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Autore: Trizia_B    12/01/2014    3 recensioni
L'amore come lo conoscevano,o come avevano sempre creduto di conoscerlo non era niente in confronto a ciò che avrebbero vissuto insieme. Erano semplicemente due anime destinate a incontrarsi.
TRATTO DAL 5° CAPITOLO :
“Harry !” disse voltandosi.
Il piccolo gli correva incontro con un sorriso che gli illuminava il volto e i riccioli che si muovevano da una parte all’altra per via della corsa.
-è bellissimo- si ritrovò a pensare il più grande, scacciando in un attimo quel pensiero.
“Sai non è mio solito correre dietro ad un ragazzo, ma per te ho deciso di fare un’eccezione” sentenziò Harry una volta raggiunto l’altro facendogli l’occhiolino. Aveva il fiato corto, decisamente troppo per aver corso quei pochi metri, pensò Louis.
“Ti ho cercato per tutta la scuola, ti stavi forse nascondendo da me?” continuò con un finto tono accusatorio.
“E perché mai dovrei ?” sorrise Louis.
TRAILER DELLA FF --->> https://www.youtube.com/watch?v=_TxsbcuThJU
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 27
 
Quella domenica pomeriggio Liam, se ne stava comodamente seduto sul divanetto del piccolo bar in centro, con la sola compagnia della sua tazza di caffè bollente tra le mani.

Sua madre non faceva altro che domandargli cosa avesse e come mai Zayn non si era più presentato a casa loro. Così per evitare altri interrogatori sfiancanti, decise di trascorrere il resto della serata in giro per il paese. Molto presto però, il freddo pungente, lo costrinse a cercare riparo, optando così per rintanarsi all’interno del Daysy’s.

Era passata una buona mezz’ora da quando aveva preso posto nel locale e aveva già consumato due tazze di caffè. Ogni tanto si perdeva a guardare fuori dalla finestra alla sua sinistra, osservando i passanti che passavano di fretta di fronte alle vetrine dei negozi, cercando di scappare dal vento gelido che li investiva in pieno. Il Daysy’s gli era sempre piaciuto. Molto spesso ci si era recato con gli amici o i compagni della palestra, mai insieme a Zayn. La verità è che non era mai stato in un posto che non fosse un vicolo buio o camera sua insieme al moro. Come sempre, la sua mente lo riportò al moro, e a tutto quello che non avevano mai fatto. Non erano mai andati insieme a bere un caffè, non erano mai andati al cinema di venerdì sera, e non si erano mai baciati alla luce del sole. Una morsa allo stomaco lo costrinse a posare la tazza sul tavolino di legno davanti a lui. Dopo la loro litigata, aveva smesso di prendersi cura di se stesso, non si era proprio lasciato andare, ma certamente non ci teneva più come prima, le giornate in palestra erano diminuite, si presentava solo quando la voglia di urlare e spaccare tutto diventava troppa, e allora, l’unica valvola di sfogo era il suo sacco e i suoi guantoni. La verità era che ormai non c’era più Zayn a lusingare il suo ego con complimenti indirizzati ai suoi muscoli forti e sexy. Chiuse gli occhi nascondendo il viso tra le mani, e in un lampo, le immagini di lui insieme al moro tra le lenzuola del suo letto gli si pararono di fronte come pugni ben assestati. Era frustrato sotto ogni aspetto. Non solo sentiva la sua mancanza, ma anche il suo bisogno fisico. Gli mancava fare l’amore con lui, ascoltare la sua voce che gli sussurrava parole dolci all’orecchio, mentre le sue braccia lo stringevano forte dopo aver consumato il loro bisogno carnale e spirituale.

Improvvisamente, un tonfo proveniente dalle sue spalle lo fece destare da quei pensieri troppo opprimenti.

Quando si voltò per osservare il motivo del rumore, rimase come folgorato da ciò che gli si presentò davanti agli occhi.

Zayn era in piedi davanti al bancone con il telefono portato all’orecchio, mentre l’altra mano era aperta a mezz’aria.

Una tazza era ormai in frantumi sul pavimento di legno del bar e un liquido nero e bollente era a terra e alcuni schizzi avevano sporcato la parte inferiore del bancone di fronte.

La cameriera dall’altra parte del banco si precipitò a sistemare il disastro che si prospettava ai piedi del moro, mentre questi, dopo aver chiesto frettolosamente scusa e pagato il conto del danno, si diresse in modo fulmineo verso la porta d’ingresso.

Quello che fece sussultare il cuore di Liam, però, fu ciò che intravide mentre il moro lasciava il locale in tutta fretta.

Una lacrima.

Zayn stava piangendo.

