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Autore: Archaix_Lemixia    10/01/2014    2 recensioni
Uno squarcio temporale. Il destino dei mondi viene diviso in due realtà distanti ma unite. La prima è la storia di Roxas. La seconda inizia da un piccolo incidente... Che rischierà di cambiare le sorti dell'intero universo. Una porta. Tre chiavi. Tre cuori. Un unico destino.
" “Queste vengono dette Keyblade e sono in grado di raccogliere i cuori che gli Heartless possiedono. Il luogo in cui tutti i cuori raccolti si riuniscono si chiama Kingdom Hearts. Quando sarà completo noi tutti potremo ricevere quello che desideriamo di più: un cuore.”
Le due Nobody guardarono con stupore i due oggetti nelle loro mani: forse la cosa più preziosa che esistesse al mondo, ed era lì davanti ai loro occhi.
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“Game over. Credevo che avresti resistito di più davvero mi hai deluso, ma ve bene così. Ora che sono libero la mia vendetta sarà ancora più dolce”
Poi due fari gialli si accesero in mezzo al nulla, minacciosi, piantati su di lei
“Ascolta, quando troverai i cuori del Caos, distruggili. Non lasciare traccia o il nostro mondo scomparirà per sempre…”
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ATTENZIONE: DAL CAPITOLO 12 DIVENTERA' CROSSOVER. elenco dei mondi GIA' visitati:
- CALL OF DUTY
- SUPER PAPER MARIO
- HUNGER GAMES
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Organizzazione XIII
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: KH 358/2 Days
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“Presto dobbiamo subito intervenire!!” gridava  come un pazzo il numero IX correndo per il castello e cercando di radunare tutti gli altri membri. La situazione era precipitata in stato di emergenza, ma che cosa stava succedendo in quel momento??
In quel momento Marluxia arrivò nella camera della TNT (se mettete le lettere di Triade Nelle Tenebre viene fuori TNT) e spalancò la porta senza bussare.
“Ehi Marluxia ti sembra questo il modo di entra…” Lemixia stava per lamentarsi ma si bloccò vedendo lo stato di grande preoccupazione dipinto sul suo volto. La stanza piombò nel silenzio, interrotto poi dal leggiadro Sicario che le invitò ad uscire da lì frettolosamente e senza domande. Appena uscite si ritrovarono in un varco oscuro che le avvolse completamente quasi soffocoandole. Per Bexyk questa era la prima volta e le spire scure che la circondavano le fecero tornare alla mente l’accaduto di poco tempo prima, quando era stata catturata dal nemico, e si mise a scalciare e gridare freneticamente. Le tenebre non l’avrebbero mai vinta su di lei.
“Bexyk fermati che stai facendo!?” esclamò Lemixia tentando di prenderla per i polsi e  fermarla, ma lei si liberò in fretta: “il buio non l’avrà mai vinta su di me!!”
“Ha già vinto”
La voce era quella di Archaix, che se ne stava immobile fra i fiotti neri “siamo Nessuno, esseri dell’oscurità, e ad essa apparteniamo. Ora Marluxia ci sta teletrasportando da qualche parte e a giudicare dalla sua espressione siamo in stato di pericolo. Quindi rilassati finché non saremo arrivate.” Continuò con una calma del tutto naturale e fredda come il ghiaccio. Bexyk la guardò male ma si placò temporaneamente, e si lasciò pervadere da quella sensazione di vuoto che la circondava…
Il freddo pavimento di un bianco lucidissimo la fece riportare alla realtà: sbatté le palpebre, ritrovandosi in una piccola sala interamente illuminata da piccoli globi di luce posti ai lati e sul pavimento. Le pareti bianche riflettevano la luce dando l’effetto di un luogo completamente invaso da essa, senza la più piccola traccia di buio. In mezzo a quello sbrilluccichio due macchie nere stonavano con il resto della stanza; si alzò di scatto alzando la guardia come se dovesse essere attaccata da un momento all’altro ma lì non vi era nessuno, a parte le due figure nere che erano Lemixia e Archaix, che la guardavano con un’aria calmissima.
“Dove ci troviamo? E perché avete tutti ‘sto mantello nero e io no?” chiese subito guardinga. Archaix fece un piccolo sorriso e si avvicinò a lei: “Non ti preoccupare, siamo in una stanzetta isolata dal resto del mondo e illuminata da ogni lato per far si che non esistano ombre. Di solito viene usata per rinchiuderci soggetti pericolosi… Ma non so perché siamo finite qui.” Concluse facendo sparire il sorriso e mettendo al suo posto una leggera smorfia di frustrazione. Che ci facevano lì?
 
