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Autore: SweetLuna    11/01/2014    9 recensioni
{ Jacob ~ Renesmee }
Dalla storia: «Adesso lo sai, non è il lupo ad amarti. Sono io, Jacob Black, ad averti scelto per l'eternità».
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La Saga di Twilight è finita, lasciandoci fin troppe domande senza risposta... Che cosa accade dopo Breaking Dawn?
Edward e Bella possono finalmente cominciare a vivere la loro eternità, ma ben presto si troveranno ad affrontare delle questioni in sospeso: Renée, la madre di Bella, verrà a conoscenza per puro caso dei segreti di sua figlia, ma anche lei e Phil stanno per rivelare ai Cullen qualcosa di inaspettato...
La vicenda vera e propria ha inizio sette anni dopo il mancato scontro con i Volturi. Renesmee è cresciuta, e con lei anche i sentimenti per Jacob sono cambiati: ben presto comprenderanno entrambi che il loro amore va ben oltre l'imprinting, ma a quali conseguenze può portare l'unione tra un lupo mutaforma e una mezza vampira?
Le vite di Renesmee e Jacob, della famiglia Cullen e non solo verranno stravolte da nuovi e inaspettati eventi...
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(Ultima revisione errori effettuata: 2020 | La trama non ha subito variazioni)
DISCLAIMER: La seguente storia non è a scopo di lucro. I personaggi originali di Twilight e il materiale fotografico appartengono ai rispettivi proprietari.
Genere: Fantasy, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Eternity '
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11. UN PAPA' TROPPO GELOSO


È quasi l'alba e il sole fa capolino dal mare di La Push, irradiando una calda luce dorata.
Jacob ed io siamo in spiaggia a goderci lo spettacolo, lui mi tiene stretta tra le sue braccia. Abbiamo ancora un po' di tempo per stare insieme...
Fare l'amore con Jacob, sentirlo veramente mio, è stata l'esperienza più bella di tutta la mia vita. Non avrebbe avuto senso aspettare ancora, conosco bene i miei sentimenti. Tutto era stato così semplice e naturale... non più lupo e mezza vampira, solo Renesmee e Jacob.
«Jake, questa è stata la notte più straordinaria della mia vita, voglio che tu lo sappia», gli dico voltandomi verso di lui, baciandolo dolcemente.
«È lo stesso per me, Renesmee», mi risponde lui sincero. Lo avevo fatto aspettare, e finalmente avevo scelto di essere completamente sua, in ogni modo umanamente possibile.
Jake si alza e mi prende in braccio, sollevandomi come se fossi una piuma.
«Quando lo saprà mio padre saranno guai!», aggiungo divertita.
«Ho un alibi, Ness. Sei stata tu a provocarmi, e i miei pensieri ne sono la prova».
Jake ed io ci scherziamo su, ma in realtà sono preoccupata davvero per come la prenderà mio padre... Nonostante il suo discorso, per lui sono ancora una bambina. Chissà quanto gli ci è voluto per mettere da parte le sue idee all'antica e dirmi che non avrei dovuto aspettare il matrimonio, come aveva fatto lui con la mamma... Ma d'altronde la mia situazione è molto diversa da com'era la loro, e mio padre ha dovuto imparare ad accettarlo.
Le mie domande vengono interrotte dalla suoneria del mio cellulare, ci sono diversi messaggi da parte di zia Alice, zia Rosalie, Leah e Seth. Tutti e quattro chiedono maliziosamente com'è andata la serata, come se già conoscessero la mia risposta.
Dovranno aspettare, mi diverte tenerli sulle spine... e Seth è diventato particolarmente impiccione! Anche se è il mio migliore amico, è comunque imbarazzante affrontare certi argomenti con lui. Subito dopo arriva anche un messaggio di mamma:
 
Buongiorno tesoro mio, con papà è tutto sotto controllo! Ci vediamo questa sera, ora siamo al lavoro. Salutami Jake, Baci.
 
