Ciao a tutti Buon Natale in ritardo a tutti
Buon anno nuovo in ritardo a tutti :)
Ho letto tutte le vostre recensioni mi avete lasciata di sasso pensavo che nessuno leggesse la ff invece mi sbagliavo so che non dovrei vedere quante persone leggono ma scrivere per quelle che mi seguono sempre avete ragione ma visto che non ricevevo più nessuna recensione pensavo che non vi piacesse ed era inutile continuare.
Spero che il capitolo vi piaccia forse sarà un pò corto :)
Ci vediamo presto spero :)
 

Tu ci sei sempre stata per me

Ormai il bambino incomincia a scalciare sempre di più sono già al 4 mese domani dovrei andare a fare la prima vista dalla ginecologa per sapere il sesso del bambino shinichi vorrebbe un maschietto io invece spero che stia soltanto bene non mi importa se sarà maschio/femmina voglio solo il suo bene anche se ho paura di sbagliare con lui facendogli del male mentre lo cambio ho gli do da mangiare. Domani dovrei andare a fare la vista ma ho bisogno di mai madre forse sembrerà una cavolata ma io ne ho bisogno, lei ce stata sempre per me anche dopo la separazione con mio padre non ha mai smesso di volermi bene e di occuparsi di me, ho pure parlato con shinichi pure lui crede che sia meglio informarla almeno lei invece ho deciso di non dire nulla ancora a mio padre ho paura di come reagirà a tutto questo io per lui sono ancora una bambina che ne può sapere lui che io sia fidanzata oltre tutto con il mio professore molto più grande di me.
Sento il campanello suonare sicuramente sarà mia madre oggi pranziamo insieme visto che papà è uscito, corro per aprire
Eri: figliola cosi ti prenderai qualche malattia lo sai?
Mi guarda osservando che porto solo una maglietta che lascia intravedere il mio seno ormai cresciuto per il fatto di essere incinta, è una semplice gonna
Ran. lo so mamma adesso andiamo a mangiare che ti devo pure parlare di una cosa importante Incominciamo a sederci i piatti sono già sul tavolo apparecchiato già prima da me
Eri: tesoro che tieni ti vedo cosi preoccupata
Vorrei vedere lei nello stato mio "incinta dell professore"
Ran: mamma sai che io ormai ho 18 anni è tutte quella della mia età sono fidanzate
Incomincia a ridere
Eri: ho tesoro vuoi dirmi che ti sei travata un ragazzino della tua età è te ne sei innamorata vero
-Si della mia età come no forse il doppio della mia età-
Ran: insomma si ne sono innamorata, è più grande di me
Eri: è quanto indovino aspetta 20
-si 20 più 10-
Ran: ha 30 anni
Lo dico come se stessi per morire come se fosse l'ultima cosa che debba dire, mentre vedo mia madre che prima beva dell' acqua mentre adesso sembra che si stia per soffocare
Eri: ho tesoro ma che ti salta in mente sai che tuo padre lo ucciderà
Ha perfettamente ragione su questo
Ran: mamma fammi finire per favore
La vedo sbarrare gli occhi
Eri: non vorrai dirmi che vi volete sposare vero tu sei ancora piccola
-Ma certo sono piccola per sposarmi ma non per avere un bambino-
Ran: sono incinta
Ok sono una cretina
Eri: tu cosa ma come, quando?
La faccia di mamma in quel momento era piena di emozioni tutte quante diverse non l'avevo mai vista cosi, forse era perchè i miei ormoni erano tutti in sobuglio ho forse perchè mi sentivo sporca dentro non so il perchè ma incominciai a piangere
Ran: io non volevo scusami
Mia madre si avvicino a me abbracciandomi come faceva quando ero piccola ed avevo paura di rimanere a dormire da sola perchè pensavo ci fosse l'uomo nero
Eri: ehi calmati cosi fai male al bambino
Era vero dovevo essere forte sia per me che per lui
Ran: scusami mamma so che non volevi una figlia cosi
Eri: shhh adesso non è il caso di piangere invece dimmi a che mese sei
La vidi leggermente sorridere
Ran: quarto domani ho la visita per sapere il sesso del bambino
Incominciai a balbettare
Ran: pensavo beh che se tu vorresti venire con me perchè a me farebbe piacere
Ok avevo ammesso che avevo bisogni di lei
Eri: è me lo chiedi pure devo sapere quale sarà il sesso del mio nipotino che poi come faccio a comprarli i vestitini ti pare che se esce maschio si dovrà mettere le cose da femminuccia
Meno male che tutto andò bene sentivo nel mio cuore come se si fosse tolto un peso