“Ci siete tutti? Andiamo presto!” esclamò rigido il Superiore guidando metà dei membri dell’organizzazione attraverso un corridoio delle tenebre, diretto al mondo di Call of Duty. Si respirava un’aria decisamente pesante, che introduceva al pericolo incombente a cui stavano andando incontro. Demyx stava ansimando per la corsa e stava pensando a quello che Zexion gli aveva detto poco fa, quando erano stati convocati da Xemnas…
“Zexion ma perché sarebbe così pericoloso questo Heartless?” aveva chiesto lui ingenuamente. Il Burattinaio Mascherato lo aveva guardato con la sua espressione più seria possibile: “…Devi sapere che Nel mondo degli esseri umani (quello vero, tipo il tuo di te che stai leggendo) gli Heartless non possono esistere e vengono resettati non appena ci entrano. Per questo gli Heartless di Lemixia e Archaix, seppure avessero un potere gigantesco, sono rimasti tali e quali agli originali e sono morti subito. Anche Bexyk  ha un Heartless con quella  spaventosa potenza ed è stata risucchiata dall’oscurità nel mondo di un videogioco, quindi quella cosa è là fuori e probabilmente le sta cercando tutte e tre per la ragione che sai già! ”
Aveva sentito distintamente che sue pupille si erano ridotte ad uno spillo e aveva cominciato a balbettare: “m-ma allora d-dobbiamo c-chiamare tutti e al p-più presto!!”
“Ci ho già pensato io” aveva risposto lui gelido e si era fiondato fuori dalla sala.
Ma perché non ci avevano pensato prima!? Perché, perché avevano dovuto aspettare che centinaia di persone fossero uccise da quel mostro prima di accorgersi della sua esistenza!? Non capiva perché ma nella sua mente quelle parole di fuoco stavano prendendo forma tagliando la sua anima come mille sciabole lanciate dallo spirito del lontano ricordo di un’emozione. Se avesse avuto un cuore, si sarebbe sentito terribilmente in colpa in quel momento.
Superato il varco di luce si ritrovarono in un bassopiano delimitato da filo spinato, i cui confini si perdevano a vista d’occhio pieni di uomini distesi sul terreno, senza vita. Le interiora di quei corpi morti schizzate da ogni parte per via delle bombe rendevano quel paesaggio raccapricciante, il terreno di una guerra appena combattuta. Dense nuvole scure coprivano il cielo formando uno spesso strato impenetrabile all’occhio.
“Xemnas ma che posto è questo? Non ci avete mai mandato qui…” Demyx si guardava intorno con un’espressione piuttosto intimorita, se avesse avuto un cuore di certo avrebbe potuto dire che era un posto terrificante. Il Superiore teneva gli occhi fissi davanti a sé, pronto ad entrare in azione: “Vedi, ci sono due motivi per cui non conosci questo posto. Il primo è che qui non sono mai apparsi Heartless, il secondo perché questo mondo è legato al mondo reale perciò un Nessuno verrebbe lentamente corroso fino a scomparire. Come adesso.”
Demyx si guardò immediatamente le mani: gli bruciavano da morire, come il resto del suo corpo. Ciò significava che dovevano fare in fretta. I numeri IV, VIII e XI erano rimasti al castello a sorvegliare la TNT, perciò avrebbe dovuto impegnarsi il doppio.
 
