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Autore: psychoE    10/01/2014    3 recensioni
Cercava la soluzione per essere felice, ma le sue speranze per lei erano quasi nulle.
Tutto ciò la rendeva triste, una ragazza triste e sola.
Lei era Ellie.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente mi risvegliai con una forte nausea, non ricordavo cosa fosse successo la sera precedente.
Avevo dei momenti offuscati: Zacky che mi chiedeva di baciarlo, un'assolo di Brian e lui che usciva dal garage per non so quale motivo.
Mi alzai dal divano, indolenzita e dolorante, uscendo da quel posto. Mi grattai il capo, non avevo la minima idea di dove andare!
“Ellie!”
Qualcuno urlò il mio nome, il suono mi rimbombò nella testa provocandomi un dolore assurdo; quel qualcuno era Zacky.
“Oh, vaffanculo” feci stropicciandomi gli occhi.
“Se il buongiorno si vede dal mattino...”
Soffocai una risata alquanto ironica, per poi sentire la testa girare.
“Tutto bene?” mi chiese lui, dopo avermi visto appoggiata al muro.
“S-Sì...mi accompagni a casa? Non ho idea di dove sia”
“Certo, tutto per una bella donzella come te” fece cingendomi un fianco.
Iniziammo a camminare, mi feci qualche punto di riferimento per ritrovare la strada nel caso fossi tornata in quel garage, un giorno.
“Puoi dirmi cos'è successo ieri sera?” chiesi timidamente, sperando di non aver fatto stronzate.
“Oh beh, diciamo pure che ci ho provato spudoratamente con te, per prima cosa”
“Sì, ricordo qualcosa...e non è successo nulla, vero?”
“Purtroppo no, ho notato piuttosto che sei interessata ad altro” finì tossicchiando e indicando davanti a noi.
Lo guardai interrogativa, per poi notare Brian che si dirigeva verso di noi con un sorriso a trentadue denti.
“Buongiorno!” gridò anche lui, facendomi quasi scoppiare un timpano.
“Fanculo anche a te” mormorai strizzando gli occhi.
“Non reggi proprio i postumi, eh?” continuò abbracciandomi, facendomi rabbrividire.
“Dove sei stato stanotte, Syn?” chiese Zacky incuriosito.
“Da Mich, ci siamo rimessi insieme!”
Iniziai a pensare se fosse normale che quella notizia mi avesse fatto...male. Avrei dovuto essere felice per lui, invece mi stavo innervosendo.
“Grande!”
“Stanotte abbiamo fatto una scopata assurda, la migliore”
I due si diedero il cinque mentre io continuavo a guardare in basso.
“Ah El, grazie” fece poi Brian rivolgendosi a me.
“Per cosa?”
“Per avermi convinto ad andare da lei! Se non fosse stato per te a quest'ora sarei ancora a suonare canzoni deprimenti”
Quindi, ero stata io a mandarlo. Mi diedi dell'idiota interiormente e sorrisi – a dir poco falsamente -.
“Bene, io vado a farmi una doccia, ci vediamo più tardi” si congedò poi, lasciando me e Zacky nuovamente in cammino verso casa “mia”.
“Sei un genio, l'hai addirittura mandato da Michelle ieri sera”
Se fossi stata sobria non l'avrei di certo fatto Beh? Che altro avrei dovuto fare?”
“Scopartelo!”
“Oh, ti prego, non mi interessa!”
“Certo, come no!”
Gli diedi un pugno sul braccio e feci la finta offesa.
“Frustrata sei, frustrata rimani”
“La vuoi smettere?”
“Non finché non ammetterai di avere un interesse per Brian!”
“Ma non ce l'ho!”
“Allora, perché non torniamo a casa sua e restiamo a pranzo da lui? Agli Haner non dovrebbe dispiacere, andiamo” concluse prendendomi per mano e cambiando strada.
“No, no! Va bene, mi interessa, ma ti prego: lo voglio vedere il meno possibile!”
Subito lasciò la presa e scoppiò a ridere, mentre mi volevo sotterrare dalla vergogna.
“E' carino” mormorai.