Senza nemmeno pensare, estrasse il portafogli dalla tasca posteriore del jeans calato sul sedere appositamente, e ne estrasse una banconota, che lasciò sul tavolo accanto alla sua tazza di caffè, ormai freddo.

Si precipitò di corsa fuori dal bar voltandosi in ogni direzione, cercando la figura di Zayn.

Quando finalmente lo vide correre in direzione della fermata dell’autobus, non ci mise nemmeno due secondi a raggiungerlo.

Si fermò a pochi metri da lui, la paura che potesse vederlo lo stava divorando vivo, ma quello che lo destabilizzava maggiormente, era la sensazione di pizzicore agli angoli degli occhi. Aveva una voglia tremenda di piangere, il petto sembrava restringersi ad ogni respiro, si sentiva come trafitto da mille lame.

Zayn era fermo alla fermata, con le mani chiuse in due pugni stretti e le lacrime a rigargli il volto mulatto.


Sentiva dolore, Liam, la visione del moro in quello stato lo stava uccidendo.

Quando finalmente decise di avvicinarsi, l’autobus, che non si era nemmeno accorto fosse arrivato, accolse il moro al suo interno, lasciando Liam fermo sul ciglio della strada.

Fece appena in tempo a scorgere il nome della fermata che avrebbe sostenuto, prima di rimettersi a correre prendendo scorciatoie tra i negozi e il parco.
Una volta arrivato alla fermata, il cuore batteva forte nel petto, faceva male, e il fiato era corto e irregolare.

Finalmente vide arrivare il mezzo che fece scendere Zayn, ancora visibilmente scosso, che si diresse in tutta fretta, in direzione dell’ospedale.
Liam percorse rapidamente il tragitto contornato da alberi e qualche panchina ai lati della strada, prima di fermarsi davanti alle porte scorrevoli che portavano all’interno dell’ospedale.

Improvvisamente il suo cervello, che fino a quel momento era come andato in pausa, si riavviò di colpo, travolgendolo.

Che stava facendo ? perché era corso dietro al moro in quel modo ? sicuramente a lui non avrebbe fatto piacere la sua presenza li. Ma la domanda che più di tutte lo tormentava, era, Che cosa era successo di così tremendo da ridurre Zayn in quel modo ?

Decise che quella era l’unica domanda degna di risposta. Se qualcosa aveva turbato Zayn in quel modo, doveva sicuramente essere qualcosa di molto grave, e l’unica cosa che importava, era che Zayn avesse qualcuno su cui contare, nel caso ne avesse avuto bisogno.
Così prese un respiro più lungo degli altri e con solo una frase in testa, oltrepassò le porte scorrevoli.
-Ne vale la pena. Per te, ne vale la pena-
 
 
Ormai erano passati svariati minuti da quando aveva iniziato a vagare per i reparti dell’ospedale, ma di Zayn nessuna traccia. Ormai si stava lasciando lentamente prendere dallo sconforto, così decise di andare a sedersi vicino alle macchinette, dove solitamente i visitatori prendevano il caffè.

Dopo alcuni minuti passati a contemplare le sue scarpe da ginnastica, una voce non del tutto sconosciuta lo riportò alla realtà.

“Liam ?”

Liam alzò lo sguardo, ritrovandosi davanti due occhi color cielo leggermente arrossati, il proprietario doveva necessariamente aver pianto da poco.

“Louis ? che ci fai qui ?” chiese sorpreso dalla presenza del castano in ospedale.

“Sono qui per Harry, è caduto da cavallo” rispose quest’ultimo abbassando lo sguardo.

Non gli stava dicendo tutto e Liam se ne rese conto.

“Oh mi dispiace, e adesso come sta ?”

“Beh, ha una distorsione alla gamba…” sospirò prima di aggiungere “Niente di grave.. almeno credo..”

Liam notò la sua preoccupazione e il modo evasivo di rispondere, c’era dell’altro.

“Sicuro ?” chiese infatti.

“Ecco, io non lo so.. insomma, è arrivato un medico a parlargli e Harry è scoppiato in lacrime, chiedendomi di far venire qui …Zayn”

Non appena udì quel nome, ebbe un tremito lungo tutto il corpo, e a Louis questo non passò inosservato.

“Tu che ci fai qui invece ?” chiese, sospettando già la risposta.

Liam si alzò lentamente in piedi facendo leva sulle ginocchia con le mani. Prima di pararsi di fronte a Louis e rispondere.

“Ecco.. io.. ho visto.. si Zayn che correva per venire qui.. era .. ecco.. sembrava sconvolto.. piangeva.. e così..”

“E così lo hai seguito” concluse il castano per lui.

Liam si limitò ad annuire, infilando entrambe le mani nelle tasche anteriori dei jeans chiari.

