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Autore: charryx    09/01/2014    2 recensioni
Una ragazza, Ellie, dovrà scegliere un ragazzo, quello giusto per lei, ma grandi scontri la mettono in confusione.
Harry Styles.
Justin Bieber.
Ellie Williams.
-
Clash.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Chapter 4
-Coglione..- disse, mettendo il braccio intorno al mio collo. Mi sentivo protetta da lui, sempre. Misi la mia mano sulla sua, e guardando i nostri passi. I suoi ricci toccavano la mia guancia, facendo del solletico.
-Harry..- dissi.   Si fermò, guardò il cielo e tolse il braccio dal mio collo. Mise le sue mani sulle mie spalle e da li, il cuore andò a mille. Era strano, ma boh, in quel momento provavo una sensazione strana con lui. Forse paura.
-Se vuoi chiedermi che devo smettere di scontrarmi con Justin, io non lo farò.. cazzo tu sei mia e basta!-
Gridò, e appena si vedevano le vene uscire dalla pelle del collo. Era alto, e non riuscivo ad avvolgere le mie braccia sul suo collo. Harry capì cosa volevo fare, così, all’improvviso, mi prese in braccio e riuscii ad abbracciarlo. Si avvicinò al mio orecchio, potevo udire il suo respiro. I ricci mi facevano solletico, quindi allontanai il viso da lui. Sorrise dal mio gesto e si riavvicinò lentamente, sussurrando alcune parole.  –Tu sei mia e basta.-
Ci guardammo per un paio di secondi. I suoi occhi, mio dio, ti ci perdevi proprio. Erano pieni di aggressività e allo stesso tempo “accoglienza”.
Sentii il mio cellulare vibrare nella mia tasca. –Ehm.. mettimi giù!-. Non appena misi i piedi per terra, Harry prese dalle mie mani il cellulare. –Mh è lo stronzo che ti chiama..-
Cercai di afferrare il cellulare, ma i miei tentativi erano inutili. –Harry, dammi il cellulare!-
Sollevò la mano in alto, così non potevo prendere l’oggetto. Accettò la chiamata.
-Ellie ora è con me, ciao.-
-Che cazzo stai facendo con lei..?- attaccò Justin.
Harry guardò il cielo, fece il segno della croce e spense il telefono. –Styles, no-
Mi guardò, guardava le mie labbra e io guardavo le sue. I suoi occhi si spostarono ai miei occhi, mi accorsi e lo guardai. Era speciale per me, non volevo perderlo per niente al mondo. Per la prima volta, in quel momento, provavo qualcosa per lui. Il bello è che Justin mi avrebbe lasciata se stavo ancora con Harry, e io ci tenevo a lui.
Ci tenevo ad entrambi, ognuno di loro aveva qualcosa di speciale. Due caratteri diversi. Justin un tipo stronzo ma allo stesso tempo dolce. Harry, beh, era Harry. Non era uno “sciupa-femmine”, anzi, per niente. Tutte le vanno dietro, ma sembrava che io interessavo a lui. Nel senso tra migliori amici.  Infatti lo eravamo.
-Ellie, lo sai che ci tengo a te. Non voglio che tu soffra per uno come lui, lo sai..-.
-Ma infatti tu non lo conosci nemmeno, io lo amo..-
Girò il viso, intanto ci tenevamo le mani.  Sembravamo due fidanzatini. Come dire, in passato lo eravamo, ma avevamo deciso di prenderci una pausa. Ora siamo solo migliori amici. L’abbiamo promesso, ma non crediamo nel “per sempre”, no, non affatto.
-Ho fame, andiamo a mangiare qualcosa?-.
Annuii alla sua domanda, con una faccia da “panda coccoloso”. Prese la mia mano e ci recammo alle bancarelle della città. Era tutto molto addobbato, con luci e molte statuine. C’era l’aria natalizia, era solo il 3 dicembre e già c’erano le bancarelle sotto casa.
Eravamo in cerca di cibo, ma niente da fare. C’erano solo cose per casa, ma niente da mangiare. Finchè io sentii nelle narici un profumo di crepes.
-Harry.. Sento profumo di..-
-Crepes..-
Eravamo migliori amici per questo, lui capiva me e io capivo lui. Era questa la cosa che ci teneva legati, insieme.
Giunti lì, vedemmo una macchina per crepes guidata dal cassiere. Avanzai avanti, quando un ragazzo dalla faccia mal ridotta mi spinse violentemente. –Aspetta la fila come tutti gli altri, bambina.-
-Mi scusi, davvero..-
Tenevo le mani calde sul mio petto e guardai intanto la crepes appena cotta, quando vidi Harry guardare scontrosamente lui, quel ragazzo. –Non toccare la mia ragazza, chiaro?-
Aggrottò le sopracciglia, e le sue mani morbide assunsero la forma di un pugno. Alzava man mano l’avambraccio, quando lo fermai, con entrambe le mani.
-Harry, no.. lascia perdere.-
Strinse la mascella, poi si tranquillizzò. Prese la mia mano e andammo in fila, ad aspettare. Guardavo lui, i sui occhi, le sue labbra, il fumo gelido proveniente dal suo nato per via del freddo.
Si, era qualcosa di magnifico. Qualcosa che non si può definire, non era perfetto, lo era di più.
Dopo un paio di minuti, finalmente era il nostro turno. Mi avvicinai, per vedere con quale gusto prendere la crepes.
-Desidera?-
Disse il signore, sorridendo. Sorrisi pure io, non so per quale strano motivo, poi risposi.
-Uhm alla nutella, grazie.-
Misi le mani nelle tasche, poi Harry poggiò la testa sulla mia spalla. Sentivo il suo respiro sulla pelle, il cuore andava a mille. Era strano, non avevo mai provato una sensazione così, con lui.

 
  
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