Storie originali > Comico
Segui la storia  |       
Autore: SoGi92    11/01/2014    2 recensioni
Il quasi angelo Derek, prima di potersi definire tale, ha ancora un piccolo lavoretto da compiere, ma questa volta in gioco ci sono i suoi sentimenti. Riuscirà nell'impresa?
Sequel de "Un Cupido un po' speciale" Buona lettura!!^^
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Un cupido un po' speciale'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un cupido un po' speciale 2

Capitolo 10

(Derek)



-Non ho capito il perchè ho accettato di accompagnarti!- in realtà ho accettato perchè non mi, per dirla alla Adrian, eccitava l'idea di questi due soli, ma anche questo è meglio tenerlo per me. Ho davvero un bel po' di cose da tenermi dentro, forse dovrei fare un po' di spazio. In fondo gli organi non mi servono... potrei sbarazzarmene per far posto ad altro.

-Perchè io da solo combinerei un disastro... e poi tu sapevi la strada per casa sua.- si blocca e mi fissa -Com'è che conosci tante cose su di lei, e niente su di me?-

Ed ora che mi invento? So che questo sarebbe uno dei numerosi momentiadatti per confessargli la verità, ma non volgio rovinargli la serata... appoggio le mani sui fianchi e mi sporgo un po' in avanti. -Se tu fossi nei miei panni cosa preferiresti? Leggere il fascicolo di un ragazzo e di una ragazza?- Grande Palmer, continua così!

-Ma tu sei un angelo...- E riecco la solita solfa...

-Vero, ma sono anche un uomo!- Continua così Palmer! Stai andando forte!

-Diciamo che ho sempre creduto che gli angeli non avessero preferenze di questo tipo...-

-Ehi a cosa credi di più: alle tue supposizioni, o a me, un angelo in... ectoplasma davanti a te?- stavo per dire in carne ed ossa... ma sarebbe stato un controsenso.

-Hai ragione... come mi devo comportare stasera? Non so proprio che pesci pigliare!-

Voglio piangere. com'è possibile che non sappia cogliere al volo un'occasione del genere! -In primis dovresti dimostrarle che sei un gran lavoratore, e farle vedere in che modo rapido ed efficacie, sai riscrivere la pratica...-

-Ma se l'hai scritta tu stamattina! Io ho solo fatto da scrivano...-

Mi batto una mano sulla fronte. -Non ricordi proprio nulla di quello che ti ho dettato?-

-Sì...- bene, forse c'è qualcosa in quel contenitore che chiama testa...- La data e il luogo.- do una facciata per terra in stile cartone animato. Anche mia nonna Ha più memoria di lui! La sua salute mi assilla... devo andarla a trovare un giorno di questi!

-Ti suggerirò io cosa scrivere...- dico, con la faccia ancora contro il marciapiede. -Però mi devi promettere di imparare a scriverle da solo le tue pratiche, ok?-

-Oh grazie Derek! Vorrei abbracciarti, ma so che non ne saresti felice...-

-Ecco bravo, non farlo!- mi rialzo e continuaimo per la strada. Casa di Elisabeth non è molto distante, dal palazzo di Adrian ci si arriva benissimo a piedi. Anche lei vive nel quartiere più lussuoso della città... a proposito... -Com'è che un novellino, che non sa scrivere una pratica, vive in un appartamento come quello?-

-Eh be'... un regalino dei miei...- mi risponde, ridendo nervonamente e portandosi le mani dietro la nuca.

-Alla faccia del regalino... non devono avere freddo ai piedi, vero?- Chiedo, senza mascherare il pizzico di invidia che provo. Forse se i miei non fossero stati continuamente nelle canne la mia vita sarebbe stata un po' diversa. Forse sarei morto da vera star, non in un modo ridicolo come cadere in un locale e sbattere la testa! Guardare dove metevo i piedi no?