Mia madre da tempo aveva iniziato a lavorare per un certo J. Jenks, prendendo il posto di zio Jasper. Jenks era lo stesso tizio che aveva realizzato i documenti falsi per me e Jacob sette anni fa, quando i Volturi minacciavano di distruggere la mia famiglia.
Il suo sogno però è sempre stato prendere una laurea in lettere ed insegnare, lo desiderava fin da quando era bambina. Le circostanze le hanno impedito di realizzare questo suo desiderio, non si è voluta perdere neanche un istante della mia rapidissima crescita. È per questo motivo che lei e mio padre avevano deciso che il college poteva aspettare.
Papà invece lavora come ispettore per la polizia di Seattle, ed è spesso impegnato in indagini intricate che però riesce sempre a risolvere. Un altro poliziotto in famiglia, dopo nonno Charlie.
Arrivati a casa Cullen, veniamo subito accolti da zia Alice.
Con lei non ho mai avuto segreti e Jacob le sta simpatico, nonostante la sua abitudine di chiamarlo Cane Lupo.
«Renesmee, Jacob! Avete passato una bella serata? Dai Nessie, racconta!», mi incita zia Alice con la voce carica di entusiasmo e curiosità.
«Ragazze, io vi lascio. Ho una faccenda da sbrigare con gli altri, cose da lupi! A dopo, Ness». Jake mi bacia e lo vedo uscire dalla porta, lasciandomi con un'espressione sognante in viso...
«Dai, Nessie! Non ti vergognerai di me, spero! Sai benissimo cosa voglio sapere!», continua imperterrita zia Alice.
«La risposta è sì. È successo, zia».
Nel frattempo arriva anche zia Rose, ugualmente impaziente di conoscere le novità tra me e Jacob.
«È quello che penso io?», mi chiede zia Rosalie con uno sguardo furbo, ha già capito tutto.
«Sì!!», risponde zia Alice saltellando e abbracciandomi.
Vengo "sequestrata" dalle mie zie e racconto loro tutti i dettagli (be', non proprio tutti!), mentre zia Rosalie mi pettina i capelli raccogliendoli in una treccia. Sono le prime persone a sapere ciò che è accaduto tra me e Jacob, mi piace confidarmi con loro.
Passo il resto del pomeriggio al telefono con Leah, che mi fa ricordare una spiacevole realtà: «I lupi condividono i pensieri con il resto del branco. Jacob non potrà nasconderlo, purtroppo».
«Già... fantastico, Leah. Ora lo sapranno tutti. Certo che è davvero una seccatura non poter nascondere i propri pensieri! Oddio, scusami, tu lo sai molto meglio di me ovviamente...», le rispondo accorgendomi troppo tardi di aver toccato un tasto dolente.
«Nessie, non preoccuparti. Non penso più a Sam, davvero. Anzi, credo che Lui, Emily e Matthew siano una bella famiglia. Sam è cambiato. E sono cambiata io, soprattutto. Ryan mi ha trasformata in una persona nuova». Sono felice di sentire la mia amica parlare in questo modo, merita più di chiunque altro di essere felice dopo tutto quello che ha dovuto passare.
Mi sdraio sul mio letto, è stata una giornata senza fine... Jacob ed io non abbiamo mai dormito, per non sprecare neanche un istante del nostro tempo insieme. Chiudo gli occhi...
 
E mi ritrovo nella foresta, nascosta dietro a un albero. Ed ora che ci faccio qui?
All'improvviso vedo comparire mia madre e Jacob, stanno parlando... Anzi, sembra più una discussione.
«Voglio sapere che cosa è accaduto tra te e mia figlia, Jacob!», gli chiede mia madre furiosa, con gli occhi quasi fuori dalle orbite.
«Ecco, Bella... io e Renesmee abbiamo fatto...». Jacob non riesce neanche a terminare la frase, che mia madre con un potentissimo calcio lo fa schiantare addosso ad un albero... Adesso basta, questo è troppo!
Sto per correre verso Jacob, ma si intromette anche mio padre, trattenendomi. Dov'era prima, perché non l'ho visto?
«Renesmee, io lo ammazzo...», mi dice prima di scomparire dalla mia vista, dopodiché lo vedo avventarsi sul collo di Jacob nel giro di mezzo secondo.
«No!!!!!!!!!!!». Grido con tutto il fiato che ho in corpo, ma la voce sembra avermi abbandonata, e i miei sforzi diventano del tutto inutili.
Poi, tutto diventa sfocato, e buio...
 
