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Autore: Neverland98    09/01/2014    4 recensioni
Strane ed improvvise morti iniziano a colpire Gotham City, a partire dalla sera di San Valentino. La cosa strana, però, è che tutte le persone uccise sembrano essere state avvelenate e le loro pelli sono tinte di verde. Batman incentrerà allora le sue indagini su Poison Ivy, ma lungo la sua strada s'imbatterà in Talia al Ghul, Joker, il Pinguino e, per finire, Catwoman.
Tra un susseguirsi di colpi di scena, omicidi, gelosie e invidie; mentre su Gotham incombe una terribile minaccia, il Cavaliere Oscuro dovrà trovare anche il tempo per riflettere sui suoi veri sentimenti...
[Batman, Nightwing, Catwoman, Talia al Ghul, Joker, Harley Queen, il Pinguino]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Batman'
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“Bruce, sono le quattro! E' da mezzanotte che andiamo da un tetto all'altro, da una gioielleria all'altra e della Gatta nessuna traccia!” sbottò Talia nervosa. Bruce era certo che il problema non fosse la stanchezza, vista l'innata forza e resistenza di Talia, ma la persona da trovare.
“Se vuoi puoi tornare a casa” Batman si voltò verso di lei.
“Forse è meglio” esclamò Talia scomparendo nella notte.
Bruce la guardò scivolare via dalla sua visuale senza avere il tempo di formulare qualsiasi pensiero logico. Il Bat Segnale acceso nel cielo catturò la sua attenzione.

***

Era facile accendere il Bat Segnale senza far insospettire nessuno. In fondo la notte a Gotham succedevano tanti di quei crimini che sarebbe stato più strano vederlo sempre spento. Selina se ne stava all'ombra del grande proiettore, nascosta e avvolta nel suo costume da Gatta.
Batman non tardò ad arrivare.
Selina preparò le lacrime.
“Gatta...” bisbigliò lui stupito nel vederla lì.
Selina gli corse incontro simulando le lacrime e i singhiozzi.
“Perfortuna sei arrivato...” si gettò fra le sue braccia. Lui, come sempre, non ricambiò la stretta, ma non l'allontanò nemmeno. Fu Selina a separarsi dopo un po'.
“Che è successo?” chiese lui con voce roca, tornando l'uomo freddo e scostante di sempre.
“Joker...” singhiozzò platealmente.
“Ti ha fatto del male?”
Selina non riusciva a crederci, c'era apprensione nella sua voce? Una gioia sottile s'impossessò di lei. Erano l'uno di fronte l'altra, guardandosi negli occhi.
“Sì... - Selina pensò che era il momento di giocarsi le sue carte - … Ha detto che voleva mettere in piedi un ricatto contro di te... - si sforzò di sembrare sconvolta, di avere l'affanno - … Io gli ho spiegato che non sono niente per te, ma quel pazzo di clown era così convinto! Pensa, che stupido!” Selina fece una pausa effetto, non sapeva nemmeno lei bene cosa aspettarsi. Probabilmente sperava che lui avrebbe ammesso di tenere a lei, o lo avesse negato. Insomma, che dicesse qualcosa. Ma Batman taceva. Selina continuò, questa volta tentando di nascondere la rabbia verso di lui.
“Insomma, - si asciugò le lacrime – io mi voglio vendicare! Ho saputo che sabato notte ci sarà una rapina alla banca centrale, credo saranno gli uomini di Copplebot, li ho sentiti parlare al telefono... - Selina mise le mani ai fianchi – insomma, voglio che li catturi!”
 

