Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: LoveShanimal    12/01/2014    2 recensioni
(Storia iniziata nel lontano 2009/2010, è stata la prima storia che io abbia mai provato a scrivere, quindi i primi tre capitoli sono scritti parecchio male. Adesso sto provando a portarla avanti...)
Stephenie Meyer ha pensato di scrivere Breaking Dawn sia da parte di Bella che di Jacob, ma non ha scritto nulla dal punto di vista di Edward. Quali sono i suoi pensieri? Come vive le varie vicende della storia?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Wow! Non pensavo di riuscirci sul serio, ma eccomi qui, ho ripreso dopo se-co-li questa storia.
Non vi prometto di portarla avanti con costanza, perché non ne sono capace, ma mi fa piacere se mi seguirete.
Voglio solo premettere una cosa, prima del capitolo: questa mia storia è un'idea che non ho sviluppato ora, ma come potete ben vedere è ferma da anni. E prima ancora di pubblicarla qui, io la pubblicai anche su una pagina facebook, tipo quattro anni fa. L'anno scorso una ragazza mi contattò e mi comunicò che c'era una persona che aveva praticamente copiato i miei primi tre capitoli e poi continuato la storia, però io non dissi niente.
Io voglio solo dire che questa storia l'ho creata mooooolto tempo fa, e vi assicuro che non c'era stata nessuna storia di breaking dawn da parte di Edward, allora. Quindi spero che nessuno mi accusi di plagio, perché ve l'ho detto, la mia storia ha anni di vita, non l'ho creata ieri :)
Grazie dell'attenzione, e buona lettura! 


 
Capitolo 4: Gesto.
 
 
Affidare l'organizzazione del matrimonio a Alice era stata, come previsto, la mossa giusta da fare.
La cerimonia confluì armonicamente nel ricevimento, e durò il tempo necessario per far abbassare il sole dietro gli alberi.
All'esterno era stata allestita una sala da ballo tra due degli antichi cedri, e l'atmosfera era un perfetto equilibrio tra elementi che richiamavano il passato - me - ed elementi che richiamavano il presente - Bella.
Alice si era impegnata così tanto che mi dispiaceva aver pensato più e più volte di scappare a Las Vegas e sposare Bella in una chiesa anonima e senza un minimo di significato, anche se per Bella forse sarebbe stata la scelta migliore; eppure la guardavo lì, accanto a me, e mi sembrava davvero felice. Non sorrideva per finta, non cercava di accontentare come al suo solito tutte le persone che amava, ma al contrario sorrideva con una luce negli occhi che poche volte le avevo visto, e sembrava essere al settimo cielo.
La capivo, quella sensazione apparteneva anche a me.
Dovevo trovare un modo per ringraziare Alice.
Le avevo già regalato la porche gialla che aveva tanto amato in Italia.. magari un viaggio. Si, potevo regalarle un viaggio con Jasper da qualche parte, le sarebbe piaciuto. 
Dall'altra parte rispetto a noi vidi Alice irrigidirsi e avere una visione: lei e Jasper in un aereo in prima classe. Quella visione le piacque molto, si girò verso di me e comprese. 
Mi sorrise e pensò te l'avevo detto, sono fantastica!
Sorrisi anche io, fingendo disapprovazione. In effetti aveva ragione. 
 
Il ritmo della giornata rallentò, e tutto si fece più rilassato. 
Se solo avessi potuto scegliere un giorno per avere la mente sgombra da tutti i pensieri altrui, sarebbe stato proprio quello, ma anche se mi sforzavo il più possibile per escludere quel ronzio di sottofondo, alcuni dei pensieri erano troppo rumorosi per ignorarli.
Guardala, come si atteggia. Stupida Bella, perché non ti si vede il pancione? Eppure dovrebbe vedersi, almeno una piccola sporgenza, ma niente. Ha la pancia completamente piatta. Non è giusto, è più perfetta del solito. Non poteva uscirle almeno un brufolo così da rovinarle almeno le foto? Niente? Ha la pelle che sembra di porcellana, vorrei picchiarla. Forse un occhio nero...
