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Autore: InMichaelsarm    11/01/2014    5 recensioni
*Tratto dalla storia*
"Non lasciarmi ti prego"
"Ti prometto che ci rivedremo, costi quel che costi ti ritroverò"
Quelle parole rieccheggiavano nella mia mente mentre guardavo il ragazzo che tanto mi era mancato. Era lui, mi aveva trovato finalmente. E ora tutto mi ritornava in mente, il suo sorriso meraviglioso, i suoi occhi infiniti, la risata contagiosa, quel senso dell' umorismo che ti contagiava sempre, quella bellezza che mi fermava il cuore. Lui era l'unica persona di cui mi fossi mai veramente fidata, dopo tutto, e ora era davanti a me, ora. Lo aspettavo dall' esatto momento in cui se n'era andato, e ora, finalmente sentivo che quella felicità che avevo provato stava tornando, che la mia vita stava per prendere una piega diversa. Lo sentivo mio, sentivo che in un certo qual modo non ci eravamo mai lasciati.
"Ci conosciamo?" quella frase mi fece cadere il mondo addosso. Quindi non si ricordava di me? Non mi aveva cercato. Si era scordato di me, d'altronde lo avevano fatto tutte le persone della mia vita. Ero sola, di nuovo.
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CHAPTER THIRTY-ONE

Chelsea e Ryan erano andati a fare una passeggiata, anche per chiamare Selene e dirle che era andato tutto bene.

Non so perché, ma il riappacificamento con mio fratello non mi aveva creato quell'entusiasmo che speravo.

Mi sento strana... ma non solo mentalmente, ma proprio fisicamente... sono stanca, mi fa male la pancia e ho la nausea.

Vado in cucina per prendere un bicchiere di acqua, ma fa tutto l'opposto, mi provoca ancora più nausea e devo correre in bagno.

E' influenza intestinale di sicuro... sempre la solita fortuna Kara...

 

Inizio a preoccuparmi di più quando nel giro di 10 minuti devo correre in bagno 4 volte.

Non mi sembra normale.

Spero solo che mio fratello non rientri ora o non sarei un bello spettacolo da vedere.

Mi metto sul divano, con una coperta e una tazza di thè caldo, che però presumo non aiuterà molto.

Chiudo gli occhi, pensando che magari qualcosa migliorerà.

Che giorno è oggi?

19 febbraio... e c'è qualcosa che non va....

Il ciclo è in ritardo di 7 giorni, e non me ne sono nemmeno accorta da quanto ero stressata.

Ecco erchè questo malessere...

Ma il mio ciclo non è mai stato irregolare, non così tanto... non per così poco...

cosa mi sta succedendo?

No aspetta Kara... qua perdiamo passaggi...

Quanto tempo fa sei stata con Louis? Era esattamente il 30 gennaio.... e sono passati 21 giorni... questo vuol dire che c'è una probabilità che io non abbia il ciclo perché sia rimasta incinta.

Mi alzo di colpo dal divano buttando la coperta a terra e questo causa ancora più scompiglio nel mio stomaco, ma non mi importa ora.

Prima devo capire se i miei pensieri hanno una base fondata.

Senza pensarci, mi catapulto fuori e vado alla farmacia in centro, che ovviamente è chiusa dato che sono le 2 del pomeriggio, ma fortunatamente c'è una di quelle macchinette automatiche che di certo hanno un test di gravidanza.

Oggi la fortuna un po' mi aiuta, lo trovo, lo prendo e corro dritta a casa, ritovandomi, fortunatamente ancora sola; mio fratello deve aver portato la bambina al parco.

Volo in bagno e seguendo le istruzioni riesco a completare il test.

Aspetto con ansia quei quindici minuti di durissima attesa e poi, mi avvicino e lo prendo in mano, ancora alla ricerca del coraggio che mi serve per affrontare questa situazione da sola.

E così, mi armo di coraggio e giro il test, sconvolgendo nel giro di due minuti la mia vita; perché è positivo.

Nella mia testa insorgono tante, troppe domande.

La prima è come farò a dirlo a Louis, se lo farò... seguita poi da un “come farò a mantenere il mio bambino?” e da un “ lo terrò?”... ma non sono solo queste...

A chi lo posso dire?

Sarò una buona mamma?

Louis?

Io?

La mia vita che piega prenderà?

Non lo so... un punto interrogativo segna ogni domanda...

la prima cosa da fare è parlarne con qualcuno... nella mia mente scorro tutti i nomi... Alex: meglio di no... Ryan: è già stato padre, ma non capirebbe... Louis: lasciamo perdere... Selene: è quella più adatta a capirmi visto che ha già passato ciò che sto passando io...

E così, ancora un po' sconvolta; ma non nego che sono felice per la notizia, prendo il telefono e chiamo Selene.