“Io me ne vado, non mi piace questo posto” Bexyk stava perdendo la pazienza, perché doveva essere reclusa in un posto come quello, dopo essere stata strappata dal su mondo? La sensazione che provava in quel momento era quella di essere stata rapita. Ce l’aveva contro tutto e tutti, contro ogni membro dell’Organizzazione e anche contro le due Nessuno che le stavano vicino. Si aggirava in cerca di una via d’uscita, o anche solo una crepa da poter prendere a calci per fuggire.
“Calmati Bexyk non so che stia succedendo ma gli altri ci staranno sicuramente proteggendo. Ricorda che siamo importanti per la riuscita del loro scopo.” Archaix era poggiata ad una parete con gli occhi chiusi, per non mostrare la frustrazione che (non) stava provando: all’improvviso si sentiva inutile. C’era stata un’emergenza sicuramente, che centrava con loro tre altrimenti non le avrebbero confinate lì. Ma cos’era…
“OOH BASTA io me ne vado. Tu” ripeté Bexyk indicando Lemixia “Tu ti chiami Lemixia, vero? Bene, quella cosa nera che ci ha portati qua… Sai riprodurla?” chiese lei rigida.
“S-si ce lo hanno insegnato…”
“Allora apri un altro varco oscuro e tiraci fuori da qui” disse, per poi tapparsi la bocca con le mani. Come sapeva che si chiamava –varco oscuro-?
“ok, in effetti anche io voglio uscire… Tu vieni Archa?” disse mettendo su il leggero sorriso di una che ti sta prendendo in giro.
“Come se avessi scelta…” E così  entrambe alzarono  le mani concentrandosi, ormai era diventato un giochetto, e aprirono un portale oscuro che le condusse fuori, e se ne andarono. Ma non avrebbero dovuto farlo.
 
“Preda individuata. Cavolo se è enorme! Ci avviciniamo di soppiatto dividendoci in tre gruppi, mentre la belva è distratta, corriamo furtivi..”
“E lo saremmo ancora di più se smettessi di fare la cronaca in diretta Demyx!!” si lamentò Zexion dalla fila posteriore. L’Heartless era apparso dentro al covo del nemico, squarciandolo a metà e distruggendo tutto quello che aveva attorno. I nemici del campo base avevano creduto che fosse una nuova arma nemica e si erano diretti all’attacco in quel bagno di sangue. Dovettero aspettare che il mostro avesse sterminato tutto l’esercito con la sua sete di sangue e si calmasse, sedendosi su una delle case basi per riposarsi *.  La squadra di Xaldin si era appostata dietro di lui e in quel momento Larxene diede il segnale con un kunai elettrico, dando alla squadra di Zexion il via libera. Non era facile lavorare in gruppo, né tantomeno muoversi silenziosamente. Ma i rumori più deboli venivano coperti dalle urla dei soldati ancora in vita, quelli che catturati dall’Heartless erano stati ammucchiati in un baraccone scoperchiato mentre il mostro si divertiva a schiacciare con le dita i crani di quei corpi esanimi. Sembrava davvero che ci provasse gusto…
Quando la squadra di Xemnas arrivò in posizione cominciò la battaglia: Luxord inviò tutte le sue carte per coprirgli la visuale mentre Lexaeus mirava ai suoi piedi, con l’intento fare da diversivo e portarlo fuori dal campo. Subito le possenti mani nere sfoderarono una lunga fila di artigli che affettò le carte e si alzò in piedi, sennonché venne colpito ad essi con un poderoso colpo dello Spaccacielo e cadde in avanti. Infuriato, tentò di alzarsi in piedi ma la sua gigantesca mole gli impediva di fare gesti agili così Larxene ne approfittò per lanciare i suoi Kunai alle sue braccia, incatenandole in una ragnatela di fulmini. Sorrise soddisfatta ma questo non sarebbe bastato per fermarlo, infatti gli artigli spezzarono quelle catene con facilità e si portarono sopra di lei pronti a colpirla. “Ma chi ti credi di essere, noi siamo in otto e tu sei da solo, arrenditi!” esclamò ghignando  e rimanendo sfacciatamente immobile. L’Heartless si infuriò e fece calare  le sue mani artigliate su di lei ma venne bloccato da qualcosa: Larxene era protetta da un sottile strato di distorsione dello spazio che rimandò il colpo al mittente. Un grido lancinante che somigliava di più ad un grottesco latrato si levò nell’aria provocando dolorosissime onde sonore che le fecero sanguinare le orecchie. Alzatosi completamente si poteva vedere tutta la sua stazza: un essere nero avvolto in un mantello grigio scuro dal corpo possente solcato da una grande X, due grosse braccia che terminavano con delle zampe artigliate enormi ed un volto coperto da un cappuccio che lasciava intravedere solo il suo ghigno terrificante e gli occhi giallastri.
 