Ecco, Jessica. Bella aveva previsto che tutti avrebbero pensato che fosse incinta. Eppure, l'unica che si ostinava con quel pensiero era Jessica, nessun altro. Tutti sembravano davvero felici per lei, tutti tranne una. 
Pensavo che con il tempo le sarebbe passato l'astio nei miei confronti per averla rifiutata, e invece si ostinava ad odiare Bella per essere riuscita dove lei aveva fallito. Era così puerile. 
Mi concentrai su altre menti, che si stavano avvicinando.
Seth, Billy e Sue.
Sue era una donna che non avevo mai capito completamente, non sembrava essere ostile nei nostri confronti, sembrava essere contraria ad ogni tipo di cosa sovrannaturale. Non amava la situazione dei figli, e quando oltre a Seth anche a Leah era toccato essere un lupo, la situazione le era sembrata peggiorare ancora di più. Odiava che sua figlia dovesse essere sempre circondata da chi le aveva spezzato il cuore, odiava che doveva essere circondata da ragazzi che non la trattavano neanche un po' bene, odiava non poterla proteggere e aiutare. L'unica cosa che aveva potuto fare era stata tagliarsi i capelli con lo stesso taglio disordinato della figlia, per mostrarle un minimo di solidarietà. Ecco perché odiava il soprannaturale, perché non era un tipo di problema che una madre poteva risolvere, e si sentiva sempre così inutile. 
Come fa ad essere così a suo agio?
Pensava a Seth, che stava proprio in quel momento protendendo le braccia verso di me. Mi abbracciò, e un brivido percorse Sue.
"È bello vedere che te la passi bene, amico", disse Seth. "Sono contento per te".
"Grazie, Seth. Te ne sono davvero grato". Gli dissi, e poi mi rivolsi a Sue e Billy. "Grazie anche a voi. Per aver lasciato venire Seth. Per essere accanto a Bella oggi".
"Prego", disse Billy, con ottimismo nella voce.
Bella era perplessa, probabilmente sorpresa dall'umore di Billy. 
Lei, al contrario di me, non sapeva cosa aveva messo così di buon umore Billy, e quale sorpresa la attendesse. 
Avrei voluto tanto sospirare, ma evitai per non insospettirla. Mantenni il mio sorriso cordiale, anche quando loro se ne andarono verso il buffet per lasciare spazio ad Angela e Ben, ai genitori di lei e poi a Mike e Jessica, che ci vennero incontro tenendosi per mano.
Allora perché se lui era fidanzato continuava ad avere pensieri osceni sulla mia ragaz.. mi corressi, con non poca soddisfazione: su mia moglie?
Avrei voluto fare una piccola e insignificante pressione stringendogli la mano, così da rompergliela, anzi, disintegrargliela. 
Quel ragazzo continuava a far uscire il peggio di me, dopo tutto quel tempo. 
Quando anche Mike e Jessica ci lasciarono per dare spazio al clan di Denali, i pensieri di Mike si spostarono da Bella alle nostre cugine. 
Mi dispiaceva un po' per loro, non gli avrebbe fatto molto piacere sentire le cose disgustose che Mike avrebbe voluto fargli, ma sospirai di sollievo. In fondo, meglio che continuare a sentire schifezze riguardo a Bella.
Quest'ultima sobbalzò non appena Tanya mi venne incontro e mi abbracciò. 
Forse ricordava una vecchia conversazione che avevamo avuto sulle avance di Tanya nei miei confronti e ne era ancora gelosa.
Per una volta toccava a lei essere gelosa, e non a me. 
Ridacchia e sciolsi l'abbraccio di Tanya, che mi stava dicendo "Edward, mi sei mancato."
Le poggiai una mano sulla spalla per allontanarla senza farglielo notare e feci un passo indietro. "Ne è passato di tempo, Tanya. Ti trovo bene."
"Anch'io." mi rispose.
Pensai che se Bella era intimorita - come probabilmente lo era, anche se non ne aveva alcun motivo - sarebbe stato meglio darle una piccola soddisfazione. Quindi, feci una cosa che in realtà dava molta soddisfazione a me
"Lascia che ti presenti mia moglie." Loro risero. "Tanya, questa è la mia Bella."
Lo sguardo di Tanya si inchiodò su di lei.