E mi sveglio, con la fronte bagnata dal sudore. Che razza di incubo! Solo una persona con seri problemi mentali potrebbe immaginare una cosa del genere.
Mamma mi ha sempre appoggiata, e papà... ma no, papà non farebbe mai una cosa del genere! Che stupida, quando la smetterò di essere così paranoica? Dormire non è stata affatto una buona idea, forse sarà meglio mangiare qualcosa.
«Renesmee, sono tornata!». È mia madre, che non appena mi vede mi rivolge subito un sorriso raggiante.
Cerco di togliermi dalla mente l'immagine di lei furiosa, decisamente lontana dalla realtà. 
«Ehi, mamma! Non ti ho sentita arrivare». Mamma poggia la borsa sul tavolo del salone, e si siede subito accanto a me.
«Dai, racconta. Come è andata la serata a La Push? Spero che la mia piccola bugia con papà sia servita a qualcosa».
«Certo che sì, mamma. Jacob e Billy si sono alternati nel raccontare le leggende Quileutes. È stato molto emozionante, mi sono persino commossa quando Jake ha raccontato del sacrificio della terza moglie. Ho ballato con Seth e Leah... I ragazzi hanno allestito una specie di capannone in spiaggia. Poi gli altri sono andati via, e Jacob ed io siamo rimasti soli. Si stava bene in spiaggia, non c'era neanche un po' di vento...». Ecco adesso glielo dico, posso farcela... Inutile prendere tempo parlando delle condizioni atmosferiche.
«E poi è successo, mamma. Era inevitabile, perché mi sentivo finalmente pronta... Abbiamo fatto l'amore». Le parole mi escono come un fiume in piena, ora non mi crea più alcun imbarazzo confidarmi con lei.
«Ehi, non sei costretta a raccontarmi ogni cosa, ho già capito... So come ti senti. E sono felice che quella persona sia Jacob. Non ti preoccupare, non lo picchierò come ho fatto quando venni a sapere dell'imprinting, dopo la tua nascita».
«Davvero, mamma? Lo hai picchiato?», le domando.
«Sì... e papà era lì che se la rideva! Ma stai tranquilla, ne ha avuto di tempo per abituarsi all'idea, all'inizio è stato difficile anche per me. Non può fingere che tu sia ancora una bambina. E Jacob ha rispettato i tuoi tempi, quindi...».
Ecco la conferma che il mio incubo era del tutto insensato, il rapporto con mia madre non potrebbe essere migliore di così. Lei è una madre, un'amica, una complice, che tuttavia sa anche riconoscere i miei errori. Ma ciò che è successo con Jacob non è un errore, è la scelta più bella della mia vita.
«Grazie, mamma», le rispondo gettandole le braccia al collo.
«Ti voglio bene, amore mio», risponde lei ricambiando subito il mio abbraccio.
Dopo aver sciolto l'abbraccio con mamma decido di tornare nella mia stanza, stanca ma rassicurata.
«Nessie, aspetta. Papà ha avuto un inconveniente al lavoro, lo vedrai domani mattina. E cerca di stare tranquilla». Meglio così, oggi è stata la giornata delle confessioni... E sinceramente non sono ancora pronta ad affrontare anche lui. Riuscirò a nascondere i miei pensieri? Perché non ho anch'io uno scudo mentale come mia madre?...
 
«Sveglia, Ness... fra poco devo andare via!». È Jacob. Ieri sera l'ho usato come cuscino, ero davvero stanca!
«No Jake, non andare... i miei cuscini non sono comodi come te!». Lo bacio, Jake infila una mano sotto la maglia del mio pigiama. E proprio in questo momento mi pento di non aver chiuso la porta a chiave.
«Jacob, Renesmee, ma che cosa diavolo state facendo?!». È mio padre, che ha avuto la pessima idea di entrare nella mia stanza senza bussare... Lo vedo cambiare espressione, i miei pensieri e quelli di Jacob in questo momento sono gli stessi. E purtroppo papà può vederli con estrema chiarezza.
«Renesmee, tu... voi... Avete...». Lo vedo passarsi una mano tra i capelli, per il nervosismo.
«Papà, ne avevamo parlato. Ora perché reagisci così?».
«Renesmee, lasciami parlare con Jacob. Da soli». Escono dalla mia stanza, li vedo andare in giardino. Entrambi alzano la voce...
«Le hai detto anche dell'imprinting! Mi avevi giurato che non lo avresti fatto! E vedo che non hai saputo aspettare... Bene, ora manterrò la mia promessa, ti devo un pugno in faccia da non so quanti anni, cane bastardo». 
«Edward, lasciami parlare...». Mio padre avventa il suo pugno contro Jake, che all'istante si trasforma in lupo riducendo a brandelli i suoi vestiti... Devo assolutamente intervenire.
«Papà, ora basta!! Io amo Jacob, non sopporto più questa situazione tra voi. E ti sei già dimenticato il discorso dell'altro giorno? La vuoi sapere una cosa? Ho iniziato io, sono io che ho voluto farlo. Non sono più una bambina, papà. Adesso lasciami andare».
Salgo in groppa al grande lupo rossiccio che è anche l'uomo che amo, e vado via con lui. Le mie paure erano fondate.
Questa volta mio padre ha davvero superato ogni limite!
  
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