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Autore: Mavid55    12/01/2014    2 recensioni
[Altri attori/telefilm]Amore è gioia e tristezza, solitudine e calore. Melinda Gordon è una ragazza con dei poteri, coraggiosa e intuitiva. Jym Clancy è un ragazzo tenero, fedele e protettivo. La loro vita cambierà dopo un tragico incidente... Leggete e commentate!
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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-Hey, tesoro, è pronto in tavola, dai, scendi giù
Come le altre volte non risposi, non volevo più vedere Eli dopo la figuraccia che avevo fatto e dopo avergli confessato il mio dono. 
-È ancora chiusa in camera?
-Sì, non mi ha voluto aprire la porta, credo tocchi a te parlarle.
-Non capisco perchè si comporti così, ieri sera è scappata via all'improvviso, senza lasciarmi spiegare, non riesco a comprendere.
-È triste per mio figlio, sente di averlo tradito, le manca molto e la capisco, è tuo compito aiutarla a superare tutto ciò che sta passando.
-Come?
-Se la ami davvero e tieni a lei, vai a parlarle col cuore, vedrai che riuscirai a farla ragionare! Vai, coraggio!
Sentii bussare alla mia porta
-Chi è?-chiesi tra i singhiozzi
-Sono io, Eli, posso entrare?
-Non è il caso... senti, dimentica ciò che ti ho detto, vai avanti con la tua vita, le nostre strade si separano qui.
-Non posso, io sono perso senza di te, la mia strada è assieme alla tua, siamo fatti l'uno per l'altro!
Entrò all'improvviso
-Non riuscirò mai a riempire il vuoto che ha lasciato tuo marito, a essere come lui, così perfetto e premuroso, ma almeno posso provarci, sento di essere pronto, tu, lo sei? Non devi rispondermi subito, io posso aspettare, ma pensaci, promettimi che ci penserai.
Non sapevo che fare, se non mi fossi sbrigata l'avrei perso.
-Non so quanto questo possa bastare, ma...
-Shhh...
Mi baciò. 
-Se volevi farmi tacere, ci sei riuscito!
Ridemmo come due bambini, mi sembrò di tornare intietro nel tempo.
-Anche io sono pronta ad impegnarmi, ma la nostra storia non può nascere da una bugia.
-Cosa intandi dire?
-Sai che io vedo gli spiriti, la mia vita è sottosopra, mi muovo tra il mondo dei vivi e quello dei morti...
-Lo so, è posso accettarlo, riusciremo a convivere con i tuoi poteri- mi interruppe
-Non è qui che volevo arrivare, lasciami finire. Quel giorno, all'ospedale, quando ci siamo incontrati, ho visto lo spirito di Jym entrare nel tuo corpo. Eli era già morto, non saresti vivo se non fosse per mio marito.
-Ciò spiega il tuo comportamento, ma non... io non sono Jym!!
Arrivò Margaret.
-Scusate se vi interrompo, ma Delia ha appena chiamato: ha problemi con l'allarme del negozio.
-Vi lascio sole.
Rimasi nella stanza sola con mia suocera.
-Ci penso io, tu riposati, è tardi.

L'accompagnai in camera da letto e richiamai Delia. Dopo averle spiegato come azionare l'allarme, andai a dormire: era stata una giornata pesante ed ero stanca.
A svegliarmi, il mattino seguente, fu lo sbattere della porta. Mi affacciai per vedere cosa stesse succedendo. Eli se ne stava andando, aveva con sè le valige e si guardava intorno come se non volesse farsi notare. Mi infilai le pantofole e la vestaglia e corsi giù. Aveva già imboccato il vicoletto per l'autostrada, non riuscii a fermarlo. 
Dove stava andando e perchè? Forse scappava da me o dalla verità che non voleva accettare... Non riuscivo a concentrarmi, la testa mi scoppiava e continuavo a riflettere sul motivo della sua fuga.
Non volevo svegliare Margaret, era già stressata abbastanza, salii lentamente le scale del piano superiore, cercando di fare meno rumore possibile. Sul mio comodino trovai una lettera: era di Eli.
"Non sono mai stato bravo a parlare delle mie emozioni... Io ti amo moltissimo, Melinda. Tu hai perso qualcuno di molto importante per te, non riuscirò mai a capire cosa stai provando, ma comprendo che non sei ancora pronta e che non riesci ad accettare la morte di tuo marito. Evidentemente non ti amo abbastanza o non ho piena fiducia in te ma io non ti credo, non posso credere a una tua immaginazione. Proprio per questo me ne sono andato, è meglio così per entrambi. So di aver affermato il contrario, ma ho ripensato a ciò che mi hai detto tutta la notte e finalmente ho aperto gli occhi: tu hai cercato di riempire il vuoto della tua perdita con quasta storia assurda, ma non mi hai convinto!