Ed ecco qui la donna che ha rubato il cuore ad Edward. Chissà come ha fatto, è sempre stato distante quando tentavo di conquistarlo. Non sembra così speciale, eppure lui è così rapito da lei. E' bella, questo sicuramente, anche da semplice umana. Chissà... chissà quando sarà vampira come diventerà..
Non se, ma quando.
Lo avevano capito tutti cosa voleva davvero significare questo matrimonio.
Però su questo non ci avevo mai davvero riflettuto davvero, avevamo discusso il quando, avevamo discusso su chi doveva farlo, avevamo discusso sul fatto che non fosse giusto e che fosse innaturale, ma non avevamo mai discusso il dopo.
Solo in quel momento mi iniziai a chiedere come sarebbe stata Bella, cosa sarebbe cambiato in lei. Speravo il meno possibile, per me era già perfetta così com'era. Eppure non riuscivo ad immaginare come sarebbe stata la nostra vita da un anno a quella parte.
La nostra vita. 
Suonava benissimo.
"Benvenuta in famiglia, Bella". Fece un sorriso mesto. "Noi ci consideriamo la famiglia allargata di Carlisle e mi dispiace davvero che di recente non abbiamo, ehm... onorato la parentela. Avremmo dovuto conoscerci prima. Saprai perdonarci?". Lessi nelle menti di tutte e tre profondo sconforto e rammarico, e da tre angolazioni diverse assistetti ad un litigio con Irina, che si era rifiutata di venire al matrimonio. Tutti eravamo stati feriti dal loro rifiuto alla nostra richiesta di aiuto nella battaglia con i neonati, ma sapevamo perdonare, anche se avevano fatto tutto questo per Laurent, che aveva cercato di uccidere Bella. Mi sentivo tradito sopratutto da questo, dal fatto che avevano preferito un vampiro che avevano conosciuto da pochissimo tempo a noi, che consideravano la loro "famiglia allargata", come aveva appena detto Tanya. 
"Benvenuta, Bella". disse Kate, stringendo con delicatezza la mano di Bella, dopo che la tensione si era un po' allentata con alcune battute tra Kate e Tanya sul trovare un compagno. Kate non pensava a nulla in particolare, era curiosa di conoscere meglio Bella, ma era la più indifferente tra le tre rispetto alla situazione. 
"Io sono Carmen, lui è Eleazar. Siamo tutti molto lieti di conoscerti, finalmente". Carmen era la più cordiale, e la più affettuosa. Aveva un sincero interesse per Bella e sperava di legare con lei, come non era riuscita a fare con le altre donne della nostra famiglia. 
"An-anch'io", balbettò Bella.
Tanya lanciò un'occhiata alle persone in attesa dietro di lei, dove in effetti si stava formando una fila di persone che le guardavano attonite. Si chiedevano tutti come potessero essere così belle. 
"Ci conosceremo meglio più avanti. Abbiamo un'eternità per farlo!", rise Tanya mentre passava oltre assieme alla sua famiglia. 
 
Rispettammo tutti i rituali tradizionali.
Bella sembrava poco a suo agio - le sue guance si tinsero di un rosa chiaro - e infastidita dai flash mentre tagliavamo la torta nuziale, che sembrava in realtà troppo grande per una festa così intima come la nostra; a turno ci imboccammo a vicenda e Bella mi fissò sbalordita quando divorai la mia fetta di torta; Bella lanciò il bouquet che finì dritto nella mani di Angela, e io mi presi una piccola vendetta per tutti i pensieri impuri che Mike aveva avuto su mia moglie in tutta la serata lanciandogli dritto in faccia la giarrettiera che avevo tolto a Bella - sotto le risate di Emmett e Jasper che fecero arrossire ancora di più lei - con i denti e con molta cautela. 
Non appena iniziò la musica, presi tra le braccia la mia Bella portandola al centro della pista, per il primo ballo obbligatorio.
Lei era rassegnata, e questa sua riluttanza per il ballo mi fece ridere, come sempre. Però sembrava felice lo stesso, sembrava quasi come se l'idea non la infastidisse più di tanto, solo per quella sera. 