-Non proprio... hanno una piccola aziendina nel Texas, ma ho preferito non entrarvi a farne parte. Volevo provare a stare in piedi con le mie gambe.-

-Capito...- con le tue gambe ci camminarei, ma dormire dormi nella casetta di papà e mamma... ma non sono affari che ci interessano questi. -Comunque... stasera dovrai partire all'attacco, ma niente stupidaggini. Fai solo quello che ti dico io!-

-Ok capo!-



(Adrian)



Siamo davanti alla porta di Elisabeth... che emizione!

-Ricorda: tranquillo e distaccato ragazzo. Tranquillo e distaccato!- mi dice Derek, affianco a me.

"Ci proverò..." annuisce e guarda la porta con me. Poi si schiarisce la voce.

-A meno che non avverta la tua presenza... ti consiglio di suonare il campanello...-

"Ah ....giusto. Che stupido, quasi me ne scordavo..." Lui rotea gli occhi. sembra più nervoso di me.

Suono alla porta. In pochi secondi sento dei passi. Deve essere lei!

-Ciao Collins, sei in anticipo.- mi dice, facendomi cenno di entrare.

-S...sì, sc...scusa... - Entro in casa. Davvero molto carina. C'è un piccolo mobile con delle picole statue sopra ed un attaccapanni e la porta che da nel salotto. Un bel divano ad angolo bianco fa la sua figura, con accando un cassettone con svariate cornici. Mi perdo ad ammirare le fotografie. Ce n'è una con una coppia di anziani signori, devono essere i genitori di Elisabeth, poi una con altre persone e di un delizioso cagnolino.

Accanto al caminetto c'è un altro tavolino, con sopra una foto in primo piano di Derek e una candelina accesa. Proprio un bel gusto nell'arredare, non c'è che dire! I tappeti persieni poi danno un tocco in più...

Sbarro gli occhi un momento: cosa ci fa una foto di Derek in casa di Elisabeth. Scatto accanto a quella foto e la prendo per poterla vedere meglio... forse è solo un tipo che gli somiglia!

-Che stai facendo?- mi chiede elisabeth, con in mano un vassoio con sopra due bicchieri ed una brocca.

-N...nulla... solo che questo mi sembra un volto conosciuto... è per caso una persona famosa?-

Il suo viso si rabbuia. -In un certo senso sì... nel mondo degli affari era considerato un vero genio. L'astro nascente della Charles Michael Ldt... ne era appena divenuto l'amministratore delegato.-

Cerco Derek con lo sguardo. "E' vero?" lui annuisce semplicemente.

-E che fina ha fatto?- chiedo, pura sapendo che è morto, ma voglio saperne di più.

-Adrian, ti prego... ti spiagherò tutto io a casa...- cerca di fermarmi Derek, ma ormai ho deciso.

Lei alza le spalle e sospire. -E' morto quasi due anni fa... l'avrai di sicuro sentito al telegiornare: "Derek Palmer muore in un locale a causa di una brutta caduta." Per una settimana non si è parlato d'altro...-

Ecco perchè è così bravo nello stendere relazioni e pratiche... deve aver fatto i salti mortali per arrivare dov'era arrivato. La cosa che più mi preme sapere, però, è un altra... -Perchè hai una sua foto in salotto?-

Derek sta per aprir bocca, ma gli faccio cenno di tacere. Elisabeth mi guarda inclinando la testa. -Vuoi che ti risponda o no?-

Arrossisco un po' e mi porto la mano dietro la nuca. -Certo... certo...-

-Un tempo eravamo fidanzati, ma poi lui mi ha lasciata e poco tempo dopo è morto...- si avvicina ad un cassetto e ne estrae un foglio piegato in quattro. Me lo portge così che possa aprirlo. Si rivela essere un altra foto: ritrae lei e Derek sulla spiaggia abbracciati, con il mare come sfondo... insieme erano davvero una bella coppia. Una coppia da copertina...

Doveva aver pianto molto su quella foto, vi erano dei piccoli aloni provocati dalle lacrime.

Guardo Derek. "Dobbiamo parlare." poi mi volto verso Elisabeth. -Scusa... dov'è il bagno?-

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: SoGi92