“Io, non so come vadano le cose tra voi in questo momento… El mi ha raccontato del vostro.. uhm, patto.. ma penso che ne siate usciti entrambi sconfitti” disse allora Louis guardandolo di sottecchi.

“Purtroppo non è così semplice..” rispose spostando lo sguardo verso una donna che camminava per la sala con addosso una vestaglia rosa.

“Io.. io, ho una fottuta paura, Louis. Della gente, dei miei genitori.. se si venisse a sapere che sono… insomma, gay.. cambierebbe tutto..”

“Posso capirlo, ma vedi, la verità è che questa che stai vivendo è solo una finzione, hai costretto perfino Eleanor e Zayn a fare i figuranti nella tua recita e cosa ne hai ricavato ? solo dolore.. certo potrebbe capitare che venendo allo scoperto, molte persone decidano di abbandonarti, i tuoi genitori, potrebbero non accettare subito quello che sei.. ma Liam..” si avvicinò ponendo entrambe le mani sulle sue spalle, costringendo i loro occhi a fissarsi l’uno con l’altro.

“Veramente preferisci recitare tutta la vita, anziché vivere circondato da persone che ti accettano per quello che sei, e che ti stanno accanto nonostante tutto ? perché è ciò che stai facendo Liam, tu non stai vivendo, stai solo recitando.. ti stai privando dell’amore e della vera amicizia.. la vera domanda che devi porti è, vale la pena affrontare i tuoi mostri per vivere ? per AMARE ?”


Liam rimase a fissare gli occhi di ghiaccio di Louis per un tempo che parve infinito.

Nella sua mente sempre la stessa frase che lo aveva accompagnato all’interno di quell’edificio.

-Ne vale la pena, per ZAYN, ne vale la pena-

“Devo trovare Zayn” disse semplicemente, con una nuova forza nel cuore.

“E’ su da Harry.. lui gli ha voluto parlare da solo.. credo che mi nascondano qualcosa.. ho paura”

Liam gli accarezzò il braccio con fare rassicurante, e Louis, semplicemente si avviò verso l’ascensore seguito a ruota dall’altro ragazzo.
 
 
 
Una volta arrivati davanti alla stanza di Harry, Louis bussò un paio di volte, prima che la figura del moro gli si parasse davanti, sulla soglia.

“Zayn, fammi entrare, voglio vedere come sta Harry”

“Ora non è possibile, scusa”

Così detto, chiuse letteralmente la porta in faccia al castano che rimase basito e incredulo davanti alla porta bianca della stanza d’ospedale.

In un attimo la sua mente lo riportò a un paio di mesi prima. La stessa scena, una porta bianca sbattutagli in faccia, lo separava dal suo ragazzo. Quella volta però era la porta di casa Styles. E anche quella volta era stato il moro a chiuderla.

“Ma che diamine ?!”  iniziava a scaldarsi, che diavolo stava succedendo ? chi era lui per impedirgli di vedere Harry ? cosa nascondevano entrambi ?

“Louis”

La voce del sig. Styles lo distrasse dai suoi pensieri.

“Oh, Ben.. ecco Harry, lui è caduto da cavallo.. ma non si preoccupi non è successo niente di grave.. ehm scusi avrei dovuto chiamarla.. ma chi è stato a..”

L’uomo interruppe il suo flusso di parole con un cenno della mano.

“mi ha chiamato il dottor Cowell.. Harry è dentro ?” chiese indicando la stanza con la testa.

“Si.. è dentro.. con Zayn..io, ecco.. vorrei entrare ma..”

La voce dell’uomo lo interruppe nuovamente.

“Mi dispiace Louis.. Harry.. lui ti ha detto qualcosa ?” chiese titubante.

“N-no.. io .. lui ha pianto dopo aver parlato con il medico, ha chiesto di Zayn e poi.. mi ha chiesto di lasciarlo solo con lui.. ma.. ma che succede ?” ormai era al limite, non ci capiva più nulla, sapeva solo che c’era qualcosa che gli tenevano nascosto, e iniziava a temere che fosse qualcosa di orribile.

Il viso dell’uomo si rabbuiò, anche più di come quando era arrivato.

“Scusa Louis, ma sarà Harry a parlartene quando si sentirà pronto.. ora devo andare da lui”

Detto ciò lo scansò leggermente dall’ingresso, non prima di avergli stretto leggermente la spalla come a volergli infondere coraggio, e oltrepassò la porta richiudendosela alle spalle.

Liam aveva osservato tutta la scena in silenzio, poggiato al muro poco distante dal castano, che adesso si era lasciato scivolare a terra con le gambe distese lungo il pavimento e lo sguardo perso nel vuoto.