"Ti stai divertendo, signora Cullen?" La stuzzicai. Solo a me entusiasmava così tanto il suono di quelle parole? 
Sorrise. "Ci vorrà un po' per abituarmi" chissà se per lei tutto quello era ancora inutile..
"Di tempo ne abbiamo" le ricordai esultante. Avevo provato in tutti i modi ad oppormi, anche contro i miei stessi desideri, alla sua trasformazione, ma adesso che aveva deciso, adesso che lei aveva combattuto per ottenere quello che voleva, mi era concesso rilassarmi un po' e crogiolarmi nella bellezza di quella idea?
Mi chinai a baciarla, sotto i flash delle macchine fotografiche, che ignorai.
Fui costretto ad allontanarmi da lei solo perché Charlie mi tamburellò alle spalle, richiamando la sua autorità di padre.
Ormai sono sposati, non dovrebbe più irritarmi vederli baciare.. Edward è mio ge.. gen.. gen-ero. Devo abituarmici. 
Trattenni una risata per non farmi vedere da lui. Genero. Ero genero di Charlie. 
Non avevo mai potuto biasimare il fatto che mi odiasse, non mi ero mai - o quasi mai, dipende se entrare dalla finestra ogni notte debba essere considerata un'infrazione, anche se non aveva mai parlato di niente del genere nei suoi divieti - opposto alle sue regole perché sapevo che aveva ragione, mi sentivo in colpa molto più di quanto chiunque immaginasse per aver abbandonato Bella, lui non poteva sapere quanto, e quindi accettavo di buon grado le sue regole, e le punizioni che mi infliggeva, senza neanche saperlo, ogni volta che pensava a Bella durante i mesi di lontananza. Vedere una figlia ridotta in quello stato è uno dei dolori più grandi che abbia mai visto nelle menti di altre persone, e Charlie aveva tutte le ragioni per odiarmi. 
Però sembrava iniziarmi ad accettare, un passo alla volta.
Esme reclamò la mia compagnia, e iniziammo a ballare, volteggiando attorno alla pista. Charlie diceva a Bella di quanto avrebbe sofferto senza di lei. Bella doveva soffrire molto più di quanto non dava a vedere. 
"Devo dirti una cosa.." mi disse Rosalie, quando smisi di ballare con Alice.
"Aspetta due minuti, torno da te subito dopo aver tolto Bella dalle mani di quel.." lasciai la frase a mezz'aria, andando a lunghe falcate verso Bella.
Le afferrai le braccia e la tirai a me. 
"Mike ancora non ti va giù, eh?", mi disse lei.
"Non quando mi tocca ascoltare i suoi pensieri. Gli è andata bene che non l'ho cacciato via. O peggio" avevo avuto parecchie idee cattive quella sera, come farlo inciampare o manomettergli i freni della macchina.
"Eh, sì».
"Non sei ancora riuscita a vedere come stai?" non mi sembrava molto convinta.
"Uhm, no, direi di no. Perché?" 
"Perché forse non ti sei ancora resa conto che stasera sei di una bellezza mozzafiato. Non mi sorprende che Mike fatichi a trattenere pensieri impuri su una donna sposata. E m'infastidisce molto che Alice non abbia fatto in modo da costringerti a passare davanti allo specchio». Alice mi guardò dall'altra parte della sala e alzò gli occhi al cielo. 
L'ho vestita nel bagno, che è pieno di specchi. E' lei che si è rifiutata di guardarsi. 
"La tua è un'opinione di parte, lo sai".
Come faceva a non accorgersi di quanto fosse bella? In silenzio la portai davanti alle vetrate che riflettevano la nostra immagine.
"Di parte, dici?".
Ad occhi sgranati, guardò il perfetto duplicato del suo viso perfetto, gli occhi, il trucco, i capelli, il vestito.
Fui soddisfatto, perché glielo si leggeva negli occhi: aveva appena reso coscienza di se stessa.
Tutto quello durò un solo istante, avrei voluto che quel momento fosse infinito, ma mi irrigidii.
"Oh" esclamai, aggrottando le sopracciglia.
Era il momento. 
Sorrisi, malgrado tutto. Sapevo che l'avrebbe resa felice.
"Che c'è?", domandò.