L’intero castello era vuoto. Solo la figura del numero XI si presentava davanti a loro, nella sala delle missioni, in cui si erano appena teletrasportate e fatti neanche due passi se lo erano ritrovato davanti.
“Ma allora è vero che sei un pedofilo!!!!
“Ma che cacchio dici, sono qui per sorvegliarvi perché non usciate da qui! E ora filate subito da dove siete venute!” Marluxia non aveva più l’espressione gaia che sfoggiava di solito, quindi era chiaro che stava succedendo qualcosa di molto preoccupante. Alzò un braccio  creando un altro varco e spingendole dentro ma venne interrotto da Archaix, che gli prese il braccio: continuando a rimugnarci su si era fatta un sacco di dubbi sulla situazione, ma adesso voleva delle riposte. “Marluxia, che sta succedendo? Perché eravamo recluse in quella stanza priva di ombre?”
Il Leggiadro Sicario sospirò rassegnato: “..vedete ragazze, Bexyk è una Nessuno e in quanto tale ha un Heartless. Quelli di Lemixia e Archaix sono morti nelle circostanze in cui si trovavano ma il suo è rimasto libero di vagare nel mondo da cui proveniva. E ora sta cercando voi tre”
Che cosa!? Perché loro tre? Che cosa avevano a che fare con gli ultimi eventi? Lemixia guardò Archaix, ed entrambe ricordarono il momento in cui si erano ritrovate in quello strano luogo completamente avvolto dall’oscurità, e quel gigantesco Heartless che sembrava additarci un peccato a loro sconosciuto. Chi erano veramente loro?
“Vi sarete accorte che gli Heartless vi odiano particolarmente. E non solo perché possedete due Keyblade, ma anche perché sanno che voi tre siete molto pericolose per loro. Quindi abbiamo il timore che questo Heartless vi trovi, e state certe non potete affrontarlo a viso aperto.”
Ora si chiarivano molte cose. Ma quella volta l’Heartless le aveva detto chiaramente “è tutta colpa tua!” come se avesse fatto qualcosa di imperdonabile. Archaix continuava a pensarci, ma non riusciva a srotolare il bandolo della matassa…
“Beh fa lo stesso io non prendo ordini da te” disse Bexyk arrabbiata, alzando entrambe le braccia e chiudendo gli occhi “vattene via io voglio uscire da qui!!” gridò, e all’improvviso Marluxia venne trascinato verso l’alto. O almeno, così sembrava. La sua gravità si invertì e si impostò sul soffitto, sul quale andò pesantemente a sbattere per poi rialzarsi a testa ingiù: “Ehi non devi trattarmi così piccola impertinente io ti..” stava per fare un balzo verso il pavimento ma si accorse di essere come incollato al soffitto. E le tre intanto se ne erano già andate.
“Umpf, il potere della gravità è vantaggioso contro uno che controlla la natura terrena come i fiori. E ora come faccio a scendere!?”
 