Addio, Melinda, non ti dimenticherò mai. 
                                                                       Eli"
Mentre leggevo iniziarono a scendermi le lascrime: perchè se ne era andato così, senza spiegare nè dire dove fosse diretto, perchè?!
Presi la prima cosa che mi capitò dall'armadio e corsi in macchina: dovevo travarlo! Analizzai tutti i posti dove potesse stare. Tornai a Grendview, lo cercai all' ospedale, alla caserma, alla Rockland... Niente, non c'era da nessuna parte. Chiamai ad aiutarmi Delia e il prof. Ci dividemmo, io andai a sud con Rick mentre Delia a nord. Se non l'avessimo trovato entro un paio d'ore, avrei fatto denuncia alla polizia.
-Fammi capire: stiamo cercando un tizio che nemmeno conosci e che sei convinta sia Jym?
-Non sono convinta, lui è Jym! Io lo ho visto e ha anche ricordato parte della nostra vecchia vita... perchè non vuoi capirlo??
-Io ti crederei se potessi, ma non ha senso, non si è mai vista una cosa del genere.
-Ma lo hai detto anche tu: si può fare. E poi se anche fosse, che ti importa, l'importante e che io sia felice, non trovi?
-Proprio perchè tengo a te ti sto mettendo in guardia. Stai attenta, altrimenti soffrirai molto. Che ne dici, invece, di andare insieme in montagna, solo noi due, facciamo un arrampicata o un campeggio nel bosco?
-Vuoi sapere veramente che ne penso?- fece segno di sì con la testa -Penso che tu sia impazzito. Anche io ti voglio bene, ma noi due, io e te, non può funzionare. Mi dispiace ma io non tradirei mai il mio Jym.
-Ma, Melinda, tuo marito è morto. Lo stai già tradendo con quel tizio che nemmeno conosci, non sai niente di lui!
-Non ho parole...
Me ne andai stanca di quella conversazione. Mi squillò il cellulare, era Delia.
-Corri al campo da tennis, non indovinerai mai chi ho trovato.
-Ma come ci è finito lì?- dissi quasi pensando ad alta voce -Ti raggiungo tra un istante, tu non farlo scappare.
Riattacai velocemente e corsi in macchina.
-Eli, Eli!
-Oh, ciao Delia.
-Ciao, che ci fai qui? Sai giocare a tennis?
-Veramente cercavo il campo da baseball...
-Qui non ne abbiamo, ce ne uno solo in città, quello che frequentava Jym. Sai, lui e Melinda andavano spesso a giocare o vedere le partite... scusa, mi sono lasciata prendere dall' entusiasmo, sicuramente non ti interessa.
-No, ti capisco, eri una sua grande amica e ti manca. Non mi dai fastidio. Almeno tu non cerchi di convincermi a ricordare una vita non mia.
-È successo qualcosa?
-Melinda non te lo ha detto? È convinta che io sia lo spirito di suo marito in un altro      corpo... mica tu le credi?
-A volte è necessario un atto di fede...
Sembrò riflettere sulla conversazione.
-Ok.
-Vuoi che ti accompagno al campo da baseball, è qui vicino.
-No, non so nemmeno giocare...
-Ne sei sicuro??
-Ahh giusto, io non sono Eli ma Jym- disse con un tono ironico
Scesi dalla macchina da dove avevo ascoltato tutta la conversazione.
-So che è troppo per te ma, ti prego, rifletti, tutti i tuo ricordi, il baseball, la canzone, ti piacciono le cose che piacevano a Jym e poi io e te, il nostro amore, non possono essere tutte coincidenze!
-Infatti non lo sono, lavoravo per te, devo aver appreso queste cose durante le terapie.
-Questa è un'altra bugia. Guardami, non ho bisogno di uno psicologo, ho fatto tutto questo per riuscire ad avvicinarmi a te!
-Ti sbagli, tu hai bisogno eccome di farti curare! Non farti più vedere!
Scoppiai a piangere, Delia mi abbracciò cercando di tranquilizzarmi mentre Eli se ne andava a grandi passi.
-Jym non è mai stato così, mai...- dissi tra i singhiozzi
-Calmati, calmati, tutto si sistemerà presto, vedrai.
-Tu sei così buona con me, ma è stato chiaro, non vuole più vedermi, mi ritiene una pazza, le cose non si aggiusteranno mai!
-No, non dire così.
  
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