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Autore: coco95    12/01/2014    1 recensioni
Dopo la morte di Ren, una mattina di ottobre, Yasu decide di recarsi nell'appartamento dell'amico vicino al porto del paese. Legge così i suoi diari e scopre cose che non avrebbe mai pensato su Ren, scopre molti lati che non conosceva dell'amico e si sente in colpa più di una volta. Ren manca da morire a Yasu, dopo la sua morte è rimasto un grande vuoto nel cuore di tutte le persone che lo amavano.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mai/Misato, Nana Osaki, Nobuo Terashima, Ren Honjo, Yasushi Takagi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5 – Nuove persone
 
La sveglia suonò alle sette e i raggi del sole illuminavano la stanza, Yasu non aveva chiuso gli scuri ne tirato le tende… Una sua abitudine con radici lontane.
Ancora assonnato aprì la finestra e fu investito da una brezza autunnale, una foglia d’acero era adagiata sulla finestra portata dal vento, una foglia arancione simbolo della stagione autunnale, quella stagione in cui la natura sembra addormentarsi per poi risvegliarsi finalmente in primavera.
Già, le stagioni sono cicliche, la natura si sveglia in primavera, vive in estate, prende sonno in autunno e in inverno dorme un sonno profondo sapendo poi di potersi risvegliare, avendone la certezza.
Certezza negata a Ren che si era addormentato in inverno e non si era più svegliato.
Un quattro marzo nevoso, una notte di inverno in cui una vita si era spenta.
Ren.
Assalito dalla malinconia Yasu si vestì in fretta e furia e mangiò la colazione quasi con voracità per poi correre a casa di Ren, curioso e smanioso di leggere quelle testimonianze dell’amico.
Mentre correva l’aria gli sferzava il viso, aria fredda tagliente come un coltello.
Il cielo era limpido e l’aria profumava di mare, Yasu decise così di prendere un diario e di andarlo a leggere sulla spiaggia, dove, fra l’altro, con molta probabilità era stato scritto.
 
“1989.9.25
Oggi è il primo giorno di scuola media, è mattina presto e ho appena finito di vestirmi, scrivo ora e non la sera come mia abitudine perché sono emozionato, mi batte forte il cuore e sono curioso di conoscere nuove persone.
Il mio nuovo babbo mi porterà a scuola, e anche questa è una grande emozione.
La divisa mi sta bene e io sono felice.”
 
In quelle poche righe appariva una serenità quasi sconosciuta nei diari precedenti (quello dell’88 Yasu non l’aveva letto in quanto era scritto solo poche pagine e il resto era disegnato, in quelle poche pagine Ren sembrava triste tanto da aver interrotto la scrittura per un anno e mezzo), sembrava di potersi quasi immaginare quel ragazzino con i capelli corti e neri e la divisa blu della scuola.
Inoltre sia la grafia che la sintassi erano notevolmente migliorate, doveva aver fatto passi da gigante con l’insegnante di sostegno.
 
“Sera dello stesso giorno,
Non so se essere triste o felice, forse sono entrambi:
Sono in classe con Yasu!!
Rivedersi dopo tanto tempo ha fatto uno strano effetto, nessuno dei due poteva crederci, ma io ero forse più meravigliato di lui. Yasu è diventato un ragazzo beneducato, ben vestito e pulito. Inoltre è diventato più magro e alto ma ciò che mi ha impressionato, e non so se positivamente o negativamente, è che mi ha stretto la mano.
Si è come formalizzato nel vedermi.
Mi ha fatto una grandissima tristezza vedere così formale il mio amico, ma d’altronde lo posso ancora definire tale?
Non mi ha mai cercato…
In classe mia siamo un numero equilibrato di maschi e femmine, ci sono un paio di ragazze carine e poi c’è un tipo davvero inquietante: mi sembra si chiami Takumi Ichinose, ha uno sguardo di ghiaccio.”
 