Dall'altra parte mi risponde una voce felice, ovviamente fra qualche giorno diventerà mamma di uno splendido bambino, anche io sarei al settimo cielo se fossi in lei.

Ciao Kara! Sono felice di sentirti!”
“Anche io, davvero tanto. Volevo farti i miei più cari auguri e che sono felice di aver recuperato il rapporto con mio fratello, grazie anche a te. Ma ancora di più lo sono perché verrete ad abitare qui vicino a me.”

Grazie davvero! Non sai quanto io sia felice che tutto si è aggiustato prima della nascita di Liam e soprattutto, di venire ad abitare di fianco a te. Non so perché ma mi sa di buona opportunità per conoscerci meglio e per diventare buone amiche.”

Anche a me! Ma potremmo inizare subito... perché ho bisogno di te.”
“E' successo qualcosa di grave?”

No, grave no... ma qualcosa di inaspettato si.”

Allora che aspetti a dirmelo?” l'emozione e la curiosità nella sua voce è abbastanza evidente, così decido di andare dritta al sodo.

Sele, credo di essere incinta.”
un attimo di silenzio, che sembra durare un'eternità, interrompe le nostre due voci. Fino a quando lei non riprende entusiasta.

Davvero? Cioè, non mi stai prendendo in giro? È Louis il padre?”
“Calma! Allora, no, non ti sto prendendo in giro, ho appena fatto il test e secondo, è Louis il padre.... io non sono stata con nessun altro.”

Sai che non ci posso credere? O meglio, solo molto felice per te! Tuo fratello ne sarà entusiasta! E anche Louis lo sarà!”

Aspetta.... a Ryan posso anche dirlo, ma a Louis? Cioè, con lui le cose sono peggiorate tantissimo e non so se voglio dirglielo.”
“Devi... è un suo diritto. È il padre di tuo figlio e questo glielo devi. Per quando lui sia stato infantile o stupido, glielo devi dire.”

Si, hai ragione....”
E poi segue un'ora di informazioni sulla gravidanza, della mia prima e reale dimostrazione di felicità da quando ho scoperto di aspettare un bambino e della rimozione di tutte le paure. Perché ora sono troppo felice per pensarci.

La telefonata termina proprio quando Ryan rientra con Chelsea.

Sono le 5, e mi accorgo che il tempo passato a chiacchierare con Selene, è passato molto velocemente.

La bambina corre subito ad abbracciarmi, per poi risalire nella mia camera a giocare.

Lì, per la prima volta, mi accorgo di cosa significhi avere un piccolino correre per casa, a come la mia vita cambierà radicalmente, ma anche di quanto io sia pronta a fare questo cambiamento.

Ryan, nota il sorriso formatosi sul mio viso e si avvicina, cingendomi le spalle con il suo braccio.

Cos'è successo?”

Nulla, perché?”
“Perchè sei troppo felice! Non me la bevo!! cosa ti è successo in queste tre ore?”

Dritta al sodo o ci giro intorno?”

Ma che domande? Vai dritta al sodo!”
“Diventerai zio!”

La sua faccia si incupisce, per riflettere un istante a ciò che gli ho detto e per poi far incurvare la sua bocca in un sorriso e abbracciarmi sollevandomi da terra delicatamente.

Mi farai davvero questo grande regalo? Diventerò padre per la seconda volta e zio! Questo è il regalo più bello che tu mi potessi fare! Sono felice per te sorellina, te lo meriti.

Ora corri a dirlo a Louis, perché lo deve sapere. So che non vuoi farlo, ma è così”

Tu come fai a saperlo?”
“Perchè anche Selene non voleva dirmelo all'inizio, ma poi l'ha fatto e io ora ho Chelsea e sto per avere Liam, e sono il regalo più bello che la vita potesse farmi!”

vedo i suoi occhi brillare da quando l'ho rincontrato, ma sono lacrime di gioia, perché alla fine è riuscito a portare a termine il suo sogno...

il sogno di avere una vita felice con le persone che ama. E si, mi sento dentro a questa felicità, perché è mio fratello e gli voglio bene. E quando ho deciso di perdonarlo, ho buttato tutto alle spalle, decidendo che volevo ricominciare la mia vita anche con lui.

Vado.” raccolgo la giacca dal divano ed esco.

Camminando per raggiungere Louis al bar, penso e ripenso a come dirglielo, preparando una sorta di discorso, ma alla fine scelgo che è meglio lasciare che le cose vadano come devono andare.

E poi arrivo a quel bar, e tutte le certezze crollano e le paure risalgono...

tutte le domande. Ho paura. E se non vuole tornare con me? E se mi lascia per sempre?

Solo ora, mi rendo conto che lui è sempre stato parte della mia vita, che anche quando ho scoperto che mi aveva tradito, continuavo ad amarlo, e non avrei mai smesso.

Lui era parte di me, era più importante persino di me stessa.

Quando entro, c'è solo John.