Ormai la battaglia si stava protraendo fin troppo in quel mondo, e tutti i Nessuno erano logorati dal dolore interno. Stavano quasi per battere in ritirata quando Xemnas diede l’ordine di continuare ad attaccare.
“Ma Xemnas, non possiamo resistere a lungo… Demyx è già accasciato a terra!” gridava Xaldin dalla sua postazione. Il Superiore guardava il campo martoriato dai colpi possenti del suo nemico e più li guardava più si convinceva che qualcosa non quadrava…
 
Stavano correndo verso l’uscita del castello alla ricerca di qualsiasi cosa potesse essere loro di indizio, ma per la precisione era Bexyk a fuggire. Le altre due tentavano in tutti i modi di riportarla indietro con le buone o con le cattive.
“Ti prego torna indietro ora che sei un Nessuno il mondo là fuori è pericoloso per te! Da noi sarai più al sicuro!” ripeteva Lemixia. Bexyk non ascoltava nemmeno i loro tentativi di dissuaderla e cercava di riordinare le idee: era stata rapita, non si ricordava da dove veniva, dei tizi si comportavano da capetti con lei e pretendevano anche che rimanesse con loro!? Scherziamo, disse tra sé e sé, io adesso me ne vado e tento di tornare a casa. Sempre che mi ricordi che posto sia Casa.
“Ok ora basta” Archaix rabbuiò in viso e prese la Nobody per la manica “Senti io non so chi sei e perché sei qui ma so che il capo vuole che resti e se il tuo aiuto ci serve per ritrovare i nostri cuori io ti farò rimanere qui volente o nolente!!!”
Si bloccarono. “Oh è così? Vi servo per i vostri cuori? Avete intenzione di sfruttarmi!? No grazie!!” e la scaraventò di lato, facendola sbattere contro una parete bianca. Lemixia si guardò il petto: il punto in cui sarebbe dovuto esserci il suo cuore si stava riempiendo del ricordo di un sentimento, la rabbia, così forte e dolorosa che sembrava esploderle dal petto. Fece un passo in avanti e alzò il braccio destro: “Come hai osato!!” una scintilla di oscurità si accese nella sua mano da cui partì una sottile scarica di energia, che raggiunse Bexyk e la prese in pieno volto. I sintomi del colpo furono direttamente visibili: parte della sua energia le fu asportata lasciandole un’evidente cicatrice sul volto. “Ehi!!” lei le diede uno spintone che la fece arretrare e tirò un calcio rotante, schivato e seguito da un pugno che scansò per un soffio.
“No ferme aspetta!” Archaix si alzò e si mise fra le due per fermarle, beccandosi un calcio rotante e un ceffone atomico. “rimaniamo unite, là fuori c’è una cosa che ci sta cercando e non voglio che ci trovi!”
“Ragazze che ci fate qui!?” una voce dietro di loro le fece girare di scatto: era Axel che stava correndo in contro a loro con il fiatone, impugnando i suoi chakram in mano “ragazze perché non siete rimaste dove dovevate, siamo in una situazione di pericolo adesso!” continuò cercando di riprendere il fiato. Dietro di lui ancora correva stremato il numero IV, che si stava lamentando ad alta voce dei suoi malanni.
Un grido disumano risuonò nell’aria. Una specie di latrato convulso proveniente da non si sa dove si propagò con una violenza tale da far tappare le orecchie a tutti i presenti.
“Che cos’era questo!?!?”
Axel le guardò con aria rassegnata.
“Questo è il motivo per cui non volevamo che usciste. Vi sta cercando.”
 