Ren era rimasto ferito all’epoca da quell’atteggiamento, ma anche Yasu lo era stato. Perché era stato così dannatamente formale? Cos’è che aveva avvertito fra lui e Ren? Quando lo aveva visto aveva sentito la presenza di una barriera eretta da Ren nei suoi confronti, all’epoca non avrebbe mai potuto capire che quella barriera portava il nome di “risentimento”. Il suo più caro amico di infanzia aveva molto sofferto e lui se n’era quasi fregato. Che stupido piccolo Yasu era stato.
 
“9.26
Secondo giorno di scuola, nulla di emozionante se non che Yasu mi ha un po’chiesto come sto. Non lo so, io non mi sento ancora pronto per buttarmi di nuovo in un’amicizia, vorrei che capisse il mio dolore.
Ah, Takumi oggi è stato buttato fuori dalla classe perché si è tolto una scarpa.”
 
A quella lettura Yasu rise fragorosamente: si ricordava benissimo quell’episodio.
Takumi, quel casinista, si era tolto una scarpa perché aveva prurito a un piede e voleva grattarselo comodamente, ovviamente era stato ripreso e lui, come risposta all’insegnante lanciò la scarpa giù dalla finestra colpendo in testa un insegnante che passeggiava in giardino.
Ovviamente Takumi fu mandato a riprendersi la scarpa e rimase fuori dalla classe per tutta l’ora.
In seguito Takumi fece altri danni di varia entità: Ruppe un lavello, entrò in classe con lo skateboard, fulminò una lampadina giocando con l’interruttore dei questa, lanciò il vocabolario di inglese per terra e ruppe un vetro.
Rischiò molte volte l’espulsione e a volte andava a parlare con lo psicologo della scuola, alcuni docenti lo volevano mandare in riformatorio ma lo psicologo si opponeva sempre con forza dicendo che, in fondo, voleva solo attirare l’attenzione.
Takumi infatti proveniva da una famiglia disagiata: il padre era alcolista e violento e la madre era gravemente malata e la sorella di Takumi lavorava per poter mantenere gli studi al fratello che però era uno studente poco disciplinato.
Lungo tutto il periodo della scuola media Yasu non aveva fatto molta amicizia con Takumi, la loro amicizia era nata più avanti: abitando in un piccolo paese era frequente incontrarsi ed entrambi avevano una band quindi si ritrovavano spesso a suonare assieme in live e intravedersi in sala prove. Yasu era inoltre stato per un anno e mezzo il ragazzo della bella Reira, cantante nel gruppo di Takumi.
Anche Ren si era innamorato di Reira ma alla fine era rimasto stregato dalla allora liceale Nana Osaki.
 
“10.17
Oramai è passato quasi un mese dall’inizio della scuola e il mio rapporto è notevolmente migliorato con Yasu, stiamo tornando amici come prima e molte incomprensioni si sono chiarite.
Ho conosciuto più da vicino la sua famiglia, not bad.
L’altro giorno ho iniziato a suonare nel club di musica della scuola c’era bisogno di un bassista quindi mi sono dato disponibile, Yasu invece è il batterista, non sapevo avesse iniziato a suonare la batteria, è stata una vera sorpresa: è bravissimo.
Come in tutto del resto.
Oggi ho iniziato a scrivere un canzone ma sono ancora parecchio indeciso, ho scritto la melodia ma le parole non le so trovare…
 
10.25
La seconda prova con il gruppo è stata decisamente fantastica, sono davvero bravi i ragazzi con cui suono, mi sento quasi una palla al piede.
Spero che un giorno potremmo iniziare a fare qualche concerto.
Forse guardo troppo avanti, lo riconosco, però, diamine, sono gasatissimo.
 