"Un regalo di nozze a sorpresa".
"Eh?".
A passo di danza, la trascinai lontano.
E' così dannatamente bella. Perché deve essere così difficile lasciarla andare?
"Grazie. Sei stato molto... gentile." mi costava sempre così tanto sforzo stare con lui e trattarlo normalmente pur sentendo i suoi pensieri. 
"Gentile è il mio secondo nome." Grazie a te per avermi invitato, nonostante tutto. "Posso intromettermi?"
Bella sarebbe crollata se non l'avessi tenuta. Si portò la mano alla gola. "Jacob!" non riusciva quasi a parlare. "Jacob!"
Si sporse verso di lui, e nel buio arrancò incontro al suono della sua voce. Non riuscivo a lasciarla andare, non volevo, ero così egoista, volevo tenerla tutta per me. Mi costò uno sforzo enorme lasciare la presa sulle sue braccia quando sentii che ormai Jacob l'aveva presa.
"Rosalie non mi perdonerà se non le concedo il giro di pista che le devo" mormorai, e tornai indietro il più veloce possibile, lottando contro l'istinto di prenderla tra le braccia e scappare via con lei.
Grazie, succhiasangue. Non so quanti l'avrebbero fatto. 
E contemporaneamente sentii Bella dire, tra le lacrime "Ora è tutto perfetto!"
Avevo fatto bene, avevo fatto bene. Lei era felice, tutto questo era la cosa giusta da fare. Almeno, cercavo di convincermene. 
Mi avvicinai ai miei fratelli, che avevano sentito l'arrivo di Jacob.
Un altro lupo? Carmen.
Ecco perché la puzza era aumentata.. Tanya.
Jake è tornato. JAKE è TORNATO!! Billy. Seth gliel'aveva appena detto.
Alice parlava con Renèe di quanto fosse stato difficile scegliere tutte le fragranze per la casa, e sembrava rilassata e contenta, ma in realtà era tesa e si sentiva a disagio. 
Per un attimo tu e Bella siete scomparsi. Non credo mi abituerò mai alla comparsa di quei lupi.
"Ehi, c'è qualche problema?" mi chiese Emmett.
"No.." sospirai. Non sembrò rilassarsi.
Rosalie si protese verso di me. "Mi avevi promesso un ballo." sorrise, un po' a disagio.
Le porsi la mano e iniziammo a ballare. Provai ad escludere la conversazione di Bella e Jacob, non volevo intromettermi, ma lui ed i suoi pensieri erano così rumorosi! 
Quando si trasformerà? Quando? Quando smetterà di essere.. lei? Non ci voglio ancora credere.
"Ehm.. sai.. volevo dirti.. che io sono felice. Sono felice per te e per Bella. Non mi ero ancora congratulata con te in modo decente." disse, e per la prima volta vidi una Rosalie in difficoltà con le parole.
"Non ti preoccupare, non c'è bisogno.."
"No, invece, c'è bisogno eccome che io lo faccia. Tu sei mio fratello, e Bella ora è mia sorella. Sono stata la persona che più si è opposta a questa cosa, e lo sai il perché.. quindi volevo dirti che a parte le mie motivazioni, sono davvero felice per te. Non sono neanche più arrabbiata che tu sia stato l'unico uomo che mi abbia mai rifiutata - sorrise - voglio solo dirti che sono contenta che tu l'abbia fatto. Io ho Emmett e tu hai Bella. E' la cosa migliore che ci potesse capitare."
"Grazie, Rose". finì la canzone e ci spostammo dalla pista, mentre le sorridevo. 
Emmetti la abbracciò non appena lei lo raggiunse e la guardò orgoglioso. 
Tutta la mia famiglia aveva ascoltato, e tutti ne erano palesemente felici. 
La bolla di felicità scoppiò un istante dopo. 
I toni della conversazione con Jacob si alzarono, e lui iniziò ad urlare. Bella tentava di zittirlo, e lui la strattonava.
"Bella! Sei impazzita? Non puoi essere così stupida! Dimmi che stai scherzando!" Oh-oh.