Era sul punto di avvicinarsi, quando dalla porta della camera di Harry, fece capolino la figura trafelata di Zayn.

Il moro aveva gli occhi gonfi e arrossati, i capelli in disordine, come quando prima di un compito in classe particolarmente difficile, passava ore a torturarseli con le mani.

“Che diavolo ci fai tu qui ?” sputò con durezza verso Liam.

Dal canto suo, Liam, si sentì fuori luogo, era chiaro che il moro non lo volesse tra i piedi, ma a giudicare dal suo aspetto, aveva bisogno di conforto, e lui era lì per darglielo. Ormai aveva preso la sua decisione. Avrebbe combattuto. Contro tutto e tutti, anche contro l’odio che sicuramente il moro provava nei suoi confronti in quel momento. Se l’avesse respinto, avrebbe lottato per riaverlo. Ormai aveva capito che senza di lui, non aveva più senso niente. Aveva passato anni a lottare contro se stesso, riempiendo di pugni un sacco da box. Adesso era arrivato il momento di prendere a pugni le sue paure e trasformare i suoi demoni nella sua forza. Avrebbe fatto qualsiasi cosa, per rendere grazie al ragazzo che gli era sempre stato accanto e che l’aveva amato per quello che era realmente, senza pregiudizi e senza pretese. Avrebbe fatto di tutto, per fargli capire che per lui, ne valeva la pena. Che per il loro amore ne valeva la pena.

“Sono qui per te, Zayn” disse con un filo di voce, reso quasi afono dall’emozione di vedere di nuovo quegli occhi scuri incastrati nei suoi.

Il moro emise un verso di scherno, avvicinandosi di fronte a lui.

“Sparisci” gli rispose con totale freddezza.

Liam guardò dentro i suoi occhi, e tutto ciò che vi vide, fu, un mal riuscito tentativo, di celare le sue emozioni. Dentro quegli occhi, vi lesse, paura, disperazione, odio, amore e bisogno.

Le labbra del moro dicevano vattene, ma i suoi occhi lo imploravano di restare, di salvarlo da tutto quel dolore che avevano dentro.
Così prendendo tutto il coraggio di cui aveva bisogno, si avvicinò ancora di più, e cinse il corpo del moro in un abbraccio che sapeva di protezione, forza e amore.

Zayn rimase immobile con le braccia lungo i fianchi, ma dopo un primo momento di resistenza, lasciò posare la sua testa sul petto di Liam, e iniziò a piangere silenziosamente.

Liam non sapeva cosa stesse succedendo ad Harry, ma sapeva che il riccio per Zayn era come un fratello.

“Shh, andrà tutto bene” disse per questo, accarezzandogli la schiena nell’abbraccio.

Il moro sollevò lo sguardo puntando le iridi bagnate e lucide in quelle di Liam.

“Qualcuno potrebbe vederti mentre mi abbracci” lo schernì Zayn, ricomponendosi e sciogliendo l’abbraccio.

“Non m’interessa, ho smesso di nascondermi, e di nascondere i miei sentimenti per te” disse con fermezza.

Era la per dimostrargli che non si sarebbe più nascosto e che non l’avrebbe più abbandonato, e così decise di lasciar andare fuori tutto ciò che sentiva.

“So che adesso mi odi, e che preferiresti mandarmi via a calci, ma, io non me ne vado. Resterò qui e ti starò vicino, perché leggo nei tuoi occhi che hai paura e che stai soffrendo, resterò qui anche se mi urlerai contro di andarmene. Resterò qui e lotterò, Zayn, per te, per me e per noi, perché ora so.. e ho sempre saputo, che ne vale la pena”
 













**Salveee! eccomi qui con il nuovo capitolo... mi odierete lo so, ancora suspance... ma insomma.. la storia si sta per concludere e a Zayn da questo momento, servirà una spalla su cui contare.. quindi chi meglio di Liam ?? sempre se lo perdonerà.. staremo a vedere .. servirà anche al nostro Lou in effetti.. ma lo vedremo nel prossimo capitolo... detto questo vi informo che sono rimasta sconcertata dal nuovo tattoo di Harry.. e sono anche un pò triste.. la scritta I can't change aveva un significato importante.. perciò boh, mi ha scombussolato questa decisione di coprirla.. ditemi che ne pensate.. e fatemi anche sapere che ne pensate del capitolo miraccomando.. ora vi saluto e vi lascio con il link dell'altra mia storia.. gradirei un parere anche su quella.. ;) a presto bacioni a tutte !! e ovviamente.. Happy B-Day Zayn ! ora abbiamo la stessa età ^_^ !! a presto.. baciiii xx -Pat**

 ecco il link >> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2382194&i=1 <<
   
 
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