“Questo non è assolutamente un lavoro normale, ma in ogni lavoro ci sono pressioni e importanti persone per cui devi lavorare e accontentare, e ciò vale anche per questo lavoro, magari ad un livelli meno pesante e più gradevole. Ma penso che possa andare, bisogna almeno provarci."
Jake sembrava davvero colpito da me. Penso che la mia carriera debba essere una menzogna.. dare davvero brava.
Perché Justin continua a guardarmi così ridacchiando? Ho qualcuno in faccia?
“Tu sarai responsabile di tutto ciò che dovrai dirigere e dovrai essere altamente confidenziale e mantenere privavo tutto. Pensi di avere queste qualità?”
“Io mi considero una persona con cui è semplice parlare e so di essere in grado di mantenere tutto per me. si, in generale nella vita, bisogna essere responsabili.”
Tutto questo si stava prolungando troppo. Io NON sono la persona che loro cercano.
Forse la persona che dovrebbe essere qui è questa Allison Roseboom e io ho detto troppo presto che ero lei e forse non sono stati loro a fare un errore sul foglio, forse ho solo preso l’identità di qualcun altro e il suo curriculum.. Potrei andare nei casini se questo va a finire male.. potrei iniziare a spiegare le cose prima che la situazione peggiori.
“Prima di proseguire, vorrei parlare del fatto che..” provai ad iniziare una spiegazione, ma Justin, per la seconda volta mi interruppe.
“Viaggerai con me” il suo sorriso riempiva l’area circostante facendo ridere Jake.
Viaggiare, cioè andare in giro per il mondo con Justin? se questo era un sogno non era divertente creare scompiglio tra i miei sentimenti e le mie emozioni.
“Quindi questo lavoro è a tempo pieno?”
“Per il momento non sarebbe a tempo pieno, perché Justin viaggia molto e ci sarebbero meno ore di un lavoro normale. Se tu dovessi essere assunta approfondiremo tutto. Per il momento penso che possa bastare.. lasciaci un tuo contatto così noi potremo farti sapere cosa abbiamo deciso” disse Jake in cerca di una penna.
Justin prese un pezzo di foglio per farmi scrivere il numero. Era finita, basta argomenti che dovevo cercare di spiegare.. iniziai a dire il mio numero e Justin lo scrisse.
Prima che mi alzassi completamente, Justin cominciò a parlarmi.
“Scusa, ma non te l’ho chiesto, ma tu sei una Belieber?” bene, ero una Belieber ma non volevo farlo andare fuori di testa e sembrare una fan pazza e farlo smpbrare figo. Dentro di me volevo solo urlare.
“Si, immagino che si possa dire questo, lo sono” gli sorrisi dolcemente e salutai entrambi prima di lasciare la stanza cercando di incrociare lo sguardo di Justin per l’ultima volta.
Come puoi incontrare la persona su cui hai fantasticato per tre anni e poi lasciarla andare?
Non realizzai che stavo respirando a fatica solo finché non chiusi la porta e cominciai a prendere dei lunghi respiri profondi. C’era ancora la fila davanti alla porta sinistra, quindi decisi di chiedere ad una ragazza per chi stava aspettando fuori.
“Hey, scusa se ti disturbo, ma tu sei qui per fare un colloquio con chi?”
“Sono qui per lavorare per una persona nuova nell’ambito della musica”
Probabilmente era questa la fila in cui sarei dovuta restare… troppo tardi.