“Synyster Gates colpisce ancora! Provaci con lui”
“Ma è impegnato, idiota”
“E con ciò? Devi fare qualcosa, tu sei meglio di Michelle”
“Neanche la conosco...”
“E' una troia, si prende gioco di tutti e lo sta facendo anche con Syn. Non capisco cosa ci trovi in quell'ammasso di capelli tinti e mascara con le tette piccole!”
“Allora avevo visto bene” ridacchiai.
“Promettimi che ci penserai, non ti vedo male con lui. Ieri sera, ad esempio, non eravate per niente male insieme!”
“Ieri sera?” chiesi inarcando un sopracciglio.
“Ci avete dato dentro alla grande! Sembravate in procinto di una scopata, al “Johnny's”, vedevo anche io le vostre lingue. E penso ti abbia esplorato quel ben di Dio che ti ritrovi sotto la maglia talmente bene che potrebbe descrivermelo ad occhi chiusi”
Arrossii violentemente, vergognandomi di ciò che avevo fatto la sera precedente.
“Di solito non sono così”
“A quanto pare hai fatto eccezione per Brian”
“Ero ubriaca”
“Ricorda che da ubriachi si fa e si dice quello che si vorrebbe fare e dire da sobri! E siamo arrivati” disse indicando la mia casa.
“Grazie, Zacky” feci schioccandogli un bacio sulla guancia.
“A te, bellezza. Oggi pomeriggio vieni alle prove?”
“Sai, vorrei vedere Syn il meno possibile...”
“Eddai! Giuro che ti farò divertire!” ammiccò.
“E va bene...a più tardi, allora”
“Ti passo a prendere alle quattro”
Gli sorrisi e mi avviai verso la porta, ma un altro giramento di testa mi fece appoggiare al muro. Appena passò, entrai in casa trovando mia nonna per niente preoccupata.
“Hanno chiamato i tuoi genitori!” mi disse sorridendo, mentre mi sedevo al tavolo.
“Interessante” risposi con poca voglia.
“Bevi questo, ti farà passare la nausea” continuò porgendomi una tazzina di caffé.
“Come fai a sapere...”
“Non hai un bel colorito, sai? E poi avevo immaginato vi sareste ubriacati, Zacky e Jimmy non sono mai stati astemi!”
“E...non ti da fastidio?”
“Oh, suvvia! Devi goderti la vita, hai solo diciotto anni! Ti appoggerò sempre Ellie, so che per te è stato duro trasferirti dall'altra parte degli Stati Uniti e non voglio che questo cambiamento ti faccia più male di quanto già ti fa”
“Grazie nonna, veramente” conclusi abbracciandola, felice di avere qualcuno che mi appoggiasse.
Bevvi il mio caffé e andai a farmi una doccia veloce, notando uno strano segno sul mio collo.
Mi avvicinai maggiormente allo specchio e capii che quello era un fottutissimo succhiotto! Mi maledii per essermi ubriacata a tal punto da non accorgermi di cosa Brian mi avesse fatto la sera precedente.
Mi misi in intimo e legai i capelli ancora bagnati, dirigendomi poi nella mia camera.
Mentre cercavo qualcosa da mettermi, sentii la finestra aprirsi e qualcuno entrare nella stanza, chiudendo velocemente la porta.
Non feci in tempo a voltarmi che questa persona mi tappò la bocca e mi strinse da dietro.
Nonostante i suoi tentativi di non farmi capire chi fosse, il suo profumo mi inebriò a tal punto da arrivarci in mezzo secondo.
Non tardai a dare un calcio all'indietro, centrando proprio le palle.
Brian si accasciò a terra dolorante, iniziando a dirmene di tutti i colori. Ne approfittai per mettermi un asciugamano addosso.
“L'hai voluto tu” sputai acida.
“Ma porca puttana, i miei gioielli!”
“Ah giusto, dopo la tua scopata sensazionale di stanotte, devi averli indeboliti parecchio”
Mi pentii subito della frase da me pronunciata, subito mi voltai verso l'armadio.
“Gelosa che quella scopata non è stata con te?”
“Oh, ma fammi il favore. Che ci fai qui, piuttosto?”
