Prologo
Ok, l’ho trovata. Ok, deve essere questa. Ultimo e focale indizio: il sole si nasconde dietro i monti. Salgo di fretta le scale trovandomi nel corridoio esterno degli appartamenti, sorpasso innumerevoli porte con delle lunghe falciate, ho fretta. Il suo è il numero… 111, ecco.
Fuoco, mi auguro mentalmente, e premo. Passano una manciata di secondi. Nessuna risposta. Ripremo. Ancora silenzio. Ripremoripremoripremo.
Tra il rumore di uno scampanellio e l’altro sento un lieve «Ma che cazzo!», e poi «Chi cazzo è che suona così di prima mattina?» e poi dei passi veloci e la porta che si apre.
Vorrei dirle «No, in realtà, cara Ai, è mezzogiorno passato» con tanto di enfasi, invece la guardo, la vedo pallida, i lunghi capelli neri scarmigliati, un abbozzo di camicia sulla sua figura evanescente, l’espressione perplessa sul viso mi fa capire che non mi ha riconosciuto. L’abbraccio.
Vorrei dirle «Un tempo splendevi, Ai che ti è successo? È per lui vero? Balliamo Ai, ballando/bevendo ci si dimentica di tutto!».
Ma lei mi precede, stretta nel mio abbraccio sembra capire, dice: «Uzume, sei tu?»
Si, sono io, e sono tornata alla versione originale, sono tornata per te.
Fuoco, mi auguro mentalmente, e premo. Passano una manciata di secondi. Nessuna risposta. Ripremo. Ancora silenzio. Ripremoripremoripremo.
Tra il rumore di uno scampanellio e l’altro sento un lieve «Ma che cazzo!», e poi «Chi cazzo è che suona così di prima mattina?» e poi dei passi veloci e la porta che si apre.
Vorrei dirle «No, in realtà, cara Ai, è mezzogiorno passato» con tanto di enfasi, invece la guardo, la vedo pallida, i lunghi capelli neri scarmigliati, un abbozzo di camicia sulla sua figura evanescente, l’espressione perplessa sul viso mi fa capire che non mi ha riconosciuto. L’abbraccio.
Vorrei dirle «Un tempo splendevi, Ai che ti è successo? È per lui vero? Balliamo Ai, ballando/bevendo ci si dimentica di tutto!».
Ma lei mi precede, stretta nel mio abbraccio sembra capire, dice: «Uzume, sei tu?»
Si, sono io, e sono tornata alla versione originale, sono tornata per te.