*= anche gli Heartless hanno un metabolismo che richiede energie cavolo! ^^
 
Il cielo, come se fosse possibile, divenne ancora più scuro e perfino la luce del grande cuore che troneggiava sulla città divenne più fioca, come se si stesse indebolendo… Poi una tetra ombra distorta si stagliò nel cielo oscurando la propria figura in contrasto con Kingdom Hearts, ed atterrando non molto distante dai Nessuno pronti alla battaglia. L’essere era ripiegato su se stesso nascosto in gran parte da un mantello che sembrava fatto della sua stessa ombra, ma da sotto il cappuccio che gli nascondeva il volto si vedevano chiaramente le scintille di ferocia dipinte nei suoi occhi dorati.
“Andate presto!” Marluxia si parò davanti alle tre  ragazze impugnando la sua falce con aria minacciosa, tanto che non poterono obiettare nulla e fecero immediatamente dietrofront scattando in direzione del castello che Non Esiste.. Dietro di loro sentirono ancora quel latrato terrificante e poi il suono del metallo che cozzava con altro metallo ma continuarono a correre, terrorizzate, dimenticando tutte le divergenze e pensando solamente a fuggire il più lontano possibile da lì.
 
“Zexion utilizza lo scanner illusionistico!” il comando del Superiore si sentì forte e chiaro, e anche se non capiva perché dovesse farlo il Burattinaio Mascherato allungò le mani davanti a sé e pronunciò ad alta voce: "Incanto Spectrorum!!!" e dalle sue mani partì un fumo denso e violaceo, che avvolse completamente ogni cosa. Quando la nebbia si diradò tutto sembrò tornare come prima, ma volgendo gli occhi al cielo questo era diventato quasi irreale: era percorso da sottili fili cibernetici ed era diventato di un innaturale verde circuito. Zexion osservò il suo operato con un misto di orgoglio e tristezza. Ecco la realtà si disse. Tutto questo non…
GROARRRR!!!  L’Heartless digrignò i denti e scattò in avanti sferrando una serie di artigliate contro Xemnas e Demyx: quest’ultimo schivò gli affondi a malapena perché incantato dalla vista di quello che gli si trovava davanti. L’Heartless era diventato completamente di quel verde elettronico ed era coperto di raggi cibernetici, segno inequivocabile che l’illusione era stata smascherata.
“C-capo ma quello è..”
“Si Demyx è un’illusione, siamo stati tutti gabbati. Non pensavo che riuscisse anche a fare una cosa del genere… Ritirata!!”
L suo grido risuonò nell’aria come un segno di sconfitta, ma i suoi compagni capirono. Fu aperto seduta stante un varco oscuro nel quale si fiondarono Demyx e Zexion, trascinato a forza dall’amico. Un ruggito gigantesco però squarciò il varco in due distrugge dolo.
“Non credete che vi lasci andare, mi sono divertito con voi ma adesso è ora di farla finita.” La voce proveniva dal cappuccio dello stesso essere delle tenebre, dove una fila di denti acuminati era ripiegata in un ghigno sadico.
 