***

Bruce non riusciva a crederci. E non riusciva nemmeno a dare un nome alle sensazioni che aveva provato nel vedere Selina viva e vegeta. Avrebbe voluto dimostrarle che era felice di rivederla, ma non poteva mostrare i suoi sentimenti, Batman doveva essere un simbolo incorruttibile, non c'era spazio per...
Osservò Selina che lo guardava con aria di sfida, il corpo avvolto nella tuta di pelle nera come le ciocche di capelli ribelli che fuoriuscivano dalla maschera. Joker voleva mettere in atto un ricatto. Nel momento in cui l'aveva detto Bruce aveva sentito il mondo crollargli addosso.
“Come hai fatto a scappare?” le chiese.
“Mi hanno liberata perchè lui e quella matta di Harley Queen non si divertivano più con me. Sai... avevano voglia di un nuovo giocattolo!”
Bruce pensò che fosse possibile, conoscendo quei due, ma c'era qualcosa che non tornava. Selina gli stava mentendo, non sapeva dire come potesse esserne così sicuro, ma lo era.
“Non ti credo!” esclamò trapassandola con lo sguardo.
Selina rimase in silenzio qualche minuto, incredula.
“Come, prego?”
“Quel clown non ti avrebbe mai lasciato andare. Posso capire che abbia avuto voglia di un giocattolino nuovo, ma in quel caso ti avrebbe ucciso. Tu invece sei ancora viva.”
“Fammi capire, mi stai dicendo che ti dispiace che non mi abbiano ucciso?” e in quel momento Bruce riconobbe nei suoi occhi un lampo di puro odio.
Ma anche lui era deluso. Non riusciva a credere di essere stato preoccupato per tutto quel tempo, mentre lei si organizzava con gli altri criminali per farlo fuori.
Ammesso che fosse così.
“Piantala, Selina. Non sto scherzando.”
“Nemmeno io, caro il mio Cavaliere Oscuro. Ti dico che un pagliaccio assassino mi rapisce e mi tortura perchè aveva in mente di ricattare te, io riesco a salvarmi miracolosamente e tu sei dispiaciuto perchè non mi ha accoltellato!”
“Non credo nei miracoli, Gatta. Credo piuttosto che questa messinscena sia tutto parte di un piano, tu avresti dovuto conquistare la mia fiducia solo per poi attirarmi in trappola. Non riesco a credere che tu sia caduta così in basso.”
Selina rimase di sasso. Aveva capito tutto. Del resto non per niente era definito il più grande detective del mondo. Ma la cosa che le aveva dato più fastidio era che lui si fosse permesso di giudicarla. Cadere così in basso. Andasse al diavolo.
“Non ti permettere di giudicarmi! E' vero, sono dalla parte di tutti i criminali di Gotham, dimmi perchè non dovrei esserlo!”
Questa volta fu Bruce a pietrificarsi. Perchè ci tengo a te, ecco perchè. E non accetto il fatto che tu invece ti stia dando da fare per eliminarmi.
“Perchè tu non sei come loro...”
Selina sgranò gli occhi, non sapendo che dire.
“Tu non sei una maniaca assassina come Joker o una dei tanti criminali psicopatici che vivono a Gotham, tu pensi solo a non morire di fame, sei migliore di loro” cercò di ammorbidire il tono di voce.
Selina rimase piacevolmente colpita da quelle parole. Forse si era sbagliata sul suo conto, forse lui un po' ci teneva a lei.
“Non è sufficente, pipistrello! Dammi una buona ragione per la quale dovrei scegliere te anziché loro!”
“Perchè io credo in te” Bruce cercò di non mostrare l'effetto che aveva su di lui dedicare quelle parole a Selina.
“Provalo!” insistette Selina.
Bruce sapeva cosa voleva la Gatta, l'aveva capito. Decise che era il momento di rischiare, anche se probabilmente avrebbe commesso lo sbaglio peggiore di tutta la sua vita. Sospirò e si mosse verso di lei: “Voglio mostrarti una cosa” iniziò. Selina lo guardava con attenzione.
“Ho deciso di condividere con te il segreto più importante di tutta la mia vita”
Selina sentiva il cuore martellarle in petto.
Con un rapido gesto Bruce si sfilò la maschera, rivelando il suo vero volto.
“Bruce Wayne...” fu tutto ciò che Selina riuscì a mormorare.

 

 

 

 

 

Eilà! Here I go again! Che ne pensate? Finalmente Selina scopre l'identità di Bruce, ma sarà stato uno sbaglio? Per saperlo continuate a leggere la storia...

 

 

   
 
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