Mi allontanai a passo svelto ma senza destare sospetti, i miei familiari mi guardarono preoccupati e io gli feci segno di restare dov'erano. Non dovevamo attirare attenzione. Vidi invece Seth rigido intento a capire cosa fare, ma un momento dopo mi seguì.
"Jake, basta!"
"Levale le mani di dosso!" la mia voce era fredda ed affilata. Non doveva permettersi di trattarla così.
"Jake, fratello, allontanati".Era la voce agitata di Seth."Stai perdendo la testa".
Jacob s'impietrì, lo sguardo fisso e sconvolto.
"Così le fai male", sussurrò Seth. "Lasciala". Non arriviamo ad uno scontro oggi, buon Dio. Perché deve finire così?
C'erano anche altri lupi. Sam. Jared. Quil. 
"Subito!", ringhiai.
I suoi pensieri mi sconvolsero. Non avevo mai visto una cosa così orrenda.
Si stava immaginando me e Bella che facevamo sesso.
Una parte - piccola, piccolissima parte - del mio cervello in quel momento si concentrò su quanto fosse umana quella sensazione, e si stupì di quante volte anche io stesso avessi avuto quei pensieri, su Bella. Quando la gelosia mi attanagliava il cuore ormai fermo, e provavo un odio inimmaginabile per quei ragazzi: i primi tempi, con Mike, quando me lo immaginavo stringere la mano di Bella, avvolgerle un braccio intorno al bacino e stringerla a se, abbracciarla e darle un bacio. E negli ultimi mesi, quando immaginavo Bella scegliere Jacob e non me,quando immaginavo che lei sprofondasse nel calore del suo corpo, stringesse la morbidezza della sua pelle e vivesse la sua vita con lui, la sua vita umana. Non mi ero reso conto di quanto fossi umano in quei momenti, di quanto quella gelosia riportasse indietro l'Edward ancora umano di un secolo prima. Quella gelosia scaturita  dalla consapevolezza di non poter dare a Bella quello che non aveva. Un corpo caldo. Una vita breve, ma umana. Un figlio, dei nipotini, la vecchiaia. Ma le immagini di Jacob e Bella che mi ero immaginato in passato erano diverse da quelle che Jacob stava immaginando, perché non c'era nessun tipo  di piacere. Non c'era amore, non c'era quello che ci si aspetta da un rapporto sessuale.  Era tutto cosi crudo, tutto cosi terrificante. Nei pensieri di Jacob io toccavo Bella senza la minima esitazione, facendole del male, colpendola, non curante della sua debolezza. Bella era dilaniata, sofferente ed inerme sotto il mio corpo, piccola e fragile, ormai rotta dalla mia forza distruttrice. E io non riuscivo a fermarmi, non avevo neppure la lucidità per capire cosa stesse succedendo. Eccolo, il mio incubo. Ecco, il motivo della mia esitazione. Avrei voluto ucciderlo solo per avere cosi dannatamente ragione. Quella era da sempre la mia paura,  dopotutto. Cosa potevo fare? Cosa dovevo fare? Dovevo tirarmi indietro, lo sapevo.
Ci allontanammo, non volevo che Jacob si trasformasse e facesse del male a Bella.
"E dai Jake, andiamo" Seth. 
"Ti ammazzo" disse Jacob, la voce soffocata dalla rabbia, rivolgendosi a me "Io ti ammazzo con le mie mani! Ora!" Tremava.
In altre situazioni lo avrei ucciso, ma in quel momento ero bloccato dalla consapevolezza che aveva ragione. 
I lupi provarono a smuoverlo, Seth faceva di tutto per farlo ragionare, tentado di spingerlo via. Lui era molto più piccolo di Jacob, non volevo che si facesse male a causa mia. Se Jacob si fosse trasformato, così vicino a lui..
"Seth, allontanati." sibilai, ma lui non mi ascoltava. Lo strattonò, ma si mosse di pochissimo.
Jacob stava zitto, ma urlava. Se avessi potuto, avrei avuto mal di testa. Le sue parole mi rimbombavano nella testa, urlava e imprecava, e mi insultava. Il tutto pensando a Bella in quelle condizioni, provai il suo senso di vomito. 
Sam iniziò a spingerlo, Seth a tirarlo. Quil si avvicinò e li aiutò. E così si allontanarono.