10.28
Oggi ho iniziato a scrivere il testo della canzone: si chiama “Rebel”, “Ribelle”, mi sono ispirato a Takumi ma anche a me e a Yasu, anche se io e Yasu non siamo molto amici di Takumi non possiamo negare di avere dei tratti comuni: abbiamo tutti un passato difficile che ci ha portato a essere delle creature solitarie, siamo diversi dagli altri, tutti e tre siamo profondamente soli e sentiamo il bisogno di ribellarci a questa realtà che ha punito noi e favorito altri.”
 
Yasu chiuse il diario e sospirò: Ren era molto più profondo di un qualunque ragazzino di undici anni. Il suo passato in orfanotrofio l’aveva forgiato, il posto in cui abitava poi dopo essere scappato puzzava di umido ed era buio. Yasu era stato molto più fortunato: era capitato in una famiglia agiata e non era mai solo, la sua mamma adottiva non lo lasciava solo un attimo e lo erudiva su tutto, il suo amico viceversa era sempre abbandonato a se stesso.
Che destino ingiusto.
Eppure, cosa ancora più sorprendente, Ren non era invidioso degli agi che aveva Yasu ne provava compassione per Takumi, anzi, provava per lui una sorta di rispetto.
Che strano ragazzo che era, maturo e giusto.
Forse nessuno l’aveva davvero conosciuto e la lettura di quei diari non smetteva di sorprendere Yasu, aveva taciuto in così tante cose il povero Ren, si era tenuto tante cose dentro ed era tutto meno che superficiale come molti invece pensavano.
 
“Ma perché te ne sei andato Ren? Perché sei sempre stato così buono con tutti e alla fine te ne sei andato prima degli altri? Ma soprattutto, perché non ti ho mai capito?
Mi manchi tantissimo…”
Senza rendersene conto Yasu aveva detto a mezza voce queste frasi ed era seriamente commosso, calde lacrime gli scesero sulle guance.

N.d.A.: In Giappone le date seguono l'ordine Anno-mese-giorno, esattamente l'opposto di come le scriviamo noi Europei.






Free talk:
Aver introdotto Takumi in questo capitolo è stato più faticoso di quello che pensassi, non tanto per la contestualizzazione in se (ho dovuto ripassare un po'di eventi rivedendo l'episodio 20 dove i Trapnest vanno a casa di Hachi e Nana e giocano a Mah-jong e Yasu ricorda di aver fatto le medie con Takumi e quest'ultimo fa sapere a tutti che il "pelatino" e Reira sono stati assieme) quanto perché mi sono dovuta immaginare un piccolo Takumi.
Mi risulta difficile immaginare un piccolo trasgressivo in divisa, un ragazzino che con nonchalance rompe il vetro di una finestra con una mazza da baseball e che poi va a parlare dallo psicologo però, come ricorda Yasu nell'episodio 20, "combinava un casino dopo l'altro, ha avuto fortuna a non finire in riformatorio".
Uhm, nel prossimo capitolo pensavo di iniziare a parlare della terza media di Ren, saltando la seconda media o accennandola appena... Si sono smaniosa di introdurre il mio personaggio preferito: Nobuo Terashima <3 che si iscrive in prima media al club di musica e conosce Ren che fa la terza.
Fra qualche capitolo poi voglio ampiamente parlare di Reira e Yasu e della loro storia, ma si dovranno attendere almeno tre capitoli (considerando che "a Reira non andava bene che io facessi l'avvocato quindi ci siamo lasciati" [Yasu episodio 20] la loro relazione deve avvenire alla fine delle superiori e ci vorrà ancora un po').
Però ci sarà già la coppia cardine di questa long: Nana e Ren.
Non so se poi accennerò ad Hachi e Nobuo... Sarà tutto da vedere.
Bene, mi sembra di essermi dilungata anche troppo.
Vi avviso che il prossimo capitolo potrebbe uscire con due giorni di anticipo (venerdì) oppure in ritardo, questo perché sabato e domenica sarò a Milano e non avrò possibilità di usare il computer.
Detto questo buona serata e buon lunedì mattina, sperando che non sia tanto traumatico.
Coco95




 
  
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