Correvano verso il castello con un indescrivibile groppo alla gola che impediva loro quasi di respirare, il terrore che non avrebbe potuto coglierle stava invadendo le loro menti, costante, finché non raggiunsero il grande portone bianco del maniero e si fiondarono nell’atrio centrale chiudendosi la porta dietro di loro e cadendo a terra ansimanti.
“o-ok mi avete convinta, resterò con voi, ma ditemi ch cos’era quello!!” Bexyk si strinse il petto cercando di rallentare la circolazione del sangue, mentre riprendeva il fiato.
“Oh finalmente, lo vedi che ti vogliamo solo proteggere? Comunque non ho idea di cosa sia quello…”
“è un Heartless. Lo ha detto Marluxia poco fa. E in specifico è il tuo Heartless.” Disse Archaix indicando la neo numero XV che la guardò confusa.
“Mio!? Ma che dici come fa quel molosso ad essere il..” i suoi occhi si chiusero, come se fosse sprofondata in un sonno profondo. Lemixia si avvicinò e la prese per una manica: “Bexyk, non è il momento di dormire dobbiamo scappare! Bexyk!?” ma lei non poté sentirla perché  i suoi occhi e le sue orecchie erano proiettati verso un ricordo riaffiorato nella mente…
…”Ora non ci darà più fastidi. Ci resta solo da eliminare il suo Heartless. Preparate i cannoni”
Una voce. Una voce familiare. La stanza buia illuminata solo dalla luce della lampada sprofondò nell’oscurità portandosi via quella figura maligna in piedi davanti a lei, lasciandola sola.
Freddo.  Il freddo vuoto intorno a lei la faceva rabbrividire, cercò di muoversi ma i muscoli sembravano non rispondere e rimasero immobili.
“Game over. Credevo che avresti resistito di più davvero mi hai deluso, ma ve bene così. Ora che sono libero la mia vendetta sarà ancora più dolce”
Un’ombra più scura dello stesso vuoto che la circondava si staccò da lei e cominciò a prendere forma. Poi due fari gialli si accesero in mezzo al nulla, minacciosi, piantati su di lei,
“Ascolta, quando troverai i cuori del Caos,  distruggili. Uccidili. Non lasciare traccia o il nostro mondo scomparirà per sempre…”
“Bexyk!! Bexyk!!” Lemixia e Archaix  la stavano strattonando nel tentativo di svegliarla.
“S-sono sveglia, calmatevi…” parlò più per se stessa che per loro, perché in quel momento stava provando un forte mal di testa e si sentiva come risvegliata dal coma.
“Eri caduta in trance, ti abbiamo trascinata di peso fin qui. Ma non sai che è successo nel frattempo..”
Bexyk si guardò intorno: era di nuovo nella sala dove non esistevano ombre, e le sue due compagne erano coperte di lividi e graffi. “ma che avete fatto!?”
“Appunto. Mentre dormivi l’Heartless ha distrutto mezzo castello..”
 
Da fuori si sentivano ancora i suoni della battaglia, incessanti, e sicuramente non sarebbero durati a lungo. Bexyk non accennava a svegliarsi, sembrava avvolta da un velo di incoscienza, ma non potevano rimanere lì dovevano fuggire. Dovevano tornare nella camera illuminata e in fretta.
Un tonfo. Un altro. Uno ad uno tutti i Nessuno là fuori stavano cadendo, grida di dolore, e pesanti colpi contro il portone d’ingresso che certamente non avrebbe tenuto a lungo.
“Via di qui!!” gridò Lemixia poco prima che il soffitto crollasse sotto di loro in pesanti blocchi di marmo e cemento armato. Non avendo altra scelta si misero Bexyk in spalla e si allontanarono in fretta da lì dirigendosi verso il corridoio. Dietro di loro sentirono un latrato terrificante ma non si voltarono, bastò sentire  il soffitto che cedeva definitivamente e il rumore del pesante sportone che veniva sprangato e distrutto per capire di essere spacciate. Pezzi di marmo volavano per la stanza, mentre l’Heartless si faceva strada fra le macerie allungando un braccio in direzione del corridoio per afferrarle, senza successo. Lanciò un altro ruggito e sfondò completamente l’entrata infilandosi nel corridoio e distruggendo ogni cosa. Lemixia si fermò  un istante per voltarsi e scagliare un’onda di energia contro di lui, procurandogli dei tagli superficiali, per poi rimettersi a correre insieme alla compagna. Il soffitto del corridoio cominciò a cadere in più punti ostruendo quasi completamente la strada e questo favorì l’Heartless che sbatté una mano sulle pareti per farle crollare: un blocco di marmo si staccò dal muro e ostacolò il cammino impedendo completamente la fuga. Le due Nobody si voltarono esasperate, non sapendo cosa fare, dov’erano finiti tutti!? Archaix adagiò Bexyk a terra e caricò di energia le sue mani scagliando poi un raggio nero sul viso del possente nemico, che parò immediatamente il colpo con un arto ma subì lo stesso gli effetti: parte della sua mano subì il contraccolpo e venne ferita, e  parte della sua energia fu risucchiata nel petto della Nessuno. L’Heartless digrignò i denti e i suoi occhi si fecero come incandescenti, e spararono due raggi dorati nella sua direzione. Archaix li schivò ma era quello che lui voleva perché fu subito pronto a scattare in avanti per colpirla con l’altro braccio, sennonché questo si ritirò quasi subito a causa dell’attacco di Lemixia, che aveva concentrato la sua energia nella mano destra e aveva scagliato un bolide nero contro di lui. Lanciò un ruggito. Un ruggito così potente da scagliarle entrambe contro il pezzo di parete crollato, accanto a Bexyk. La botta fu tanto grande da mozzare loro il fiato, e renderle incapaci di muoversi. Archaix alzò un braccio dolorante sulla sua nuca per massaggiarsi, e la ritirò subito quando la vide sporcarsi del suo sangue scarlatto che le scendeva lungo la schiena. Lemixia non si mosse, sentiva un vuoto freddo che le impediva ogni movimento…
Finalmente, si disse il nemico fra sé e sé, finalmente tutta questa agonia finirà. Alzò entrambi gli arti feriti su di loro, e si preparò a colpirle con tutta la forza che aveva. Ma fu bloccato da qualcosa. Qualcosa che lo stava trattenendo come una forza invisibile. Si aggrappò immediatamente al pavimento piantando gli artigli nel terreno, mentre il suo corpo veniva attirato verso l’alto. Si ritrovò penzoloni a testa in giù, con il centro della sua gravità invertito all’insù.
“Traditrice, sai che saranno la rovina di tutti e ti schieri con loro!?” la sua voce era un sussurro profondo e minaccioso, cupo, infuriato. La presa cedette e l’Heartless volò verso il cielo scuro, i suoi occhi dorati puntati su di loro.
 