Sam era seccato, Seth mortificato, Quil contrariato, Jacob.. Jacob non era solo furioso, non so come spiegare cosa provava. Un sentimento del genere si avvicinava un po' - ma non la raggiungeva affatto - all'ira che provai per James, tanto tempo prima, quando entrai nella scuola di ballo e trovai Bella distesa sul pavimento, sanguinante, vittima dei suoi sadici giochi. 
"Mi dispiace" mormorò Bella, al lupo.
Ti dispiace, eh? Potevi pensarci prima, stronza sadica. Lo stai uccidendo, tu lo stai uccidendo.
Lanciai un'occhiataccia al lupo e gli feci segno di andarsene, senza che Bella se ne accorgesse. 
"Ora va tutto bene, Bella." no, che non andava bene. Era solo l'inizio.
Quil mi guardò, non era amichevole. 
Ti abbiamo parato il culo di nuovo, succhiasangue. Ma non sarà così per sempre.
Gli feci un cenno distaccato. Sbuffò e sparì. 
"Va bene." gli dissi. "Torniamo" questa volta parlavo con Bella.
"Ma Jake...".
"È nelle mani di Sam. Se n'è andato".
"Edward, mi dispiace tanto. Sono stata stupida...". Lei? Lei aveva fatto qualcosa di male?
Insomma, aveva parlato con Jacob di noi ma.. no, non potevo darle la colpa solo perché ero geloso.
"Non hai fatto niente di male...".
"Non sono capace di star zitta! Perché mai... Non avrei dovuto farmi trascinare così. Cosa mi è passato per la testa?" avevo ripercorso la loro conversazione nella testa di Jacob e no, non l'aveva fatto con malizia. Forse non sapeva neppure cosa stava dicendo, presa dal discorso.
"Non preoccuparti". Le sfiorai il viso, mi sentivo tremendamente in colpa. "Dobbiamo tornare al ricevimento prima che qualcuno si accorga della nostra assenza" 
Sembrò accorgersi solo in quel momento che la scena si era conclusa in pochissimo tempo, nel buio della foresta. Nessuno si era accorto di nulla, o quasi nessuno. I vampiri sicuramente avevano sentito tutto.
"Lasciami due secondi ancora. L'abito?" non voleva dare una brutta impressione agli altri. 
"A posto. Non hai un capello in disordine." ero un po' apatico, ma volevo fingere per il bene del matrimonio.
Fece due respiri. "Okay, andiamo"
La portai in mezzo alla pista riprendendo a ballare, lei scrutò il viso di tutti i presenti in cerca di qualcuno che avesse notato qualcosa. 
Edward.. Carlisle.
Mi dispiace tantissimo! Esme.
Se solo vedessi anche loro, l'avrei previsto! Che scocciatura! Alice
Deve sempre rovinare tutto quel cane di merda! Emmett 
Rilasso un po' gli animi, ok?  Jasper. E la pace riempì gli animi di tutti. "Grazie" gli sussurrai. Mi fece un cenno e sorrise.
"Stai...". provai a chiedere. Mi sentivo in colpa.
"Sto bene, sul serio. Non posso credere di aver fatto una cosa del genere. Cos'ho che non va?".
"Tu proprio niente". Ero io quello completamente fuori di testa. 
"È finita", disse. "Non pensiamoci più, per stasera".
Restai in silenzio.
"Edward?"
Chiusi gli occhi e toccai la sua fronte con la mia.
 "Ha ragione Jacob... che diavolo mi passa per la testa?" sussurrai.
"Invece no" teneva il tono basso e neutro, forse per non attirare attenzioni. "Jacob ha troppi pregiudizi per essere imparziale".
Mormorai "Avrei dovuto lasciarmi uccidere, anche solo per aver pensato di fare una cosa del genere!"
"Smettila", ribatté. Prese il mio volto fra le mani e aspettò che aprissi gli occhi. "Tu e io. Questo è tutto ciò che importa. L'unica cosa a cui hai il permesso di pensare. Hai sentito?" come potevo non starla a sentire quando mi diceva qualcosa del genere?
"Sì", sospirai.