“Passavo a salutare la mia piccola
“Ci siamo già visti prima, o sbaglio?”
“Mi mancavi”
Gli diedi un'occhiataccia e sfilai dal mobile dei pantaloncini neri e una maglia dei Pantera con la scollatura a V.
“Adesso, potresti gentilmente uscire e lasciarmi vestire?”
“Perché non posso rimanere?”
“Brian!” lo ripresi.
“Eddai, so già cosa c'è là sotto, non ho voglia di scendere e stare da solo, tua nonna è uscita! Dove sta il problema?”
“Mi vergogno, va bene? Odio il mio corpo senza vestiti addosso”
“Oh andiamo!”
“Tornatene fuori dalla fin-”
Mi interruppi, dato che sentii la testa pulsare e gli occhi bruciare, un capogiro mi sedere a terra.
“El, cos'hai?”
“Sono...sono solo stanca”
Si avvicinò a me, appoggiando le sue labbra sulla mia fronte.
“Ma tu sei bollente!”
“Merda” imprecai, dopo aver sentito di nuovo il male alla testa.
Brian mi prese in braccio e mi posò sul letto.
“Che tu lo voglia o no, in qualche modo devi metterti qualcosa addosso”
Stavo così male che non dissi nulla, nemmeno dopo essermi sentita sfilare l'asciugamano di dosso.
Mi mise i pantaloncini e la maglia, sorridendo dopo aver visto la stampa di quest'ultima.
“Vado a prenderti qualcosa, aspettami qua”
In pochi secondi tornò con un'aspirina sciolta in un bicchier d'acqua, bevvi il contenuto e tornai sdraiata.
“Grazie, adesso puoi anche andare” mormorai accennando un sorriso.
“Non ci penso neanche a lasciarti sola”
Feci spallucce per poi spostarmi per fargli spazio nel letto, lui non tardò a sdraiarsi al mio fianco.
“Non hai di che vergognarti, comunque”
“Se lo dici tu”
Mi morsicai per sbaglio il piercing, così imprecai dal dolore.
“Mh?”
“Mi sono morsa il labbro!”
Si voltò e avvicinò le sue nocche al gioiello, iniziando a girarlo.
“Aiha!” gli urlai.
“Devi muoverlo, altrimenti ti si formeranno le croste intorno”
“Ma fa male!”
“Conosco un modo per fare passare il dolore”
“E cioè?”
Contro ogni mia aspettativa, questa volta avvicinò le sue labbra e lasciò un bacio proprio sopra il piercing, lasciandomi di stucco.
Improvvisamente, la voglia di baciarlo mi assalì, ma cercai di contenermi. Ma quando continuò a baciare quel punto, non ce la feci più.
Mi avventai alle sue labbra, lui non ci pensò due volte a ricambiare il bacio.
Le nostre lingue si incontrarono un'altra volta, facendomi provare una sensazione indescrivibilmente fantastica. La febbre in quel modo non sarebbe di certo scesa.
Fu quando sentii la sua mano finire tra la stoffa dei miei pantaloncini e quella dei miei slip, che mi staccai puntando le braccia sul suo petto.
“No, cazzo, no! Sei fidanzato!”
“Hai cominciato tu!” cercò di giustificarsi, alzando le braccia.
“Sei tu che mi hai stuzzicata”
“Io non ho fatto nulla!”
“Ascolta, ho capito che tipo sei e no, non riuscirai a scopare anche con me”
“Non punto a questo”
“E allora cosa vuoi?”
“Lascia stare, scusami”
Sentii la temperatura che man mano saliva sempre di più e le forze che se ne andavano, così mi appoggiai di nuovo al letto iniziando a fare respiri profondi.
Ci sdraiammo sotto le coperte, mi strinsi forte a lui come se fosse un modo per reprimere il dolore alla testa.
Ormai non capivo più nulla, iniziavo a svarionare.
“E' sbagliato iniziare a provare qualcosa per un ragazzo che si conosce appena?”
Lui non mi rispose, mi accarezzò i capelli bagnati. Cullata dal suo respiro, mi addormentai.






//ringrazio MaryShadyA7X per la recensione al capitolo precedente.
  
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