Pochi secondi dopo il nemico cadde nuovamente a terra, svanito l’effetto temporaneo del potere di Bexyk. Quando gli altri arrivarono si radunarono attorno a lui e lo sconfissero. Questo è quello che successe mentre Bexyk dormiva e quello che le due Nobody le raccontarono. Ma ora era venuto il tempo delle domande: la riempirono di quesiti come neanche in un interrogatorio “come mai ti sei addormentata? Hai fatto un sogno? Era un sogno premonitore? Sei una veggente? Cosa voleva dire quell’Heartless con –traditrice-?”
La nessuno non rispose: “non lo so ragazze non lo so… Comunque mi sa che avete ragione, quello era il mio Heartless. Perché era così mostruoso non lo so…” questo fu quello che disse, ma nella sua mente c’erano ben altri pensieri. Quell’Heartless le aveva ordinato di eliminare.. Chi? Loro due? Ma perché??
“Bexyk ti sei incantata di nuovo” venne riscossa dai suoi pensieri da Lemixia che, insieme ad Archaix, le stava tendendo la mano.
L:”Non importa cosa sia successo poco fa, ok?”
A:”diventiamo amiche, e compagne”
Bexyk guardò i palmi di quelle mani aperte in segno di onestà, alzò gli occhi e vide i loro volti sinceri, due sorrisi innocenti. Non importava quello che fosse successo prima.
Afferrò quelle mani simbolo di speranza e si alzò in piedi.
La sua casa ora era quella.
 
 
 
Angolo delle autrici:

E così l'Heartless di Bexyk sapeva qualcosa... Cosa saranno questi Cuori del Caos? E perchè voleva uccidere le nostre protagoniste?
Bexyk: appunto, perdonatemi se il mio Heartless abbia cercato di ucciderci... E che abbia distrutto mezzo castello..
Lemixia: vuoi schezare? è stato MITICO!!! Rifacciamolo di tanto in tanto!!
Xemnas: MA ANCHE NO altrimenti le spese per la riparazione le pagete voi intesi??
A+L+B: ooo-okkei..
Bene, nella prossima puntata finalmente potremo prendere un po' di respiro e concederci un meritato giorno di vacanza.
Archaix: vacanza? intendi che non dovremo fare missioni.. per tutto il giorno??
Lemixia: e cosa faremo allora??
Tranquilli, accadranno molte più cose di quante possiate immaginare... Appuntamento alla prossimaaa!!!
 
  
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