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Autore: ChrisAndreini    10/01/2014    3 recensioni
Prendiamo una secchiona asociale con un cervello incredibile e un'autostima zero (anche se non lo ammetterebbe mai)
Poi prendiamo il suo silenzioso diario, i suoi progetti, le persone che la prendono in giro e il ragazzo nuovo, e vediamo come la situazione si complicherà.
***
Cioè, non capisco come le persone normali ragionano, perché è ovvio che io non sono normale, ma credo che l'umanità mi stia prendendo in giro, insomma, il ragazzo nuovo sembra davvero molto, molto, stupido, eppure alla prima interrogazione mi spiazza dando una di quelle risposte che solo io in tutta la classe poteva sapere, e forse neanche.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
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Diario di una secchiona asociale

10|1|14

Caro diario,
Oggi sciopero della scrittura, quindi non scriverò niente.

 

 

 

 

 

 

 

Ma dai, scherzavo, lo sai che scriverò comunque su di te, ormai non ne posso fare a meno, sarà terribile non scrivere più tra qualche pagina, perché, sai, ti mancano pochissime pagine.
Precisamente tre pagine, una facciata e mezza, e, calcolando che in media scrivo una pagina al giorno e che ho appena iniziato a scrivere oggi, questo sta a significare che mancano sono tre giorni oggi compreso prima della tua fine, a meno che non mi faccia bastare una facciata al giorno, in quel caso finiresti nel giro di sette giorni.
Ma tralasciando i miei calcoli mentali che mi impappinano solo la testa (ma me la tengono sempre impegnata, il ché è una buona cosa) parliamo della giornata di oggi.
Stamattina mi sono svegliata urlando che volevo mangiare il gatto, giusto per farti capire come la mia mente si stia distruggendo in fretta.
Il fatto principale è che io sono allergica ai gatti, e credo che se ne mangiassi uno starnutirei a tutto spiano [manco fossi la mia scrittrice che ha una tosse terribile e non riesce neanche a parlare tra uno starnuto e un’altro] e non gioverebbe alla mia già precaria salute.
Come potrai notare del mio vocabolario colto oggi abbiamo avuto quattro ore di grammatica italiana e antologia, perché molti professori erano assenti per lo sciopero di oggi.
Ma dai, come si può fare uno sciopero della scrittura per i diritti degli analfabeti non andando a istruire i suddetti analfabeti.
Mah, il mio cervello è sempre più impappinato (calma Valery, fai qualche sudoku)
Comunque, stamattina è stata una mattinata pesante, perché l’insegnante d’italiano, che è un po’ rimbecillita pure lei, ha deciso di fare il contrario, e siamo stati tutto il giorno scrivere, ricopiando le parole dal dizionario d’italiano per impararne tante.
Ora so che l’eptacordo è uno strumento antico a sette corde analogo alla lira, e che un’illazione è un processo con cui si deduce una conseguenza logica da una o più premesse, ma non credo che mi serviranno molto nella vita, almeno non la prima, e dato che non diventerò scrittrice, neanche la seconda, perché non userò mai un termine simile.
In sintesi, il metodo dei miei insegnanti è migliore di quello della mia prof di lettere (che poi insegna anche latino, pensa tu).
Dopo le quattro ore di questa torturessa abbiamo avuto un’ora di supplenza con Wayne, che ci ha portato in aula d’informatica per farci svagare un po’.
Mentre i miei compagni giocavano al computer o stavano su Facebook, il professore mi ha preso da parte, e mi ha chiesto la formula del rigeneratore di materia, per verificarne effettivamente la sicurezza, da quel che ho capito.
Io l’ho cacciato fuori dallo zaino (lo porto sempre, non si sa mai) e gli ho dato i fogli con le varie formule (le avevo attaccate all’etichetta, non si sa mai) e ho dimostrato la sua funzione su un oggetto rotto (è finito per sbaglio nello zaino… ok, l’ho portato apposta perché speravo che il professore mi chiedesse esattamente ciò che mi ha chiesto, non si sa mai).
Il professore mi ha fatto complimenti vivissimi, perché non ha trovato niente di anomalo ad una prima occhiata, poi mi ha chiesto di poterlo portare a casa sua per studiarlo meglio.
Io gli ho detto che potevo darglielo, tanto ne ho fatta una copia esattamente uguale (non si sa mai).
Forse ho detto troppi “non si sa mai” mentre dovevo dire “io lo sapevo che mi avrebbe chiesto ciò che mi ha effettivamente chiesto” ma era troppo lungo da aggiungere.
Quando è suonata la campanella i miei compagni erano più allegri grazia a Wayne, che ha risollevato un po’ il morale a tutti.
Io, dal canto mio, ero ancora molto rimbambita, perché non avevo ancora avuto modo di scaricare la tensione, anzi, ne avevo accumulata di più con la dimostrazione a Wayne della mia invenzione.
Natasha, parlando con le sue amiche ha detto (ad alta voce, in modo che lo sentissero tutti) che io ero la preferita del professore e che ero raccomandata.
Io ero così stanca per la giornata appena trascorsa che le ho chiesto velocemente di risolvere difficili quesiti di matematica, scienze, fisica e altre cose così.
Avrò fatto in tutto sette domane, poi, prima che potesse rispondere anche solo alla prima, le ho risposte di getto, ragionando velocemente, poi le ho detto all’orecchio (ma in modo che lo sentissero tutti):
“Quando imparerai la tabellina del due potrai anche provare a criticarmi, per ora, cerca solo di non farti bocciare” 
E me ne sono andata in tutta fretta, prima di pentirmi di ciò che avevo fatto.
Oggi Alex non c’era, ma mi ha detto di non preoccuparmi perché è andato da James per sistemare quella brutta faccenda.
Il piano era:
-Aspettare fuori dal negozio fino all’arrivo di Nick;
-Aspettare due minuti dopo l’arrivo di Nick prima di entrare;
-Entrare come se niente fosse al negozio;
-Fingere di essere sorpreso di trovarci James;
-Chiedere a Nick cosa sta facendo a James;
-Minacciare Nick in qualche modo psicologico o simile (molto da Alex).

Il piano è stato:
-Addormentarsi ed essere sorpreso da Nick;
-Entrare nel negozio trasportato di Nick (e ancora mezzo addormentato);
-Venire minacciato da Nick;
-Ribaltare la situazione a suon di modi psicologici o simile (moooooolto più da Alex).

Per fortuna, in un modo o nell’altro (nell’altro) sono riusciti a far finire l’incubo di James.
Spero vivamente che ci siano altre buone notizie nei prossimi giorni, a meno che la regola esistenziale “dopo un giorno buono ne viene uno cattivo e viceversa” non colpisca di nuovo.
A domani.

 

 

 

 

 

(A.A.)
Brutta tosse, e brutta crisi senza idee!!!!!!
Questa stupigiornata non so da dove è uscita, spero che vi piaccia lo stesso, ho voluto rendere Valery un po’ fusa dal ricopiare parole dal dizionario.
Per fortuna James è riuscito a togliersi di mezzo quel ******* di Nick (non ho pensato a una vera parolaccia, quindi a voi l’immaginazione)
Per quanto riguarda la storia di Lily, io intendevo “la chiave di Valencia” non la storia su Lily (che sarebbe pure fattibile, solo che non saprei che dire)
Che ne pensate?
Alla prossima

   
 
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