"Dimentica l'apparizione di Jacob". Sembrava convinta delle sue parole.
"Fallo per me. Prometti che lascerai perdere".
La guardai negli occhi per un istante, poi dissi "Promesso". Avrei voluto tanto che cambiasse idea, ma sembrava impossibile smuoverla. 
"Grazie. Edward, io non ho paura".
"Io sì" ed era vero. Non avevo mai avuto così tanta paura, perché ero io a poterle fare del male.
"No, per favore". Allora sorrise. "A proposito, ti amo".
Risposi abbozzando un sorriso. «È il motivo per cui siamo qui».
"Stai monopolizzando la sposa" Emmett spuntò alle mie spalle.
Ehi, ti lascio due minuti per te, assimila tutto e calmati. Sei troppo teso, è il tuo matrimonio!
"Fammi ballare con la mia sorellina. Potrebbe essere l'ultima occasione per farla arrossire" rise. Sembrava impassibile, ma voleva che io stessi bene, e voleva aiutarmi. Avevo una famiglia fantastica.
 
Quando tornai, dopo aver calmato i nervi, ero più tranquillo. Volevo lasciarmi le preoccupazioni alle spalle, quindi le buttai in un angolo chiuso del mio cervello.
Reclamai la mia sposa, che si appoggiò al mio petto, tranquilla.
La strinsi più forte. 
"Potrei anche abituarmici" disse
"Non dirmi che hai superato i tuoi pregiudizi sul ballo." allora ci avevo visto giusto! 
"Ballare non è così male... con te. Più che altro pensavo una cosa", e mi strinse più forte "che non ti dovrò mai abbandonare".
"No, mai più" e la baciai. 
Un bacio appassionato, un bacio ancora più intenso di quello di prima. La strinsi a me, come a non volerla più lasciare, lei infilò le dita tra i miei capelli.
Edward?
Oddio, che imbarazzo!
Guardali.. 
Come sono carini!
Edward!
Mh.
Come vorrei essere al posto di lei!
Come vorrei essere al posto di lui.. 
Zitti. Zitti tutti. 
Provai ad escluderli e a rimanere solo lì, con lei. E ci riuscii, per un lungo momento. 
Comunque troppo bene, quando Alice venne a reclamarla.
Provai a ringhiarle contro, ma insistette.
"Le dirò dove la porti, Edward. Perciò aiutami, faccio sul serio" Lo faccio!! 
La odiai. Per la prima volta, odiai mia sorella. A malincuore, mi staccai da Bella. 
"Per essere così piccola, sei un fastidio gigantesco". Sto per dirglielo. Non mi sottovalutare. 
"Non ho scelto l'abito da viaggio più perfetto per sprecarlo - ribatté, e prese per mano Bella "Vieni con me, Bella".
Non riuscii ad oppormi. 
Andai a prendere la macchina. 
Incontrai Phil e Renèe, che mi salutarono affettuosi.
Incontrai Charlie, che stava in disparte, che mi disse "Trattala bene, mi raccomando" 
Gli sorrisi "te lo prometto, Charlie. Non la farò mai più soffrire." 
"Lo spero.." Bofonchiò. Altrimenti sono guai, per te. 
"Aspettala qui" e andai ai piedi delle scale, dove stava per arrivare Bella.
Le porsi la mano, e la portai da Charlie, dove si salutarono. 
"Sei pronta?" domandai.
"si." mi disse, senza esitazione. 
La baciai sulla soglia di casa, e tutti applaudirono.
Corremmo per evitare la cascata di riso che ci lanciarono, e difesi Bella dagli attacchi violenti di Emmett e Jasper.
Uh, divertitevi sposini!
Chissà che combineranno a quella povera isola. 
Trattatemi bene la mia bella Isola. Pensò Esme, mentre abbracciava Carlisle. 
Entrammo in auto, e la guardai trionfante.
"Ti amo." dissi.
Posò la testa sul mio braccio:"E' il motivo per cui siamo qui" mi rispose con le stesse mie parole, senza sarcasmo. Solo con amore.
Sentimmo un lupo ululare, un ululato straziante. 
Lo ignorammo entrambi, non volevamo rovinare quel momento perfetto.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: LoveShanimal