Buonasera a tutti,
ecco a voi il sessantunesimo capitolo di "The Last Dance of Phoenix"...Nel precedente capitolo abbiamo visto il professore di Storia Medievale all'interno del castello di Nauda e Beira...In questo capitolo  dopo il bacio di Lucifero e Sam Winchester ci sarà l'introduzione di un nuovo personaggio..Ma non vi anticipo nulla :-) Ringrazio di cuore tutti coloro che mi stanno leggendo e mi leggeranno, che mi stanno recensendo e mi recensiranno, tutti coloro che hanno messo e metteranno le mie storie nelle seguite/preferite/ricordate e da recensire e tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita :-) Buona lettura :-) Gabrielle :-)

Tempo imprecisato- Dopo il bacio di Lucifero e Sam Winchester
Tutti i prescelti si coprirono gli occhi e una misteriosa ragazza comparve al suo cospetto. Era una ragazza da una veste color crepuscolo, una lunga massa di capelli castano neri e occhi color violaceo. Avanzò in modo sicuro e sorrise alla vista di Christine, adesso con un’espressione beata e con le labbra dischiuse. Castiel disse esterrefatto “Tu qui?”
“Ciao Cass”disse la misteriosa ragazza “Ti trovo bene”.
“Sei un altro dei sicari mandati da questo stronzo?” disse Dean imbestialito “Vattene via e lascia mio fratello”.
Semeyraza ringhiò seccato, ma non disse nulla. Aspettava la prossima mossa di quella ragazza. L’aveva riconosciuta.
“Non sono un sicaro” disse la misteriosa ragazza “Sono la vostra salvezza” Poi si girò verso Semeyraza e disse con aria di trionfo “Eracle è morto. Ti manda i suoi saluti con la manina infuocata”
“Tu chi sei?” domandò Sam arrabbiato “Sta lontana da lei”
“Oh mio caro Chamuel posso notare il tuo amore per lei” disse la misteriosa ragazza con affetto sincero “Oh mio piccolo filottarion”
La misteriosa ragazza scosse la testa e da adulta divenne una bambina di 7 anni. Violet non credette ai suoi occhi. La figlioletta di Haniel. Desideree Ametyste Iolyande. Poi ridivenne adulta e materializzò un fuoco dalle mani. Un fuoco color ghiaccio e glicine. Sam trascinò via lontano la sua amata ma Iolye lo fermò in maniera delicata.
“Non ho nessuna intenzione di farle del male” lo tranquillizzò “Non ti preoccupare, sono qui per aiutarti”
“Chi sei?”
“Sono la discendente della fiamma della Fenice” disse Iolye “Io sono la discendente della principessa dell’Ecalia”
Poi appoggiò la sua fronte e infuse la sua fiamma alla ragazza. Rimasero così per circa 7 minuti. Tutti erano trepidanti. Tutta la fiamma avvolse Christine e per un po’ non successe nulla. La fiamma cominciò a infiammare le vene, le arterie e tutte le ossa del corpo. Sam non disse nulla, poi si accorse che Christine si muoveva. Era viva di nuovo. Con sollievo vide che poteva aprire le palpebre e sorrise ai suoi occhi castani. La baciò sulla fronte. Lei lo guardò un po’ smarrita.
“Ben svegliata Biancaneve” disse Semeyraza ringhiando.
“Christine” disse Sam contento “Sei viva”
“Sammy” disse Christine confusa “Che succede?” si guardò intorno e vide che il suo corpo era in fiamme “Perché sono in fiamme e mi sento così bene?”
“Che cosa ricordi?”
“Che Sandalphon mi uccideva e che andavo..”
Poi una voce profonda uscì dalla sua bocca e disse “Ho bisogno delle lacrime”
“Che cosa gli hai fatto?” domandò Sam incredulo “Che cosa hai fatto alla mia ragazza?”
“Violet” disse Iolye la voce solenne “Vieni”.
La ragazza si avvicinò titubante e vide la sua migliore amica sdraiata con gli occhi aperti. Ma non si poteva muovere. Iolye sorrise e disse “Le tue lacrime”
“Le mie lacrime?” disse Violet confusa.
“Servono le tue lacrime” disse Iolye solenne “Ne abbiamo bisogno”.
“Per cosa?”
“Per il destino e per la salvezza” disse Iolye, lo sguardo fermo “Per la sconfitta che sa di vittoria”.
Iolye annuì e Violet le donò. La ragazzina le prese e le fece cadere negli occhi dell’arcangelo della giustizia e della misericordia. Ci fu una potenza inaudita e Christine potè rialzarsi di nuovo. Ma non era lei. Si rialzò e le sue sette ali furono ricoperte di fuoco. Tra i capelli ricci passavano fili di fiamma e alcune viole del pensiero. Afferrò la spada della Fenice e la impregnò della sua fiamma. La Fenice aveva preso possesso di Christine. Si allontanò in modo gentile. Il suo sguardo era fiero e orgoglioso e le labbra si piegarono in un lieve sogghigno.
I suoi occhi erano color fuoco e viola.
“Benvenuta Michigan” disse Iolye fiera “Benvenuta creatura che risorge”
Era la Fenice.
Semeyraza era livido di rabbia.
“Ciao Semeyraza”