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Autore: Anonimadaicapellibiondi    10/01/2014    1 recensioni
"Andy aveva una vita vita davanti. Un sogno. Degli amici,una famiglia. Aveva me". Un amore rovinato in una notte, un incidente fatale. Perchè la vita è una cosa meravigliosa,ma tutto ciò che lei da poi si riprende. E puoi solo cercare di andare avanti.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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cap4

Due settimane dopo ricominciai a frequentare la scuola. Per la prima volta dopo l’incidente. Io con la stampella e con una tristezza unica. Non mi andava di parlare con nessuno, stare attenta alle lezioni era impossibile. Pensavo a Andy, a lui che ora non c’è più. Non frequentava la mia scuola ma passava ogni tanto a prendermi, in quella scuola avevamo comunque ricordi. Le scritte che gli facevo durante le lezioni noiosissime di storia e matematica. Quando finivo la scuola ogni tanto e mi passava a prendere in macchina e andavamo al mare o al parco a chiacchierare, a ridere, a farci le coccole. I suoi abbracci erano qualcosa di unico. Parlavamo di tutto, scuola, desideri, amici, progetti. Pensavamo, come due bambini, al nostro matrimonio, ai nomi da dare ai bambini, al nostro “lavoro da grandi”. Beh, lui un lavoro già ce l’aveva, ormai lui era grande. Lavorava in una libreria. Amava leggere, era un ragazzo intelligente. Suonava la chitarra e insieme ci mettevamo a far musica, io cantavo, lui suonava. Che cosa forte eravamo noi due. Ora, di cantare non me la sento più, la chitarra lui non la potrà più suonare, quella bellissima chitarra, dove ci avevamo scritto le nostre iniziali.

Anna, la mia migliore amica cercava di parlarmi e distrarmi da quei pensieri ma anche lei sapeva che non avevo voglia di parlare con nessuno. Cercava di farmi sorridere ma purtroppo non ne ero capace, ma apprezzavo il fatto che cercasse di vedermi felice lo stesso, ma anche nei suoi occhi si leggeva tristezza. Conosceva Andy, sapeva che tipo era, lo considerava una persona speciale.

Tornata a casa, impossibile ovviamente fu studiare. Mi buttai a letto e ascoltai la nostra canzone, piansi. Non riuscivo ancora a rendermene conto, erano passate due settimane dall’ultima volta che l’avevo visto vivo. Due settimane che purtroppo non potevo più dirgli “Ti amo” , non potevo più baciarlo, non poteva più farmi ridere.

Cosa darei per un suo abbraccio, per star con lui anche solo un secondo. Lui mi aveva cambiato la vita, era arrivato in un momento della mia vita così, per caso.

La prima volta che lo vidi fu ad una festa di compleanno di una mia amica. Era bellissimo ma non sapevo ancora cosa sarebbe diventato per me. Non ci eravamo nemmeno detti ciao, non ci eravamo presentati ma appena lo guardai mi sembrò di conoscerlo da sempre, dicono sia “colpo di fulmine” , lo chiamano “amore a prima vista” o “cotta adolescenziale”, ecco la cosa che mi dava più fastidio: lui per me era più che una cotta, per me era qualcosa di diverso che il fidanzatino, lui per me era un amico, una spalla su cui piangere e all’inizio non avrei mai immaginato di arrivare a tenerci così tanto. Poi quell’amica ci fece conoscere, ci presentammo e da li diventammo amici, migliori amici. Mi fidavo ciecamente di lui e senza rendermene conto per me diventò qualcosa di più, il nostro rapporto era diventato qualcosa di più. Ci eravamo messi insieme. Esattamente un anno e mezzo fa. Quante cose avevamo fatto insieme, quante belle cose. Non ci eravamo mai lasciati, non lo abbiamo ancora fatto. Lui è ancora il mio ragazzo. Lui lo sarà sempre, dentro il mio cuore. Pensando a noi, un sorriso mi scappò. Non ero capace a pensare a lui come a un triste ricordo perché di lui ho solo cose belle. Anche se litigavamo qualche volta, fare pace era stupendo, perché ci dicevamo quanto ci amavamo e mi dimostrava quanto teneva a me, più di un giorno da arrabbiati non eravamo mai stati. Abbracciai l’orsacchiotto che mi regalò a San Valentino e mi addormentai.

Se c’è una cosa che posso assicurarti è che i miei occhi non smetteranno mai, e dico, mai di guardarti ogni volta come se fossi la cosa più bella di questo mondo.

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