Chi si rivede!!”

Ciao John. Scusa ma sono di fretta. C'è Louis?”
“Sempre fissata con lui eh? Bhè tesoro,credo che lui ormai abbia chiuso con te,ma comunque, è uscito prima per un appuntramento.”
“G-grazie dell'informazione. Ciao.”
“Ripassa poi!”

Lascio perdere la sua ultima affermazione, così poco importante, e mi dirigo verso casa di Louis, per vedere se è vero che ha un appuntamento.

 

E John non mentiva.... lui non c'è... ma non perderò le speranze proprio ora.

Mi siedo su un muretto vicino casa sua e sto li ad aspettarlo...

a contare ogni singola macchina che passa, a guardare le coppiette felici che passeggiano sperando che Louis non sia li in mezzo...

Nemmeno le cuffie mi riscaldano... ma non dal freddo fuori, ma dal freddo che avevo dentro in quel momento.

E così, dopo 6 ore di attesa, arriva, accompagnato da una ragazza; già, deve avermi dimenticato...

Lei si avvinghia a lui, che è un po' sconvolto di vedermi lì.

Ma le parole, anche quando è vicino a me, non mi escono... Non posso rovinargli la serata, se non la vita, dicendogli che sono incinta... Ora lui sta provando a dimenticarmi, e devo lasciarglielo fare.

Kara... avevi bisogno di me, per caso?”
“Sì, ma non fa nulla... non è così importante, almeno non lo è più ora.”

Sicura?”
“Certamente.”
soffoco un singhiozzo

Come preferisci.”
reinserisco le cuffie nelle orecchie e metto ad alto volume la musica, prima di allontanarmi e non voltarmi a vedere ciò che Louis sta facendo.

 

Non ho nemmeno voglia di rientrare in casa, e così passo le seguenti 6 ore a vagare per Dover, con le cuffie nelle orecchie e sedendomi qualche volta su una panchina, fino a sedermi su una roccia al parco e guardare l'alba da sola.

 

Quando ormai le prime persone inizano ad invadere la città, mi alzo dalla roccia e mi incammino verso casa, con gli occhi gonfi e rossi e la stanchezza e la sofferenza che mi pesano.

Fortuna vuole, che l'unica persona che non avrei voluto incontrare, stava venendo verso di me, Louis.

Decido di essere superiore, e continuare a camminare invece che scappare, perché ormai è ora di far capire che io sono una donna... e anche se sono poche le persone che lo sanno, presto sarò una mamma e devo prendermi le mie responsabilità.

Gli passo vicino, ancora con le cuffie e senza farlo apposta, gli sfioro la spalla, e con la coda dell'occhio noto i suoi occhi interrogativi su di me.

Continuo a camminare, ancora un po' scossa, giungendo a casa poco dopo...

Entrando, tutto è chiuso e il buio regna...

Mi sdraio sul divano, prendendo una coperta e poggiandomela addosso.

Lasciando che i pensieri sfumino e crollando in un sonno profondo.

Dormo appena 3 ore, se non meno, perché poi, Chelsea corre per casa e mi salta addosso.

È mio fratello a prenderla in braccio e a portarla via, permettendomi di continuare a dormire, ma ormai il sonno è passato e non mi resta che alzarmi e prepararmi per una nuova giornata...

Vado in cucina a preparare una tazza di thè e poi, ritorno sul divano.

Non sono brava a dimenticare, e il mio cervello non è bravo a rinchiudere i pensieri da qualche parte, e così, mi ritrovo a dover percorrere tutta la giornata precedente in un paio di minuti...

Dalla grande scoperta al vedere Louis con un'altra...

Sobbalzo quando mio fratello rientra e mi dice che è ora di ripartire perché Liam dovrebbe nascere tra 24 ore...

Non ci divulghiamo in piagnistei, anche perché ci rivedremo presto.

Do un bacio in fronte a Chelsea e poi abbraccio mio fratello, che prima di uscire, mette una mano sulla mia pancia e mi fa l'occhiolino...

E rimango sola, ancora...

La giornata non prosegue in maniera molto eccitante... Mi divido tra il divano e il letto, tra un libro e la televisione accesa e tra qualche accenno di nausea e la corsa al bagno...

Verso sera sto un po' meglio. Ora sono accovacciata sul letto con il pc in mano mentre navigo su internet.

Una chiamata mi distoglie da ciò che sto leggendo... afferro il cellulare e leggo il nome sullo schermo: Louis.

 

 

 

 

 

SPAZIO AUTRICE

Ciaooooooo :3

Come va?

Sono riuscita a pubblicare in un tempo più o meno ragionevole e spero che questo capitolo vi piaccia, almeno quanto ha entusiasmato me nel scriverlo!

Non vi lascio altre anticipazioni!

A presto, anche con l'altra ff :)

Un bacio!

A_Drop_In_The_Ocean

   
 
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