti, quel bacio, era veramente bellissimo. Le nostre lingue si incrociavano in movimenti lenti, pieni di amore e di desiderio, quel desiderio che da sempre ci accompagnava, e il sapore di Sasuke, entrava in me, come sempre, assieme al profumo dei suoi capelli, sempre così belli…
La rabbia era sparita, al suo posto stava solo un po’ di tristezza e la voglia che quei momenti trascorsi assieme non finissero mai!
Quando Sasuke si staccò da me mi accorsi che stavo piangendo, anche lui lo vide, allungò la mano e mi asciugò le lacrime che mi colavano sul viso “Non piangere piccola mia, io sono qui con te… non ti abbandonerò mai…” appoggiai la testa al suo petto e continuai a piangere, Sasuke mi accarezzava la testa, proprio come poco prima io avevo fatto con Naruto.
Dopo un po’ di tempo trascorso in silenzio, non so quanto esattamente riuscii a dire “Mi ha fatto male vederti con lei…” Sasuke mi baciò sulla fronte e mi disse “Mi dispiace piccolina mia, non lo farò mai più te lo giuro!!!” mi guardò mi sorrise e mi baciò dolcemente sulla fronte, io mi strinsi di più a lui “Me lo giuri Sasuke? Non mi farai soffrire mai più?” “Te lo giuro amore mio, mai più!”.
Io e Sasuke scivolammo sotto alle coperte, e ci stringemmo l’uno all’altra, così felici di stare assieme, passammo tutta la notte a baciarci e farci le coccole, li stesi sotto alle coperte Sasuke mi disse “Ti amo Sakura… ti amo tantissimo!!!” io lo guardai, sorrisi e gli risposi “Ti ho preparato dei biscotti…” e gli porsi il cestino che stava sul mio comodino.
Restammo così tutta la notte abbracciati a dirci quanto ci amavamo e a farci tante coccole fino a che il mattino non ci sorprese assieme…
“Buona giornata e buon allenamento amore mio… presto potremo gridare al mondo intero il nostro amore, te lo giuro!!!”. Così dicendo Sasuke uscì dalla mia stanza per andare ad allenarsi lasciandomi li, stesa sul mio letto, abbracciata al mio cuscino su cui era rimasto ancora il suo profumo…
Ormai era uscito dalla stanza da un pezzo quando mi alzai, e mi affacciai alla finestra, lo vidi che si stava allenando, sorrisi e piano sussurrai “Ti amo Sasuke…”
 
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